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[off-topic] ammazza che mostro vero !


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Ciao gente, non sono assolutamente leggende metropolitane. All'inizio dell'anno il nostro club è stato contattato dalla FIPS, che aveva ricevuto richiesta da più associazioni di cannisti del Basso Mincio in relazione ad una pulizia etnica (cosa chiaramente ormai impossibile) di questo COSO. Ebbene abbiamo fatto un sopralluogo sotto Borghetto. Dato che a causa di problemi verificatosi negli ultimi anni con i gruppi C&R e animalisti vari non si era più riusciti ad andare. Ebbene, c'erano tanti ma tanti e Solo siluri che neppure v' immaginate e soprattutto non grossi... ENORMI. Il tutto è chiaramente documentato da filmati. Gli unici pesci che si sono viste erano le solite carpettine da 30 kg. Sembrava che tutto stesse per prendere la giusta piega ed infatti molti di noi, che per ovvie ragioni, non si erano più tesserati FIPS hanno deciso di ributtare nel cesso 28 euro. Giovedì scorso marcia indietro della FIPS, hanno chiesto se fossimo disposti a catturarglieli con le reti....NO COMMENT.

I cannisti che si divertivano giustamente a carpe barbi e cavedanoni non ci vanno più da anni e pertanto dovreste vedere come sono diventate le rive ed addirittura la strada. Una foresta impraticabile. Gli unici che ci vanno perché hanno più palle di noi sono gli amici dell'est ed a loro via assicuro le solerti Guardie non vanno a dire niente.

Ciao Vale

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Ciao gente, non sono assolutamente leggende metropolitane. All'inizio dell'anno il nostro club è stato contattato dalla FIPS, che aveva ricevuto richiesta da più associazioni di cannisti del Basso Mincio in relazione ad una pulizia etnica (cosa chiaramente ormai impossibile) di questo COSO. Ebbene abbiamo fatto un sopralluogo sotto Borghetto. Dato che a causa di problemi verificatosi negli ultimi anni con i gruppi C&R e animalisti vari non si era più riusciti ad andare. Ebbene, c'erano tanti ma tanti e Solo siluri che neppure v' immaginate e soprattutto non grossi... ENORMI. Il tutto è chiaramente documentato da filmati. Gli unici pesci che si sono viste erano le solite carpettine da 30 kg. Sembrava che tutto stesse per prendere la giusta piega ed infatti molti di noi, che per ovvie ragioni, non si erano più tesserati FIPS hanno deciso di ributtare nel cesso 28 euro. Giovedì scorso marcia indietro della FIPS, hanno chiesto se fossimo disposti a catturarglieli con le reti....NO COMMENT.

I cannisti che si divertivano giustamente a carpe barbi e cavedanoni non ci vanno più da anni e pertanto dovreste vedere come sono diventate le rive ed addirittura la strada. Una foresta impraticabile. Gli unici che ci vanno perché hanno più palle di noi sono gli amici dell'est ed a loro via assicuro le solerti Guardie non vanno a dire niente.

Ciao Vale

 

Hai tirato fuori tutti i mali delle acque interne in un botto solo..... di cui la peggiore è l'inacessibilità di tutte le sponde.

Nel tempo è accaduto che tutte le strade che costeggiavano i fiumi siano diventate off-limits per le auto, ed in questo modo i pescatori normali hanno cessato di pescare. L'unica cosa che questi pescatori fanno ancora è proprio il buttare nel cesso 28 euro, ma non dura a lungo.

Invece l'inacessibilità delle sponde dei fiumi ha giovato ai pescatori "atipici" che in questo modo godono ditutto lo spazio che vogliono senza che nessuno veda.

I pescatori "atipici" prevalentemente ungheresi (Oloturia ha ragione) che sono organizzati in bande non possono neppure essere chiamati bracconieri perchè godono di tutti gli appoggi e connivenze delle amministrazioni pubbliche che gli hanno rilasciato le licenze di pesca di tipo "A" professionale, delle forze dell'ordine che se per sbaglio vedono qualcosa di storto vanno subito via, degli ittiologi che hanno visto in questi la soluzione dei loro sciocchi piani di immissione e della magistratura che è palesemente dalla parte di chi delinque in particolare se straniero ed è invece contro i cittadini italiani onesti.

Quindi non chiamerei bracconieri i pescatori stranieri "atipici" perchè è il nostro Stato a non definirli tali, mentre sempre lo Stato è pronto a chiamare noi pescatori ricreativi col termine di bracconiere appena tratteniamo un pesce di troppo.

Perciò per il nostro Stato è cosa buona e giusta che si installino sul nostro territorio bande di criminali stranieri, in modo tale che tra un furto di beni pubblici ed una rapina a privati possano allegramente sbarcare il lunario.

 

Va precisato che in tutto questo il pesce siluro non ha colpe, è solo il pretesto utilizzato dallo Stato per far insediare i criminali stranieri lungo il Po visto che era assente una criminalità locale organizzata.

L'affermazione potrà forse apparire eccessiva, ma nessun Stato al mondo rilascia licenze di pesca di tipo "A" Professionale a cittadini stranieri e li lascia pure senza nessun controllo.

Accade solo in Italia.

 

 

ps: la pesca del siluro è di competenza del racket ungherese, in questa cosa non vanno confusi con i rumeni normali che invece amano andare a pescare sui fiumi con tutta la famiglia come si faceva noi 40 anni fa.

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Ciao gente, non sono assolutamente leggende metropolitane. All'inizio dell'anno il nostro club è stato contattato dalla FIPS, che aveva ricevuto richiesta da più associazioni di cannisti del Basso Mincio in relazione ad una pulizia etnica (cosa chiaramente ormai impossibile) di questo COSO. Ebbene abbiamo fatto un sopralluogo sotto Borghetto. Dato che a causa di problemi verificatosi negli ultimi anni con i gruppi C&R e animalisti vari non si era più riusciti ad andare. Ebbene, c'erano tanti ma tanti e Solo siluri che neppure v' immaginate e soprattutto non grossi... ENORMI. Il tutto è chiaramente documentato da filmati. Gli unici pesci che si sono viste erano le solite carpettine da 30 kg. Sembrava che tutto stesse per prendere la giusta piega ed infatti molti di noi, che per ovvie ragioni, non si erano più tesserati FIPS hanno deciso di ributtare nel cesso 28 euro. Giovedì scorso marcia indietro della FIPS, hanno chiesto se fossimo disposti a catturarglieli con le reti....NO COMMENT.

I cannisti che si divertivano giustamente a carpe barbi e cavedanoni non ci vanno più da anni e pertanto dovreste vedere come sono diventate le rive ed addirittura la strada. Una foresta impraticabile. Gli unici che ci vanno perché hanno più palle di noi sono gli amici dell'est ed a loro via assicuro le solerti Guardie non vanno a dire niente.

Ciao Vale

Scusa Vale ma trovo un tantino incongruente la tua spiegazione, se parli di siluri enormi, che tra l'altro c'erano già 20 anni fa, perché ho amici che a metà anni 90 già pescavano regolarmente siluri di dimensioni oltre il metro e mezzo come pensi che potrebbero arrivare a quella taglia se si fossero pappati tutto ciò che passava davanti a loro? Io personalmente ho visto stragi di pesci di tutte le specie autoctone e non tra cui carpe di notevoli dimensioni per colpa del prelievo scellerato di acqua da parte dei contadini e soprattutto del fatto che avendo i cari ambientalisti vietato il prelievo di ghiaia nel letto dei fiumi non ci sono più le buche che garantivano una riserva d'acqua anche nei periodi di siccità, continuo a pensare che queste storie siano fumo negli occhi per nascondere le vere cause del disastro ambientale nelle nostre acque.

P.s la storiella del barboncino caduto in acqua e pappato dal siluro lungo almeno 3 metri, no che dico 4 o forse più, circolava già 20 anni fa.

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Scusa Vale ma trovo un tantino incongruente la tua spiegazione, se parli di siluri enormi, che tra l'altro c'erano già 20 anni fa, perché ho amici che a metà anni 90 già pescavano regolarmente siluri di dimensioni oltre il metro e mezzo come pensi che potrebbero arrivare a quella taglia se si fossero pappati tutto ciò che passava davanti a loro? Io personalmente ho visto stragi di pesci di tutte le specie autoctone e non tra cui carpe di notevoli dimensioni per colpa del prelievo scellerato di acqua da parte dei contadini e soprattutto del fatto che avendo i cari ambientalisti vietato il prelievo di ghiaia nel letto dei fiumi non ci sono più le buche che garantivano una riserva d'acqua anche nei periodi di siccità, continuo a pensare che queste storie siano fumo negli occhi per nascondere le vere cause del disastro ambientale nelle nostre acque.

P.s la storiella del barboncino caduto in acqua e pappato dal siluro lungo almeno 3 metri, no che dico 4 o forse più, circolava già 20 anni fa.

 

 

Questa è la vera causa del degrado dei nostri fiumi con la riduzione delle nostre specie autoctone.

La manipolazione delle portate idriche.

I nostri fiumi padani avevano un tempo la qualità di mantenere portate idriche abbastanza costanti durante tutto l'anno e fattore ancora più importante, mantenevano durante l'estate temperature abbastanza fresche.

I periodi di carenza precipitativa estiva venivano compensati dalle acque sorgive della bassa pianura e dagli apporti di nevai e ghiacciai ed i grandi fiumi anche nei periodi siccitosi mantenevano portata e freschezza delle acqua.

Le condizioni erano tali da permettere a specie autoctone come la marmorata di colonizzare i fiumi veneti fino alle foci ed il Po fino al polesine, poi le acque del delta divenivano la dimora elettiva dei grandi ladani che in alcuni casi raggiungevano le incredibili dimensioni di oltre 6 metri e 2 tonnellate di peso http://it.wikipedia.org/wiki/Huso_huso .

 

http://s1.postimg.org/whwfngkmj/magine_predatore_pesce_pesci_giganti_record_giga.jpg

 

 

Ma poi tra gli anni 60' e 70' e primi anni 80' una sequenza di abusi ambientali distrussero le nostre acque.

- Dighe utilizzate solo con logiche energetiche e non per mantenere costanti le portate idriche, senza nessuna cura di scale di monta per lasciare migrare i pesci.

- Prelievi dell'agricoltura eccessivi nei periodi di magra, con ritorno nei fiumi di acque pieni di diserbanti e concimi chimici.

- Abbassamento delle falde idriche di pianura per prelievi sconsiderati per l'industria, sconvolgimento del sistema delle risorgive, restituzione alle risorgive un tempo limpidissime pregiatissime di acque reflue di industria e civili (sorgive usate come canali scolmatori di fogne).

- Insabbiamento ed infangamento dei letti di fiumi causa la sospensione dell'attività delle cave. Su questo va detto che il metodo corretto di cavatura è quello dei silos, cioè di cave a punto fisso con creazione di grandi buche nel letto dei fiumi e prelievo di ghiaia di riporto. Invece negli anni 60' e 70' il metodo del silos fu abbandonato perchè poco produttivo e si passò alla predazione mobile a mezzo camion dei banchi di ghiaia appiattendo i fiumi, lasciando solo il limo e togliendo la capacità di autodepurazione delle acque.

 

In questo modo temperature più alte, acque più basse, maggiori sbalzi di livello e velocità nel caso di piene e quindi condizioni più favorevoli per pesci alloctoni come il barbo spagnolo e gli abramidi. E vantaggio competitivo enorme per il siluro che si ritrova ad avere dalla propria nessun competitor come i ladani e i più piccoli cobice, acque ottimali d'estate e d'inverno come temperatura che gli permettono di restare sempre attivo, acque sempre torbide che favoriscono un pesce dai lunghi baffi sensoriali con capacità predatoria notturna. prede comunque abbondantissime perchè chi crede che non ci siano pesci nel Po davvero non sa cosa dice (il Po ora ha un tappeto di barbi spagnoli sul fondo ed un tetto di cefali calamita di sopra).

Ora, negli ultimi anni le condizioni delle acque dei nostri fiumi sono palesemente migliorate sia per qualità che per portata (la portata grazie ad una sequenza di annate piovosissime), ma il disastro è fatto. Il siluro ormai è un nostro pesce, visto che probabilmente avremo i siluri più grandi del mondo come un tempo avevamo i ladani più grandi, tanto vale approfittarcene e divertirci a pescarli, sempre che gli ungheresi ce ne lascino qualcuno.

Modificato da Mauro Sanvito
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Il siluro resisterà, il pescagattone enorme è un pesce che si pesca ovunque nel mondo, in alcuni paesi addirittura è in catch & release..anche nell'est dove se lo magnano tiene duro e abbonda.

In compenso stanno estinguendosi pesci piu' "nobili" e pregiati es.lo storione per le uova, che tra un po' sparirà anche dal volga, nonostante Lì le guardie sparano ai bracconieri..

c'entra un tubo..giusto per evidenziare che l'ignoranza è comune nel mondo.

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Scusa Vale ma trovo un tantino incongruente la tua spiegazione, se parli di siluri enormi, che tra l'altro c'erano già 20 anni fa, perché ho amici che a metà anni 90 già pescavano regolarmente siluri di dimensioni oltre il metro e mezzo come pensi che potrebbero arrivare a quella taglia se si fossero pappati tutto ciò che passava davanti a loro? Io personalmente ho visto stragi di pesci di tutte le specie autoctone e non tra cui carpe di notevoli dimensioni per colpa del prelievo scellerato di acqua da parte dei contadini e soprattutto del fatto che avendo i cari ambientalisti vietato il prelievo di ghiaia nel letto dei fiumi non ci sono più le buche che garantivano una riserva d'acqua anche nei periodi di siccità, continuo a pensare che queste storie siano fumo negli occhi per nascondere le vere cause del disastro ambientale nelle nostre acque.

P.s la storiella del barboncino caduto in acqua e pappato dal siluro lungo almeno 3 metri, no che dico 4 o forse più, circolava già 20 anni fa.

 

 

Questa è la vera causa del degrado dei nostri fiumi con la riduzione delle nostre specie autoctone.

La manipolazione delle portate idriche.

I nostri fiumi padani avevano un tempo la qualità di mantenere portate idriche abbastanza costanti durante tutto l'anno e fattore ancora più importante, mantenevano durante l'estate temperature abbastanza fresche.

I periodi di carenza precipitativa estiva venivano compensati dalle acque sorgive della bassa pianura e dagli apporti di nevai e ghiacciai ed i grandi fiumi anche nei periodi siccitosi mantenevano portata e freschezza delle acqua.

Le condizioni erano tali da permettere a specie autoctone come la marmorata di colonizzare i fiumi veneti fino alle foci ed il Po fino al polesine, poi le acque del delta divenivano la dimora elettiva dei grandi ladani che in alcuni casi raggiungevano le incredibili dimensioni di oltre 6 metri e 2 tonnellate di peso http://it.wikipedia.org/wiki/Huso_huso .

 

http://s1.postimg.org/whwfngkmj/magine_predatore_pesce_pesci_giganti_record_giga.jpg

 

 

Ma poi tra gli anni 60' e 70' e primi anni 80' una sequenza di abusi ambientali distrussero le nostre acque.

- Dighe utilizzate solo con logiche energetiche e non per mantenere costanti le portate idriche, senza nessuna cura di scale di monta per lasciare migrare i pesci.

- Prelievi dell'agricoltura eccessivi nei periodi di magra, con ritorno nei fiumi di acque pieni di diserbanti e concimi chimici.

- Abbassamento delle falde idriche di pianura per prelievi sconsiderati per l'industria, sconvolgimento del sistema delle risorgive, restituzione alle risorgive un tempo limpidissime pregiatissime di acque reflue di industria e civili (sorgive usate come canali scolmatori di fogne).

- Insabbiamento ed infangamento dei letti di fiumi causa la sospensione dell'attività delle cave. Su questo va detto che il metodo corretto di cavatura è quello dei silos, cioè di cave a punto fisso con creazione di grandi buche nel letto dei fiumi e prelievo di ghiaia di riporto. Invece negli anni 60' e 70' il metodo del silos fu abbandonato perchè poco produttivo e si passò alla predazione mobile a mezzo camion dei banchi di ghiaia appiattendo i fiumi, lasciando solo il limo e togliendo la capacità di autodepurazione delle acque.

 

In questo modo temperature più alte, acque più basse, maggiori sbalzi di livello e velocità nel caso di piene e quindi condizioni più favorevoli per pesci alloctoni come il barbo spagnolo e gli abramidi. E vantaggio competitivo enorme per il siluro che si ritrova ad avere dalla propria nessun competitor come i ladani e i più piccoli cobice, acque ottimali d'estate e d'inverno come temperatura che gli permettono di restare sempre attivo, acque sempre torbide che favoriscono un pesce dai lunghi baffi sensoriali con capacità predatoria notturna. prede comunque abbondantissime perchè chi crede che non ci siano pesci nel Po davvero non sa cosa dice (il Po ora ha un tappeto di barbi spagnoli sul fondo ed un tetto di cefali calamita di sopra).

Ora, negli ultimi anni le condizioni delle acque dei nostri fiumi sono palesemente migliorate sia per qualità che per portata (la portata grazie ad una sequenza di annate piovosissime), ma il disastro è fatto. Il siluro ormai è un nostro pesce, visto che probabilmente avremo i siluri più grandi del mondo come un tempo avevamo i ladani più grandi, tanto vale approfittarcene e divertirci a pescarli, sempre che gli ungheresi ce ne lascino qualcuno.

 

 

Ciao Mauro. Sono laureato in pianificazione del territorio, indirizzo che in Italia non sono riuscito a coltivare con fini professionali. Il motivo, in questo paese retrogrado e corporativista, è facilmente intuibile. E' dai tempi della tesi (vado per i 50) che non leggo una spiegazione così sintetica e comprensibile a chiunque.

Ti faccio i miei complimenti.

Un caro saluto.

Alessio

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http://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_28/po-predoni-pesce-fiume-avvelenato-22269dc2-bf25-11e4-911e-3d01b106f698.shtml

Quest'altro articolo già rende un po meglio l'idea di quelle che sono le cause reali del disastro in atto, fermo restando che sono fermamente convinto che parta tutto più a monte, come ho già scritto prima e come Mauro ha spiegato in maniera più approfondita.

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Al TG1 hanno appena fatto un servizio su i tizi che han pescato la bbestia ... piu' che altro per dire che si sono presi una multa da 50 € per aver rimesso in acqua il pesce (in lombardia e' vietato il rilascio dei siluri) .

 

L'articolo postato Dan73 fa' veramente cadere i co***oni per terra ... non che non conoscessi ste cose (anche striscia e le iene c'han fatto dei servizi) , ma la sensazione che uno stato come l'Italia si sia calato le braghe e messo a 90° in ogni settore ma sopratutto sulla difesa del territorio e dei cittadini e' veramente una cosa indicibile ... come avevo scritto prima , "mollezza italica" , con questo articolo si ha proprio l'idea di come il paese venga preso letteralmente per il culo da sti' ceffi .... arrivera' il giorno che qualcuno iniziera' a usare il fucile seriamente (opps , l'altra settimana un benzinaio gia l'ha fatto ...)

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  • 2 settimane dopo...

Però io non ci credo a questa favola della super-infestazione di siluri.
Da wiki inglese
Traduzione di Google:

Clarias gariepinus, pesce gatto africano

Clarias gariepinus

Stato di conservazione
Non valutato (IUCN 3.1)
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterigi
Order: Siluriformes
Famiglia: Clariidae
Genere: Clarias
Specie: C. gariepinus
Nome binomiale
Clarias gariepinus (Burchell, 1822)

Clarias gariepinus o "denti aguzzi africano" è una specie di pesce gatto della famiglia Clariidae, i pesci gatto che respirano aria.

Contenuto

1 Distribuzione Natural
2 Descrizione
3 Abitudini
4 riproduzione naturale
5 allevamento di pesce gatto africana
6 parassiti e malattie
7 Riferimenti
8 Collegamenti esterni

Distribuzione naturale

Si trovano in tutta l'Africa e il Medio Oriente, e vivono in laghi d'acqua dolce, fiumi e paludi, così come habitat dall'uomo, come gli stagni di ossidazione o nelle fognature, anche urbani.

Denti aguzzi pesce gatto africano è stato introdotto in tutto il mondo nei primi anni 1980 a fini di acquacoltura, così si trova in paesi lontani di fuori del suo habitat naturale, come il Brasile, Vietnam, Indonesia e India.
Descrizione
Clarias gariepinus

Il pesce gatto "denti aguzzi africano" è un grosso pesce anguilliforme, solitamente di colorazione grigio scuro o nero sul dorso che si dissolve in un ventre bianco. In Africa, il pesce gatto è stato segnalato come seconda per dimensioni solo al vundu delle acque dello Zambesi, [1], anche se il database "FishBase" suggerisce Il pesce gatto "denti aguzzi africano" supera quella specie sia in lunghezza massima e peso. [2] [3]

C. gariepinus adulto ha una lunghezza media di 1-1,5 m (3 ft 3 in 4 ft 11 in). Raggiunge una lunghezza massima di 1,7 m e può pesare fino a 60 kg. [2] Questi pesci hanno corpi snelli, teste ossute piatte, in particolare più pianeggianti che per il genere Silurus, e larghe, bocche terminali con quattro paia di barbigli. Essi hanno anche grandi organi respiratori accessori composto da archi branchiali modificati. Inoltre, solo le pinne pettorali sono spine. [1]

Si tratta di un pesce notturna come molti pesci gatto. Si nutre di materia animale viva tanto quanto morta. A causa della sua bocca larga è in grado di deglutire intera una preda relativamente grande. E'stato visto in grado di afferrare grandi uccelli acquatici, come la gallinella d'acqua comune. [4] E' inoltre in grado di riparare nel terreno asciutto per sfuggire all'essiccazione delle pozze. Inoltre, è in grado di sopravvivere in acque poco profonde e nel fango per i lunghi periodi di tempo che intercorrono tra le stagioni piovose.

C. gariepinus a volte produrre suoni gracidare forti, non dissimile la voce del corvo.
Riproduzione naturale

La deposizione delle uova avviene principalmente durante la notte nelle zone basse, inondate dei laghi fiumi e ruscelli. Il corteggiamento è preceduta da incontri molto aggressivi tra maschi. Il corteggiamento e l'accoppiamento avvengono in acque poco profonde tra coppie isolate di maschi e femmine. Il maschio si curva a U intorno alla testa della femmina e la blocca per alcuni secondi. Un fiotto di sperma e uova viene rilasciato poi seguito da un vigoroso batter di coda della femmina per distribuire le uova su una vasta area. La coppia riposa in genere dopo l'accoppiamento (da secondi ad alcuni minuti) e quindi riprendere l'accoppiamento.

E'assente quella tipica cura parentale continua che garantirebbe la sopravvivenza della prole del C. gariepinus che si limita alla scelta accurata di un sito idoneo. Lo sviluppo di uova e larve è rapido, e le larve sono in grado di nuotare entro 48-72 ore dopo la fecondazione.
Allevamento di pesce gatto africano

L'allevamento dei C. gariepinus in Africa iniziò nei primi anni 1970 in Africa centrale e occidentale ed è stato verificato quanto fosse una specie molto adatta per l'acquacoltura, perchè:

Cresce velocemente e si nutre di una grande varietà di sottoprodotti agricoli.
E 'resistente e in grado di sopportare condizioni avverse di qualità dell'acqua.
Può essere sollevato in alte densità, con conseguente rendimenti netti elevate (6-16 t / ha / anno).
Nella maggior parte dei paesi, si recupera un prezzo superiore tilapia, in quanto può essere venduto in diretta al mercato.
Matura e riproduce in modo relativamente facile in cattività.
Tollera la difficile situazione nel settore dell'acquacoltura.

Parassiti e malattie

Clarias gariepinus possono ospitare numerose specie di digenei, in aggiunta ad altri endo- e ectoparassiti. [5]



Il siluro è cannibale e come tutte le bestiacce dell' ordine dei Siluriformi tende ad essere egemone e il solo dominatore incontrastato del suo territorio: ne resterà soltanto uno.
Quindi è assai più probabile (..si fà tanto per dire) tirarne su 1 solo lungo 2 metri che 100 siluri da 1,5 mt nello stesso areale.
Ma allora le altre bestie che cavolo sono?
Le prede del siluro, cioè altri enormi pesci gatto esotici che qualche gran :fox: continua imperterrito ad immettere nelle nostre acque dolci.

Leggere qui per credere

..ecco la prima chicca...

"Nel suo areale naturale la stagione della riproduzione ha luogo tra luglio e dicembre, in occasione della stagione delle piogge"


..che fà a cazzotti con la seconda chicca...

"...Il pesce gatto africano viene immesso in diversi laghetti di pesca sportiva della nostra provincia, esclusivamente nella stagione estiva. Le catture effettuate nel lago di Como sono frutto dell’introduzione di alcuni esemplari, che però non hanno trovato condizioni adeguate alla loro diffusione in questo ambiente, anche per il fatto che nel nostro paese la specie non è in grado di riprodursi."


Bisogna necessariamente fare finta di lavorare alla Provincia di Como per arrivare a scrivere certe cagate.. :laughing:

. se lo "sharptooth" nello Zambesi si riproduce durante la stagione delle piogge qui casca l'asino (..comasco) perchè nella fascia equatoriale di stagioni delle piogge non ce ne è 1 ma ben 2 l'anno! :eek:
Eh sì.. nella fascia equatoriale il sole è allo zenith il 21 marzo e il 23 settembre mentre è basso (si fà per dire) in corrispondenza dei tropici del Cancro e del Capricorno il 21 gigno ed il 21 dicembre pertanto durante l'anno tropicale ci sono 2 stagioni estive e 2 stagioni invernali intramezzate da 2 stagioni delle piogge.
Quindi direi che i signori della Provincia di Como hanno pubblicato grandi cazzate perchè è evidente che non sanno ma scrivono quello che a loro aggrada. Lo "sharptooth" è in grado di riprodursi tutto l'anno in Italia perchè piove per tutto l'anno e la temperature delle acque di fiumi e laghi è mediamente superiore ai 17 gradi per almeno 9 mesi l'anno continuati e in alcuni posti pure tutto l'anno. :fish:

Se in acquacoltura si immette lo "sharptooth" nelle acque delle trote a meno di 17 °C il mostro non si riproduce ma se un solo avannotto scappa e finisce in una fogna allora apriti cielo.. altro che 17 °C. C'ha da mangiare, bere fumare e scaldarsi a sazietà.. volete pure che non scopi? :devil:
Per cui questa bestiaccia che se ne scappa dagli allevamenti, che mangia perfino la frutta fino al metro e mezzo di lunghezza, che ha un pseudo-polmone che gli permette di respirare aria, che emette scariche elettriche, che si mangia una gallinella d'acqua in un boccone, secondo questi luminari della Provincia di Como non si può riprodurre in ItaGlia..pardon Kakestan. :whistling:
..secondo la Provincia di Como lo sharptooth kakestano non scopa. :D

Lo sharptooth per la Provincia di Como è gay! :devil:.. ha pure fatto l' "outing" visto che canta pure! :lol:

Altro che immettere i siluri... è ora di immettere i tòrtori e cominciare a prendere a tortorate 'n coppa ad un bel pò di gente che se lo merita. :banging:

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