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Capodogli spiaggiati a Vasto


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Una nave oceanografica ha le dimensioni di un rimorchiatore d'altura, ha una sovrastruttura vistosa essendo in parte cabine ed il resto argani e materiali vari, non passa inosservata perchè si muove per piccoli spostamenti.

Potrebbe restare sotto orizonte, ma se davvero è impegnata a produrre onde d'urto di tanta potenza, tali onde d'urto avranno pure una direzionalità, escludo che si sprechi energia ed efficacia per creare inutili onde d'urto a 360° quando l'interesse è verso il sottosuolo.

Se fosse davvero quel citato air-gun da 300 dba, il termine "gun" starà per dire che l'onda d'urto viene diretta in una sola direzione. E poi tale botta danneggierebbe anche gli strumenti di ascolto.

 

Hai provato a guardare in porto a Vieste o in CP se c'è qualche comunicazione in merito?

Se una nave oceanografica è al lavoro c'è sempre un ordinanza con distanza di rispetto.

 

 

 

Questa dovrebbe essere la nave oceanografica della Spectrum, col famigerato airgun

http://s27.postimg.org/4py81cmxr/images_2.jpg

Modificato da Mauro Sanvito
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Luca, abbi pazienza ma diffido completamente da qualsiasi documento preso da internet. Non che su internet non ci siano cose serie, ma le cose serie sono di solito non compaiono se non hai i codici di

 

 

Non ho detto che non potesse essere una nave o altro mezzo con mezzi a me sconosciuti nelle forme, nei modi e per gli utilizzi! Ho scritto solo che io non ho visto nulla a cui avessi potuto attribuire causa, effetto oppure entrambi. Certezza unica era ed è il fragore insopportabile, spaventoso!

fammi capire.... tu in acqua hai sentito un boato spaventoso ma in aria nessuno ha sentito niente?

 

Questo potrebbe non essere strano, il suono in acqua è un'onda di pressione che si propaga per cerchi concentrici,

quindi più vicino sei alla fonte, più forte sarà, se la fonte è in acqua.

La propagazione del suono dall'acqua all'aria non avviene per una questione di densità dei fluidi, anche se l'onda di pressione in acqua è 4 volte più veloce di quella in aria, l'aria assorbe per compressione l'onda di pressione mentre se lo fai viceversa perfino si amplifica (l'acqua incomprimibile sente il colpo dall'aria da tutta la superficie esposta).

 

Può anche darsi che il rumore sentito da Gianfranco sia localmente amplificato da qualche riflessione della roccia sottostante, una sorta di effetto lente.

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Non ho detto che non potesse essere una nave o altro mezzo con mezzi a me sconosciuti nelle forme, nei modi e per gli utilizzi! Ho scritto solo che io non ho visto nulla a cui avessi potuto attribuire causa, effetto oppure entrambi. Certezza unica era ed è il fragore insopportabile, spaventoso!

fammi capire.... tu in acqua hai sentito un boato spaventoso ma in aria nessuno ha sentito niente?

 

Questo potrebbe non essere strano, il suono in acqua è un'onda di pressione che si propaga per cerchi concentrici,

quindi più vicino sei alla fonte, più forte sarà, se la fonte è in acqua.

La propagazione del suono dall'acqua all'aria non avviene per una questione di densità dei fluidi, anche se l'onda di pressione in acqua è 4 volte più veloce di quella in aria, l'aria assorbe per compressione l'onda di pressione mentre se lo fai viceversa perfino si amplifica (l'acqua incomprimibile sente il colpo dall'aria da tutta la superficie esposta).

 

Può anche darsi che il rumore sentito da Gianfranco sia localmente amplificato da qualche riflessione della roccia sottostante, una sorta di effetto lente.

 

Possibile ma Gianfranco ancora non ha risposto alla mia domanda precisa che riformulo: il botto lo ha sentito lui mentre era in immersione mentre i suoi amici in barca non hanno sentito niente e non sono sordi? E' un punto cruciale sennò stiamo solo perdendo tempo,,,

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  • 3 settimane dopo...

Un estratto di una ricerca sul rumorr dei progetti petroliferi

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ASPETTI GENERALI SULLA PROPAGAZIONE DEL SUONO IN MARE

Il suono in ambiente marino si propaga ad una velocità pari a circa 1,500 m/s, circa 4 volte

superiore alla velocità di propagazione del suono in atmosfera (circa 340 m/s). La velocità

del suono in mare è funzione della densità dell’acqua e quindi della sua temperatura, salinità

e pressione (e quindi della profondità) (Bradley e Stern, 2008).

Il livello sonoro, o Livello di Pressione Sonora (SPL) è espresso in decibel (dB) che

costituiscono una misura relativa di pressione sonora riferita al limite inferiore di udibilità

(corrispondente in aria a 0 dB). I livelli sottomarini in dB sono riferiti al valore di 1 μPa.

L’ampiezza e l’energia del livello SPL possono essere descritte con diverse grandezze

(UNEP-CBD, 2012):

 Peak (o “0 to Peak”): massimo incremento in pressione rispetto al valore ambiente,

utilizzato per rumori che presentano un picco caratteristico (es: rumori impulsivi con

forma asimmetrica);

 Peak-to-Peak: differenza tra i massimi di pressione negativa e positiva dell’onda sonora,

generalmente utilizzata per descrivere suoni brevi e con elevata intensità;

 RMS (“Root Mean Square”): calcolato come radice della media quadratica della

pressione delle onde. Tale valore dipende dalla durata dell’analisi e può comportare una

sottostima dei rischi di trauma acustico (i valori di un segnale continuo espressi in RMS o

picco differiscono per 10-12 dB);

Figura 4.1: Rappresentazione Grandezze Peak, Peak-to-Peak e RMS per Onda

Sinusoidale in Diagramma Pressione (μPa) Tempo (s) (DEEC-UK, 2011)

 Spettro Sonoro: fornisce informazioni sul contenuto in frequenza del suono. La larghezza

di banda (“Bandwidth”) descrive il range di frequenza del suono; una larghezza di banda

normalizzata a 1 Hz costituisce pratica comune nell’analisi matematica del suono, mentre

la larghezza in 1/3 di ottava è impiegata nell’analisi fisica;

 Sound Exposure Level (“SEL”) è una misura dell’energia del suono che dipende da

ampiezza e durata. Si impiega generalmente nell’analisi predittiva dell’effetto fisiologico

del rumore. Il relativo valore viene espresso

 

 Transmission Loss (“TL”) riguarda la perdita di potenza acustica al crescere della

distanza dalla sorgente sonora. In condizioni ideali (assenza di riflessione e ostacoli) la

pressione sonora diminuisce con l’inverso della distanza (1/r, dove r rappresenta la

distanza dalla sorgente). In condizioni reali l’effetto della stratificazione dell’acqua

marina e la topografia del fondale possono comportare situazioni complesse;

 Source Level (“SL”): descrive il livello di pressione sonora riferito alla distanza nominale

di 1 m dalla sorgente.

Il decadimento del suono in mare è strettamente correlato alla morfologia del fondale e alle

caratteristiche chimico fisiche della massa d’acqua, nonché dalle caratteristiche della

sorgente. In generale, in mare, mentre i rumori ad alta frequenza hanno una capacità di

propagazione molto bassa (un rumore emesso ad una frequenza di 100,000 Hz, perde 36 dB

di intensità per km), quelli a bassa frequenza (inferiore ad 1,000 Hz) mantengono valori di

intensità molto elevati ed hanno una bassa decrescita con la distanza (Roussel, 2002).

Per fornire una valutazione dell’interferenza del rumore in mare e dell’impatto sui

mammiferi marini e sulla fauna marina in generale è necessario innanzitutto identificare il

livello di rumore prodotto dalle singole sorgenti e la variazione del suono con la distanza.

Nel caso di una sorgente in mare, la propagazione sonora e l’attenuazione del rumore sono

condizionate da molti fattori, tra i quali le variazioni o le condizioni di disomogeneità della

temperatura, della salinità dell’acqua e della profondità.

Il suono proveniente da una sorgente può propagarsi attraverso l’acqua sia direttamente, sia

attraverso rimbalzi multipli tra la superficie ed il fondale, sia lateralmente attraverso le rocce

del fondale per riemergere nell’acqua ad una certa distanza dalla sorgente. Rifrazione ed

assorbimento favoriscono inoltre la deformazione delle onde sonore, determinando una

variazione estremamente complessa della forma d’onda durante la propagazione.

Le valutazioni riportate nei successivi paragrafi sono state effettuate sulla base della

letteratura scientifica disponibile in materia.

4.2 SORGENTI DI RUMORE IN MARE

L’ambiente marino è caratterizzato da un rumore di fondo generato da processi naturali di

natura fisica come il movimento dell’acqua, il vento e le onde, le attività vulcaniche e i

terremoti, o di natura biologica come i sistemi di comunicazione dei mammiferi marini e dei

pesci.

Oltre al rumore naturale, il mare è interessato da sorgenti di rumore antropogeniche quali ad

esempio (Simmonds M. et al., 2004):

 traffico marittimo: genera rumori derivanti dai propulsori, dai macchinari e dal passaggio

degli scafi nell’acqua. La maggior parte delle imbarcazioni ha un range di basse

frequenze, meno di 1kHz, che coincidono con le frequenze usate dalle balene per la

comunicazione ed altre attività biologiche;

 rilevamenti sismici: durante le prospezioni sismiche il suono ad alta intensità e bassa

frequenza è diretto attraverso la crosta terrestre e riflesso dai diversi strati geologici.

Ogni sorgente sismica lavora ad intensità e frequenze diverse;

 

 industria del gas e del petrolio: i rumori generati da queste attività sono sia dovuti

all’aumento del traffico marittimo, sia al rilevamento sismico (vedi punti precedenti) ma

anche all’installazione delle strutture di perforazione e produzione e a tutte le attività

connesse;

 ricerca in ambito marino;

 attività militari: i mezzi militari usualmente utilizzano i sonar. Questi sistemi emettono

suoni ad impulsi brevi e sono progettati per focalizzare la maggior quantità possibile di

energia in coni ristretti.

4.2.1 Valori di Riferimento dell’Industria O&G

Facendo riferimento all’industria O&G, le fonti di rumore sottomarino possono essere di tipo

continuo o impulsivo (a seconda della modalità con cui vengono generate) e presentare una

durata variabile (giorni, settimane) o permanente (anni), come illustrato nella seguente

Tabella 4.1, nella quale sono state evidenziate le attività previste nel progetto in esame.

Tabella 4.1: Attività e rispettive Sorgenti di Rumore associate all’Industria del

Petrolio e del Gas (Simmonds M. et al., 2004)

Attività Sorgente Tipologia di

Sorgente

Durata/

tipo di operazione

Installazione

Battipalo

Battipalo +

Imbarcazioni di

supporto

Impulsiva

+

continua

Transitoria

(settimane)

Posa di condotte

sottomarine

Nave posatubi +

navi supporto Continua Transitoria

(settimane)

Scavo Mezzo di scavo+

mezzi supporto Continua Transitoria

(settimane)

Trasporto (attrezzatura

e personale) Elicotteri + Navi Continua Transitoria

(settimane)

Le attività previste per la realizzazione del

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Ma ciò lo si sapeva già, naturalmente. Se il suono in mare si propaga con velocità 4 volte maggiore che in aria allora dalla differenza di tempo tra l'avvenuta percezione del botto da parte del del PIA immerso e l'avvenuta percezione del botto da parte del personaggio in barca è possibile capire la distanza della sorgente del rumore. E' esattamente lo stesso metodo usato per misurare la distanza dei fulmini sapendo la differenza di tempo tra visione del lampo e audizione del tuono. Solo un pelino + complicato...

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Si sa si, ma questo è un estratto delle relazioni di impatto ambientale proprio di chi i botti li produce.

Quello che non capisco è come sia possibile che il botto sotto sia violentissimo e sopra assente.

Innanzi tutto se sotto si propaga un'onda acustica, in qualsiasi caso sopra in concomitanza qualcosa deve uscire.

Se non ci credi puoi sempre fare il test del petardo in acqua. Il botto, molto attutito, lo senti anche fuori, e lo senti prima che in superficie arrivi la bolla dei gas (il petardo è un piccolo trucco che si può utilizzare per mettere in frenesia alimentare un branco di tonni).

E comunque, anche se fuori non senti l'onda che si è propagata nell'acqua per qualche motivo di propagazione direzionale, prima o poi ti arriverà l'onda di origine a circa 330 mt/s.

Se il subacqueo immerso sente il botto propagato in acqua, quando riemerge dovrebbe sentire il secondo botto propagato in aria.

Il principio è lo stesso del segnale di allarme in progettazione di terremoto imminente mandato via sms, in grado di anticipare di circa un 100 secondi l'arrivo delle onde sismiche distruttive nell'area dell'epicentro.

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Quello che non capisco è come sia possibile che il botto sotto sia violentissimo e sopra assente.

 

 

 

..ma è semplicissimo. Se il suono in acqua si propaga a velocità 4 volte che in aria allora la distanza massima di udibilità è anche essa 4 volte maggiore. Immagina che il petardo scoppi a pelo d'acqua quindi metà dell'energia si propaga in una semisfera in aria e l'altra metà invece si propaga in una semisfera rovesciata ma di raggio 4 volte superiore dentro l'acqua. Dopo un certo tempo t l'energia in aria decade sotto la soglia di udibilità mentre in acqua invece l'energia è ancora a 3/4 del suo valore iniziale. Questo è il motivo per cui in acqua si sentono rumori lontanissimi o addirittura rumori non più udibili in aria. Da ragazzino mettevo la testa dentro il lavandino pieno per sentire quello che dicevano i vicini che litigavano. :D

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Si sa si, ma questo è un estratto delle relazioni di impatto ambientale proprio di chi i botti li produce.

Quello che non capisco è come sia possibile che il botto sotto sia violentissimo e sopra assente.

Innanzi tutto se sotto si propaga un'onda acustica, in qualsiasi caso sopra in concomitanza qualcosa deve uscire.

Se non ci credi puoi sempre fare il test del petardo in acqua. Il botto, molto attutito, lo senti anche fuori, e lo senti prima che in superficie arrivi la bolla dei gas (il petardo è un piccolo trucco che si può utilizzare per mettere in frenesia alimentare un branco di tonni).

E comunque, anche se fuori non senti l'onda che si è propagata nell'acqua per qualche motivo di propagazione direzionale, prima o poi ti arriverà l'onda di origine a circa 330 mt/s.

Se il subacqueo immerso sente il botto propagato in acqua, quando riemerge dovrebbe sentire il secondo botto propagato in aria.

Il principio è lo stesso del segnale di allarme in progettazione di terremoto imminente mandato via sms, in grado di anticipare di circa un 100 secondi l'arrivo delle onde sismiche distruttive nell'area dell'epicentro.

A proposito del petardo o presunto tale: fino a che distanza si può udire un semplice tuono in aria?

Risposta da Internet: 20 km al massimo per un tuono causato da un fulmine aria-suolo (..più precisamente suolo-aria) di media intensità

 

http://www.fenomenitemporaleschi.it/semplice9.htm

 

"In linea di massima i tuoni si possono sentire fino a circa 15-20 km, ma questo è un dato mediato che in realtà dipende da due fattori principali: l'umidità relativa e la direzione del vento. Se l'umidità è bassa i tuoni si sentiranno a distanza maggiore e se il vento soffia dalla cella verso l'osservatore allora si potranno sentire anche fino a 20-30 km di distanza (trasporto di onde sonore da parte della corrente aerea); nel caso inverso si possono sentire a non più di 10-15 km."

 

Quant'è l'energia liberata dal c.d. sopradefinito tuono "medio"?

 

http://www.energeticambiente.it/accumulazione-di-energia/14733267-energia-dai-fulmini.html

 

L'energia media per fulmine è pari a 280 kWh, cioè circa 1 GJ o se preferisci 239 Kg di tritolo, cioè l'equivalente di una grossa bomba inglese d'aereo della 2GM nota come "Block Buster" in grado di cancellare un'intero isolato urbano in una città come Vicenza. (vedi foto di bomba inesplosa) B)

 

I fulmini hanno una potenza di picco media pari a 1 TW mentre per la durata massima stimiamo 350 C/(120 kA) = 3 ms (dati da En-Wikipedia, con bibliografia); quindi stimi l'energia: 1 TW*3 ms = 3 GJ, ch'è dello stesso ordine di grandezza di quella fornita da Fr-Wikipedia. Ma 3 GJ di energia elettrica vengono forniti da una centrale elettrica da 1 GWe in 3 s! Pertanto si potrebbe dire che una centrale elettrica fornisce la stessa energia di un fulmine o di una bomba "Block Buster" però in un tempo 1000 volte maggiore (3s/3ms=1000)

 

Adesso supponiamo che le block-busters siano 2 legate tra loro e che quella sopra scoppia in aria mentre quella sotto scoppia in acqua. Quella in aria non è più udibile a distanza di 20 km in assenza di vento o in favore di vento. Quella in acqua invece è udibile alla bella distanza di 80 km km + o km - a seconda della densità dell'acqua e della direzione delle correnti.

 

Quindi un "petardo" da 500 kg :laughing: di TNT nelle condizioni di cui sopra potrebbe causare il fenomeno bestiale di cui parla Sanvito se Sanvito fosse stato in acqua alla bella distanza compresa tra 20 e 80 km dal megabotto.

 

Siccome non voglio credere alla eventualità che all' ENI ci sia qualcuno tanto imbecille da far scoppiare una testa di siluro a pelo d'acqua per scoprire cosa c'è sul fondo dell' Adriatico, ricorro all'espediente della bomba di profondità fatta scoppiare in prossimità del fondo marino che è a circa - 200 mt.

 

Questa roba qui:

O meglio questa qui:

 

In questo caso che succede? Succede una cosa simpatica: una percentuale bassa di energia finisce in aria e il resto viene spartita tra acqua e suolo e la velocità del suono in acqua è 4 volte quella in aria (4x) ma la velocità del suono nel suolo varia da (4x fino a 7x) a seconda della composizione del suolo.

Come varia la composizione del suolo? In mille modi ma se la velocità del suono nel terreno è all'incirca 4x vuol dire che il terreno è intriso di acqua o di altro fluido (petrolio!) ma se la velocità è 5x, 6x, 7x allora il suolo è roccioso.

 

Toh.. ma è proprio quello che l' ENI vuole sapere dalle bombe... se il suolo contiene petrolio ;)

Lo fanno anche loro proprio così.. comparano il picco del sirsmografo con il picco dell'idrofono è più i 2 picchi sono vicini nel tempo e più è probabile che ci sia il petrolio. :rolleyes:

 

A proposito di rumore (in fondo... :D...mica tanto!)... Bomba atomica di profondità franzosa. ..in fondo in fondo... :laughing:

 

Quindi secondo me è normale che le cariche di profondità possano essere non-udite da navi a distanza di pochi km dal botto mentre in acqua si sentono a decine se non centinaia di km di distanza mentre il famoso indiano che poggia l'orecchio sulle rotaie per sapere se il treno arriva potrebbe perdersene una :lol:

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  • 2 settimane dopo...

Ho trovato in modo ufficiale anche almeno 70 anni fa i cetacei spiaggiavano, tanto che il ritrovamento era considerato una ricchezza da spartirsi.

Al tempo non si facevano sceneggiate.

 

 

 

CODICE DELLA NAVIGAZIONE

Approvato con R.D. 30 marzo 1942, n. 327 (con succ. mod. e integr. sino al 2002)

Nota : A decorrere dal 1° gennaio 2002 ogni sanzione penale o amministrativa espressa in lire nel presente provvedimento è tradotta in Euro secondo il tasso di conversione irrevocabilmente fissato ai sensi del Trattato CE. Se tale operazione di conversione produce un risultato espresso anche in decimali, la cifra è arrotondata eliminando i decimali (art. 51, d.lg. 24 giugno 1998, n. 213).

...................

Articolo 512 - Cetacei arenati.

I cetacei arenati sul litorale della Repubblica appartengono allo Stato.

Il ritrovatore, che ne abbia fatto denuncia all'autorità marittima entro tre giorni dal ritrovamento, ha

diritto a un premio pari alla ventesima parte del valore del cetaceo.

 

 

 

 

PS

nel 2014 forse è meglio non denunciare il ritrovamento di cetacei, se ti affibbiano il 5% del valore, il valore è il costo del recupero e dello smaltimento come rifiuto speciale.

I tempi moderni sono unnamerda....

Modificato da Mauro Sanvito
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Dove avrei affermato qualcosa del genere?

 

 

Le esplosioni subacquee sono una certezza, questo è sicuro.

L'argomento è anche molto interessante .... e preoccupante.

Può capitare a tutti in qualsiasi momento di essere coinvolti in un esplosione da ricerca petrolifera, e viste la modalità in modo inaspettato ed imprevedibile, senza preavviso o sospetto di ciò che accadrà.

 

E' questo il motivo per cui l'argomento è da approfondire, per capire.

 

Per il resto la constatazione è che il recupero e lo sfruttamento economico dei mammiferi marini spiaggiati era già codificato nei codici della Regia Marina, e che la 1° documentazione di spiaggiamento di massa di mammiferi marini è stata fatta da Charles Darwin quasi 2 secoli fa.

Ma questo è argomento distinto.

Modificato da Mauro Sanvito
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Mi immergo abitualmente nei dintorni di otranto,qualche centinaio di km piu a Sud rispetto a Gianfranco. Ho il ricordo di questi botti fortissimi praticamente da sempre.Ho iniziato a pescare una 15ina di anni fa.All'orizzonte nessuna nave o struttura in vista,fuori dall'acqua il barcaiolo non ha mai avvertito nulla.Capita di sentirne anche 3-4 in una pescata e sono di una potenza tale che subito dopo prevale la paura di immergersi nuovamente.Quasi tutti i pescatori della zona ne sono a conoscenza,quasi 30 anni fa il mio amico Ivano Forcella subi se non sbaglio la rottura del timpano e parziale perdita dei sensi proprio a causa di uno di questi boati!

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Mi immergo abitualmente nei dintorni di otranto,qualche centinaio di km piu a Sud rispetto a Gianfranco. Ho il ricordo di questi botti fortissimi praticamente da sempre.Ho iniziato a pescare una 15ina di anni fa.All'orizzonte nessuna nave o struttura in vista,fuori dall'acqua il barcaiolo non ha mai avvertito nulla.Capita di sentirne anche 3-4 in una pescata e sono di una potenza tale che subito dopo prevale la paura di immergersi nuovamente.Quasi tutti i pescatori della zona ne sono a conoscenza,quasi 30 anni fa il mio amico Ivano Forcella subi se non sbaglio la rottura del timpano e parziale perdita dei sensi proprio a causa di uno di questi boati!

 

Costa Brindisina, nel pieno delle ricerche ad opera di ben 2 navi, Northen Petroleum e Spectrum Geo.

A nord, coinvolte le Tremiti con la Petrolceltic Else.

Per le concessioni aggiornamenti al 2010, ma non dovrebbe essere cambiato nulla.

 

http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/cartografia/cartatitoli.pdf

 

 

Ma nelle capitanerie di Otranto e Brindisi non ci sono avvisi ai naviganti al riguardo?

Se effettuate entro le 12 miglia sono obbligatorie.......

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Costa Brindisina, nel pieno delle ricerche ad opera di ben 2 navi, Northen Petroleum e Spectrum Geo.

A nord, coinvolte le Tremiti con la Petrolceltic Else.

Per le concessioni aggiornamenti al 2010, ma non dovrebbe essere cambiato nulla.

 

http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/cartografia/cartatitoli.pdf

 

 

Ma nelle capitanerie di Otranto e Brindisi non ci sono avvisi ai naviganti al riguardo?

Se effettuate entro le 12 miglia sono obbligatorie.......

 

Il limite di sicurezza di 12 miglia è stato concepito per chi stà sopra il pelo dell'acqua e non per chi stà sotto! :boxed: 12 miglia sono guardacaso quasi equivalenti a 20 km. Non è una coincidenza... è il limite di udibilità in aria di un bel tuono in aria. Allora è molto probabile che per le prospezioni vengano fatte detonare bombe di profondità militari depositate sul fondale. L'energia liberata dalla bomba è più vicina a quella della bomba di profondità e non certo a quella del petardo a meno che esistano petardi pieni di 250 Kg di TNT. :laughing:

E' ovvio quindi che il limite di udibilità in acqua sia a 80 km dalla detonazione e che a soli 20 km (12 miglia) l'energia trasmessa in acqua sia pari a quella udibile di una bomba equivalente che scoppi in aria a soli 3 km di distanza (1/4!!). :subh:

Per esperienza diretta posso confermare che un botto simile a 3 km di distanza in particolari condizioni ( = timpano esposto nella stessa direzione e verso dell'esplosione) può causare sordità temporanea e perfino danni al timpano.

Però ci vuole anche sfortuna, molta sfortuna per stare in acqua con un orecchio puntato direttamente alla bomba e ill Sig. Ivano Forcella è stato molto sfortunato!

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