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Assoluto 2014: le interviste ai protagonisti (10/11)

| 22 Ottobre 2014 | 0 Comments

Apnea Magazine ha intervistato i protagonisti dell’Assoluto 2014 appena disputato. In considerazione delle discussioni pre e post gara che questa edizione ha scatenato, per la prima volta, la redazione ha deciso di intervistare tutti i partecipanti senza distinzione tra vincitori, qualificati e retrocessi. Agli atleti abbiamo lasciato campo libero nel raccontarci le loro impressioni della preparazione, come si sono svolte le due giornate di gara (tecnica, profondità, attrezzature, pesci presi ed eventuali errori fatti) e una valutazione sul risultato finale.

Buona lettura!

Corrias 1v

Christian Corrias con il carniere della 1a giornata (foto C.Corrado)

Christian Corrias – 10° Classificato

Non avevo grande fiducia nel campi gara. Su quello nord, visto che ogni tanto lo frequento per qualche pescata personale, avevo qualche speranza e sapevo che me la sarei potuta giocare bene; mentre per quello sud avevo grosse perplessità che poi le condizioni meteo proibitive non hanno fatto altro che acuire.

La prima giornata ho pescato a quote variabili dai 24 ai 30 mt, facendo la partenza su una tana di pesce bianco che però era molto conosciuta. Ci siamo trovati almeno in cinque sopra il segnale e nessuno di noi è riuscito a prendere nulla, i pesci si erano completamente volatilizzati. In seguito mi sono spostato scorrendo in rassegna tutti i segnali che avevo ma purtroppo con scarsi risultati. A questo si è agginta la sfortuna di essere rimasto in panne con il motore del gommone poco dopo metà gara, sono comunque riuscito a cambiare mezzo e a riprendere a pescare. Ho chiuso con otto pesci tra saraghi, capponi e un tordo, la bilancia ne ha salvati solo quattro ma con tre specie ho spuntato un buon 10° posto di giornata.

La seconda giornata ho impostato la gara tra i 18 e i 36 mt, avevo pochi punti segnati e nei primi due spostamenti sono stato marcato a uomo da Riolo. Dopo mi sono spostato verso la secca de “Sa titta” e li ho catturato qualche pesce piuttosto impegantivo soprattutto per le quote di esercizio. Alla fine cinque pesci sudatissimi, uno poi scartato per poco, e tre specie mi confermano al decimo posto finale in classifica.

Ho il rammarico di aver sbagliato e stappato due belle corvine, ma visto tutto quello che è successo nella prima giornata, poteva anche andare decisamente peggio. Posso dire di essere soddisfatto a metà della mi gara.

Gaio Trambusti – 21° Classificato

L’idea che mi ero fatto dei campi gara era pessima, come quasi tutti del resto, il campo sud era sicuramente il campo gara più brutto che mi sia mai capitato di vedere nella mia carriera agonistica. Un po’ migliore quello nord, aveva più zone pescabili ma poche tane. Sulla gara, visti i pochi pesci segnati, non ero affatto fiducioso e non mi sbagliavo anche se poi ho preso più pesci nel campo dove credevo di fare cappotto.

La prima giornata sono partito su un segnale in 15mt dove in preparazione avevo avvistato corvine, saraghi, orate e tordi ma, come era prevedibile, con quel mare era quasi impossibile pescare, tuttavia ci ho preso un sarago al primo tuffo, che è stato l’unico pesce della giornata. Ho fatto poi degli spostamenti su segnali fra i 15 ed i 27 mt  ma senza esito, per poi concludere mettendomi a razzolare nei pressi dell’isolotto di Quirra dove ho sbagliato un sarago, senza mettere altre prede in carniere.

La seconda giornata non avendo segnali validi sono partito, come  moltissimi altri concorrenti, su capo Ferrato, unica zona di roccia del campo gara ad eccezione della secca profonda. Sono partito all’aspetto strappando subito un barracuda, insistendo un po’ sono riuscito a portarne a tiro un altro che riesco a catturare. In seguito, razzolando nella frana, ho catturato due grossi saraghi ed in fine una salpa.

Trambusti 1o

Gaio Trambusti con il carniere della 2a giornata (foto C.Corrado)

In tutte e due le giornate ho pescato sia all’aspetto che in tana alternando un Cayman E.T. Roller 95 con un Cayman 75 con fiocina a 4 punte. Non ho commesso grossi errori; il primo giorno ho sbagliato un sarago ed il secondo un dentice ma per il resto in base alla mia preparazione credo di aver fatto il massimo che mi era possibile.

Non sono per niente soddisfatto del mio 21° piazzamento, ma la cosa per cui sono rimasto maggiormente deluso è il fatto che il 20° ed il 19° (e non me ne vogliano in quanto è una critica ad una lacuna del regolamento e preciso che sono entrambi amici ed ottimi pescatori) pur avendo piazzamenti peggiori ed avendo pescato meno di me (soprattutto il 19°) anno ottenuto un piazzamento migliore. In una gara di pesca secondo me la classifica deve rispecchiare quanto uno ha pescato rispetto ad un altro concorrente senza dover essere influenzata dalle pescate di altre persone.

Giuseppe Tortorella- 24° Classificato

Prima della gara avevo già scritto che era tutta una farsa, un fondale vergognoso in un mare spettacolare come quello della Sardegna. Un plauso va a chi ha scelto queste zone ma non certo per la ricchezza di pesci, quanto per essersi impegnati al massimo per cercare un campo gara completamente non selettivo. Ho fatto paperino nel campo a sud, per complessive 24 ore, senza vedere una sola pietra tra i 12 e i 30 metri. Quello che ho denunciato nei giorni precedenti il campionato si è puntualmente verificato: il vincitore è stato l’atleta del posto, il secondo da quanto sò è stato, per coincidenza, un mese in “vacanza” al mare nella stessa zona, il terzo invece è un “infiltrato” verso cui mi levo tanto di cappello per il suo risultato. Il resto della classifica poi è un susseguirsi di sardi o di atleti con barcaiolo sardo, nessuno dei quali retrocesso!

Tortorella 1v

Giuseppe Tortorella con il carniere della 1a giornata (foto C.Corrado)

E’ ovvio che chi è del posto sarà sempre favorito ma almeno si deve dare la possibilità agli avversari di difendersi, anche durante i duelli le armi sono alla pari , il problema è che qui,gli isolani, duellavano con una bomba nucleare e gli avversari la spada.
Sento il bisogno di sfogarmi ma non per la rabbia di essere retrocesso, quanto per l’amarezza di essere ritornato in prima categoria dopo 10 anni e vedere e sentire sempre le stesse cose. E’ una cosa che fa male…Non voglio parlare in mia difesa, anche perchè un mio risultato positivo sarebbe stato quasi impossibile, non avevo nessuna possibilità fin dalla partenza da casa, oltre questo un paio di giorni prima mi ero perfino fratturato la mano sinistra e vi assicuro che mantenersi agli scogli con tre metri di onda, recuperare un piombo mobile o caricare un fucile sarebbe già stata una vittoria; ma voglio cercare di difendere i diritti di tutti coloro che con tanta voglia e sacrificio hanno speso tempo e denaro per questa farsa.

Tra l’altro, per chi non lo sapesse, la circolare normativa prevede che per condizioni meteo marine avverse, la gara si possa disputare in un campo di riserva o comunque utilizzando la domenica come giornata di recupero. Tutto era previsto per venerdì e sabato, ma dato che le previsioni per la prima delle due giornate erano disastrose, quasi catastrofiche, tanto per altezza dell’onda che per visibilità precaria, io ed altri abbiamo proposto all’organizzazione di posticipare come da regolamento per evitare possibili incidenti e difficoltà per l’assistenza a soccorrerci, oltrechè per far si che la gara potesse svolgersi nel miglior modo possibile. La risposta non solo è stata negativa, ma sono stato anche offeso personalmente con la motivazione che non essendo tutti ricchi come me, la gara per motivi economici non si sarebbe potuta spostare di un giorno, fregandosene altamente della sicurezza e della salute di tutti i concorrenti. Vorrei ricordare a organizzazione e direzione gara che se si stabilisce la domenica come giornata di riserva, TUTTI i concorrenti ed i loro assistenti ne tengono conto restando un giorno in più in loco e, stupidamente devo pensare, buttano tempo e denaro. Se andiamo a calcolare solo il danno economico complessivo è sicuramente ben oltre 10.000 euro complessivi. Invece sarei curioso di vedere la data del biglietto di ritorno di tutta la comitiva federale! Alla fine il risultato è stato che si sono sentiti male in molti, me compreso, ci sono stati dei ritiri, addirittura mi è stato detto che qualcuno per il mal di mare è dovuto andare in ospedale, un ragazzo mi ha raccontato di aver vomitato a 20 metri e potrei aggiungerne molte altre.

Alla pesatura siamo stati costretti a sentire che il pesce è uscito, che la gara è stata molto selettiva e che tutto questo allarmismo era ingiustificato, ci voleva forse il morto?! Parlo raramente sui forum o tramite testate giornalistiche ma questa volta si è andati troppo oltre, ma non è solo questo che non va. Oltre la farsa ci sono state anche le beffe come quando mi ha fermato una persona della federazione, che in verità ho sempre reputato una persona per bene, dicendomi “mi raccomando Tortorella, cerca di fare bene che ho dei progetti per te!” . Ma dico io, non ti basta che sono tornato con facilità in prima categoria? Cosa vuoi che ti dimostri con una mano fratturata, onde di tre metri e acqua torbida fino ai 20 metri?! E mentre me lo dice io penso “Mi prende anche per il culo!”.

Tortorella 1o

Giuseppe Tortorella con il carniere della 2a giornata (foto C.Corrado)

Poi ho scoperto che era li anche per “giudicare” Nicola Riolo e questa, oltre ad essere totale follia, è proprio il genere di cose che mi pmanda in bestia! Vorrei ricordare alla Federazione, e a certi personaggi, che quando la Nazionale poteva contare su persone come Nicola Riolo e me (anche perchè le mie partecipazioni in azzurro saranno state poche, non per colpa mia ovviamente, ma tutte decisive, il peggior risultato è stato un 5° posto! In quell’anno abbiamo vinto l’europeo e si vincevano i mondiali, mentre da allora, da quando si sono inventati regole astruse, dove sono le vittorie che contano?! Chiudo il mio sfogo domandando a questi signori: ma cosa volete valutare ad un campione come Riolo? Volete aspettare che abbia 70 anni? Se non è “valido” un atleta che ha vinto 6 titoli italiani, è stato 4 volte vice campione italiano, senza calcolare i piazzamenti ai mondiali ed agli europei, chi dovrebbe esserlo?! E’ meglio che si cambino in fretta i criteri di selezione o al prossimo mondiale sarà l’ennesima figuraccia. Vi dò un piccolo consiglio: se volete valutare persone come me, Riolo, Ramacciotti, Bellani o altri, basta convocarci al CONI a ROMA, ci fate un test fisico e può anche bastare, perchè vi assicuro che l’esperienza con gli anni può solo aumentare. Scusatemi per lo sfogo e se sono stato troppo buono!

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Category: Agonismo, Articoli, Interviste, Pesca in Apnea

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