Apnea e monopinna: stage didattico a Lignano Sabbiadoro


Nelle giornate del 12 e 13 novembre a Lignano Sabbiadoro, nel moderno complesso sportivo della GE.TUR, si è tenuto uno stage riguardante l’utilizzo della monopinna nell’apnea organizzato da Apnea Evolution in collaborazione con Libertas e Apnea Academy.
Apnea Evolution è un’associazione sportiva friulana che opera nel settore nuoto, acquaticità neonatale, apnea, training mentale e tecniche di rilassamento e che collabora entusiasticamente con Fipsas ed Apnea Academy al fine di proporre il meglio a tutti gli appassionati.
Questo stage era rivolto agli apneisti e a tutti coloro che cercano di avvicinarsi o di perfezionarsi nell’uso di questo non proprio semplice, un po’ ingombrante ma spettacolare attrezzo che è la monopinna.

L’apnea è uno sport giovane ed in continua evoluzione. Aspirare ad ottenere prestazioni migliori è obiettivo di tutti gli apneisti, sia neofiti che esperti, ed è per questo che l’utilizzo della monopinna rappresenta il sogno di tanti appassionati di apnea.
Le motivazioni di tanto interesse e successo sono intuitive, visto che quando si usa la monopinna il movimento, la velocità e l’efficienza della nuotata richiamano le caratteristiche del nuoto del delfino, il mammifero marino idealmente più vicino all’uomo.

Il delfino rappresenta per gli apneisti il mito e il simbolo dell’acqua, un obiettivo da perseguire, e perciò per tanti la monopinna è divenuta un oggetto di culto, quasi uno status-symbol, da utilizzare, quasi sfoggiare, in piscina.
Lo stage ha richiesto due giorni di impegno continuo, trascorsi tra lezioni teoriche, lezioni pratiche in vasca e in palestra. Rosarita Gagliardi e Alessandro Vergedo, presidente di Apnea Evolution, con i docenti Mike Maric, Marco Mardollo e Valter Mazzei si sono particolarmente prodigati per la buona riuscita dell’evento, riuscendo a garantire sempre un ottimo livello qualitativo.

Gli apneisti iscritti erano circa una quarantina, tra cui molti istruttori di apnea Fipsas e Apnea Academy provenienti da diverse regioni d’Italia. Oltre ai contenuti tecnici, anche il positivo clima gioviale e la collaborazione tra organizzatori, docenti e allievi hanno contribuito alla riuscita del corso.

Durante la parte teorica sono stati trattati diversi argomenti.
Si è partiti dalla storia delle prime pinne per arrivare all’avvento della monopinna, si è parlato dell’evoluzione dei materiali a partire dalla gomma fino al misto resina-carbonio ed è stato presentato uno studio americano basato sul confronto della pinneggiata tra uomo e delfino.

Scendendo poi sempre più nello specifico della didattica della monopinna, si è dato ampio risalto alla tecnica di partenza nell’apnea dinamica e nelle virate, mettendo a confronto le differenze tra il nuoto pinnato in superficie e la nuotata in apnea.

Durante le intense sedute di allenamento in vasca, ben quattro in due giorni, sono stati proposti numerosi esercizi con le pinne corte, propedeutiche all’utilizzo della monopinna.
La disponibilità di avere in vasca un impianto audio subacqueo ha permesso di sentire ‘in diretta’ le correzioni dell’insegnante durante lo svolgimento dell’esercizio: l’opportunità di ascoltare la voce dell’istruttore restando completamente immersi nell’acqua si è dimostrata una soluzione eccezionale per ovviare al solito frastuono che si crea in grandi spazi come le piscine. E’ stato molto stimolante per tutti ascoltare le indicazioni, magari rivolte ad un qualsiasi altro corsista, e poterle applicare per correggere o controllare la propria posizione, l’assetto o la correttezza dell’esercizio durante l’esecuzione.

Le riprese subacquee effettuate su ciascun partecipante al corso mentre utilizzava la monopinna hanno dato la possibilità ad ognuno di rivedersi in seguito in aula, dove gli istruttori hanno provveduto al commento del gesto atletico e alla correzione degli eventuali errori: l’utilizzo di tecnologie moderne si è rivelato un prezioso ausilio per la didattica.

Non sono state proposte solo le lezioni in piscina, ma anche in palestra. Infatti, per poter permettere un corretto sviluppo e utilizzo delle fasce muscolari impegnate nella nuotata, quali dorsali ed addominali, sono necessari esercizi di mobilità muscolare e potenziamento che sono stati spiegati e in seguito eseguiti dagli allievi. Nel nuoto pinnato i carichi di lavoro su muscoli e legamenti sono elevati, per questo se i movimenti non sono corretti si possono subire danni fisici non indifferenti. E’ indispensabile perciò un corretto approccio fisico e tecnico al gesto atletico.

Unico neo organizzativo, anche se sicura fonte di stimolo per i meno esperti, è stata la scelta di non selezionare i partecipanti in base alla loro preparazione, raggruppandoli in livelli diversi, visto che le capacità tecniche degli atleti andavano da quelle del principiante a quelle del plurimedagliato campione di apnea dinamica.

Successivamente, grazie al contributo tecnologico ed informatico di Manlio Esposito, sono stati resi disponibili in internet ai soli partecipanti i filmati realizzati durante il corso, le dispense e un memorandum degli esercizi pratici di allenamento e correzione.
Lo stage di Apnea Evolution è stata un’ottima opportunità per tutti: due giornate di sport e didattica, nella splendida e avveniristica struttura del villaggio olimpico di Lignano, un’esperienza certamente positiva e da ripetere.

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