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La grande sòla verde


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Miglior contributo in questa discussione

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E le iridee?

Volevi dire idee? Sono idee quelle che mancano anche se è ovvio che la soluzione parziale x a ciascuno di questi n temi comporta inevitabilmente problemi e soluzioni parziali degli altri n-x problemi. Un domino a tessere, per come lo vedo io

Per prima cosa dividere i temi (i nemici dell' umanità) che sono stati artatamente ed inefficacemente congiunti in mazzo unico ed invece vanno affrontati separatamente, uno alla volta e in sequenza.

Mai affrontare n nemici contemporaneamente ma sconfiggerli uno alla volta come regola prima di Sun Tsu.

Nemici non elencati per ordine d'importanza perchè sono tutti importanti ma per priorità e urgenza negli interventi correttivi

Nemico 1 = inquinamento e distruzione della biodiversità (punto di non ritorno tra 30 anni)

Nemico 2 = Antropogenic Global Warming (punto di non ritorno tra 50 anni)

Nemico 3 = Natural Global Warming (punto di non ritorno tra 100 anni)

Nemico 4 = esaurimento delle risorse naturali (punto di non ritorno tra 150 anni)

E' ovvio che la soluzione al problema 2 (AGW) ha risvolti sulla soluzione del problema 3 (NGW) ma non immediati, potrebbe spostare soltanto il punto di non ritorno più in là di qualche altro anno oltre i 50 anni ma adesso mancano i dati (ci risiamo!) per quantificare il tempo guadagnato.

Insomma, se è una lotta contro il tempo allora bisogna guadagnare tempo per vincere la partita.

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[...] quindi 6 OT. :sbadiglio: [...]

 

Diciamo che un po' tutta questa discussione è un grande OT :sbadiglio:(ricordo che ci troviamo su un Forum di apnea e pesca in apnea...). E con alcune osservazioni e commenti di approvazione/disapprovazione abbiamo (io in primis, non mi nascondo dietro a un dito) contribuito ad "allungare il brodo" di una discussione già di per sè molto OT.

 

Vedo che l' OT è il tuo sport preferito ma non mi và di discutere a claxon di cose futili, comunque ti accontento subito

 

trotae.png

 

....prese ieri queste me le magno oggi. Fine dell' OT :laughing:

 

Ecco, per l'appunto... Parliamo di pesca che è meglio! E anche se non si tratta di pesca in apnea, faremo volentieri un'eccezione. ;)

Modificato da g.doddis
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Nemici non elencati per ordine d'importanza perchè sono tutti importanti ma per priorità e urgenza negli interventi correttivi

Nemico 1 = inquinamento e distruzione della biodiversità (punto di non ritorno tra 30 anni)

Nemico 2 = Antropogenic Global Warming (punto di non ritorno tra 50 anni)

Nemico 3 = Natural Global Warming (punto di non ritorno tra 100 anni)

Nemico 4 = esaurimento delle risorse naturali (punto di non ritorno tra 150 anni)

E' ovvio che la soluzione al problema 2 (AGW) ha risvolti sulla soluzione del problema 3 (NGW) ma non immediati, potrebbe spostare soltanto il punto di non ritorno più in là di qualche altro anno oltre i 50 anni ma adesso mancano i dati (ci risiamo!) per quantificare il tempo guadagnato.

Insomma, se è una lotta contro il tempo allora bisogna guadagnare tempo per vincere la partita.

 

 

Quindi fammi capire, adesso ne convieni anche tu che inquinamento ed AGW siano le due "patate bollenti" principali su cui doversi spendere a livello mondiale con più urgenza?

Modificato da g.doddis
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Per essere un enorme OT vedo che l'argomento ti prende. :laughing: ..e pure parecchio. :smoke:

Quindi se t'interessa il thread e la moderazione non interviene, ciò vuole dire che l'argomento è mooooolto IT (in topics) perchè i pescatori forse vogliono cercare di capire altre cose inerenti il loro mondo che non siano soltanto "..facciamo a gara a chi c'ha il pesce + grosso" :D

2500 visualizzazioni in pochi giorni testimoniano l'evidenza del fatto che il tema della difesa ambientale stà a cuore ai pescatori e che ti piace fare il bastian contrario salvo scoprire alla fine che alla sei solo un bastiano dei tanti. :devil:

Comunque tornando al topic, io mi aspettavo da te un'altro tipo di considerazione. :eek: Un pò più evoluta, ne converrai...

..considerazione del tipo:

 

"visto che la priorità e l'urgenza degli interventi sono percentualmente sensibili di variazione proprio perchè c'è stata un'evidente adulterazione nelle fonti dei dati perchè la CO2 marina prodotta dallo spot del Mar di Timor non è stata monitorata da 20 anni però qualcuno ha messo lo stesso dei valori presi a cassio di cane nelle corrispondenti caselle, allora chi ci dice che il turning point (Punto di non ritorno) resta quello designato dall' IPCC per i Nemici 2 e 3?"

 

Ma tu questa domanda non me l'hai fatta perchè vuoi dimostrare che non sono un pescasub perchè mi sono mangiato le trote che ho pescato venerdì al laghetto con la canna. :excl:

Ma tu mi hai chiesto se vado mai a pesca, non se vado mai sott'acqua per cui ho risposto esaurientemente alla tua domanda denigratoria. :sailor:

Allora chi è OT? Io o tu? :devil:

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Per essere un enorme OT vedo che l'argomento ti prende. :laughing: ..e pure parecchio. :smoke:

Quindi se t'interessa il thread e la moderazione non interviene, ciò vuole dire che l'argomento è mooooolto IT (in topics) perchè i pescatori forse vogliono cercare di capire altre cose inerenti il loro mondo che non siano soltanto "..facciamo a gara a chi c'ha il pesce + grosso" :D

2500 visualizzazioni in pochi giorni testimoniano l'evidenza del fatto che il tema della difesa ambientale stà a cuore ai pescatori e che ti piace fare il bastian contrario salvo scoprire alla fine che alla sei solo un bastiano dei tanti. :devil:

Comunque tornando al topic, io mi aspettavo da te un'altro tipo di considerazione. :eek: Un pò più evoluta, ne converrai...

..considerazione del tipo:

 

"visto che la priorità e l'urgenza degli interventi sono percentualmente sensibili di variazione proprio perchè c'è stata un'evidente adulterazione nelle fonti dei dati perchè la CO2 marina prodotta dallo spot del Mar di Timor non è stata monitorata da 20 anni però qualcuno ha messo lo stesso dei valori presi a cassio di cane nelle corrispondenti caselle, allora chi ci dice che il turning point (Punto di non ritorno) resta quello designato dall' IPCC per i Nemici 2 e 3?"

 

Ma tu questa domanda non me l'hai fatta perchè vuoi dimostrare che non sono un pescasub perchè mi sono mangiato le trote che ho pescato venerdì al laghetto con la canna. :excl:

Ma tu mi hai chiesto se vado mai a pesca, non se vado mai sott'acqua per cui ho risposto esaurientemente alla tua domanda denigratoria. :sailor:

Allora chi è OT? Io o tu? :devil:

 

Se il succo del thread è il punto di non ritorno paventato da alcuni estremisti del GW è ovvio che tale punto è una barzelletta inventata per impressionare il grande pubblico e perseguire solo scopi politici e non ambientali.

Esistono equilibri, cambi le condizioni e gli equilibri cambiano, l'inganno e quindi la speculazione politica è fondata sulle tempistiche di raggiungimento dei nuovi equilibri che viste le inerzie degli oceani si misurano su scala decennale, forse secolare.

L'alterazione dei dati esiste e non esiste, i dati son dati, poi bisogna vedere come si vuol leggerli.

Comunque, svolta contro il carbone al Congresso nazionale del popolo cinese, la scelta è la riduzione di produzione di carbone di 150 milioni di tonnellate, quindi circa 500 milioni di tonnellate di CO2 immesse nell'atmosfera in meno dalla sola Cina. E' un numero significativo, anche se non cambia molto il valore di 26 miliardi di tonnellate annue di immissione globale antropica di CO2.

 

Ot: la caccia in un allevamento di polli non ti attizza?

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I polli di Renzo. :thumbup:

Certo che i valori di CO2 antropica presunta causa dell' AGW sono all'incirca quelli che scrivi ma se tu non sai quanta ne arriva dal mare che concorre al NGW allora non sai quanta in effetti quanta ce ne è in circolazione perchè GW = AGW + NGW.

Quindi sostanzialmente potresti anche aver ragione quando ne convieni con me che i turning points dell' IPCC vanno rivisti in ogni caso perchè il satellite OCO-2 ha fatto un bel lavoro perchè ha letteralmente strappato di mano la patata bollente ai politici per ridarla in mano agli scienziati.

Ora bisogna fare basta con la manipolazione dell'opinione pubblica e cominciare a fare sul serio: i manipolatori hanno voluto prendere decisioni di politica sociale ed imdustriale salvo poi scoprire che le campagne di prelievo idrografico della CO2 sono state praticamente soppresse 20 anni fà.

Ci sono tutti gli estremi della truffa, è evidente. :bag:

Ne converrai che già è da imbecilli affrontare un nemico di cui non conosci la forza, la consistenza numerica e la disposizione sul campo, ma se poi ci aggiungi il dolo e la coartazione per fini di lucro allora ti dovresti inkazzare come un riccio perchè ti hanno pure preso per il coolo.

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Per essere un enorme OT vedo che l'argomento ti prende. :laughing: ..e pure parecchio. :smoke:

Quindi se t'interessa il thread e la moderazione non interviene, ciò vuole dire che l'argomento è mooooolto IT (in topics) perchè i pescatori forse vogliono cercare di capire altre cose inerenti il loro mondo che non siano soltanto "..facciamo a gara a chi c'ha il pesce + grosso" :D

2500 visualizzazioni in pochi giorni testimoniano l'evidenza del fatto che il tema della difesa ambientale stà a cuore ai pescatori e che ti piace fare il bastian contrario salvo scoprire alla fine che alla sei solo un bastiano dei tanti. :devil:

 

Ovvio che mi interessa, la discussione in sè è indubbiamente interessante anche se non totalmente attinente al tema di questo forum; ma chi più chi meno siamo tutti esseri pensati, quindi ben venga. Ciò che invece trovo stucchevole e irritante è il tuo fare saccente, la tua presunzione di saper tutto di tutto e di volerlo dimostrare a tutti i costi, e quando ti si fà notare che alcune tue asserzioni non sono proprio corrette (dopo aver lanciato il sasso...), allora a quel punto l'argomento diventa OT (...nascondi la mano); e via con gli appellativi - spesso ai limiti dell'offensivo. Nel mio caso, onestamente, non è che la cosa mi crei grossi problemi: non sarà certo Oloturia a far traballare la mia autostima, e per fortuna la mia vita ed i miei valori si trovano fuori da questo forum. Vorrei solo farti notare che se una discussione di argomento interessante come questa deve essere a senso unico, senza prevedere la possibilità che esistano diversi punti di vista e che possano essere sollevate delle critiche costruttive (da te puntualmente bollati come "cazzate"), tanto vale che è meglio tornare a parlare di pesca, argomento di più bassa caratura ma sicuramente più calzante con questo forum. Credimi, è di gran lunga meglio fare a gara a "chi ce l'ha più lungo" sui pesci che si prendono andando a pesca che su "chi ce l'ha più duro" sulle questioni di natura ideologica e politica.
Detto per inciso, non è che 2500+ visualizzazioni di questa discussione significhino di 2500 consensi con la tua tesi. Se questo assunto fosse corretto, allora vorrebbe dire che, stando alle statistiche di YouTube, solo in Italia ci sarebbero centinaia di migliaia di proseliti della teoria della terra piatta...

 

 

Comunque tornando al topic, io mi aspettavo da te un'altro tipo di considerazione. :eek: Un pò più evoluta, ne converrai...

..considerazione del tipo:

 

"visto che la priorità e l'urgenza degli interventi sono percentualmente sensibili di variazione proprio perchè c'è stata un'evidente adulterazione nelle fonti dei dati perchè la CO2 marina prodotta dallo spot del Mar di Timor non è stata monitorata da 20 anni però qualcuno ha messo lo stesso dei valori presi a cassio di cane nelle corrispondenti caselle, allora chi ci dice che il turning point (Punto di non ritorno) resta quello designato dall' IPCC per i Nemici 2 e 3?"

 

Ma tu questa domanda non me l'hai fatta perchè vuoi dimostrare che non sono un pescasub perchè mi sono mangiato le trote che ho pescato venerdì al laghetto con la canna. :excl:

Ma tu mi hai chiesto se vado mai a pesca, non se vado mai sott'acqua per cui ho risposto esaurientemente alla tua domanda denigratoria. :sailor:

Allora chi è OT? Io o tu? :devil:

 

Ma meno male che ci sei tu, Oloturia. Non posso certo reggere il confronto con Sua Onniscienza, e non potevo certo immaginare che l'elenco dei cosiddetti "Nemici" del tuo precedente intervento presupponesse invece un'interrogazione retorica così evidente oltre che evoluta... :dots: Ma come pretendi che "un bastiano dei tanti" come me possa arrivare ad afferrare la tua arguzia?
Se non l'avessi ancora capito, non voglio dimostrare un bel niente, tanto meno sul tuo conto (non sia mai!). Fino a prova contraria questo spazio virtuale è aperto a tutti, apneisti, pescasub, praticanti e non, e la mia domanda non era per niente denigratoria, cosa che tu invece sei arrivato a stracapire (proiezione?). Il motivo della mia domanda, volutamente fuori argomento, è stato spiegato prima.
Non ho nient'altro da aggiungere. Anzi, solo suggerirti - sempre se posso - di usare qualche emoticon in meno nei tuoi interventi: li renderebbe un po' più... eleganti. E di sgonfiarti un po', che di questo passo un giorno o l'altro farai il botto.
Senza rancori. Tano
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I polli di Renzo. :thumbup:

Certo che i valori di CO2 antropica presunta causa dell' AGW sono all'incirca quelli che scrivi ma se tu non sai quanta ne arriva dal mare che concorre al NGW allora non sai quanta in effetti quanta ce ne è in circolazione perchè GW = AGW + NGW.

Quindi sostanzialmente potresti anche aver ragione quando ne convieni con me che i turning points dell' IPCC vanno rivisti in ogni caso perchè il satellite OCO-2 ha fatto un bel lavoro perchè ha letteralmente strappato di mano la patata bollente ai politici per ridarla in mano agli scienziati.

Ora bisogna fare basta con la manipolazione dell'opinione pubblica e cominciare a fare sul serio: i manipolatori hanno voluto prendere decisioni di politica sociale ed imdustriale salvo poi scoprire che le campagne di prelievo idrografico della CO2 sono state praticamente soppresse 20 anni fà.

Ci sono tutti gli estremi della truffa, è evidente. :bag:

Ne converrai che già è da imbecilli affrontare un nemico di cui non conosci la forza, la consistenza numerica e la disposizione sul campo, ma se poi ci aggiungi il dolo e la coartazione per fini di lucro allora ti dovresti inkazzare come un riccio perchè ti hanno pure preso per il coolo.

 

Se un ragazzo di 1° media mi dovesse spiegare con parole semplici da dove arriva la CO2 e dove va a finire mi direbbe:

La CO2 percorre un ciclo chiamato "ciclo del carbonio", è prodotta in modo naturale dai vulcani e in modo non naturale dall'uomo che brucia i combustibili fossili. Viene assorbita invece dagli alberi tramite la fotosintesi e dagli OCEANI tramite le alghe ed alcuni processi chimici, gli alberi poi nel tempo diventano carbone, le alghe petrolio e i processi chimici montagne di calcaree che costituiscono una parte delle terre emerse.

Il ciclo della CO2 è continuo e non è ancora scomparsa perché quando una montagna viene trascinata dai movimenti tettonici nel mantello della crosta terrestre, la CO2 viene nuovamente espulsa durante le eruzioni vulcaniche di tipo stromboliano ed esplosivo ed il vulcanesimo in generale.

La prova che la gran parte della CO2 finisce nell'oceano e diventa roccia sta nelle montagne, che escono dal suolo e non cadono dal cielo.

Di CO2 fissata nelle varie forme di carbonato di calcio e magnesio in Italia possiamo trovarne ovunque, ad esempio tutte le Prealpi, le Dolomiti, il Carso, parte degli Appennini, praticamente tutto il tavogliere della Puglia e il Salento, ampie zone rocciose in tutte le Regioni, questo vale anche per ampie regioni in Europa e nel mondo come ad esempio nei balcani le Alpi dinariche e in Messico tutta la penisola dello Yucatan, le Bahamas e tantissimi altri posti come qualsiasi barriera corallina viva o fossile.

 

Però mi direbbe anche che spiegare queste cose ad Oloturia è una cosa inutile, tanto lui vede le bollicine uscire dall'oceano e poi è come uno di quelli della terra piatta, del signoraggio bancario, dei grigi e dei rettiliani, degli Americani che si sono autofatti l'11 settembre per poter divertirsi a fare la guerra in Afghanistan, dell'harpp per controllare il clima e non far nevicare a Udine e Verona e del bario e viagra nelle scie chimiche del Vaticano per controllare menti e far fare figli, dell'IPCC che nasconde i dati su Timor Est per non far più vendere il carbone ai carbunat.

Mi direbbe che si chiamano complottisti, anzi, gomblottisti e che quando scrivono sui forum gli piace atteggiarsi a troll.

Modificato da Mauro Sanvito
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Se un ragazzo di 1° media mi dovesse spiegare con parole semplici da dove arriva la CO2 e dove va a finire mi direbbe:

La CO2 percorre un ciclo chiamato "ciclo del carbonio", è prodotta in modo naturale dai vulcani e in modo non naturale dall'uomo che brucia i combustibili fossili. Viene assorbita invece dagli alberi tramite la fotosintesi e dagli OCEANI tramite le alghe ed alcuni processi chimici, gli alberi poi nel tempo diventano carbone, le alghe petrolio e i processi chimici montagne di calcaree che costituiscono una parte delle terre emerse.

Il ciclo della CO2 è continuo e non è ancora scomparsa perché quando una montagna viene trascinata dai movimenti tettonici nel mantello della crosta terrestre, la CO2 viene nuovamente espulsa durante le eruzioni vulcaniche di tipo stromboliano ed esplosivo ed il vulcanesimo in generale.

La prova che la gran parte della CO2 finisce nell'oceano e diventa roccia sta nelle montagne, che escono dal suolo e non cadono dal cielo.

Di CO2 fissata nelle varie forme di carbonato di calcio e magnesio in Italia possiamo trovarne ovunque, ad esempio tutte le Prealpi, le Dolomiti, il Carso, parte degli Appennini, praticamente tutto il tavogliere della Puglia e il Salento, ampie zone rocciose in tutte le Regioni, questo vale anche per ampie regioni in Europa e nel mondo come ad esempio nei balcani le Alpi dinariche e in Messico tutta la penisola dello Yucatan, le Bahamas e tantissimi altri posti come qualsiasi barriera corallina viva o fossile.

 

:laughing: . arieccolo quello delle nuove dolomiti. Quando le trovi queste nuove vette chiamami che te le vengo a scalare :D

Aridatemi le sciechimiche che almeno quelli c'avevano più fantasia :D

Modificato da OLOTURIA
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Senza rancori. Tano

:laughing: ..non mi sembra mica tanto verosimile :D

 

 

Ma va là, per chi mi hai preso? Credi veramente possa portarti rancore per un diverbio su una discussione su un Forum?

Ho capito comunque che sei come le donne: vuoi sempre avere l'ultima parola.

Modificato da g.doddis
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Se un ragazzo di 1° media mi dovesse spiegare con parole semplici da dove arriva la CO2 e dove va a finire mi direbbe:

La CO2 percorre un ciclo chiamato "ciclo del carbonio", è prodotta in modo naturale dai vulcani e in modo non naturale dall'uomo che brucia i combustibili fossili. Viene assorbita invece dagli alberi tramite la fotosintesi e dagli OCEANI tramite le alghe ed alcuni processi chimici, gli alberi poi nel tempo diventano carbone, le alghe petrolio e i processi chimici montagne di calcaree che costituiscono una parte delle terre emerse.

Il ciclo della CO2 è continuo e non è ancora scomparsa perché quando una montagna viene trascinata dai movimenti tettonici nel mantello della crosta terrestre, la CO2 viene nuovamente espulsa durante le eruzioni vulcaniche di tipo stromboliano ed esplosivo ed il vulcanesimo in generale.

La prova che la gran parte della CO2 finisce nell'oceano e diventa roccia sta nelle montagne, che escono dal suolo e non cadono dal cielo.

Di CO2 fissata nelle varie forme di carbonato di calcio e magnesio in Italia possiamo trovarne ovunque, ad esempio tutte le Prealpi, le Dolomiti, il Carso, parte degli Appennini, praticamente tutto il tavogliere della Puglia e il Salento, ampie zone rocciose in tutte le Regioni, questo vale anche per ampie regioni in Europa e nel mondo come ad esempio nei balcani le Alpi dinariche e in Messico tutta la penisola dello Yucatan, le Bahamas e tantissimi altri posti come qualsiasi barriera corallina viva o fossile.

 

:laughing: . arieccolo quello delle nuove dolomiti. Quando le trovi queste nuove vette chiamami che te le vengo a scalare :D

Aridatemi le sciechimiche che almeno quelli c'avevano più fantasia :D

 

Caro troll, come ti direbbe un bimbo della 1° materna, dal cielo non è caduta nessuna nuova vetta dolomitica nell'ultima settimana

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Superato il solito inutile fuoco di sbarramento trollante verdastro, :fish:

...io intanto continuo imperterrito ad indagare sul perchè una zona di upwelling importante e nota ai media come il Mare di Timor non sia stata sufficientemente indagata dal 1997 fino al 2016 con la scoperta dell'hotspot di CO2 fatta dal satellte NASA OCO-2.

E' un controsenso.. se sai già che le acque del Mare di Timor sono una zona di upwelling, perchè per 18-19 anni filati non ci vai ad immergere le tue bottiglie di Niskin per vedere che cosa c'è dentro a quell'acqua di fondale? :rolleyes:

Perchè non andare a vedere cosa c'è dentro le "bollicine" come le chiama il nostro "dolomitico" Mauro? :excl:

Alla ricerca della relazione esiostente tra cause del downwelling e upwelling ho scoperto siti universitari (Università di Trieste per sempio) cose assai interessanti, almeno per me e spero anche per altri, cioè compresi i soliti cannonieri dell'antiaerea verdastra :devil:

Regola del "trasporto di Ekman"

Ocean motion

Ma sopratutto questo pdf dal titolo: ""Enhancement of wind-driven upwelling and downwelling by alongshore bathymetric variability"

in cui si evince che i modelli matematici espressi e usati fino dal 2002 sono relativi all' upwelling dovuto alll' urto di masse d'acque trascinate dalla rotazione terrestre per la legge di Coriolis contro le masse continentali e non contro una barriera di grandi isole come quella che si estende da Sumatra fino all' Australia e che corrisponde all' hortspot di Timor. :smoke:

In pratica non è stato sviluppato un modello matematico per l' upwelling insulare e quindi semplicemente nessuno ha mai affrontato il problema di studiare un modello matematico valido per lo studio dell' arcinoto upwelling del Mar di Timor nonostante tutti gli oceanografi sapessero fino dal 1984 che il fenomeno là c'era. :siiiii:

Il resto del danno l'ha fatto la politica perchè il piano di campionamento made in USA di quelle acque remote è stato tagliato per questioni di bilancio fino dal 1997 mentre gli australiani si sono buttati anema' e core sul problema dello sbiancamento del Great Reef a Est senza destinare fondi e ricerche al Mare di Timor nonostante sia la loro frontiera nord-occidentale. B)

Del resto il Mare di Timor è agli antipodi degli USA e non si capisce perchè mai dovrebbero pagare tutto loro e pure da loro soli un 'indagine idrografica così lontana dalle loro frontiere e per giunta in un mare tra l'altro zona di guerra e di pirati. :sailor:

E poi è arrivato Sor Obama ed ecco che è arrivata puntuale la sòla dei dati falsi e conseguenti strategie ambientaloidi infarloccate. :devil:

Quindi una serie di errori, pressapochismi, ignoranze varie ed assortite, spilorcerie e ragioni di stato si sono sommate al dolo.

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  • 2 mesi dopo...

Non passa giorno ormai senza che ci sia un ridimensionamento della componente antropica (AGW) del riscaldamento globale.

La bufala verdastra ( the giant green hoax) è sempre più magra e secerne sempre meno latte verde da far poppare agli eco-creduloni da strapazzo nostrani.

Fonte la NASA e non un pincopallino qualsialsi.

La tundra è fonte di emissioni di carbonio nell'inverno precoce dell'Alaska .

Quando l'inverno si stabilisce e la neve si deposita, i suoli prendono un certo tempo per congelarsi completamente e pertanto continuano a emettere anidride carbonica nel nuovo anno.

Secondo un nuovo studio sostenuto dalla NASA e dall'Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica (NOAA), le temperature più calde e i terreni scongelabili potrebbero determinare un aumento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera nella tundra dell'Alaska, in particolare durante l'inizio dell' inverno.
Più anidride carbonica rilasciata nell'atmosfera accelererà il riscaldamento del clima, che a sua volta potrebbe portare al rilascio di ancor più anidride carbonica proveniente da questi suoli.
Una nuova pubblicazione diretta da Roisin Commane, ricercatore atmosferico dell'Università di Harvard a Cambridge, Massachusetts, trova che la quantità di anidride carbonica emessa dalle aree di tundra settentrionale tra ottobre e dicembre di ogni anno è aumentata del 70 per cento a partire dal 1975.
Commane e colleghi hanno analizzato per tre anni mediante osservazioni aeree del carbonio della NASA nell'esperimento di ricerca di vulnerabilità dei depositi artici (CARVE) ..per valutare la distribuzione spaziale e stagionale delle emissioni di anidride carbonica dell'Alaska.
Hanno anche riesaminato il registro tenuto dal NOAA in 41 anni di misure di anidride carbonica da torri di terra a Barrow (il nome recentemente cambiato di nuovo a Utqiagvik), in Alaska.
I dati dell'aeromobile hanno fornito informazioni spaziali senza precedenti, mentre i dati di terra hanno fornito misure a lungo termine non disponibili in nessun altro luogo dell'Artico.
I risultati dello studio sono pubblicati oggi negli Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze.
I suoli che circondano l'alto livello settentrionale dell'Artico (oltre i 60 gradi di latitudine nord) detengono grandi quantità di carbonio sotto forma di materia organica indebolita dalla vegetazione morta. Questo vasto deposito, accumulato per migliaia di anni, contiene abbastanza carbonio per raddoppiare l'attuale quantità di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre.
Durante l'estate Artica, gli strati superiori del terreno si scongelano e dei microbi decompongono questa materia organica, producendo anidride carbonica. Quando le temperature fredde ritornano in ottobre, gli strati di terreno scongelati iniziano a raffreddarsi, ma gli alti tassi di emissioni di anidride carbonica continuano fino a quando il suolo si solidifica completamente.
"In passato, il ristagno dei suoli potrebbe aver preso un mese o giù di lì, ma con temperature più calde negli ultimi anni, ci sono sedi in Alaska dove i suoli della tundra richiedono più di tre mesi per solidificare completamente", ha dichiarato Commane. "Stiamo vedendo le emissioni di anidride carbonica provenienti dai suoli che percorrono tutta la loro strada durante questo periodo di inizio inverno".
"I dati di Barrow mostrano un aumento costante sia dell'anidride carbonica atmosferica che della temperatura nel tardo autunno e all'inizio dell'inverno", ha dichiarato il co-autore Colm Sweeney dell'Istituto Cooperativo per la Ricerca in Scienze Ambientali di Boulder, Colorado. "Questa nuova ricerca dimostra l'importanza fondamentale di questi siti di monitoraggio a lungo termine per verificare le reazioni sottili, come gli aumenti di anidride carbonica, che possono amplificare il riscaldamento senza precedenti che vediamo in tutto l'Artico".

CARVE ha volato con un velivolo NASA strumentato per misurare l'anidride carbonica atmosferica e altri gas a effetto serra sull' Alaska da aprile a novembre nel 2012, 2013 e 2014. Questi dati, insieme ai dati satellitari sullo stato della vegetazione e sui dati del suolo per fornire un contesto annuale Un record a lungo termine, ha dato agli scienziati un quadro dettagliato delle emissioni di carbonio a livello regionale.
"Uno degli obiettivi principali di CARVE era quello di sfidare l'idea che la respirazione del biossido di carbonio si fermasse non appena cadde la neve e la superficie del suolo si congela", ha dichiarato Charles Miller, uno scienziato del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, e ricercatore principale di CARVE. "I voli CARVE dimostrano che la respirazione microbica continua in terreni di tundra per mesi dopo che la superficie si è congelata".
Confrontando le misurazioni simultanee dell'anidride carbonica atmosferica e del monossido di carbonio, Commane ei suoi co-autori dividono le stime del bilancio totale di carbonio dell'Alaska in 3 contributi come principali fonti del carbonio atmosferico:

1-bruciare i combustibili fossili da parte delle persone
2-incendi boschivi
3-microbi che decompongono la materia organica nel suolo

In Alaska, la cui popolazione è ridotta, i microbi del suolo sono perciò una fonte molto più grande del carbonio atmosferico rispetto alla combustione dei combustibili fossili. Gli incendi a loro volta sono stati una grande fonte di carbonio atmosferico in un solo anno durante l'esperimento CARVE, nel 2013.
"I terreni di Tundra sembrano agire come un amplificatore del cambiamento climatico", ha detto il co-autore Steve Wofsy, uno scienziato atmosferico di Harvard. "Dobbiamo monitorare attentamente ciò che sta succedendo lassù in ritardo nel periodo dell'anno in cui tutto sembra congelato e dormiente".
"L'intera regione dell'Alaska sta rispondendo al cambiamento climatico", ha detto il professor Donatella Zona dell'università statale di San Diego in California, che non era affiliato allo studio.


L' Alaska occupa solo un settimo di tutta la tundra artica scongelabile e non permafrost ..quindi il fenomeno và moltiplicato per 7 e tutta la tundra mondiale diventa un hot-spot invernale e ciò significa che tutta la tundra dell' Emisfero Nord produce il 70% di CO2 più di quanto già ritenuto possibile solo nel 2012.

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