> Hot spots Liguria di Levante - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

Era già un po' di tempo che stavo pensando in questo tipo di pubblicazione... ma si sa il pescasubbo è recalcitrante a parlare delle sue zone di pesca......

Solo che, data la mia collocazione attuale (a più di 10.000 km di distanza) e l' età, difficilmente potrò ritornare a frequentare certi posti che hanno rappresentato la mia palestra per tutta una vita, per cui ho pensato "perchè non renderli pubblici?" e anche " tanto sicuramente qualcuno che li conosce ci deve pur essere dopo tanti anni" e quindi eccomi qui a raccontare le tante esperienze raccolte in 40 anni di pescasub....

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 40
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Levanto: secca della pevea e dintorni...

Ho passato milioni di ore in acqua in questa zona, per cui penso di poter raccontare qualche esperienza interessante.

La zona è molto bella e si presta a pescare a tutte le profondità, il pesce varia a seconda delle giornate, ma se riuscite ad andarci col mare mosso al punto giusto e l' acqua torbida al punto giusto è difficile non divertirsi.

E' un posto che da ottime soddisfazioni anche con l' acqua limpida a patto che non si crei quello strato giallastro e freddo sui 18/20 mt di fondo perchè in quel caso i pesci si infileranno proprio dentro tale strato e spariranno alla vista del pescatore.

Si può pescare dalla barca o da riva e in quest ' ultimo caso il posto che io consiglio per entrae in acqua è dal lato Nord della spiaggia di Levanto subito dopo il piccolo porticciolo da dove partono i barconi dei diving.

Nell' epoca delle spigole oppure quando un leggero scirocchetto imbianca l' acqua davanti alla spiaggia, vale la pena fare un giretto (mattino prestissimo o calasole) lungo il molo di macchi e sulle dighe soffolte che occupano la prima metà del lungo spiaggione di Levanto. Chiaro che tutto dipende anche dalle ordinanze balneari. Ma se ci riuscite, soprattutto nell'angolino in cui termina la fila di macchi e inizia la spiaggia, facendo l'aspetto dove finisce la roccia e inizia la rena (prof 3 mt!) si possono avere sorpresone in forma di spigoloni anche di 4kg.

Ma questo è solo l'inizio.

Tornando indietro e oltrepassando il punto di partenza si incontra una piccola cala delimitata verso il mare aperto da una linea di scogli affioranti dove con un po' di onda si incontrano pesci di ogni tipo, principalmente orate e saraghi, ma anche mormore e cefali.

Subito prima della linea di scogli affioranti ci sono due o tre sommetti, dove l'acqua è più fonda che si devono fare all' agguato e regalano a volte belle sorprese. Tutte le volte che arrivo in questa zona io sono solito fare per primo il piccolo canale tra la terra ferma e la linea di scogli. si fa l'agguato in 1 mt d' acqua, si gira strisciando intorno allo scoglio più grande e si arriva a una piccola radura compresa tra lo scoglio grande e un costone che non esce dall 'acqua per poco ma fa molta schiuma quando c' è un po' di onda.

A volte da dietro l' angolo che guarda lo scoglio grande ( asinistra rispetto alla nostra posizione) spuntano belle orate e dalla parte del costone scendono di solito alcuni saragoni. Per uscire, quando il mare sbatte, bisogna andare di retromarcia rifacendo il percorso dell' andata per andare a prendere aria laddove c'eravamo immersi in modo da non spaventare le altre prede della zona.. Quindi ritornati all' inizio del canale tra la terra ferma e lo scoglio grande affiorante si riprende fiato e ci si tuffa sul fondo del canale, questa volta agguatando con l' attenzione rivolta alla destra, anche da questa parte possono spuntare orate, saraghi mormore. per nn parlare di salponi che sono presenti un po' in tutta la zona.

Finito questo primo giro si ritorna verso l' interno della linea di scogli affioranti e si vanno avedere i sommetti di cui ho parlato prima, non prima però di aver fatto un ultimo agguato aggirando lo scoglio grande affiorante dal basso verso l' alto con l' attenzione alla nostra destra.

I sommetti di solito danno più pesce dal lato della caduta che guarda la spiaggia di Levanto.

A questo punto si oltrepassa la linea di scogli affioranti e si incontra una zona di picchi molti dei quali spaccati da un lato o dall' altro ma le tane di solito sono vuote, però sui picchi girano a volte bei saragoni e orate per cui se si riesce a trovare un punto buono per fare un aspetto vale la pena tentare. Se il mare sbatte si noterà rientrando nella cala dopo la linea di scogli affiornati una piccola secchetta. Bisogna prendere l 'agguato da terra verso il largo quindi è bene rientrare verso la galleria che si nota sulla costa e scendere lungo la parete diritta della secchetta per risalire e spuntare all' agguato sul lato destro (verso il mare aperto). Il tutto va fatto con estrema perizia perchè qui i pesci hanno anche il master non solo la laurea....

Fatto ciò ci si può allargare un pochino e raggiungere la zona al confine tra roccia e sabbia dove vale la pena di fare qualche aspetto, qui può arrivare il dentice oppure la ricciola. Proprio una delle ultima volte che mi sono immerso li è arrivato un branco di ricciole sui 10kg di peso che però mi è passato troppo alto per poter tirare.

Fine della prima parte

Modificato da Sciacchetrà
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sono sempre piu' convinto che tutti i consigli sono ottimi,ma se non sei capace vedrai solo di pesci di media piccola taglia,comunque tu stai dando un grande esempio,di come il tuo percorso sia stato formativo,peccato che nella vita e quindi in parallelo anche nella pia ,signori si nasce...ora vado --------------------------------------------------a LEVANTOOOOOOOO :angelnot: AHAAHAHHAHAH ci vado sempre anche io anche se batto altri posti che non vi dico :ajo: non è vero--il bello di tutto è che alla fine sono i soliti 4 posti strabattuti dove c'è chi prende e c'è chi no..saluti ragazzi

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ciao ragazzi rispondo in ordine di... apparizione.... :D

Piero: sto solo facendo una cosa che ai miei esordi mi aiutò molto, uscivano su Mondo Sommerso gli itinerari di pesca che aiutavano gli esordienti ad avere una idea dei posti di pesca. Del resto gli esperti conoscono già tutto quello che c'è da sapere e probabilmente anche posti che io snobbavo o che non conosco... ci sono sempre cose nuove da imparare. Ma (e qui mi unisco all' intervento di Andre.ima) se non sai pescare non c' è verso, non solo pescare ma capire la giornata, interpretarla nel modo corretto e da ciò derivare dove potrebbero essere i pesci in quel momento....

Oltrettutto delle cose che racconterò il 90% sono sotto gli occhi di tutti, solo che alcuni vedono bene e altri ... meno :laughing:

Mi piacerebbe anche suscitare qualche dibattito ma stiamo a vedere ....

Lupodelupi se vai a Levanto la prima cosa che fai qual'è? (e del resto cosa da farsi in qualunque altro posto se possibile) Beh io mi fermo con l' auto 5 minuti sopra la parte che una volta era una ferrovia e ora è tutto parcheggio (a pagamento e carissimo!!!) e osservo tutto il campo di pesca, vedo come è il mare, la visibilità, il vento e le onde se ci sono e vari altri dettagli principalmente per decidere se andare a destra o a sinistra e che tipo di fucile mi porterò. Se fai ciò vedrai che nella parte destra dello spiaggione (verso Vallesanta per intenderci) si intravvedono a poco distanza da riva i chiaroscuri dei macchi di alcune dighette soffolte.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bene riprendo il racconto da dove l' avevo lasciato.

Una volta esplorata questa zonetta avremo anche una idea migliore di come sta girando il pesce e di come continuare la nostra azione di pesca.

Abbiamo a questo punto due opzioni: o ci dirigiamo verso la Pevea o proseguiamo lungo la costa verso Bonassola. La scelta dipende sostanzialmente da due fattori (almeno per me) uno : il traffico nautico del momento e nelle prossime ore, due: lo stato del mare e della visibilità. Se c'è mare mosso e visibilità scarsa io di solito prendo la via della costa verso Bonassola, se invece la visibilità è buona mi sposto verso la Pevea (se c' è un po' di mare e visibilità buona vado deciso verso la Pevea che è l' opzione migliore).

Seguiamo il primo percorso, ossia costeggiando verso Bonassola.

Subito dopo la secchetta affiorante di cui alla prima parte del racconto, si vede la vecchia galleria con in basso una spiaggetta di ciotoli. Da li fino al primo faraglione in terra c'è una zona di sassi in poca acqua che a volte regala qualche sorpresa in termini di cefali, salpe ma anche qualche saragone, mormore o branzini a seconda della stagione. Occhio perchè se il mare sbatte qui è pericoloso perchè l' acqua è bassa.

Si prosegue poi in una zona che forma varie piccole punte e relative rientranze.La roccia di queste punticine cade più rapida e a profondità maggiore. la prima non fa quasi mai pesce le altre si e quanto più è grossa l' onda tanto maggiori sono le probabilità di incontrare saraghi e orate che mangiano nella schiuma. Qui sta alla vostra abilità prendere il momento giusto tra un onda e l'altra per partire con un tuffo dal largo verso terra e infilarvi tra le rocce e farvi portare dalla risacca fino al punto di incontro col pesce per poi ridiscendere col flusso inverso in direzione esterna. Ci vuole un fucile leggero e rapido perchè tanto se ci riuscite arriverete molto vicino al pesce però avrete solo una frazione di secondo per tirare. In certi giorni ci si diverte veramente tanto.

Pinneggiando arriverete fino alla punta che separa la baia di Levanto da quella de La Francesca.

Poco prima di questa punta si incontra un altra secchetta a pochi metri dalla costa. Qui a volte fa pesce sulla roccia in terra, oppure sul cappello della secca oppure alla base dal lato verso La Francesca, in quest' ultimo punto in particolare il fondo è costituito da grossi massoni dove c'è quasi sempre qualcosa che gira, specialmente saraghi. Sta a voi scegliere il posto giusto per fare un aspetto. Se avete ancora energie potreste poi decidere di scapolare la punta e entrare nella baia de La Francesca. Di questo posto (che è un hot spot ) parlerò la prossima volta.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io gli itinerari li ho letti prima su mondo sommerso, poi sul subacqueo ed infine su pescasub. Di solito descrivono sempre posti in cui, come è solio dire un amico, sui pesci "ci cammini sopra", mentre la realtà è un pò diversa. In ogni caso, a leggerli con calma, qualche spunto te lo danno.

La mia voleva comunque essere solo una battuta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Torniamo al bivio iniziale: se optate di andare verso la Pevea è perchè 1) la visibilità è discreta 2) vi siete organizzati per proteggervi dal traffico nautico.

C'è da dire che per la mia esperienza e per quanto possa sembrare incredibile, quando il mare è calmo è più pericoloso il traffico nautico lungo le due coste del golfo di Levanto piuttosto che spingersi in mezzo alla baia per raggiungere la Pevea. Percentualmente sono molte di più le barche che vanno e vengono costeggiando che quelle che tagliano nel mezzo del golfo.

Il tragitto verso la Pevea può sembrare a molti faticoso e lungo ma in realtà bastano dieci minuti di pinneggiata per arrivare ai primi contrafforti rocciosi, perchè come in tutte le secche le zone migliori non sono quasi mai i cappelli ma le zone limitrofe.

Ma prima di arrivare alla parte rocciosa incontriamo una pianura di posidonia e sabbia a chiazze. Tanti anni fa schifavo questa parte, poi dopo aver letto un articolo di Pietro Milano (grande campione dei miei tempi) sui bianco/neri delle zone di alga e sabbia, ho cominciato a considerarle diversamente e con ragione!!!

Infatti a seconda delle giornate qui si può veramente incontrare la preda dei sogni. Se vi mettete a fare l' aspetto dentro una piccola chiazza di sabbia (non grande perchè dovete risultare nascosti da tutti i lati) in un punto dove c' è mangianza (ma non è obbligatoria) vi vedrete a volte arrivare il ricciolone da infarto, o il branzinone da infarto, oppure spunteranno come per magia dalla posidonia delle belle corvine.

Osservazione importante: per poter fare questo percorso correttamente e non perdervi in un mare di alga dovete avere delle mire abbastanza precise che vi consentano di seguire la rotta giusta per il cappello della Pevea. Io di solito prendevo il campanile della chiesa principale con una piccola casina bianca che si vede sui monti retrostanti la città, ma spiegarvi adesso qual' era è difficile, qui dovete fare uno sforzo voi.... :) vabbè non vorrete mica tutta la pappa pronta no?

Bene anche qui mi fermo e rimando a quando avrò il tempo di scrivere ancora

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ah si Piero concordo con la tua battuta, ci stava tutta, tra l' altro colgo l' occasione per dire che mi divertono molto i tuoi racconti di pesca e quel "Cilecca..." è veramente spassoso, grazie

Grazie per l'apprezzamento, cerco di divertirmi in mare e, qualche volta, ci son davvero cose divertenti da raccontare.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ciao raga

rieccomi per proseguire il racconto della zona della Pevea.

Dunque eravamo rimasti alle chiazze di alga e sabbia in mezzo alla baia.

Se avremo preso la direzione giusta potremo raggiungere in breve tempo le prime chiazze di grotto che a mano a mano che ci approssimiamo al cappello della secca diventano sempre più alte. Qui valuteremo la presenza o meno di mangianza e la corrente per portare degli aspetti, ma se non si vede subito qualche pesce girare è meglio non perdere troppo tempo e spostarsi sul lato che guarda la costa verso La Francesca. Qui facendo qualche aspetto al confine tra roccia e posidonia, immersi nella posidonia, avremo la possibilità di veder uscire delle belle corvine o di avvicinare alcuni dentici (raramente sono di grosse dimensioni) o mormore.

La zone è tutta formata da chiazze di grotto che diventa sempre più alto fino al cappello e che presentano normalmente i migliori spot per dentici saraghi e orate sul lato che guarda la costa verso le 5 Terre, mentre sul lato che guarda la costa verso La Francesca è più frequente l' incontro con le corvine, ma sempre aspettando nella posidonia perchè le tane frequentate sono pochissime per non dire nulle.

Quando stiamo per arrivare al cappello, e ammesso che non ci sia stato ancora nessuno, vale la pena aggirare dal largo a distanza tale da nn disturbare gli eventuali pinnuti che sempre mangiano nel costone in ombra che guarda Levanto. Agguatiamo dal largo verso terra infilandoci inun canalone che ci permette di rimanere nascosti e sbucare all 'ultimo momento affacciandoci al costone verticale che scende dal cappello al fondo. Poi ci dirigeremo sul lato che guarda la costa verso la Francesca per portare degli aspetti alla base del costone laddove esistono alcuni macchi accatastati dove a volte gira del pesce interessante.

Fatto ciò ci allarghiamo sul lato esterno del cappello e troveremo alcune altre guglie dove a seconda delle giornate può valere la pena portare aspetti rivolti verso il largo (passano a volte belle ricciole, barracudas e altro pesce di passo).

Questa parte intorno al cappello è la più difficile perchè il pesce qui è continuamente distrubato, e bisgona arrivarci prima dell' arrivo dei diving della zona perchè poi non rimane più nemmeno un pesce.Siamo a questo punto pronti per andare al vero hot spot di questa area, si tratta però di scendere un pò più fondo.....

E di aspettare la prossima volta perchè ora devo andare a lavorare.... :thumbup:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Eccomi di nuovo genti pinnute!

Siamo arrivati al cappello della Pevea , abbiamo gironzolato nei dintorni in acqua abbastanza bassa ma con molte guglie, se non vedete subito abbastanza pesci nel bassofondo è inutile insistere o perchè non è giornata o perchè ci è già passato qualcuno....

A questo punto abbiamo due opzioni. Se abbiamo poco fiato ci conviene tagliare verso La Francesca, possiamo dedicare qualche aspetto nelle zone di alga e sabbia durante il tragitto (a volte ne vale veramente la pena) e poi puntare decisi alla baia della Francesca.

Se invece siamo in forma possiamo affrontare quella che io chiamo Pevea 2. Prima di ciò possiamo fare ancora due tuffi sopra un panettone di grotto che parte dai 16mt e scende sul lato esterno fino ai 25mt. Si trova sul lato sud della Pevea leggermente più al largo dell 'allineamento Cappello Pevea - Punta della baia della Francesca a un centinaio di metri circa dal cappello della Pevea.

Questo panettone di grotto ha un taglio a forma di mezzaluna proprio sul sommo dalla parte che guarda Levanto a circa 16mt. E' un taglio abbastanza ampio ed è più facile che faccia pesce quando l' acqua non è tanto limpida da lasciar vedere il fondo. Qui incontrerete cefaloni, tordoni e saragoni. Se farete le cose per bene qualcuno di questi pesci rimarrà dentro il taglio e potrete avere una o due opportunità di cattura.

Anche l' aspetto nei dintorni del taglio può dare interessanti risultati.

Poi potremmo scorrere il panettone di grotto scendendo fino ai 23/25 mt (per chi ce la fa mi raccomando non rischiate mai e quando scendete oltre i 15/18 cercate di avere sempre un compagno in superficie ad aspettarvi) sul lato esterno che guarda le 5 Terre. incontreremo un piccolo taglio che dentro apre una tana interessante di saragoni.

Quando i saraghi o i cefali girano vale anche la pena di fare due tuffi su un grottino basso (cervelli di grotto) che si apre rientrando in terra di 20/30 mt dal sommo del panettone di grotto. E' una specie di radura con fondo sui 14/15 mt che vista dall' alto non ci dice nulla e invece se fate una o due planate a 3mt dal fondo potreste accorgervi che a volte c'è un via vai di saraghi interessante.

Bene torniamo ora sul sommo del panettone di cui sopra e dirigiamoci verso la punta della baia di Levanto che chiude il golfo in direzione 5 Terre.

Dovremmo lasciar spuntare da dietro la punta un costone di roccia che appartiene ad un promontorio successivo e che cade abbastanza verticale.

Dopo circa 200 mt raggiungeremo la Pevea 2.

Qui il cappello è più fondo sui 12/14 mt e l'area di roccia è minore rispetto alla Pevea , ma la prima volta che l' ho scoperta ci giravano dei dentici da infarto.

Sul lato esterno (16/22mt) ci sono formazioni di grotto che fanno tana e dove spesso si incontra un branco di saraghi che si sposta da un lato all' altro. la zone offre un numero maggiore di tane e oltre ai citati dentici (che prenderete quando sul fondo l' acqua è torbida ma non gelata) ci sono saragoni e cefaloni. Vi consiglio di girarvela tutta per bene dal lato esterno e dal lato interno. Vale veramente la pena.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Hai dimenticato di dire che la zona in estate è piena di vecchi rincoglioniti con il gozzo che se possono ti affettano, visto che guardano la lenza invece della direzione della barca... :frustry: :frustry: :frustry:

Modificato da marcomix
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...