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Pesce crudo (anisakis)


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Miglior contributo in questa discussione

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Ora, la questione wasabi è simpatica e il commento di Mauro appropriato, però ad una rapida verifica su internet risulta che il Paese con il maggior numero di casi annui di contaminazione da anisakis è proprio il Giappone, quindi i presupposti dell'ipotesi sono fragilini.

:D Mi meraviglierebbe piuttosto constatare il contrario: certo che il Giappone è il paese con il maggior caso di anisakis al mondo... il pesce crudo è proprio la maggior fonte di proteine animale nella dieta dei giapponesi!

Il paragone và fatto in percentuale per numero di abitanti e non in valore assoluto.

 

Se gli itaGliani kakoni mangiassero tutti pesce crudo con la stessa frequenza dei giapponesi ma con la kultura alimentare kakese avremmo in percentuale per numero di kakoni un numero almeno doppio di contaminazioni da anisakis, quindi la critica è ancora più debole dell'affermazione.

 

Riguardo alla considerazione maurica del fuku direi che non c'entra proprio una mazza... sono pochissimi i preparatori di fuku perchè devono superare un tirocinio paragonabile solo a quello dei fabbri forgiatori di katana. Tanto pochi da essere considerati monumenti nazionale viventi.

 

Il 99.9% dei giapponesi il fuku non lo ha mai neppure assaggiato come il 99,9% dei kakoni non ha mai assaggiato il formaggio sardo coi vermi.

 

Forza che potete fare di meglio :lol:

 

 

Il formaggio con i vermi è squisito, il wasabi è squisito, di solito nella salsa di soia ci sciolgono il wasabi, io non scioglierei il wasabi nell'aceto balsamico.

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Oloturia ma perché siamo sempre dei kakoni???? :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:

I kakoni sono gli abitanti del Kakestan il bel paese zeppo di kaki nato sulle ceneri dell'Italia. :rolleyes:

Patria disertata dall' altra frutta che non deve necessariamente marcire sull'albero per essere considerata edule :lol:

.. e poi il nome suona bene ed è conforme ai gusti dei nativi

http://www.sherv.net/cm/emoticons/farting/brain-fart-smiley-emoticon.gif

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Il formaggio con i vermi è squisito, il wasabi è squisito, di solito nella salsa di soia ci sciolgono il wasabi, io non scioglierei il wasabi nell'aceto balsamico.

 

.. mi hai dato un'idea :devil: . Se poi mi acchiappano i samurai inkazzati vorrei che le mie ceneri fossero disperse in mare. Ma il loro mare :fish:

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ma in quanto tempo l'anisakis si diffonde nell'organismo fino a dare dei sintomi e dopo quanto si riesce a determinare che sono dovuti al vermaccio schifoso,l'anisakis non quello che trasforma formaggio andato a male in leccornia,perchè se consideri che 60 anni fà si sono mezzo estinti per invadere la cina le statistiche lasciano un pò il tempo che trovano

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OT

Lascia perdere cosa hanno combinato i giapponesi in Cina che è meglio. Mai sentito parlare della strage di Nanchino del 1937?

IT

 

Le grosse stranezze dell' Anisakis sono almeno 2:

 

1

E' stato scoperto e classificato tardissimo da tale Felix Dujardin nel 1845 che non era un biologo e neppure uno zoologo ma un contadino autodidatta.

 

2

A sua volta l'anisakidosi è stata classificata come malattia umana in Olanda solo nel 1960 cioè ben 115 anni dopo la scoperta del verme

 

Possibile che tutti i medici per ben 115 anni hanno continuato a scambiare l'anisakidosi con il Morbo di Crohn?

 

Come hanno fatto i medici a non vedere un verme bianco arrotolato lungo da 1 a 3 cm? Tutti medici ciechi per ben 115 anni?

 

Unica risposta plausibile: l'anisakis può essere molto più piccolo di 1 cm, tanto piccolo da sfuggire all'ispezione visiva con buona pace della Tesi di Mauro Sanvito che dice che basta vedere se c'è il verme per salvare la salute.

 

Semplicemente non è così... di anisakis ce ne sono almeno 10 specie diverse e solo 1 o 2 sono sono lunghe da 1 cm a 3 cm.

 

Se le altre 8 specie note non le vedi senza microscopio allora sono proprio loro quelle che ti fottono :whistling:

 

Riguardo all'incubazione ti rimando a wikipedia con l'avvertenza che questi hanno fatto un gran casino per cui le 48 ore indicate potrebbero valere per 1 specie e magari non per le altre 9 specie conosciute di anisakis.

 

Bella lotteria...

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Non bisogna confondere il congelamento esterno del pesce e il congelamento al cuore. Nei frizzer di casa ci vogliono circa 4/5 gg . per non incorrere in alcun problema con pesci di grandezza media.

Generalmente le temperature vanno da - 18° a - 22 °

.......infatti non conviene prendere tonni da 150 kg!!!!

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OT

Lascia perdere cosa hanno combinato i giapponesi in Cina che è meglio. Mai sentito parlare della strage di Nanchino del 1937?

IT

 

Le grosse stranezze dell' Anisakis sono almeno 2:

 

1

E' stato scoperto e classificato tardissimo da tale Felix Dujardin nel 1845 che non era un biologo e neppure uno zoologo ma un contadino autodidatta.

 

2

A sua volta l'anisakidosi è stata classificata come malattia umana in Olanda solo nel 1960 cioè ben 115 anni dopo la scoperta del verme

 

Possibile che tutti i medici per ben 115 anni hanno continuato a scambiare l'anisakidosi con il Morbo di Crohn?

 

Come hanno fatto i medici a non vedere un verme bianco arrotolato lungo da 1 a 3 cm? Tutti medici ciechi per ben 115 anni?

 

Unica risposta plausibile: l'anisakis può essere molto più piccolo di 1 cm, tanto piccolo da sfuggire all'ispezione visiva con buona pace della Tesi di Mauro Sanvito che dice che basta vedere se c'è il verme per salvare la salute.

 

Semplicemente non è così... di anisakis ce ne sono almeno 10 specie diverse e solo 1 o 2 sono sono lunghe da 1 cm a 3 cm.

 

Se le altre 8 specie note non le vedi senza microscopio allora sono proprio loro quelle che ti fottono :whistling:

 

Riguardo all'incubazione ti rimando a wikipedia con l'avvertenza che questi hanno fatto un gran casino per cui le 48 ore indicate potrebbero valere per 1 specie e magari non per le altre 9 specie conosciute di anisakis.

 

Bella lotteria...

 

 

NoNo Oloturia,

non dico che basta una accurata ispezione visiva per eliminare il rischio, quello lo si ha solo con il trattamento termico.

Dico però che essendo probabile in alcune specie la presenza dell'anisakis, col pescato bisogna mettersi nelle condizioni non favorirlo, procedendo il prima possibile ad una accurata pulizia delle viscere del pesce ed ispezionandolo visivamente in modo accurato.

Per me è una prassi automatica, pesca, eviscerazione immediata, conservazione in ghiaccio, consumo immediato altrimenti surgelazione.

 

Queste 2 foto sono di un alletterato preso stamattina alle 9. Alle 10 era già pulito, alle10:30 era in cella, in attesa è rimasto in ghiaccio.

E questo è un pesce destinato a finire sott'olio (resta scuro come carni ma non ha nulla a che vedere con il tonno-strunz delle scatolette).

Per il sott'olio a mio avviso l'alletterato è meglio del rosso.

 

http://s30.postimg.org/puypkxbr1/2014_07_20_10_12_41.jpg

 

http://s27.postimg.org/mmbt1r99b/2014_07_20_10_14_14.jpg

 

I

 

Questa non è di certo la procedura adottata dalla pesca commerciale per l'immissione del pescato sul mercato, dove il pesce se vuole mantenere la denominazione di pesce fresco deve restare integro (per evitare eventuali sofisticazioni) e di solito resta in circolo sul mercato dai 3 ai 10 giorni con fasi di esposizione al pubblico non sempre nel migliori dei modi (basti pensare a certe bancarelle puzzolenti o a certi camioncini di ambulanti).

Non è la stessa cosa.

In 3/10 giorni l'anisakis può fare quello che vuole, ad esempio bucare l'intestino in putrefazione ed entrare in profondità nelle carni.

 

 

 

 

Ps: dicono che l'anisakis in Mediterraneo anni fa era meno diffuso, ma è sicuramente una frottola, semplicemente ora lo conosce anche il grande pubblico e non solo i veterinari e c'è più attenzione

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Ps: dicono che l'anisakis in Mediterraneo anni fa era meno diffuso, ma è sicuramente una frottola, semplicemente ora lo conosce anche il grande pubblico e non solo i veterinari e c'è più attenzione

 

La tua è una precisazione doverosa ed è seguita da una giusta osservazione: il verme prolifera maggiormente in acque calde perchè il periodo di incubazione è per forza di cose inversamente proporzionale alla temperatura dell'intestino dell'ospite.

Nei mammiferi la temperatura intestinale è alta e fissa perchè sono animali omeotermi mentre l'anisakis è stato progettato da madre natura per proliferare nei pesci e negli invertebrati che sono animali eterotermi.

Cosa significa ciò ? Semplice: la temperatura intestinale dell'ospite d'elezione (pesce o mollusco, non mammifero!) dipende dalla temperatura dell'acqua del mare quindi più sale la temperatura e più si riduce il periodo d'incubazione e si accorcia tutto il ciclo vitale del verme.

Ecco perchè c'è tanto anisakis... il mare che diventa più caldo a propria volta scalda la panza al pesce infetto e l'anisakis ringrazia commosso.

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qualche hanno fa mi feci regalare un paio di chili di saragne per fare un pò di frittura, non vi potete immaginare lo stupore quando all'interno di alcune trovai dei vermi. credo proprio che siano Anisakis, le fotografai per aprire una discussione nel forum ma poi lasciai perdere per mancanza di tempo, le pubblico ora sperando che siano utili . purtroppo sono venute un pò sfocate
 

http://i61.tinypic.com/2rwxkkh.jpg


http://i62.tinypic.com/2dluctt.jpg

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qualche hanno fa mi feci regalare un paio di chili di saragne per fare un pò di frittura, non vi potete immaginare lo stupore quando all'interno di alcune trovai dei vermi. credo proprio che siano Anisakis, le fotografai per aprire una discussione nel forum ma poi lasciai perdere per mancanza di tempo, le pubblico ora sperando che siano utili . purtroppo sono venute un pò sfocate

Non sono uno zoologo e non saprei dirti che bestie sono queste qui ma da quello che ho visto in internet l'anisakis dovrebbe essere bianco o rosa e arrotolato. E pure più piccolo di questi bestioni...

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Di solito l'anisakis va dal bianco al giallo opaco all'ocra, probabilmente la colorazione cambia con il cambiare della composizione delle carni del pesce di origine. L'anisakis nella palamita è giallo dorato.

 

Dal mio punto di vista quelle sono triglie con anisakis davvero enormi, spero che tu abbia buttato tutto subito visto che sono anche nelle carni.

 

 

 

X Oloturia:

che il mare diventi più caldo è discutibile, il mare non è solo acque superficiali ed il pesce sta nel taglio che ritiene ottimale.

Poi ci sono pesci caldi, molto più caldi di qualsiasi mammifero.

I tunnidi sono tutti caldi, appena pescati passano sempre i 40°C, scottano anche in inverno con acque superficiali sui 10/12°C

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X Oloturia:

che il mare diventi più caldo è discutibile, il mare non è solo acque superficiali ed il pesce sta nel taglio che ritiene ottimale.

Poi ci sono pesci caldi, molto più caldi di qualsiasi mammifero.

I tunnidi sono tutti caldi, appena pescati passano sempre i 40°C, scottano anche in inverno con acque superficiali sui 10/12°C

Che il Mediterraneo si stia riscaldando non è una diceria o maldicenza ma è un evento inconfutabile. B)

 

Questo è un testo basato sull'ultimo rapporto IPCC (ente scientifico sovranazionale premio Nobel per la pace per chi non sapesse cosa è...)

Per ulteriori ragguagli potete rivolgervi con vostro comodo direttamente a Riccardo valentini che è uno scienziato italiano facente parte dei massimi esponenti di IPCC:

 

http://www.climatrentino.it/binary/pat_climatrentino/GUALDI.pdf

 

 

Il Prof. Riccardo Valentini è una persona disponibilissima ed è in grado di risolvere molti dubbi espressi sulle pagine di questo forum riguardo all'entità delle minacce al nostro amato ecosistema marino.

Basta contattarlo per email per avere una risposta autorevole.

Risponde a tutti e io personalmente lo inviterei a gestire in prima persona una rubrica di questo forum con grande giovamento generale

Sicuramente è assai più competente di me :rolleyes:

 

Riguardo al calore dei tonni dopo la predazione è abbastanza naturale che i muscoli generino grande quantità di calore sopratutto dopo uno sforzo prolungato in regime anaerobico ed è vero per tutti gli animali quindi anche per i tonni come anche per gli esseri umani.

 

Fai una prova banale: applicati un termometro LCD autoadesivo in un punto qualunque di una tua coscia poi leggi la temperatura a freddo.

Poi fattii una corsetta veloce a perdifiato cioè in sforzo anaerobico per almeno 500 mt.

Poi ri-leggi subito la temperatura della tua coscia e vedrai ben altro e ben di più che i 40°C del tonno! B)

 

Provare per credere & misurare per capire ;)

 

Diciamo che al netto degli sforzi muscolari per eventi occasionali il tonno è e rimane indiscutibilmente un pesce quindi è anche ectotermo

Da wikipedia

 

"In biologia, l'ectotermia (dal greco: ektós = al di fuori; termos = calore) è la condizione degli organismi viventi la cui temperatura corporea dipende dall'ambiente esterno. È un tipo di termoregolazione. Il suo contrario è chiamato endotermia. Non va assolutamente confusa con l'eterotermia.

Ad avere questa caratteristica sono gli invertebrati, i pesci, gli anfibi e i rettili. Si ipotizza che anche i dinosauri fossero ectotermi (anche se le più recenti teorie favoriscono l'omeotermia).

Il fenomeno dell'ectotermia è particolarmente accentuato nei rettili, che devono necessariamente passare diverse ore al sole per poter aumentare la propria temperatura corporea, soprattutto lucertole e serpenti."

 

E poi per tutti gli animali vale comunque sempre la Regola di Bergmann che associa l' aumento delle dimensioni alla diminuzione della temperatura.

Pesci compresi...

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Ed io che ero convinta che il tonno fosse l'unico pesce a sangue caldo! Quindi non lo è? E' come tutti gli altri pesci = temperatura dell'acqua?

Quasi..non è esattamente così. Gli animali ectotermi tendono ad assumere in stato di relativa quiete la temperatura dell'ambiente circostante ma come per tutte le macchine termiche biologiche viventi, i loro muscoli producono calore extra che ne innalza la temperatura corporea rispetto alla temperatura ambientale. Anche di molto come nel caso del tonno.

Se le temperature interna ed esterna fossero perfettamente uguali ciò significherebbe che l'animale è praticamente morto o in animazione sospesa.

Gli ectotermi hanno un sistema circolatorio semplificato rispetto a quello degli animali endotermi perchè la circolazione sanguigna arteriosa si mischia alla circolazione sanguigna venosa e questa proprietà si manifesta nel cuore che è sensibilmente diverso.

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