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LAGO DI GARDA: UN MALATO CRONICO


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Oggi mi fermavo a riflettere su un aspetto che probabilmente non è stato mai preso in considerazione.

Sono ormai almeno tre anni che abbiamo inverni con imponenti precipitazioni che accrescono il livello del lago di almeno un buon metro rispetto a qualche anno fa.

Questo, unito certamente ad altri fattori porta a degli sconvolgimenti sui siti di pesca sia per ciò che riguarda le zone di cova delle varie specie (piccoli ciprinidi innanzitutto), sia per le zone che in passato "aggregavano" masse di pesce maggiori sia per numero che per taglia.

Sono tre anni che rilevo un grosso aumento dell'intensità di flusso delle correnti dovuto certamente allo spostamento di masse di acqua molto superiori che in passato: tanto che i fondali rispetto a vent'anni fa sono molto diversi ora (anche per l'intervento dell'uomo sia chiaro), ma è innegabile che dove l'azione erosiva delle forti correnti esercita il suo lavoro quotidiano, non permette più ai pesci di covare né di stanziare.

Inoltre questi sbalzi termici tra superficie calda e strati medio - profondi gelidi, mi sembra abbiano ridotto parecchio la presenza anche di novellame di ogni specie che un tempo si vedeva più copioso.

A mio giudizio solo un abbassamento di livello dell'acqua ( di almeno un metro direi ) potrebbe tornare a giovamento della situazione.

 

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Per me non è così.

Il livello medio più alto è solo un bene per il lago, ci sono parecchi vantaggi in un livello alto.

 

L'allagamento dei canneti di certo aumenta lo spazio disponibile per i pesci, in particolare in termini di biodiversità dell'habitat.

 

L'areale di riproduzione di molti caprinidi sono le spiagge in ghiaia ed avere livello alto significa avere più ghiaia buona e pulita dal limo a disposizione.

 

Il freddo che soggettivamente si avverte sotto non è indice di lago più freddo, ma solo di superficie del lago più calda grazie anche alle maggiori piogge invernali (usciamo da un inverno straordinariamente caldo).

 

Non so su che base si dica che ci sono maggiori correnti, ma di certo la maggiore corrente non è dovuta al deflusso del Mincio visto che si parla al massimo di 200/300 m3/s prelevati da un bacino enorme. Le correnti le imputerei invece alle condizione meteo più mosse che con maggiore facilità inducono quei fenomeni mareali tipici del Garda che vengono chiamati "sesse". Le sesse spostano in poche ore milioni di m3 d'acqua da una sponda all'altra e sono l'unica vera causa delle correnti.

Poi non va dimenticato sulle correnti l'effetto dei venti adiabatici, ma che esistono tali venti non è una novità visto che il Garda è famoso in tutto il mondo proprio per i suoi venti.

 

I trasferimenti di acque superficiali e acque fonde invece sono fenomeni ciclici dovuti alla densità dell'acqua e alla composizione chimica (durezza), il lago ciclicamente riequilibra le proprie acque con quel fenomeno chiamato "ribaltone". E' una cosa normale sempre accaduta.

 

 

Quindi considererei solo deleterio un abbassamento del livello del lago perché ridurrebbe solo la stabilità degli habitat perimetrali, con nessun vantaggio per i pesci.

Sul fatto poi che ci siano problemi per il novellame, escluso i livelli alti che sono solo un vantaggio resta il problema uomo che danneggia i laghi su 2 fronti.

Il danno più grave è quello indotto dall'inquinamento che nei nostri laghi non si presenta tanto sotto forma di fogne (che però portano dannosi tensioattivi) quanto sotto forma di depuratori. I depuratori immettono quantità oscene di cloro, e non c'è nulla di più distruttivo per l'ambiente del cloro. Tra acqua balneabile clorata e acqua non ballabile per coliformi, in funzione della pesca scelgo i coliformi.

Il secondo danno dell'uomo è l'interferenza biologica, c'è poco da lamentarsi se per scelta si è voluto puntare su persici e coregoni. I coregoni sono in competizione alimentare con tutto sul chironomo, ed i persici sono predatori micidiali di novellame. Entrambe le specie sono invasive e proprio per questo hanno un senso nella pesca professionale.

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Interessante e condivisibile ciò che affermi.

Contestualizzando meglio osserverei che l'area maggiormente coperta da canneti nel Garda comprende sostanzialmente le sponde del terzo basso del lago, dove il fondale mai ripido costituisce un pianoro che per centinaia di metri dalla battigia rimane sostanzialmente di profondità costante degradando senza sbalzi.

Qui correnti forti non se ne avvertono, e qui si possono insidiare prede di buon peso ( parlo di persici e lucci ) che nelle zone dove pesco io puoi solo sognare ( da Maderno fino a Gargnano ).

Il fatto è ascrivibile al motivo che queste due specie trovano condizioni più consone al loro benessere, molto più cibo data la presenza maggiore di mangianza,e luoghi tranquilli per sferrare i loro attacchi = acqua ferma alghe fitte ecc...

Non avendo imbarcazione per il traffico nautico non mi azzardo neppure a pescare in quei luoghi e pertanto non conosco i posti proficui.

Da 25 anni batto le zone di cui parlavo prima del medio alto Garda bresciano fino a Tignale con rare capatine sul veronese.

Confermo che da tre anni le correnti sono diventate impetuose rispetto a prima, (non so quantificarle precisamente ma azzardo: mezzo nodo in più) tanto da avere seri problemi a mantenere il punto fermo; inoltre non ci vogliono stare più neanche persici e lucci a contrastarle ( perché non ci stanno volentieri neppure gli altri fatta eccezione per la frega delle sardine), e quei pochi si riuniscono nelle zone ridossate.

Ritengo comunque che il livello maggiore metta in gioco masse maggiori e quindi forze maggiori . . . del resto anche con un solo metro in meno . . . il lago non soccomberebbe.

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No,

il lago ha una struttura di sponda incentrata sul livello medio delle acque e modellato dagli eventi meteorologici sotto forma di moto ondoso e di correnti correlate.

Avere una situazione di basso livello significherebbe lasciare a secco ampi tratti di spiagge di sasso e ghiaia che nell'ecosistema lacustre svolgono un ruolo fondamentale.

Le spiagge in ghiaia sono le aree di riproduzione di molte specie, se non c'è ghiaietto pulito e libero di sedimanti le uova muoiono e il lago si impoverisce. Visto che i contadini-pescatori del secolo scorso che passavano tutto l'inverno rastrellando le battigie non esistono più, l'unica possibilità riproduttiva per alcune specie è proprio l'alto livello primaverile che sommerge le spiagge di ghiaia pulita. In questa fase moto ondoso e correnti hanno il ruolo positivo di tenere la ghiaia libera dai sedimenti e le acque ossigenate.

L'altro aspetto importante del livello alto primaverile estivo è che favorisce lo sviluppo verso l'alto della vegetazione acquatica, arricchendo di risorse tutta la catena alimentare. Per non parlare poi dei già citati canneti, che per star davvero bene devono essere ben in acqua, se sono a secco che canneti sono?

 

Al lago quel che davvero occorre è la regolarità stagionale, fatto di una importante secca invernale ed una minore di fine estate e di due periodi di piena in tardo autunno e tarda primavera. Invece visto che non è la natura a regolare le acque del lago ma l'uomo, accade che i cicli stagionali ne vengano stravolti, una volta per assecondare un'agricoltura di pianura assetata d'acqua e un'altra volta per continuare a permettere la navigazione lacuale.

In questo modo abbiamo ottenuto dei livelli troppo stabili che nel tempo hanno soffocato nel limo e nei depositi inquinanti le sponde con danni concreti all'ecosistema e alla biodiversità.

Questo fenomeno si chiama eutrofizzazione, ed è favorita proprio dai bassi livelli.

 

 

 

Sulle considerazioni su persici e lucci non voglio sbilanciarmi troppo, ma la situazione mi sembra esattamente l'opposto di come l'hai descritta.

Ovvio poi che il bacino orientale offre km2 di fondale molto più adatti per una questione di batimetrica e quindi offrirà più opportunità alimentari, ma dire che persici e lucci vengano spazzati via dalle correnti mi sembra un'azzardo, visto che entrambe le specie vivono allegramente anche in fiume.

Il problema totalpiù sarà di biodiversità che avendo il medio lago perso lo stock dell'alborella non garantisce più risorse alimentari per la crescita del persico ed in parte del luccio (che da adulto preferisce prede ben più corpose all'alborella).

Modificato da Mauro Sanvito
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Dalla mia piccola esperienza, ho sempre notato che più il lago è "alto" più sta bene ed è sano.

Da quel poco che ho visto, mi pare che ci sia quasi più pesce, poi prenderlo è un'altra cosa.

Un metro di acqua in più o in meno fa una bella differenza, soprattutto per la temperatura.

Ma ripeto, per me più acqua c'è meglio è, per le stesse considerazioni che ha scritto Mauro

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Concordo anch'io con Mauro. Sabato scorso per la prima volta da quattro anni a questa parte ho trovato i cavedani in frega nei loro soliti posti (piccole anse tra le rocce con il fondo di ghiaietto bianco e pulito), anzi erano proprio quattro anni che, pur conoscendo benissimo diversi loro soliti posti, non trovavo più la frega dei cavedani.

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  • 1 mese dopo...

A tutt'oggi il livello del lago fa registrare udite udite 130 dico 130 centimetri sopra lo zero idrometrico; le correnti da Maderno in su sono impetuose, non c'è un persico decente, un luccio neanche piccolo le tinche sono sparite ma va tutto bene.

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Ieri mattina sono stato a Tignale, ho trovato un bel po' di corrente, ma solo al ritorno, e non darei la colpa al livello del lago, mi è capitato anche negli anni scorsi, quando il lago non era così alto. Per quanto riguarda i lucci ne ho visti alcuni, non tantissimi e non grossi (il più grosso che ho visto non credo arrivasse ai due kg), però non è vero che non ci sono. Di tinche non ne ho viste, ma in quella zona non le ho viste mai, quindi niente di nuovo. Per i persici invece ti do ragione, ne ho visti tantissimi, ma non uno sopra ai 200 grammi. In compenso ho visto davvero tantissima minutaglia a riva fra i sassi, a conferma di quanto diceva Mauro.
Comunque la colpa della mancanza di persici decenti la imputerei alla persichera ed a questa stagione particolarmente strana.

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Ciao a me non è quasi mai capitato di vedere / prendere persici oltre i 400 grammi più a nord Gargnano. Faccio riferimento a batimetriche medie entro i 10/12 metri che sono le mie quote usuali.

In basso lago invece qualcosa di più grosso mi è arrivato. ..ma non quest'anno che sono a digiuno si acqua dolce!

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E' vero, i persici dell'alto lago sono decisamente più piccoli di quelli del basso, ma alcune zone mi capitava spesso di prendere o comunque vedere persici attorno ai 3 etti, l'altro giorno ne ho visti davvero tantissimi, ma non ce n'era uno che passava i 150g...

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Ieri sono andato senza fucile a fare dei tuffi lungo tutto il litorale che dal cantiere Zanca a Salò passa il cimitero e arriva quasi al territorio di S. Felice proprio per togliermi la curiosità.

Beh, non dico che ho visto degli acquari, però dei bei pezzi sui tre quattro etti almeno ne giravano diversi, e pure tinche e grossi cavedani.

La mia convinzione è che nel lago il pesce c'è sempre nella stessa quantità degli anni passati persichera o no. Il fatto è che come a noi non piace restare in mezzo ad una stanza tra due porte aperte in mezzo alla corrente che ci procura il torcicollo, pure ai pesci grossi dà fastidio un certo tipo di ambiente e così si concentrano tutti in posti più ridossati.

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Ciao...

 

Ieri tra Gargnano e Toscolano ho preso dei persici sui 200 Gr (pesati con la bilancina... :) ).... e onestamente ero bello soddisfatto in quanto nelle zone in cui bazzico io non ne ho mai visti più grandi... :banging:

 

Inoltre ho cominciato a vedere delle anguille girare sul fango... peccato non si possa pescarle...

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La mia convinzione è che nel lago il pesce c'è sempre nella stessa quantità degli anni passati persichera o no. Il fatto è che come a noi non piace restare in mezzo ad una stanza tra due porte aperte in mezzo alla corrente che ci procura il torcicollo, pure ai pesci grossi dà fastidio un certo tipo di ambiente e così si concentrano tutti in posti più ridossati.

 

Direi che il ragionamento ci può stare.... io ho notato che nella mia zona di pesca trovo qualcosa quando ci sono delle piccole insenature che rendono la corrente meno forte....

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  • 5 mesi dopo...

Sul giornale di Brescia di oggi 25 gennaio 2015, c'è un articolo interessante sull'arretramento dei canneti del basso lago da Desenzano a Peschiera dovuto agli ultimi anni di livello acqua alta che viene definito "preoccupante".

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In particolare vengono segnalati forti arretramenti nei canneti s. Francesco e della punta del Vò a Desenzano, oltre a quello di punta Grò a Sirmione.

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