> Quanti morti - Pagina 4 - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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Uffffff Massimo, con 'sto rugby... Sport che tra l'altro mi piace molto, ma che con l'apnea e la pesca in apnea c'entra come i cavoli a merenda.

Poi non ho capito bene il tuo discorso (scusami ma forse questo è un mio limite), vuoi dire forse che gli incidenti in mare succedono a causa della carenza di giuste motivazioni da parte dei praticanti? Pensi davvero che simili disgrazie avvengano per la smania di selfie sorridenti col pesce in mano su Facebook?

Non l'hai interpretato bene.

Intendeva dire che il rugby è uno sport estremo come l'apnea, infatti con tutti i colpi in testa ci si rincoglionisce, si diventa paranoici e si finisce in corto circuito

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direi che Mauro ha detto giusto :D

devi avere un potere speciale per darmi dell'asinello e farmi sorridere

 

@Tano si gli errori molte volte si fanno sottovalutando quel che si stà facendo, ciappy ha dato l'esempio dei motociclisti e quante volte si sono schiantati all'albero per farsi vedere belli dalla biondina

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È inutile che si danno colpe ai corsi, la stragrande maggioranza a cui capita incidenti sono apneista e pescatori esperti. Il mio parere è che si osa troppo, poi ci sta anche la competizione, parlo di quella amichevole, di far vedere di cosa si è capaci....internet ha giocato un grosso ruolo in questo!.....

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È inutile che si danno colpe ai corsi, la stragrande maggioranza a cui capita incidenti sono apneista e pescatori esperti. Il mio parere è che si osa troppo, poi ci sta anche la competizione, parlo di quella amichevole, di far vedere di cosa si è capaci....internet ha giocato un grosso ruolo in questo!.....

 

Sono d'accordo solo in parte. Il fatto che si osi troppo (e non per colpa dei corsi, per lo meno non è giusto generalizzare) è un dato di fatto e non credo ci sia nulla da discutere su questo, e lo si fa in modo più o meno consapevole. Non credo però che queste disgrazie siano dovute al desiderio di decantare sul web le proprie gesta di atleta/pescatore. Ok, forse questo può essere stato il caso di pochi, ma non mi sentirei di fare di tutta l'erba un fascio.

Purtroppo conoscevo (e probabilmente voi più di me) più di un pescatore in apnea che nel mare ci han lasciato le penne che neanche possedeva la cam e non condivideva nè foto nè tanto meno video sui social network. Erano semplicemente appassionati come noi che hanno osato troppo in circostanze particolari di stress fisico o emotivo. E poi, come la mettiamo per quegli incidenti avvenuti prima dell'avvento dei social? Eppure gli incidenti avvenivano anche allora...

Vi lascio la mia esperienza diretta, dal momento che anch'io ho richiato di lasciarci le penne pescando in apnea, circa vent'anni fa - quindi abbastanza prima dell'avvento dei social network e delle fotocamere digitali, quando solo pesci eccezionali meritavano di essere immortalati su una foto stampata su carta e quando i computer da immersione, ammesso pure che esistessero, erano roba per pochi eletti. Ho rischiato la vita pescando da solo e tirando un'apnea per dei dentici neanche eccezionalmente grossi che si avvicinavano timidamente ma che non volevano saperne di venire a tiro. Ritornai su che, ancora me lo ricordo come se fosse ieri, gli ultimi metri in riemersione mi si annebbiò la vista e cominciai a vedere le stelline. Qualche secondo di tremolio in superficie (per paura o forse, più probabilmente, per un principio di samba), ma fortunatamente rimasi sempre cosciente; diversamente con ogni probabilità non sarei qui a raccontarvelo, ma mi resi immediatamente conto di aver visto la morte in faccia. Ero molto più giovane, inesperto (al tempo non avevo ancora frequentato alcun corso), incosciente e stupido di quanto lo sia adesso, ma quell'episodio mi ha segnato per gli anni a venire e grazie a Dio non si è mai più ripetuto. Morale della favola: l'unico movente che in quel frangente mi portò a fare quella gran cazzata di tirare l'apnea fu il desiderio di cacciare e venire in possesso di una preda ambita come il dentice, quindi la PASSIONE VENATORIA, non certo la smania del selfie.

Non ho la presunzione di affermare che la casistica degli incidenti sia sempre questa, ma credo di non sbaglarmi di molto se affermo che nella stragrande maggioranza dei casi il movente dell'osare troppo sia da ricercare più nella passione che prevale sulla capacità di autocontrollo anzichè nell'ostentazione in ambito social.

Modificato da g.doddis
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È inutile che si danno colpe ai corsi, la stragrande maggioranza a cui capita incidenti sono apneista e pescatori esperti. Il mio parere è che si osa troppo, poi ci sta anche la competizione, parlo di quella amichevole, di far vedere di cosa si è capaci....internet ha giocato un grosso ruolo in questo!.....

 

Sono d'accordo solo in parte. Il fatto che si osi troppo (e non per colpa dei corsi, per lo meno non è giusto generalizzare) è un dato di fatto e non credo ci sia nulla da discutere su questo, e lo si fa in modo più o meno consapevole. Non credo però che queste disgrazie siano dovute al desiderio di decantare sul web le proprie gesta di atleta/pescatore. Ok, forse questo può essere stato il caso di pochi, ma non mi sentirei di fare di tutta l'erba un fascio.

Purtroppo conoscevo (e probabilmente voi più di me) più di un pescatore in apnea che nel mare ci han lasciato le penne che neanche possedeva la cam e non condivideva nè foto nè tanto meno video sui social network. Erano semplicemente appassionati come noi che hanno osato troppo in circostanze particolari di stress fisico o emotivo. E poi, come la mettiamo per quegli incidenti avvenuti prima dell'avvento dei social? Eppure gli incidenti avvenivano anche allora...

Vi lascio la mia esperienza diretta, dal momento che anch'io ho richiato di lasciarci le penne pescando in apnea, circa vent'anni fa - quindi abbastanza prima dell'avvento dei social network e delle fotocamere digitali, quando solo pesci eccezionali meritavano di essere immortalati su una foto stampata su carta e quando i computer da immersione, ammesso pure che esistessero, erano roba per pochi eletti. Ho rischiato la vita pescando da solo e tirando un'apnea per dei dentici neanche eccezionalmente grossi che si avvicinavano timidamente ma che non volevano saperne di venire a tiro. Ritornai su che, ancora me lo ricordo come se fosse ieri, gli ultimi metri in riemersione mi si annebbiò la vista e cominciai a vedere le stelline. Qualche secondo di tremolio in superficie (per paura o forse, più probabilmente, per un principio di samba), ma fortunatamente rimasi sempre cosciente; diversamente con ogni probabilità non sarei qui a raccontarvelo, ma mi resi immediatamente conto di aver visto la morte in faccia. Ero molto più giovane, inesperto (al tempo non avevo ancora frequentato alcun corso), incosciente e stupido di quanto lo sia adesso, ma quell'episodio mi ha segnato per gli anni a venire e grazie a Dio non si è mai più ripetuto. Morale della favola: l'unico movente che in quel frangente mi portò a fare quella gran cazzata di tirare l'apnea fu il desiderio di cacciare e venire in possesso di una preda ambita come il dentice, quindi la PASSIONE VENATORIA, non certo la smania del selfie.

Non ho la presunzione di affermare che la casistica degli incidenti sia sempre questa, ma credo di non sbaglarmi di molto se affermo che nella stragrande maggioranza dei casi il movente dell'osare troppo sia da ricercare più nella passione che prevale sulla capacità di autocontrollo anzichè nell'ostentazione in ambito social.

Purtroppo sono cambiati i tempi...
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I tempi saranno anche cambiati, ma continuo a credere che il motivo prevalente degli incidenti non sia la smania di ostentazione da social. Ad esempio, i poveri protagonisti degli ultimi casi riportati anch sulla e-zine non mi risulta che fosse gente attiva sul web. Ovvio poi che il livello di diffusione e fruizione odierno dei social rende anche più probabile questo binomio; mi sbaglierò, però stento ancora a credere in una correlazione diretta tra le due cose.

Modificato da g.doddis
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Di solito chi prende pesce per davvero tende a contenere la diffusione di immagini ad una cerchia ristretta di amici, mentre chi prende poco o pochissimo vuole farlo sapere a tutto il mondo e si presenta con i classici filmati con stacco sul profondimetro per far vedere quanto è bravo.

Modificato da Mauro Sanvito
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@g.doddis

giusto non fare di tutta l'erba un fascio anche perché ognuno ha i suoi gusti e preferenze, per esempio a me il dentice piace ma non mi fà impazzire, le cernie invece mi attirano e affascinano un pò piu

cmq tu stesso ammetti nel tuo racconto che sapevi che stavi tirando troppo, quindi non è stata l'inesperienza ma leggerezza nel rischiare eccessivamente, poi il fatto in anni non si è piú ripetuto perchè a quanto pare hai imparato la lezione

forse è triste però mi ripeto, per passione si può morire, è consentito non è una cosa inaccettabile, morire invece per delle bravate è una cosa veramente inaccettabile, l'informazione che negli anni associazioni come AM hanno divulgato sui rischi, le modalità, le statistiche, proprio per rendere consapevoli che la pia è uno sport estremo dove gli errori si pagano a caro prezzo, la mia chiave di lettura è che in mare vado per passione, consapevole che non sono immortale, umilmente senza credermi un supereroe, col rispetto dovuto conoscendo anche quanti nel mare ci hanno lasciato

...poi non prendo un caxxo però ci ho provato :D

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about stage

non capisco cosa servano i corsi

mi spiego

ho fatto un corso, ho un brevetto pia agonistisco e potrei usarlo anche per aprire partita iva come professionista mi sembra ma non sono sicuro

ma un corso pia di quelli che leggo tanto su fb o di sola apnea non agonistica che valore hanno anche a livello burocratico?

Modificato da Tango
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cmq tu stesso ammetti nel tuo racconto che sapevi che stavi tirando troppo, quindi non è stata l'inesperienza ma leggerezza nel rischiare eccessivamente, poi il fatto in anni non si è piú ripetuto perchè a quanto pare hai imparato la lezione

forse è triste però mi ripeto, per passione si può morire, è consentito non è una cosa inaccettabile, morire invece per delle bravate è una cosa veramente inaccettabile, l'informazione che negli anni associazioni come AM hanno divulgato sui rischi, le modalità, le statistiche, proprio per rendere consapevoli che la pia è uno sport estremo dove gli errori si pagano a caro prezzo, la mia chiave di lettura è che in mare vado per passione, consapevole che non sono immortale, umilmente senza credermi un supereroe, col rispetto dovuto conoscendo anche quanti nel mare ci hanno lasciato

 

Si, infatti ero consapevole che stavo tirando, ma allo stesso tempo pensavo che sarebbe valsa la pena aspettare altri 15-20-30 secondi per avere un'altra chance di cattura, sperando che i dentici portassero a tiro nel successivo passaggio. Ero convinto - e qui mi sbagliavo - che comunque, pur tirando l'aspetto, alla fine ce l'avrei fatta a tornare su sano e salvo. La leggerezza è stata commessa anche per la minore esperienza di allora: conoscenze teoriche poche e confuse, poi acquisite ed applicate nella pratica qualche anno più tardi. Ovviamente ho anche fatto tesoro di quell'episodio fortunato. Ora non mi sognerei più di far certe cagate.

Su una cosa che hai detto non sono d'accordo: non si può morire neanche per passione, anche questo per me è del tutto inaccettabile. Come può essere accettabile abbandonare nel dolore una famiglia, genitori, moglie, figli? Come ho cercato di spiegare prima, il problema è che la nostra passione è talmente grande che talvolta ci fa perdere il lume della ragione e ci porta a fare delle bravate.

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Di solito chi prende pesce per davvero tende a contenere la diffusione di immagini ad una cerchia ristretta di amici, mentre chi prende poco o pochissimo vuole farlo sapere a tutto il mondo e si presenta con i classici filmati con stacco sul profondimetro per far vedere quanto è bravo.

Invece ti sbagli sono pieni i social di pescatori, anche di professionisti, che riempiono i post d filmati e foto di pesci per vanità e sponsor...

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Ma guardate che in tutti gli sport - amatoriali e non (tranne il rugby se no tango s'incazza :P ) ci sono i " di piu' " , lasciatemeli chiamare cosi' . Quelli che si venderebbero pure la mamma per apparire piu' bravi degli altri .

Nell'atletica cosi' come nel calcio o nel ciclismo , anche della domenica tra over 50 , tra gente che si dopa a quelli che mettono i motorini nelle biciclette non so chi si salva . Metteteci anche sport motoristici ... o pazzi che prendono le statali per circuito per pieghe in moto esagerate per poi spalmarsi su un gardrail . Non sto dicendo che tutti seguano questa filosofia , ma tanti si' .

Nella pescasub l'errore di volere troppo lo paghi in maniera estrema .

Il perche' si vuole troppo e' sempre stato prendere quel pesce in piu' certamente per propria soddisfazione , forse adesso il fattore like o "mi piace" conta piu' dell'appagamento personale e questo moltiplica il rischio , gia' alto di suo .

 

O no ?

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Ma guardate che in tutti gli sport - amatoriali e non (tranne il rugby se no tango s'incazza :P ) ci sono i " di piu' " , lasciatemeli chiamare cosi' . Quelli che si venderebbero pure la mamma per apparire piu' bravi degli altri .

Nell'atletica cosi' come nel calcio o nel ciclismo , anche della domenica tra over 50 , tra gente che si dopa a quelli che mettono i motorini nelle biciclette non so chi si salva . Metteteci anche sport motoristici ... o pazzi che prendono le statali per circuito per pieghe in moto esagerate per poi spalmarsi su un gardrail . Non sto dicendo che tutti seguano questa filosofia , ma tanti si' .

Nella pescasub l'errore di volere troppo lo paghi in maniera estrema .

Il perche' si vuole troppo e' sempre stato prendere quel pesce in piu' certamente per propria soddisfazione , forse adesso il fattore like o "mi piace" conta piu' dell'appagamento personale e questo moltiplica il rischio , gia' alto di suo .

 

O no ?

Te lo appoggio... :-)
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Ma guardate che in tutti gli sport - amatoriali e non (tranne il rugby se no tango s'incazza :P ) ci sono i " di piu' " , lasciatemeli chiamare cosi' . Quelli che si venderebbero pure la mamma per apparire piu' bravi degli altri .

Nell'atletica cosi' come nel calcio o nel ciclismo , anche della domenica tra over 50 , tra gente che si dopa a quelli che mettono i motorini nelle biciclette non so chi si salva . Metteteci anche sport motoristici ... o pazzi che prendono le statali per circuito per pieghe in moto esagerate per poi spalmarsi su un gardrail . Non sto dicendo che tutti seguano questa filosofia , ma tanti si' .

Nella pescasub l'errore di volere troppo lo paghi in maniera estrema .

Il perche' si vuole troppo e' sempre stato prendere quel pesce in piu' certamente per propria soddisfazione , forse adesso il fattore like o "mi piace" conta piu' dell'appagamento personale e questo moltiplica il rischio , gia' alto di suo .

 

O no ?

Te lo appoggio... :-)

 

Analisi corretta, te lo appoggio anch'io... :D

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