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E-zine: Homar Leuci: sul record deciderà la FIPSAS


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Davide, rispetto il tuo pensiero, ma se il regolamento prevede questi margini di discrezionalità da parte del Giudice che prima erano meno elastici, dando spesso adito a contestazioni e malumori, è quasi inevitabile che l'atleta cerchi di standardizzare il protocollo d'uscita per non invalidare la propria prestazione.

Magari mi sbaglio, ma non mi risulta che atleti (parliamo solo di quelli di alto livello), arrivino volutamente alla samba un certo numero di volte in allenamento per essere pronti a chiudere il protocollo, piuttosto, lo fanno ormai talmente in automatico che anche in situazione critica i gesti partono da soli.

Sanno benissimo che non fa bene alla salute arrivare al limite e peggio, superarlo.

Nella mia pur modesta esperienza nell'apnea agonistica indoor (tanto da spettatore, poco da atleta), vedo quello che conta e cioè atleti di vertice che escono pulitissimi, anche facendo il record e vincendo ed ogni tanto qualcuno che fa uscite dubbie, che a volte vengono validate, altre no.

In quella fase, il confine col BO è davvero sottilissimo, difficile fare qualcosa volontariamente, credimi e parlo per esperienza, purtroppo.

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Davide, per esperienza diretta (da GdG), quando esci ballando così c'è poco da automatizzare tanto è vero che Leuci ha toccato la prima testa che si è trovato davanti appena ha avuto un pizzico di lucidità, comunque in "netto" ritardo.

Ho sentito qualcuno lamentarsi perché il protocollo FIPSAS/CMAS è troppo severo mentre quello AIDA, che però non conosco, dia più tempo.

Come detto in occasione del record di Carrera, queste al momento sono misure limite: per uscire bene occorre che tutto, ma proprio tutto, vada per il verso giusto.

 

Infatti l'allenamento all'automatismo viene fatto perlopiù da atleti stranieri che credo si cimentino nei record omologati AIDA.

 

Magari mi sbaglio, ma non mi risulta che atleti (parliamo solo di quelli di alto livello), arrivino volutamente alla samba un certo numero di volte in allenamento per essere pronti a chiudere il protocollo, piuttosto, lo fanno ormai talmente in automatico che anche in situazione critica i gesti partono da soli.

Sanno benissimo che non fa bene alla salute arrivare al limite e peggio, superarlo.

Nella mia pur modesta esperienza nell'apnea agonistica indoor (tanto da spettatore, poco da atleta), vedo quello che conta e cioè atleti di vertice che escono pulitissimi, anche facendo il record e vincendo ed ogni tanto qualcuno che fa uscite dubbie, che a volte vengono validate, altre no.

In quella fase, il confine col BO è davvero sottilissimo, difficile fare qualcosa volontariamente, credimi e parlo per esperienza, purtroppo.

 

Posto che gli atleti che praticano l'allenamento all'automazioni del protocollo in stato di semi-incoscienza sono perlopiù stranieri che gravitano nel circuito AIDA, come già detto a Salvo, ci sono diversi atleti italiani che hanno completato protocolli di uscita in maniera corretta e da cotti; prova ne è il fatto che su un 200 mt di dinamica in piscina, non hanno alcuni ricordo di cosa sia avvenuto dai 190 fino alla fine del protocollo.

 

Forse esistono diversi livelli di semi-incoscienza, non saprei dire, certo è che (e questo credo sia assolutamente comprensibile e inevitabile) nella ricerca dei record si effettuano prestazioni sul filo del rasoio.

 

L'apnea agonistica di oggi, secondo me, convive con sincope e samba come fenomeni probabilmente inevitabili per chiunque e non particolarmente gravi. Diciamo che una samba o una sincope stanno ad un apneista di alto livello come un fuoripista senza conseguenze per un pilota di F1, opinione personale questa, s'intende.

 

:bye:

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D'accordo quasi su tutto.

Credo che gli effetti di determinate condotte protratte all'estremo nel tempo si potranno valutare clinicamente non prima di 20/30 anni, perché prima d'ora non c'erano queste problematiche legate all'apnea agonistica, alla peggio si moriva per avere iperventilato nella pesca.

Sul fatto che gli atleti non ricordino cosa succede negli ultimi metri fino al protocollo, mi piacerebbe sentire qualcuno di quelli di alto livello, perché io credo che siano perfettamente coscienti di quello che gli accade, salvo casi limitati dove l'atleta piuttosto avrà perso la memoria recente in seguito ad un principio di BO, ma fino a quel momento era padrone delle sue azioni.

La mia unica samba catalogata in BO ad una gara di DYN, durata 3 secondi e fortunatamente ripresa in video così che ho potuto rivedere tutti gli errori (cazzate!) che avevo fatto, non mi ha tolto nessun ricordo, anzi ero assolutamente lucido e ricordo bene tutto finché non mi sono appoggiato al bordo dove è come se mi avessero spento l'interruttore per 3 secondi.

Vedendo Andrea Vitturini che dopo 8 minuti di statica chiude il protocollo sorridendo e toccando il piattello prima con la testa, o l'indomani nella dinamica con attrezzi (sempre vincendo), mettendosi a flirtare simpaticamente col Giudice mentre cercava di chiudere il conteggio aggiuntivo, dopo un'altra uscita impeccabile non credo che sia stato rimosso dalla sua coscienza, però proverò ad indagare per saperne di più!

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il fatto e' che suglie eventuali effetti a lungo termine di sincopi e samba non si sa quasi nulla.

 

Da ricercatore che si occupa di fenomeni neurologici dico che sarebbe tanto interessante quanto costoso fare uno studio di risonanze magnetiche prima e dopo un tentativo di record su piu' atleti.

 

:bye:

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direi sul fatto della poca sportività che é un classico di ogni disciplina

le regole ci sono ma la linea che separa regole e nessuna regola resta sottilissima nelle realtà sportiva e quindi facile passare dallo sport alla vera e proria esasperazione

ma qui ci si potrebbero riempire volumi interi sulla natura umana e tutto il resto, penso sia meglio attenersi allo sport e evitare l'oltre...ma come si dice...la guerra è guerra : )

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Credo che gli effetti di determinate condotte protratte all'estremo nel tempo si potranno valutare clinicamente non prima di 20/30 anni, perché prima d'ora non c'erano queste problematiche legate all'apnea agonistica, alla peggio si moriva per avere iperventilato nella pesca.

Personalmente sono convinto che gli effetti negativi comincino ben prima di questi eventi, ma spetterà alla medicina dimostrarlo.

Sul fatto che gli atleti non ricordino cosa succede negli ultimi metri fino al protocollo, mi piacerebbe sentire qualcuno di quelli di alto livello, perché io credo che siano perfettamente coscienti di quello che gli accade, salvo casi limitati dove l'atleta piuttosto avrà perso la memoria recente in seguito ad un principio di BO, ma fino a quel momento era padrone delle sue azioni.

Ma io non ho detto che sia così per tutti, ho detto che è capitato a più di qualcuno. Diciamo che attualmente all'estero sembra stiano puntando sull'automazione delle azioni in stato di incoscienza, (ci sono alcuni atleti che sembrano aver raggiunto risultati incredibili), mentre in Italia si punta a ricercare i segnali che identificano il limite in modo da poter smettere proprio un pelo prima. Ma questo è ovvio se i protocolli dei circuiti agonistici sono così diversi...

La mia unica samba catalogata in BO ad una gara di DYN, durata 3 secondi e fortunatamente ripresa in video così che ho potuto rivedere tutti gli errori (cazzate!) che avevo fatto, non mi ha tolto nessun ricordo, anzi ero assolutamente lucido e ricordo bene tutto finché non mi sono appoggiato al bordo dove è come se mi avessero spento l'interruttore per 3 secondi.

Vedendo Andrea Vitturini che dopo 8 minuti di statica chiude il protocollo sorridendo e toccando il piattello prima con la testa, o l'indomani nella dinamica con attrezzi (sempre vincendo), mettendosi a flirtare simpaticamente col Giudice mentre cercava di chiudere il conteggio aggiuntivo, dopo un'altra uscita impeccabile non credo che sia stato rimosso dalla sua coscienza, però proverò ad indagare per saperne di più!

Evidentemente ci sono tante soglie di malfunzionamento pre sincope, i racconti sono spesso molto contrastanti.

 

Andrea Vitturini fa sicuramente parte di quelli che si allena per percepire il limite e non superarlo.

 

:bye:

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Queste sono prestazioni enormi dove l'atleta si avvicina davvero ai limiti, limiti intesi non solo come i propri atletici ma come i propri biologici, che nessuno può davvero conoscere.

Inutile disquisire troppo su protocolli d'uscita che possono complessi o meno, ma anche fallaci. Uscita buona o non buona che sia resta che Homar la prestazione l'ha fatta, e conoscendolo vedrete che la rifarà perchè ormai l'ha acquisita. Dal mio punto di vista, Homar ha fatto 99 mt e il resto sono solo dettagli da burocrate.

 

Ma il primo punto è che gli atleti in questo sport, a questi livelli, si ritroveranno sempre a convivere con il rischio di andare oltre, e oltre ci sono delle incognite.

Inutile chiedere agli atleti, loro hanno gli stimoli e continueranno a farlo, non c'è nessun protocollo che tenga o che faccia freno, è solo una piccola cosa in più che non è detto che faccia bene (forse sarebbe davvero più sano per l'atleta pensare a respirare che distinguere la capoccia giusta).

L'atleta fa l'atleta che significa fare il massimo.

 

Il secondo punto è se la scelta per una federazione e una confederazione sportiva (Fipsas e Cmas) di omologare questi record sia una scelta etica.

Ma negli statuti di questi non c'era anche l'obbligo di rispetto dell'incolumità psicofisica degli atleti e della loro dignità? La mia opinione è che l'atleta non è per nulla tutelato da questi regolamenti qualsiasi essi siano, ma solo sfruttato nella guerricciola contro la concorrenza dell'Aida.

Non c'è capoccia che tenga, se queste cosa non solo le lasci fare ma pure le propagandi, togliete almeno le capoccie, non è dietro le capoccie che ci si nasconde.

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Il record è assolutamente nullo visto che il giudice sorregge palesemente Leuci per non farlo finire giù, oltre ad aver toccato la testa oltre i famigerati 5 secondi. Per quanto riguarda l'esecuzione del protocollo è normale che uno lo esegua in automatico visto che è un gesto che viene allenato in continuazione, nessuno dopo un'apnea tirata anche se esce bene riesce a pensare al protocolllo da eseguire.
Per quanto riguarda le uscite pulite mi spiace contraddire molti ma è pieno di filmati dove molti atleti escono da piu di 100 mt in costante con il sorriso, sara campbell (104 mt ), nery fino ai 125 mt, mullins, molchanov, molchanova... la lista è lunghissima, persino carrera ha pubblicato un suo video alle bahamas dell'anno scorso dove esce dai 101 con la maschera e sorride, da ricordare che nel 2009 o 2010 alle bahamas aveva fatto 99 mt con la maschera esultando gli ultimi 30 mt. Ci sta che un atleta per vari motivi abbia una forma fisica peggiore rispetto al passato.

Ecco il filmato di davide, che esce dai 101 alle bahamas

Modificato da fabriz
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Comunque Homar dalla sua pagina facebook dice chiaramente che questo record con un'uscita così non lo ritiene valido.

Se posso riporto le parole di Homar

"Dopo aver riflettuto tanto
Ho maturato la decisione di non appellarmi alla decisione video della federazione, ma di accettare il verdetto del
Campo . La mia uscita sebbene possa essere , anche magari e forse ritenuta valida ai fini dell omologazione , non rispecchia ne le mie capacità ne i miei allenamenti ne la mia persona .
Non sono alla ricerca di Titoli o di Gloria ma alla ricerca della prestazione, bella e pulita ,e di dimostrare quello che valgo e quello che sono come atleta , dunque e' inutile stare qui a cercare forzature , l uscita e' stata brutta e insindacabile , non mi piace .
Mi rifarò presto e accetto l altra faccia della medaglia , ciò' nella mia disciplina può capitare .
L unico rammarico e' quello di non poter fregiare di un titolo gli sponsor e gli amici che hanno reso tutto ciò possibile .
colgo
L occasione per ringraziarli tutti :
Futuraenergia , Ranieri international , Almier srl costruzioni meccaniche , Cressi-sub ,
tutti gli
Sponsor della locandina che allego , la capitaneria di porto di soverato e il comune di soverato, Andrea Frustaci per le riprese
Tutti coloro che hanno
Assistito e mi
Hanno caldeggiato nel tentativo.
Un ringraziamento speciale a:
Camillo viscomi , Luigi Morello,
Alessio paciello , Stefano Mariconda , Nino Pizzichemi il super sub , Max Salvatori ,Luca Paltrinieri, Federico Bugatti , Beppe , tutti i barcaioli che hanno condotto le imbarcazioni
Emanuela Gemelli e Pino
Per i servizi Rai puntuali ed esaustivi
A soveratiamo e Pietro Mosella per aver riportato tutte le notizie
Un bacio a Paola Paltrinieri per avermi sostenuto
Un abbraccio a Clara Agosti per tutto il lavoro fatto .
Avrò dimenticato qualcuno
E lo ringrazio adesso
Con la promessa che a breve mi dimostrerò tutto il mio
Furore agonistico"

 

Queste le parole di Homar dalla sua pagina fb, che valgono molto di più della misura fatta o non fatta.

 

E a onor del vero, questo è il video dell'uscita del record di Davide Carrera a -94.. il sorriso chissà dove lo teneva stavolta..

 

Ciao

 

Andrea

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Ribadisco quanto già espresso in precedenza, grande prestazione anche questa di Davide e grandissimo rispetto per questi grandi Campioni, ma mi risulta che nessuno possa parlare agli atleti durante il protocollo d'uscita, invece era tutto un "tocca! tocca! tocca!", solo questo bastava per invalidargli la prova e senza che lui c'entrasse nulla.

Molto meglio omologare i record fatti in occasione delle competizioni, come dovrebbe essere.

Le altre prestazioni possono essere catalogare come primati, che servono giustamente agli atleti per fare ciò che gli viene meglio e senza che ci siano rigidi protocollo d'uscita che a quel livello, abbiamo visto che spesso lasciano dubbi e polemiche...

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quello che mi lascia stupito è la sfilza di nomi che Homar ha elencato

cioè sapevo che un campione ha sempre dietro una grande squadra ma per un apneista credevo molti di meno

il che mi lascia contento perchè sò che un atleta così è seguitissimo per evitare al meglio ogni incidente possa avvenire

forza Homar!!!!

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Andrea Vr,

non posso mortificare tutti, se vengo poi mi tocca vincere!

Lo sai, così come non sono un apneista di lunga permanenza e percorrenza, men che meno lo sono di profondità.

Mi piacerebbe esserci, come sempre, per fare una nuova esperienza e vedere i tanti amici che ci saranno, ma al momento ho altre priorità che mi assorbono quasi completamente...

Mi sto allenando di bestia per il Camp. Europeo di Tiro Sub di Novembre, ma il primo ed importante test da superare sarà quello dello Stage con la Nazionale fra due settimane, dove il CT dovrà comporre le squadre per le diverse discipline ed io voglio essere pronto e competitivo in tutt'e tre!

Divertitevi.

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Ok Pepu, sicuramente è un appuntamento più importante.

Anche io vado per divertirmi e fare esperienza, di vincere la vedo molto molto molto dura, dovrebbe venire il cagotto ad almeno la metà dei partecipanti per riuscire ad avere qualche speramza, ma almeno se tutto va come deve passo di categoria... che mi vien più facile fare un tuffo in verticale al mare che in orizzontale in piscina :-)

 

Un abbraccio Pepu

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