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I retroscena del mondiale 2014


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Il regolamento squadre nazionali è indiscutibile riguardo il corretto utilizzo delle divise federale in qualsiasi fase di una gara internzionale e nelle manifestazioni ufficiali in cui sia in qualche modo coinvolta la federazione o l'atleta della nazionale.

E' giusto che ci sia tolleranza zero nei confronti di quegli atleti che magari si presentano su un podio con la maglia dello sponsor al posto di quella della nazionale.

 

Ma le attrezzature e l'abbigliamento tecnico è altro discorso.

Se un atleta si compra con le tasche proprie un attrezzo, non può essere tenuto a rimuovere loghi e marcature da tale attrezzo.

Se la federazione ad esempio non gradisce che si utilizzi un'asta Devoto perchè marchiata (tanto per fare un nome), non può di certo chiedere che l'atleta rimuova l'aletta o copra con lo stucco il marchio, se non gradisce che sia la federazione a fornire le aste.

Il discorso vale per le mute, fucili, costume da bagno, per tutto ciò che riporta il nome o il marchio di fabbrica.

 

Darei ragione alla federazione solo se un atleta interviene applicando pubblicità supplementari, ma se il prodotto è di serie la federazione non può interferire se non fornendo essa stessa i materiali conformi alle sue regole (che però devono comunque essere di qualità paritaria).

 

 

Invece tornando sul discorso sponsor a mio avviso la federazione agisce molto male quando si tratta di atleti sponsorizzate nelle squadre.

Il problema non è lo sponsor individuale dell'atleta o della ASD di provenienza, quello è un rapporto lecito nello sport.

Il problema è invece l'esistenza dei team aziendali, pure pubblicizzati ed osannati, in particolare se tali team sono a carattere internazionale.

 

A mio avviso il team aziendale è una struttura impropria allo sport, che dovrebbe ezzere composto da atleta/ASD/federazione, senza strutture esterne di interferenza.

All'interno dei team aziendali per definizione si creano sodalizi non propriamente sportivi tra atleti di nazioni diverse, e questo non può che essere una interferenza pericolosa.

Non parliamo poi di un eventuale CT di nazionale che è anche manager di un team aziendale con atelti di più nazionalità.

Una assurdità, incompatibilità totale di ruoli.

Un CT neppure lontanamente deve essere condizionabile nelle convocazioni dagli sponsor individuali dell'atleta, men che mai da scelte di atleti da opporre ai nazionali di altre squadre ma provenienti dal proprio team aziendale.

 

 

Quindi da parter mia la federazione dovrebbe tralasciare questa baggianata dei loghi del costruttore su attrezzi ed indumenti tecnici, mentre dovrebbe porre grande attenzione nella selezione per la nazionale di atleti e tecnici che in modo conclamato fanno riferimento ai team aziendali.

In pratica, non dare nessun incarico di nessun tipo a tali tecnici e non convocarne gli atleti per gare internazionali.

Modificato da Mauro Sanvito
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Da lì, la necessità di adeguare tutti i settori della federazione ad una norma già esistente e che a partire dal Mondiale di pesca in Perù in poi dovrà essere estesa a tutte le discipline del settore che finora non si erano adeguate a tale norma.

Posso assicurare, essendo stato parte attiva e propositiva del confronto nato all'interno del Comitato Organizzatore, che da parte della Presidenza del Settore Attività Subacquee non sono state date indicazioni fortemente restrittive, piuttosto, a fronte di schermature totali dei marchi che già alcuni di noi atleti stavano provvedendo a realizzare, è stata data indicazione di coprire soltanto quelli più evidenti sulle mute, lasciando inalterate le altre attrezzature.

Alcuni atleti non sponsorizzati, hanno comunque preferito oscurare in modo definitivo i marchi delle attrezzature utilizzate, nonostante non fossero strettamente obbligati a farlo.

Posto che è estremamente discutibile far partire il giro di vite (su un regolamento che è valido dal 1 gennaio 2012!) a decorrere dal mondiale del Perù, ricordandolo agli atleti 5 giorni prima della gara e, stranamente, lasciando fuori da tutto questo casino l'apnea; continuo a non capire perchè si cerchi di indorare la pillola.

 

Le parole non contano nulla a fronte delle documentazioni scritte (mi viene in mente quando a qualcuno è stato garantito a parole il reintegro dopo una squalifica ingiusta mentre nulla è successo). Chi non era sponsorizzato non ha certo coperto i loghi per buona volontà, quanto perchè nell'unica comunicazione ufficiale che fa testo c'è scritto nero su bianco che il mancato rispetto delle disposizioni federali può dare comportare denuncia per pubblicità occulta e nessuno penso che si voglia giocare una nazionale (visto che le conseguenze di quella denuncia arrivano fino alla radiazione).

 

La maglietta serviva solo ad evitare la verniciatura delle mute, e quello si che sarebbe stato un grosso problema, soprattutto perchè parliamo di costringere gli atleti a danneggiare un capo commerciale, non certo qualcosa che porta loghi aggiuntivi extra per la competizione.

 

Prendo comunque atto che esiste una profonda divisione di vedute tra chi a vario titolo ricopre ruoli dirigenziali federali o parafederali, e chi invece gareggia solo come semplice atleta, sponsorizzato o meno. Mi spiace solo che le voci di dissenso e di amarezza, tanto del tiro quanto della pesca, restino private o affidate a criptici stati su facebook, salvo forse un paio di eccezioni. Facendo passare tutto questo come un semplice malinteso la dirigenza continuerà imperterrita a calpestare gli atleti, ma facciano un po' come vogliono, affari loro.

 

:bye:

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Caro Davide, io ho elencato i fatti e quelli sono. Avrei potuto anche non scrivere niente ed ho giá chiarito la mia posizione.

A me non piace tenere il piede in due staffe come mi capita di vedere invece di tante persone.

In calabria si dice... ddatti e ciangi (allatti e piangi).

Io scelgo la strada della coerenza e del lavoro che in qualche modo paga.

Mauro Sanvito sa benissimo a cosa mi riferisco perché mi è stato maestro in questo.

I commenti li lascio a voi, ma l'onestá intellettuale o c'é o non c'é e quella non si trova sui banchi del supermercato, cosí come lo stile.

Invece lo pesudogiornalismo ad effetto emozionale da "Pomeriggio cinque" lo regalano, peccato che a leggere siamo rimasti in quattro o cinque gatti.

Rinnovo gli auguri a tutti, sperando di leggere in futuro piú approfondimenti di sport e di rispetto verso gli atleti, piuttosto che di critiche, anche sacrosante.

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Eh eh, che astio, sei passato direttamente agli insulti...questo si che è stile.

 

Comunque, casomai ti fosse sfuggito, il trattamento bonario che descrivi (che si porta necessariamente dietro il fatto che se tu e il tuo DT riprtate i fatti per quelli che sono, molti altri a cominciare dai tuoi compagni di nazionale sono evidentemente dei bugiardi) non fa altro che aggravare il quadro, anche perchè te lo ricordo, l'articolo di "pseudogiornalismo" è e rimane un'analisi di quanto accaduto al mondiale del Perù alla nazionale di pesca in apnea, la postilla sul tiro sono 4 righe contate.

 

Il rispetto verso gli atleti non siamo certo noi a farlo mancare, anzi, e ci vorrebbe coraggio ad affermare il contrario...

 

Quanto ai 4 o 5 gatti hai ragione, ma non su tutti gli argomenti, sarà il caso di fare delle opportune scelte editoriali nel 2015 e tagliare i rami morti o moribondi, e indubbiamente l'agonismo del settore AS è uno di questi.

 

:bye:

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Dove ci hai visto insulti lo sai solo tu. I miei riferimenti sono indirizzati a quanti amano stare nei ruoli della federazione (dal tesserato, all'atleta in poi) non perdendo occasione di diffondere il proprio malcontento in altri lidi.

La carne si piglia con tutto l'osso, altrimenti é piú coerente fare dell'altro, soprattutto se c'é chi impiega il proprio tempo per costruire qualcosa di importante a beneficio di tutti.

Se poi ti ci sei in qualche modo identificato é un problema tuo.

Di insulti in questi anni ne ho ricevuti molti, dal "marchettaro" in poi, ricordi?

Preciso che il mio discorso è riferito solo al tiro sub, sul resto non conosco e non compete a me.

Lo pseudogiornalismo é un altro fatto, quando si enfatizzano situazioni di cui si é solo sentito parlare e si riportano cose errate.

Facciamoli i nomi di questi atleti insofferenti e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità.

I miei compagni di squadra non sponsorizzati hanno preferito oscurare del tutto i marchi per due motivi dichiarati, il primo è che non ti fai un mazzo come una casa per partecipare ad un campionato europeo per poi non entrare in acqua ed il secondo perché quelle attrezzature le hanno pagate e non gliene frega niente di fare pubblicitá a nessuno.

Ma tanto come sempre la veritá risiede in te anche su quello che non sai.

Prendo atto che taglierete i rami secchi, immagino che sia una posizione della redazione di Am e non tua personale.

Le attivitá agonistiche (del settore AS) non interesseranno piú?

Andremo a leggerle altrove.

Rimane inalterato il mio senso di appartenenza ad Apnea Magazine ed alle persone che ne hanno costruito la storia ed il successo di questi anni, ma sono saturo di deliri di onniscienza ed onnipotenza.

Io sono per i fatti...

Chiedo scusa se non interverró ulteriormente in questa discussione.

Se qualcuno vuole dire qualcosa direttamente a me, per cortesia, fatelo in privato.

Ciao.

Modificato da Pepu
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Beh che dire, io trovo la discussione stimolante e ne avrei da dire tantissime in proposito, visto che ho svolto funzioni e tentato di costruire all'interno della federazione senza mai trarne alcun vantaggio personale (mi pregio di non aver mai preso un solo rimborso anche per trasferte di migliaia di chilometri).

 

Per ora mi limito a questa frase:

 

Invece lo pesudogiornalismo ad effetto emozionale da "Pomeriggio cinque" lo regalano, peccato che a leggere siamo rimasti in quattro o cinque gatti.

 

Non so se ti riferisci ad AM, come pare, ma ti do una notizia: se così fosse, i 4/5 gatti secondo Google - che ne sa più di me e te - sono molti, molti di più e in deciso aumento dal 2013. Dal 1 gennaio ad oggi abbiamo registrato 935.000 accessi da oltre 500.000 utenti, sono una media di oltre 40K utenti mensili, quindi grossomodo 4 gatti x 10.000. Le pagine sfogliate sono state oltre 2 milioni e mezzo... questi gatti sono avidi consumatori dello pseudo-giornalismo ad effetto emozionale, a quanto pare. By the way: sempre meglio dello pseudo-giornalismo di corte, in ogni caso!

 

Schermata 2014-12-24 alle 12.13.10.png

 

Se invece ti riferisci ai lettori dei contributi sul Tirosub, allora hai pienamente ragione: ti confermo che sono 4 gatti, praticamente chi lo pratica e neanche amici e parenti. Se ti interessa di posso chiarire l'interesse a monte di AM con i dati delle ricerche su Google. Non so se i dati ti piaceranno... cmq queste sono le proporzioni:

 

Schermata 2014-12-24 alle 12.37.11.png

 

Come puoi vedere, le cose "importanti" andrebbero misurate anche nella percezione dell'altro, non solo davanti allo specchio.

 

Se ti sei avvicinato alla verità con lo stesso margine di errore sugli altri punti..... peccato che non sei disposto a discutere e che dopo aver lanciato il sasso intenda tirar via la mano e girare i tacchi, credo che tra persone ragionevoli avremmo potuto sviluppare un dibattito positivo. E Sanvito, detto per inciso, è un esempio anche per me: l'ho seguito fino in fondo, però,forse perché non ho alcun interesse a edulcorare la realtà o mistificarla per tornaconto o amicizie personali. Io non tengo il piede in due staffe, sono FIPSAS e CRITICO liberamente chi ne tiene le redini perché NON mi rappresenta. Siccome siamo in democrazia e non in chiesa, è ben possibile abbracciare la comunità e rinnegare il pastore, o no?

 

Giorgio

 

 

 

 

 

 

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Quindi ricapitolando: pseudogiornalisti, incoerenti e deliranti, l'importante è capirsi.

 

Lascio come sempre agli altri giudicare chi abbia ragione o torto, sottolineo solo questo tuo passaggio:

 

I miei compagni di squadra non sponsorizzati hanno preferito oscurare del tutto i marchi per due motivi dichiarati, il primo è che non ti fai un mazzo come una casa per partecipare ad un campionato europeo per poi non entrare in acqua

 

 

Prima hai detto che i non sponsorizzati hanno coperto i loghi anche se non erano "strettamente obbligati a farlo", mentre adesso ammetti che era la conditio sine qua non per gareggiare (in alternativa potevano prendersi una squalifica ma è più probabile che gli sarebbe stato vietato di scendere in vasca). E' la prima cosa che ho sostenuto nel mio presunto non sapere.

 

Vedi bene da te che in una federazione in cui si è costretto qualcuno a fare qualcosa con il ricatto, non puoi certo pretendere che la gente si prenda le sue responsabilità anche perchè tutti quelli che nel tempo lo hanno fatto andandole contro, Mauro in primis, sai bene che fine hanno fatto. E poi non devo certo essere io a fare i nomi, mi basta sapere che quello di cui parlo è tutt'altro che "quello che credo di sapere".

 

Non leggerai ma pazienza, tanti auguri :)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Forse non è il caso che polemizziamo troppo tra di noi, in fin dei conti è chiaro a tutti coloro che hanno fatto qualcosa per la federazione che si diventa parte di un meccanismo in cui bisogna assumere ruoli a modalità impropria e che esistono dei meccanismi per cui scatta il divieto di dire ciò che si pensa e perfino di pensare ciò che si vuole.

Alla fine si diventa tutti vittime sacrificali, è solo questione di tempo.

 

Il regolamento squadre nazionali è corretto sull'utilizzo del vestiario dato in dotazione dalla federazione , ma se in tale regolamento si aggiungono incisi per cui si può essere colpiti per il marchio di fabbrica del costume da bagno o il logo delle ciabatte da piscina, chiunque diventa ricattabile.

Non importa se a parole qualcuno garantisce elasticità, la norma è stata scritta da un dipendente burocrate e se decidono di applicarla in modo burocratico chiunque può aver torto.

L'unica vera costante di queste cose è la discrezionalità, ci sono fasi delle nostra attività in cui possiamo scendere a compromessi con la discrezionalità (vedi la fase attuale di Pepu), e momenti in cui la si rifiuta in toto (vedi tutti coloro che hanno abbandonato nel tempo la federazione, ad iniziare dal grande Scarpati).

 

 

Vorrei invece far notare l'assurdo per cui si possa essere puniti per il marchio delle ciabatte da piscina comprate in negozio con i propri soldi, ed invece si facciano scelte in perfetta antitesi.

 

Lasciamo perdere per ora i team aziendali trasversali alle ASD e alle squadre nazionali che sono una deviazione al buon senso dello sport specifica della subacquea (non mi vengono in mente altri sport con una trasversalità del genere), guardiamo all' apnea ad esempio.

 

Mi spiegate come possano esserci CT nazionali, che possono essere segretari di didattiche commerciali in perfetta concorrenza, e nello stesso tempo si puniscano tesserati non atleti per aver partecipato ad una manifestazione promozionale della stessa didattica commerciale concorrente come è capitato a Maxmalli?

2 mesi di squalifica ad un tesserato non atleta che si era tesserato per supportare la pesca in apnea nella Fipsas, la stessa squalifica data a quell'atleta Fipsas della Nazionale e CT delle Fiamme Oro, che da AGENTE di POLIZIA è rimasto coinvolto nell'organizazione di una rapina a mano armata ad un furgone blindato portavalori.......

 

Se non è discrezionalità questa......... che lo si dimostri obbligando i tesserati a scegliere se un incarico di CT nazionale o di atleta del Club Azzurro è compatibile con ruoli ufficiali in didattiche commerciali o con attività di Team Manager con un Team aziendale con caratteristiche internazionali.

 

Secondo voi, sono più condizonanti i marchi di fabbrica sulle mutande o i doppi ruoli in aziende commerciali?

Modificato da Mauro Sanvito
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Mauro sono pienamente d'accordo con te.

Tralasciamo altri casi che confermano come tutto e il contrario di tutto siano sempre possibili quando c'è una gestione burocratico-satrapesca della cosa sportiva.

 

A me preme sottolineare solo un fatto: quando ciò che si legge su AM non ci piace, l'accusa è sempre la stessa, quella di essere inattendibili e di non avere alcun seguito, soprattutto se fino a poco prima si pensava/asseriva l'esatto contrario.

 

Io dico solo che dopo 14 anni di onorato servizio, se anche sbagliassimo qualcosa non mi aspetto un tag di rivista sciacquetta (quando in giro leggo cose dell'altro mondo, soprattutto nel campo delle normative che conosco meglio) né che si giudichi una e-zine di migliaia di articoli dal livello di frequentazione del forum... che in tutta onestà non aggiunge NULLA alla qualità e quantità della produzione editoriale, né impatta sul numero di lettori del sito (a proposito, vi ho offerto i soli dati del sito, se aggiungessi quelli dei canali social verrebbero fuori cifre ai confini della realtà).

 

Questo modo di fare lo trovo irritante, irrispettoso e anche ingiusto.

 

Giorgio

 

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Giorgio,

la mia scelta di non intervenire piú nella discussione era per non fare degenerare la discussione stessa.

Ormai con Davide non riesco piú a dialogare in modo sereno ma mi assumo ogni responsabilitá perché sono troppo permaloso e non vado oltre per non mettere in piazza cose che in realtá sono personali.

Dovresti conoscermi e sai che non sono il tipo che lancia provocazioni e si ritira.

Sai anche che ad AM devo TUTTO del mio percorso in questo sport e ti ho sempre manifestato pubblicamente e privatamente la mia stima ed il mio affetto, che in realtá non ho mai sentito del tutto ricambiati.

Sto scrivendo con uno smartphone alla vigilia di Natale e mi rendo conto che ció che ho scritto puó "essere usato contro di me", ma ho fatto una premessa all'inizio e chi ha avuto modo di conoscermi sa che non ho due facce.

Io in questa discussione parlo solo di TIRO SUB e so bene che AM é una realtá vincente sotto "quasi" tutti i punti di vista.

Purtroppo, volevo solo fare chiarezza sui fatti dove sono stato diretto testimone ma si va a finire sempre sul personale e questo mi toglie serenitá perchè questa l'ho sempre considerata casa mia...

Non ho volutamente affrontato la polemica e l'ho detto subito perché il mio operato è sempre stato improntato sulla coerenza e sulla lealtá, ma soprattutto senza secondi fini!

Rispondendo con ironia ad una tua affermazione, che spero accetterai in modo non polemico, in TUTTO ció che faccio nell'ambiente della subacquea, ho fatto progressi, perché prendo BEN IL DOPPIO di quello che mi pagava AM quando ho fatto parte dello Staff.

Il fatto che giá in tempi non sospetti sia stato etichettato come MARCHETTARO da Davide che in "amicizia" mi confidava che in Staff ero stato ribattezzato mi ha ferito profondamente e non mi é mai passata.

É ovvio che quando dico che siamo 4 gatti è riferito a coloro che seguono l'agonismo in genere.

tiro sub é solo una combriccola di pensionati che si diverte a sparare ai cerchietti e non dimentico che è SOLO GRAZIE ad AM che ha avuto un minimo di visibilitá ed ha potuto crescere fino ad arrivare ad organizzare un Campionato Europeo.

Non voglio cadere nel giochino che tante volte ho visto di quotare pezzi di frasi e cercare di evidenziare le contraddizioni dell'uno o dell'altro.

Quando ho parlato di pseudogiornalismo era strettamente riferito al fatto di continuare a riportare la discussione su ció che si vuole enfatizzare, senza che ce ne sia bisogno perchè la cosa é giá grave di suo e non lo scopro certo io, ma se uno interviene con dei fatti vissuti direttamente non si puó cercare lo scontro mettendola sul piano del ruolo che uno ricopre e cercando capziosamente di screditarmi.

L'E-zine ha fatto scuola nel suo genere, anche col sottoscritto, quindi non rinnego nulla, non sono io quella persona!

Adesso ho solo voglia di trascorrere un Natale sereno e spero che tutti, ma proprio tutti possiate fare altrettanto.

Se ci sará la necessitá interverró nuovamente, ma vorrei che fosse per un confronto e non per nuovi scontri.

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Mauro sono pienamente d'accordo con te.

Tralasciamo altri casi che confermano come tutto e il contrario di tutto siano sempre possibili quando c'è una gestione burocratico-satrapesca della cosa sportiva.

 

A me preme sottolineare solo un fatto: quando ciò che si legge su AM non ci piace, l'accusa è sempre la stessa, quella di essere inattendibili e di non avere alcun seguito, soprattutto se fino a poco prima si pensava/asseriva l'esatto contrario.

 

Io dico solo che dopo 14 anni di onorato servizio, se anche sbagliassimo qualcosa non mi aspetto un tag di rivista sciacquetta (quando in giro leggo cose dell'altro mondo, soprattutto nel campo delle normative che conosco meglio) né che si giudichi una e-zine di migliaia di articoli dal livello di frequentazione del forum... che in tutta onestà non aggiunge NULLA alla qualità e quantità della produzione editoriale, né impatta sul numero di lettori del sito (a proposito, vi ho offerto i soli dati del sito, se aggiungessi quelli dei canali social verrebbero fuori cifre ai confini della realtà).

 

Questo modo di fare lo trovo irritante, irrispettoso e anche ingiusto.

 

Giorgio

 

 

Giorgio, uno dei fatti che non dobbiamo mai dimenticare e che ben conosciamo essendoci passati tutti in AM è che in un modo o nell'altro si fa di tutto per metterci a tacere. Dalla federazione gli imput sono sempre gli stessi, stare zitti su tutto, non criticare nulla, spegnere i riflettori su tutto ciò che accade. Gli imput sono tali che sembrano funzionare benissimo anche sul loro ufficio stampa, visto che l'informazione che esce da tale ufficio è scarsissima anche sui pur lusinghieri risultati agonistici che spesso arrivano.

AM è graditissima quando si sostituisce al loro ufficio stampa a far informazione sui risultatati delle gare, è destatata quando descrive qualche retroscena.

Andare a guardare la mail di minacce del segratario generale sulle attrezzature marchiate di fabbrica perchè non oscurate per loro è sicuramente "pseudogiornalismo" per 4 gatti, e da parte mia il termine di "pseudogiornalista" se scrivo qualcosa in e-zine mi si addice a pennello perchè sono esattamente questo.

Proprio da "pseudogiornalista" già dimesso a suo tempo mi sono permesso di criticare la CN sull'assicurazione ai tesserati con un "pseudo articolo", il giorno dopo infatti è partita la raccomandata con il deferimento che era pronta all'uso nel cassetto da 1 anno (alla faccia delle tanto sbandierate regole).

 

Pepu nel prologo del suo messaggio iniziale ha scritto che a lui il regolamento squadre nazionali è stato fatto leggere e controfirmare fin dall'inizio, stiamo tranquilli che non passa momento in cui non gli venga ricordato (come viene ricordato continuamente a tutti).

Il problema non è ciò che dice Pepu quindi, ma il contesto ed clima da cui Pepu è costretto a scrivere.

Stiamo tranquilli che quello che avrebbero voluto da Pepu è il silenzio assoluto, invece oltre a beccarsi con gli amici Pepu si beccherà un caziatone per aver detto quacosa.

Il meccanismo è questo, fino a che lavori dando tutto te stesso in silenzio possibilmente senza chiedere nulla in cambio sei gradito, ma se appena esci dal coro sei morto, lo sappiamo tutti perchè ci siamo passati (o come lo sa l'amico Pepu che ci sta passando ora).

Io nei messaggi di Pepu ci ho letto solo che lui è condizionato dal meccanismo, e che tutto il Tirosub essendo piccolo e neonato è succube al meccanismo più di ogni altra disciplina.

 

Secondo me, AM deve continuare ad essere così, tanto 'pseudogiornalismo' e nessun giornalismo vero di quello che tanto piace alla subacquea.

I lettori da AM cercano e apprezzano la voce fuori dal coro, per leggere la marchetta sulla tal attrezzatura o l'osanna al tal atleta hanno già le riviste patinate a pagamento.

 

Quindi avanti con i tentativi di zittire AM, AM vive grazie a questa linfa e ne trae energia.

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vero..si ottiene lo stesso risultato di fare stare fermo un toro dandogli un calcio nei testicoli :D

Sarà che a Natale si deve essere piu' buoni..io divento un Grinch. Sono stato oberato di lavoro fino a questa mattina e un po' assente dal forum l'ultima settimana e mi sono riletto tutto.

Per me la FIPSAS ha pestato una merda grande una casa.

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@Mauro la tua ricostruzione mi pare inappuntabile, almeno per quella che è la mia personale esperienza. Ti dirò che la tattica usata dal DT della nazionale di tirosub (usare un dettaglio per mettere in dubbio l'attendibilità dell'articolo/e-zine) e lo stesso post di Pepu (in linea con quello del DT) mi hanno un po' irritato. Non credo che il tiro sub debba ad AM più di quanto AM debba a lui, però utilizzare dettagli irrilevanti di un articolo per smontare l'attendibilità e/o la rilevanza di AM non è carino né denota un approccio collaborativo.

 

@Pepu: mi pare che ci siano questioni personali e rancori, se vuoi parlarne io sono a disposizione. Ritengo sia opportuno trattare certe questioni in privato, ma per la questione del marchettaro, che ormai hai messo in piazza, io ricordo che hai interrotto la collaborazione con AM una volta in cui la revisione editoriale di un tuo articolo su una gara di tirosub andò a piallare la parte publi-redazionale dei ringraziamenti agli sponsor, quella che in gergo giornalistico si chiama "marchetta". E poi Giuseppe, non c'è niente di male... ma insomma, tu hai uno sponsor con regolare contratto, se dici che ti trovi bene con i fucili del tuo sponsor è comprensibile, ma solo eventualmente rispondente al vero. Ecco, per AM sta roba non esiste perché diciamo sempre quello che reputiamo vero e corretto, anche sbagliando ovviamente, ma sempre in buona fede... e i nostri sponsor (di AM, non dei singoli) lo sanno bene e forse per questo ci sostengono. Per il resto, io non credo che tu debba alcunché ad AM, nello sport fortunatamente si primeggia per i titoli sportivi.

 

@Gianfranco Ciavarella: e che volevi tutti i meriti? :)

 

 

Buon Natale a tutti :-)

 

Giorgio

 

 

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Buon Natale Giorgio ed auguri a Stella.

Solo per amore della veritá, il taglio a cui ti riferisci avvenne molto dopo la mia uscita dallo Staff che se ricordi non fu nemmeno polemica, ma legata a questa sensazione di estraneitá subentrata.

La vicenda dell'articolo fu discussa direttamente con Salvo che era giá a capo della redazione e che tuttora rimane uno dei miei piú cari amici.

Non ho seguito la vicenda del DT del tiro sub a cui fai riferimento che presumo avvenuto al di fuori del forum, per cui questo mio intervento non è assolutamente collegato ad altre iniziative, ma come sempre figlio della mia volontá.

Sul discorso dello sponsor e delle attrezzature... non ho mai perso la mia obiettivitá, se non vuoi perdere tempo a leggere i miei interventi nell'ultimo anno sul forum attrezzature, chiedi in giro nelle amicizie comuni perché a quanto pare, ormai con te non ho piú credibilitá, ammesso che ne abbia mai avuta.

Questa è una delusione che va oltre il fatto stesso, io sono sempre stato sincero, nelle intenzioni e nelle azioni.

Mi dispiace che quest'anno non potró essere all'eudi perchè sarebbe stata l'occasione per spiegarmi meglio di persona, ma se la cosa deve servire solo a me, tanto vale lasciare le cose come stanno...

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