Barbara Pignataro Inviato Maggio 6, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 6, 2015 (modificato) Ecco il decreto ..... non è ancora in gazzetta pesca sportiva ricreativa è sempre la cenerentola Decreto Direttore generale n. 8980 del 05 maggio 2015 (2.79 MB) https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8622 Modificato Maggio 6, 2015 da Barbara Pignataro Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
OLOTURIA Inviato Maggio 8, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 8, 2015 Testuale da: ( 3.10 Operazioni di trasferimento da pg6 a pg7)Perchè il trasferimento è cruciale? Perchè i nostri tonni migliori difficilmente verranno smerciati in Kakestan e finiranno quasi tutti in Japan. <_>Da noi i nostri tonni arriveranno solo sul mercato nero e ce ne accorgeremo solo quando i contrabbandieri li smarriranno in mezzo a Via Tiburtina a Roma, as usual. I dati salienti delle operazioni di trasferimento devono essere annotati sul registro giornaliero di pesca e/o giornale di bordo, secondo le modalità di cui all’Annesso 2 alla richiamata Raccomandazione ICCAT n.14-04 ( ALL. 5 ). Tutte le operazioni di trasferimento avvengono sotto la supervisione dell’osservatore (regionale ICCAT e/o nazionale, a seconda dei casi) e devono essere riprese/monitorate con videoregistrazione subacquea da effettuarsi secondo le modalità di cui all’Annesso 8 alla richiamata Raccomandazione ICCAT n.14-04 ( ALL. 11 ). Qualora, invece, si accerti la sussistenza di motivi ostativi (ed in particolare, delle circostanze di cui al paragrafo 72 della Raccomandazione ICCAT n.14-04), questa Direzione Generale procede ad esplicitare, via fax e/o e-mail, il relativo diniego ad effettuare l’operazione di trasferimento, notificando il previsto codice alfa-numerico identificativo, unitamente all’ordine di rilascio immediato, in mare, degli esemplari (vivi) di tonno rosso.Più facile credere a Babbo Natale che alle auto-videoregistrazioni subaquee che qualcuno che rappresenti l' ICCAT dovrà pur tenere in un database accessibile su internet come se fosse un pubblico registro tipo PRA. Ma quando mai? .. e chi mai lo farebbe? L' osservatore regional-nazional-popolare ICCAT? Ma dove stà scritto che deve gestire isiffatto database?C'è qualcuno tra noi che casualmente conosce l' indirizzo di rete dove è possibile accedere a codesto PRA dei tonni trasferiti? Io non lo ho trovato.Sento puzza della solita fuffa... leggi, normative e obblighi troppo complicati per essere ottemperati senza definire i compiti del controllore e solo gli oneri del controllato.E' una normativa fatta per essere totalmente disattesa. Fatta su misura per i bracconieri. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 12, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 12, 2015 E' una normativa fatta per essere totalmente disattesa. Fatta su misura per i bracconieri. E' una normativa fatta su misura per la pesca industriale dei famigli di Salerno e Catania, dove la stragrande maggioranza dei tonni non vengono mai sbarcati in Italia ma presi possibilmente piccoli (per prenderne di più), trasferiti in viva nei gabbioni tra Malta e la Tunisia, ingrassati in alto mare, poi caricati direttamente sulla nave frigorifera Japan e infine mangiati a 1500euro/kg dai figli del Sol Levante. In Italia di tutto questo verticare di denaro rigorosamente estero su estero non entra nulla, escono solo gli euri dei vari finanziamenti a fondo perso alla pesca industriale. E' una truffa colossale di cui il Mipaf ne è evidentemente partecipe, è chiaro che i nostri burocrati sono dei corrotti, la Guardia Costiera fa la guardia che nessuno interferisca nel mercato, i ministri di tutti i partiti che nel tempo si sono succeduti firmano senza neppure capire cosa firmano e che con le quote tonno si bruceranno la carriera o quello che gli resta della carriera (Galan, Zaia, DeGirolamo, Martina). Quello che sorprende non è la totale inconsistenza della pesca ricreativa a cui siamo abituati da sempre, ma il quasi silenzio del resto della pesca professionale che si lascia sfilare dalle mani una risorsa consistente a solo vantaggio di qualche famiglio. E' chiaro che hanno delle belle contropartite, sotto forma di finanziamenti e probabilmente di mercato parallelo. ps: piacerebbe a tutti vedere questo sensore che conta, misura e pesa i tonni quando escono dal retone per entrare nella gabbia, sarebbe davvero curioso vedere i dati. Ma se veramente il tonno deve essere protetto, perchè non si cancella dai mari la circuizione? Invece si cancellano dai mari gli altri pescatori per salvare la circuizione. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Matteo Inviato Maggio 13, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2015 Mauro, Stiamo cancellando direttamente il tonno dai mari, cosi' il problema non si pone neppure. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Maggio 13, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2015 In adriatico è pieno di tonnetti..due settimane fa parlavo con un "vecchietto" a Cattolica che mi diceva che erano rimasti lui e famigli a guardare i tonnetti (da lui stimati sui 20 kg..) in caccia davanti al porto..lo stesso in altri porti romagnoli.. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Maggio 13, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 13, 2015 Mauro, Stiamo cancellando direttamente il tonno dai mari, cosi' il problema non si pone neppure. Il tonno come specie è in netta ripresa proprio grazie a questi provvedimente di Iccat e Mipaf, ma dare le quote in esclusiva a pochi destinando il tutto all'export non è di certo democrazia. Il problema più grave è proprio questo, in Italia 12 barche in quota a 3 famigli possiedono la quasi esclusiva al di fuori di Stato e tassazione dello sfruttamento di una importante risorsa alimentare pubblica. E questa non è democrazia. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
OLOTURIA Inviato Maggio 15, 2015 Segnala Condividi Inviato Maggio 15, 2015 Il tonno come specie è in netta ripresa proprio grazie a questi provvedimente di Iccat e Mipaf, ma dare le quote in esclusiva a pochi destinando il tutto all'export non è di certo democrazia.Il problema più grave è proprio questo, in Italia 12 barche in quota a 3 famigli possiedono la quasi esclusiva al di fuori di Stato e tassazione dello sfruttamento di una importante risorsa alimentare pubblica.E questa non è democrazia. Potrebbe pure starmi bene che solo 3 clans e solo 12 pescherecci gestiscano la pesca del tonno perchè è ovvio che non ce n'è per tutti. Ma i pochi eletti che possano lucrare alle spese della comunità senza pagare neanche un ghello di tasse lo trovo ingiusto e pure immorale.C'hai ragione pertanto e poichè "sic natura vacuum horrescit" allora è lecito pensare che la tassa occulta c'è ma và a finire in berta proprio a quegli stessi che hanno fatto questi regolamenti.Stai in fiduciosa attesa che tra qualche tempo ( ..da qui tra1 anno al di là tra 50 anni... ) leggeremo sul giornale che la villa e i terreni di un qualche alto funzionario ICCAT e/o MIPAF sono stati sequestrati dalla G.di F. in seguito all'inchiesta prossima ventura sullo scandalo delle gestione del tonno rosso.Il nome ufficiale dell' inchiesta sarà....." PESCE FRACICO" Che noia la vita qui in Kakestan.. sempre i soliti scandaletti di emmerdhal , non succede mai niente di veramente nuovo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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