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Come smaltire i "bagordi" del Natale in acqua lacustre...


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:wacko:In sintesi siete riusciti a confondermi ulteriormente le idee :o

Perché in apnea pura 30 m fanno ridere ed in pesca sono inavvicinabili.....ma non stiamo parlando di pesca in caduta? (la velocità di discesa dovrebbe essere quasi la stessa)

Perché nei due tipi di discesa la zavorra è differente ? (ma stiamo parlando di assetto costante o sono io che non ho capito niente )

Ma per queste immersioni (in pesca ed in apnea pura ) di quali tempi stiamo parlando ? (tanto con 1 min e 1/2 io non ci provo nemmeno)

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Perché in apnea pura 30 m fanno ridere ed in pesca sono inavvicinabili....

Fammi sapere chi è questo supereroe che a -30 mt addirittura se la ride che lo popongo subito alla Marvel come modello per un nuovo supereroe che faccia compagnia alla Cosa, a Hulk e a Spiderman.

Proporrei pure il nome: "Supermarine", l'uomo pesce con le pinne retrattili e la dentiera rigenerabile, vestito di una tuta da squalo.

 

 

Perché nei due tipi di discesa la zavorra è differente ? (ma stiamo parlando di assetto costante o sono io che non ho capito niente )

Ma per queste immersioni (in pesca ed in apnea pura ) di quali tempi stiamo parlando ? (tanto con 1 min e 1/2 io non ci provo nemmeno)

Se ti leggi la formula di Wikipedia che ti ho linkato capisci pure che l'equilibrio idrostatico lo raggiungi solo quando la spinta di Archimede è perfettamente bilanciata da una equivalente forza peso.

Quindi se in mare la spinta di Archimede aumenta perchè c'è più sale disciolto, allora per conseguenza serve più peso per ottenere l'equilibrio idrostatico alla stessa profondità dello stesso sub immerso nel Garda.

Per aumentare di peso in mare, non potendo mangiare di più onde evitare il coccolone, si aumenta saggiamente il peso di lzavorra.

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... allora per conseguenza serve più peso per ottenere l'equilibrio idrostatico alla stessa profondità dello stesso sub immerso nel Garda.

Per aumentare di peso in mare, non potendo mangiare di più onde evitare il coccolone, si aumenta saggiamente il peso di lzavorra.

 

solo un appunto: non serve aumentare il peso ma il peso specifico medio, quindi ti potresti mangiare un bue ma non servirebbe molto allo scopo

Modificato da Riccardo Paladino
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emh....va bene che in questo periodo di feste abbiamo tutti esagerato con le libagioni, ma le mie domande non erano di quanti buoi dovevo mangiare per l'equilibrio idrostatico in mare (anche perché dopo aver mangiato aumenta la circonferenza vita ed è più probabile l'effetto tappo di sughero :angelnot:)

Molto semplicemente leggendo lo scritto di un altro user su questo post mi stavo chiedendo quali sono i tempi di permanenza sott'acqua per raggiungere queste prestazioni

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Non ho esperienza di pesca ne a lago ne a 30 mt..Posso dirti che antonino secondo è molto preparato fisicamente e soprattutto psicologicamente(aspetto che fa molta differenza).Penso che per prendere un pesce a 30 mt in caduta impieghi non oltre il minuto e mezzo fra andatae ritorno,questo non vuol dire che se hai apnee simili sarai poi in grado di pescarci.forse nemmeno a 20 mt riusciresti a pescare.

Complimenti per il bel pesce. :thumbup:

"Il mio fidato compagno di pesca Giordy, vi era stato qualche settimana fa senza vedere una coda ed oggi, approfittando della sua assenza, decido di ritentare." che carogna ... :D

Modificato da padella
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Ciao gente. Pescare tra i 25 e i 30 mt in acqua dolce è una impresa assolutamente notevole e alla portata di pochi. E' una impresa alla portata di pochi anche in mare. Per "pescare" non intendo fare un tuffo alla "sperandio" con risalita al cardiopalmo, intendo avere la capacità e la lucidità necessarie a compiere varie azioni a quelle quote per un periodo prolungato di tempo e quindi per un certo numero di immersioni. Le variabili psicologiche coinvolte sono molte, oltre alle ovvie variabili fisiche. Una cosa è una immersione pura, stile "toccata e fuga" a 30 metri, altra cosa è scendere, osservare il fondo alla ricerca di una preda o di una postazione per portare un aspetto o un agguato, eventualmente aspettare il tempo necessario per prendere la mira, colpire la preda, decidere se afferrarla in quel momento o recuperarla dalla superficie, risalire in tutta sicurezza. Ogni minimo movimento in più che si fa a quelle quote incide in modo significativo sulle nostre capacità di apnea. Ogni emozione in più anche. Il cervello consuma molto ossigeno. In acqua dolce si aggiunge di solito anche la temperatura molto bassa e la scarsità di luce che sono aspetti cui bisogna abituarsi con molto allenamento. Oltre a ciò la sensazione di precipitare sul fondo aumenta esponenzialmente passata la quota di equilibrio. Nel lago molto spesso si ha la sensazione di stare precipitando dentro un buco nero senza fondo.

I tempi di apnea sono personali come sappiamo ma variano anche da giorno a giorno. Un giorno riesco a fare apnee tranquille di 1m e 30s altri giorni non riesco a passare il minuto. Quindi le profondità varieranno in relazioni alle condizioni psicofisiche del giorno, questo è bene non scordarlo mai. Se uno dice: io ho una apnea di 1 minuto e trenta, quindi posso scendere sicuramente a 20 metri rischia di incorrere in gravi pericoli: l'apnea va valutata giorno per giorno. Inoltre bisogna sempre lasciare un margine di sicurezza. Se tra andata e ritorno a 30 metri io impiego 1 minuto e 20 e la mia apnea del giorno è di 1m e 30s non potrò pescare a quelle quote in sicurezza. Anche perchè per portare a termine l'azione sul fondo difficilmente mi basteranno 10 secondi. Inoltre se ad esempio la sagola del fucile si incastra e il pesce è colpito male potrei avere dei seri problemi anche col mulinello perchè comunque devo compiere una serie di piccole azioni che mi faranno consumare più ossigeno (includendo anche l'aspetto emozionale della situazione). Risalire al limite del fiato trascinando un fucile dal quale si sta srotolando il mulinello da una sensazione molto spiacevole.

Io personalmente ho pescato molti anni anche fondo (spesso per motivi dovuti alle competizioni), ma oggi non sono più disposto a rischiare, preferisco cercare un bel pesce in acqua medio bassa sfruttando tecnica e esperienza piuttosto che tornare a scommettere sulla mia vita scendendo a quelle quote. Mi è andata sempre bene perchè ho sempre saputo anteporre l'importanza di quello che stavo facendo all'eventuale pescione che avrei potuto prendere, ma soprattutto perchè ci ho messo anni e anni di pratica prima di arrivare a certe quote. Quindi in sintesi il tempo di apnea ha una importanza relativa in tutto ciò. Quello che conta sono gli anni di "onorato servizio", ossia di esperienza. C'è chi vuole bruciare le tappe facendo immersioni col piombo mobile e usando fucili con gittata di 7 metri, beh dico a questa persona: stai rischiando la tua vita.

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Grazie delle spiegazioni, ma non mi è chiaro ancora una cosa.

Perché con la discesa in assetto variabile (col piombo) rischio la pelle e scendendo alla stessa profondità con le pinne no?

Se non faccio fatica a pinneggiare la mia autonomia non sarà più un minuto e 1/2 come ipotizzato, ma uno e 45 sec ad esempio e risalirò addirittura più veloce con meno piombi addosso :siiiii:

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Grazie delle spiegazioni, ma non mi è chiaro ancora una cosa.

Perché con la discesa in assetto variabile (col piombo) rischio la pelle e scendendo alla stessa profondità con le pinne no?

Se non faccio fatica a pinneggiare la mia autonomia non sarà più un minuto e 1/2 come ipotizzato, ma uno e 45 sec ad esempio e risalirò addirittura più veloce con meno piombi addosso :siiiii:

Il pericolo del piombo mobile è che usato da persone inesperte porta a strafare
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Grazie delle spiegazioni, ma non mi è chiaro ancora una cosa.

Perché con la discesa in assetto variabile (col piombo) rischio la pelle e scendendo alla stessa profondità con le pinne no?

Se non faccio fatica a pinneggiare la mia autonomia non sarà più un minuto e 1/2 come ipotizzato, ma uno e 45 sec ad esempio e risalirò addirittura più veloce con meno piombi addosso :siiiii:

 

La profondità a cui vai con le pinne è la tua acquisita a cui ci sei arrivato nel tempo aggiungendo 1 cm alla volta ad ogni tuffo, col piombo mobile invece aggiungi 10 metri in un botto solo e sei oltre le tue possibilità.

Poi i metri acquisiti col piombo mobile in parte ti restano anche nei tuffi a sole pinne, è una questione di confidenza con la profondità e la compensazione, quello che ti perdi sono i margini di sicurezza.

Dopo al primo errore o contrattempo sei morto.

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Grazie delle spiegazioni, ma non mi è chiaro ancora una cosa.

Perché con la discesa in assetto variabile (col piombo) rischio la pelle e scendendo alla stessa profondità con le pinne no?

Se non faccio fatica a pinneggiare la mia autonomia non sarà più un minuto e 1/2 come ipotizzato, ma uno e 45 sec ad esempio e risalirò addirittura più veloce con meno piombi addosso :siiiii:

Il pericolo del piombo mobile è che usato da persone inesperte porta a strafare

 

Anche per gli esperti

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:saddam: Scusate, ma qui mi state rivoltando tutte le cose che credevo di conoscere sull'immersione in apnea.

Tutti i sub con cui ho parlato mi hanno sempre detto che la pesca a 20 metri era già riservata a quelli buoni, che l'acqua fredda aumentava il consumo di ossigeno e per questo si poteva scendere fondi con una muta spessa solo sfruttando un piombo che ti portava sul fondo a pinne ferme ed ora viene fuori che faticando solo un po' in discesa si può arrivare a 30 metri!!! Ma a quanto si riesce a scendere allora con una muta più leggera?

A che profondità si raggiunge l'equilibri idrostatico?

Dimenticati tutti i calcoli di muta leggera quando vai in lago.

A parte il basso Garda a luglio per tutti i laghi la muta leggera non esiste, puoi tranquillamente passare dai 27°C in superficie ai 10°C a 8 metri, quindi si usa la 5 mm con giacca da 7 mm quasi sempre e di inverno si passa alla 8 mm completa se la si possiede.

Altra esigenza del lago è quella di evitare contatti bruschi col fondo per non sollevare il limo, se lo fai ti tocca cambiar posto perché in 2 tuffi non vedi più nulla.

Quindi ti tocca star delicato anche sul fondo, solo leggermente negativo. Perciò in lago si va con muta pesante e poco piombo, l'unico vantaggio in ciò è la minor densità dell'acqua dolce che da meno spinta idrostatica alla muta.

L'obiettivo in lago è sempre quello di esser neutri alla profondità di pesca desiderata, anche se fosse 30 metri.

 

Quindi muta pesante, poco piombo, gamba allenata per spinger forte nei primi 10 metri e tecnica di capovolta perfetta se no non si va da nessuna parte fin dall'inizio.

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Grazie di tutte le spiegazioni, ma in realtà a me non interessava molto il lago. Semplicemente leggendo il racconto di chi ha postato per primo che era così diverso da quanto mi avevano spiegato fin'ora, ne ho approfittato per fare le mie domande esclusivamente per conoscenza personale (fino a giugno del 2017 non conto di immergermi e comunque sempre al mare)

Stando così le cose non siamo molto distanti da quello che avevo letto su una rivista del settore che parlava di un forte pescatore siciliano che a vulcano prendeva le cernie in caduta dai 28 in giù impiegando solo un minuto e 1/2

Ad una sola domanda non mi avete risposto.

Più l'acqua è fredda e più si aumenta lo spessore della muta.......ma questo spessore maggiorato non rende più difficile la discesa e di conseguenza aumentando il consumo di ossigeno si riducono i tempi di apnea?

Se la risposta è si uno che adesso scende a 30 m a quanto arriva ad agosto?

Se la risposta è no spiegatemi come si fa a ventilarsi perché a me basta una giacca da 3 invece del tutino da surf che uso di solito per diventare asmatico

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a -30 ci arriviano tutti...qualcuno una volta sola. :death:

lascia perdere quello che i pescatori dicono sulle riviste,e per adesso lascia perdere pure i metri,se proprio vuoi scendere in profondità fai un corso di apnea,non affidare la vita a un nikname che scrive dietro uno schermo,30m sono un palazzo di 10 piani trovane uno e affacciati,poi vediamo se sono pochi o sono molti da fare andata e ritorno in apnea,magari con un paio di pinne di quelle che ti vendono assieme a maschera e boccaglio.

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