Nella distanza più lunga del programma in piscina, i 1500, sorpresa tra le donne dove con un ottimo 14.23.09 la spunta la francese Coraline Aze. Salgono sul podio anche le due russe Kalashnik (14.27.91) e Bushtukina (14.38.40). Sarah Sanvito a dispetto della giovane età coglie un ottimo quinto posto in 15.05.15 mentre Irene Seregni si piazza all’ottavo in 15.17.73. Senza storia la gara tra gli uomini dove domina l’ucraino Odynokov in 12.41.12, peraltro non lontano dal record mondiale giovanile detenuto da Stefano Figini. Argento al russo Smirnov (13.08.89) e bronzo al greco Barmpas (13.12.52). Nono Michael Milano (14.30.38) mentre l altro azzurro Jacopo Razzi ha rinunciato a gareggiare per preservarsi in vista della successiva staffetta.
Nei 400 vs dominio russo tra le donne con Nikitina (3.18.26) e Voronina (3.20.30) davanti all’ungherese Nagy (3.22.89). Nel settore maschile l’ucraino Denis Grubnik la fa da padrone vincendo in 2.51.45, record mondiale giovanile anche se teoricamente lo stesso Grubnik avrebbe nuotato un tempo inferiore ai campionati nazionali, tempo non ancora omologato. Sul podio anche il russo Matyukhov (02.57.32) e il greco Christoulakis (2.58.71).
Nella staffetta 4×200 arriva un altro bronzo per l’Italia, merito di Federica Longo Vaschetti, Debora Chiarello, Giulia De Vitis e Roberta Mastroianni che fermano il cronometro a 6.37.99. Irraggiungibili le russe vincitrici in 6.33.02 e le greche, seconde in 6.35.02.
Delusione invece per la squadra maschile protagonista di una prova sottotono che vale il sesto posto finale. La medaglia d’oro va come previsto alla Russia (5.51.72) davanti all’Ucraina (5.54.34) e all’Ungheria (5.59.63).
Il bilancio dell’Italia è quindi di un argento e tre bronzi.