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Convegno Nazionale: L’incidente in corso di attivita’ subacquee

COMUNICATO STAMPA – “L’incidente in corso di attività subacquee”: nei giorni che segnano l’inizio della bella stagione, la Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (S.I.M.S.I.) ha incentrato su questo attualissimo tema il 1° Convegno Nazionale di Medicina Subacquea e Medicina Legale. I lavori, presieduti dal prof. Francesco Introna, docente di medicina legale dell’ateneo barese, e dal dott. Domenico Picca (Direttore della Unità Ospedaliera di Medicina Iperbarica del “San Paolo” di Bari), avranno inizio alle 13.30 di giovedì 19 giugno e si svolgeranno, fino a sabato 21, presso l’hotel villaggio “Porto Giardino” nella località marittima Capitolo di Monopoli (Bari). “I problemi medico legali che attanagliano la medicina subacquea – dichiara il prof. Introna – sono tanti, spesso misconosciuti e volontariamente celati, per ignoranza o per comodo”. “Lo scopo del convegno – prosegue – è duplice: da un lato consentire l’acquisizione di nuove informazioni su problematiche relative a immersioni subacquee, nuove modalità esecutive, risvolti fisio-patologici e attrezzature per le diverse tipologie di immersione; dall’altro divulgare aspetti, accertamenti e risultanze delle indagini medico legali in caso di infortuni”.
Ambiziosi obiettivi per i quali il convegno è stato strutturato in tre distinte sessioni di lavoro con relazioni affidate a personalità di rilievo in campo medico, giuridico, sportivo e tecnico: “Apnea” (alla quale parteciperà anche il recordman Stefano Makula), “Incidenti in corso di immersione con autorespiratore” e la pubblica tavola rotonda “La responsabilità giuridica degli istruttori subacquei”. Proprio quest’ultima, moderata dal giornalista e subacqueo Dionisio Ciccarese (direttore dell’emittente Tv meridionale “Antenna Sud”) e affidata a magistrati, dirigenti di enti previdenziali e medici iperbarici (tutti con competenze specifiche e variamente coinvolti nelle attività subacquee), offrirà molteplici spunti di riflessione. Per la prima volta si cercherà di comprendere la veste giuridica dell’istruttore subacqueo, i requisiti attitudinali necessari per svolgere tale attività lavorativa, i controlli annuali per il rinnovo del brevetto, la possibile tutela assicurativa in ambito infortunistico, i limiti della responsabilità giuridica in caso di incidente a terzi, i profili della colpa da ascrivere all’istruttore in caso di incidenti subacquei occorsi durante un corso o in immersioni guidate, nonché la possibile responsabilità oggettiva dell’organizzazione didattica che ha rilasciato e confermato annualmente il brevetto all’istruttore. Temi di pressante deregulation fra le attualità in virtù dell’enorme incremento del numero dei subacquei, dell’attuale deregulation fra le didattiche che costellano il mondo della subacquea, dell’assoluta carenza di leggi sull’argomento (a proposito l’On. Giampiero Cannella discernerà sulle attuali proposte di legge) e dell’evoluzione tecnica delle immersioni profonde di uno sport che, a torto o a ragione, è considerato attività “turistico-ricreazionale”.
Previste, di supporto ai numerosi argomenti teorici, anche lezioni pratiche. Al termine della seconda sessione saranno illustrate, a bordo piscina, le tecniche di sopralluogo e di recupero in acqua mediante ROV (Remotely Operated Vehicle) guidati a distanza e sarà effettuata la singolare “Autopsia delle attrezzature subacquee” in cui sarà illustrata la strumentazione per effettuare immersioni amatoriali in basso fondale o per quella profonda con uso di miscele. Attrezzature poi smontate per renderne visivamente comprensibile funzionamento e possibili sedi di guasti, malfunzionamenti o imperfezioni. “Gli argomenti trattati – concludono il prof. Introna e il dott. Picca, presidenti del convegno – non possono risolvere esaustivamente le problematiche di una realtà in cui l’aspetto puramente sportivo è fortemente condizionato da esigenze commerciali e da richieste di un mercato fortemente concorrenziale. Ci auguriamo di far emergere diritti e doveri di una figura, quella dell’ istruttore, spesso sfruttata commercialmente e abbandonata al suo triste destino in caso di incidenti. Così come auspichiamo che il congresso, volutamente svincolato da qualsiasi didattica, possa, da un lato favorire l’approfondimento di problematiche medico legali in medicina subacquea, dall’altro rappresentare un contributo affinché i problemi del mondo della subacquea inizino ad emergere per essere esaminati e discussi in piena serenità. Solo ricompattando questo mondo con fondamenta di serietà, si potrà ridare credibilità ad una realtà che attualmente obiettivamente allo sbando”.

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