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Santa Teresa di Gallura, Capo Testa diventa area marina protetta


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Grazie Matteo. Molto utile.

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L'avversione verso il nostro sport da parte della Sig.ra Bianchi è solo per interesse personale , è un fatto chiaro e palese , la sfiga poi ha voluto che costei capitasse proprio a Santa Teresa Gallura .

beh.. la sfiga semmai è tutta e solo nostra. E poi nel caso della Commendatrice Bianchi non trattasi di sfiga ma di scazzo. :whistling:

..scusate la volgarità ma quando ce vò ce vò. :vomito:

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Quanto pensava di incassare il sindaco di Santa teresa di Gallura ?? No perche' e' di ieri la notizia dello stanziamento per le amp , quelle in sardegna Capo Caccia , Capo Carbonara , Sinis e Tavolara , riceveranno 70 mila euro a testa , mentre l'Asinara 40 mila euro ...

Per domani la commissione ambiente della camera dovra' dare un parare in merito .

Modificato da Luca S
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Corvetto,

 

Purtroppo non vedo come sia possibile evitare l'AMP. La rielezione del sindaco e' l'ultimo chiodo che sigilla la bara.

 

Riguardo i fondi, gia' l'anno scorso a domanda diretta il sindaco non seppe cosa rispondere. L'idea e' e' che, a parte i fondi pubblici elargiti a pioggia a tutte le AMP annualmente e per l'eternita', la AMP in qualche modo, magicamente, generi euro. I controlli, anche quelli, magicamente li fara' qualcun altro.

 

E riguardo gli interessi locali e le connivenze, e' tutta roba risaputa da tempo. L'articolo di Davide sulla e-zine che rivela come l'AMP sia ritagliata ad hoc per i diving a scapito di tutti gli altri (professionisti compresi) semplicemente corrobora quello che tutti gia' si aspettavano da tempo. A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre.

 

Appunto...

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Io temo che al sindaco in questione non importi molto di quanto venga stanziato per l'AMP ma di quanto gli frutti a lui indirettamente, sono pronto a scommettere che gli introiti dei diving gli ritornino in qualche modo...

Modificato da dan73
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  • 4 settimane dopo...

Per tutti coloro che si trovassero in zona, l'amministrazione comunale di S. Teresa di Gallura ha indetto una assemblea pubblica il giorno 22 Luglio 2015 alle ore 19:00 presso il teatro comunale "Nelson Mandela".

 

Ordine del giorno: Aggiornamento istruttoria e prima proposta di zonizzazione finalizzata all'istituzione dellarea marina protetta "Capo Testa-Punta Falcone".

 

Saranno presenti i tecnici dell'ISPRA (Leonardo Tunesi, immagino).

 

Io ci saro'.

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democrazia...diritto di voto..con queste parole riempiono la testa agli ignoranti (purtroppo in crescita esponenziale da molti anni). In italia esiste una casta di persone che usano il bene pubblico per interessi personali, da decenni ormai. Non c'è amministrazione locale che non sfrutti la posizione a fini personali giustificando l'operato per il bene della comunità.

Non c'è speranza di cambiare le cose, non in questo paese a meno di una vera rivoluzione. Ma un movimento si fa con i cittadini uniti, noi siamo ancora all'epoca delle lotte tra comuni e tra continentali e non...patria ingrata non avrai le mie ossa, la mia magra consolazione appena potrò andrò via.

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democrazia...diritto di voto..con queste parole riempiono la testa agli ignoranti (purtroppo in crescita esponenziale da molti anni). In italia esiste una casta di persone che usano il bene pubblico per interessi personali, da decenni ormai. Non c'è amministrazione locale che non sfrutti la posizione a fini personali giustificando l'operato per il bene della comunità.

Non c'è speranza di cambiare le cose, non in questo paese a meno di una vera rivoluzione. Ma un movimento si fa con i cittadini uniti, noi siamo ancora all'epoca delle lotte tra comuni e tra continentali e non...patria ingrata non avrai le mie ossa, la mia magra consolazione appena potrò andrò via.

Tanto per restare in tema

http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_23/portofino-navi-crociera-600-metri-dall-area-marina-protetta-associazioni-una-beffa-5da326cc-313a-11e5-baf0-7fcacd4a9aca.shtml

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Notizie?

 

Riccardo,

 

Ho girato il mio resoconto e materiale audio-video a Davide Serra. La redazione di AM ha intenzione di pubblicare un articolo riguardo le conclusioni della riunione, che uscira' probabilmente Martedi'.

 

Una volta uscito l'articolo scrivero' qui le mie considerazioni. Non voglio anticipare nulla; purtroppo, pero', ben poco di cui stare allegri.

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L'articolo e' appena stato pubblicato, invito tutti a leggerlo. Tra l'altro contiene anche un video a mio parere molto importante in quanto si puo' chiaramente sentire il Dott. Tunesi dell'ISPRA spiegare come mai la pesca in apnea non e' compatibile, a modo di vedere del Ministero dell'Ambiente, con le AMP.

 

Alcune considerazioni personali:

 

1. Il sindaco ha esordito dicendo che, essendo stata la discussione sull'AMP al centro della recente campagna elettorale, ed avendo lui rivinto le recenti elezioni del 31 Maggio 2015 (con largo margine, purtroppo, aggiungo), considerava un possibile referendum sull'istituzione dell'AMP come superfluo e superato. Personalmente dubito, vista la generale apatia dei teresini (vedi sotto) che un referendum possa cambiare la situazione. Ma se da un lato capisco (ma non necessariamente condivido) il punto di vista del sindaco, dall'altro preoccupa l'atteggiamento di chi, vincitore, si sente autorizzato ad avere carta bianca su tutto. Ricordo che il mare di S. Teresa appartiene a tutti, non solo ai teresini, e che una volta istituita una AMP e' per sempre.

 

2. L'impressione e' che si sia trattato di una riunione pro forma, ossia un contentino per chi all'AMP e' contrario. Sia il sindao che i rappresentanti dell'ISPRA hanno parlato di "smussare gli angoli": ossia la proposta e' ormai agli stadi finali, e si tratta solo di discutere alcuni dettagli.

Se da un lato e' senz'altro apprezzabile aver avuto la possibilita' di esporre la propria opinione in proposito davanti al sindaco, le istituzioni, e la popolazione locale (la cinquantina di persone presenti...), dall'altro ho trovato personalmente irritante il fatto che, durante l'intera discussione, il sindaco fosse attaccato al telefonino a scrivere SMS.

Sindaco che, a quanto pare, sara' anche presidente dell'AMP. Presidente senza stipendio fino a quando non scadra' il mandato di sindaco. Ho gia' menzionato questo palese conflitto di interessi in precedenza, ma qui volgio sottolineare come si tratti di una mossa alquanto furba: una volta terminato il mandato di sindaco, il sig. Pisciottu si e' garantito un bel vitalizio a spese dei cittadini. Mi chiedo quali siano le competenze del sig. Pisciottu nel campo della protezione ambientale.

 

3. C'e' stato un intervento a favore dell'AMP che, tra le altre cose, elogiava il divieto di pesca in apnea e quello di sci nautico. A parte che non ho mai visto fare sci nautico nelle acque di S. Teresa, ma bisogna per forza istituire una AMP per limitare lo sci nautico?!

Riguardo la pesca in apnea, questa persona si rallegrava del divieto in quanto limitera' il prelievo dei vari pescatori in apnea santateresini che rivendono il pesce in nero. Nel mio intervento ho fatto presente a questa persona che, pur non conoscendo nello specifico la situazione, le leggi che regolano la pesca in apnea e limitano il bracconaggio esistono gia' e vanno rispettate, e che se le leggi non vengono rispettate non e' che creando una AMP, di colpo, chi fa bracconaggio rispettera' le regole. Infatti il mio timore e' che l'esatto contrario succedera': chi, come me, ha sempre pescato rispettando le leggi vigenti continuera' a fare cosi' altrove dove gli e' permesso, lasciando cosi' il campo libero ai pescatori abusivi locali che continueranno a godere non solo della cronica mancanza di controlli, ma ora anche dell'assenza dei pescatori in apnea onesti.

 

4. Nel mio intervento ho fatto presente la selettivita' della pesca in apnea, nonche' il prelievo minimo (1% del prelievo totale). Il Dr. Tunesi dell'ISPRA ha ribattuto, confermando che la pesca in apnea e' molto selettiva e contribuisce in maniera trascurabile al prelievo totale, ma al contempo sostenendo che la presenza del pescatore in apnea muta il comportamento del pesce che impara a riconoscere l'uomo come una minaccia. Il divieto della pesca in apnea nelle AMP, insomma, ha poco o nulla a che fare con il prelievo, ma sarebbe incompatibile a causa di questi mutamenti di comportamento delle specie ittiche. Tale mutamento nel comportamento, invece, non si riscontra con altri metodi di pesca come reti, palamiti, nasse, etc... Essendo uno dei motivi principali per la creazione di un'AMP quello di presentare alle persone i pesci in una situazione quanto piu' naturale possibile, la pesca in apnea non e' compatibile. Io ho ribattuto dicendo che questo e' probabilmente vero per le speci stanziali come la cernia, ma per speci pelagiche probabilmente la situazione e' diversa, e che si puo' prendere esempio dalla Corsica dove il prelievo di alcune speci stanziali come la cernia o la corvina e' vietato, ma nel Parco di Bonifacio tutte le altre specie possono essere pescate in apnea.

 

5. Riguardo l'intervento del Dr. Tunesi, ho ribattuto ponendo una domanda: se la pesca in apnea muta il comportamento del pesce, come si spiega che a Lavezzi, dove la pesca in apnea e' vietata, il pesce si dimostra socievole, anche se Lavezzi si trova nel mezzo del Parco di Bonifacio dove invece la pesca in apnea e' permessa? Basta dare un'occhiata a questa cartina: il parco di Lavezzi si trova esattamente al centro della zona azzurrina, ossia la zona dove e' permesso fare pesca in apnea.

Questa mia considerazione e' stata accantonata con poche parole sia da Tunesi che dal sindaco, il quale ha detto che e' come dire che a Monte Russu i pesci si comportano in un modo e a Capo testa in un altro, ossia due zone molto distanti tra loro. Evidentemente ne' il Dr. Tunesi ne' il sindaco hanno mai visto la cartina del Parco di Bonifacio dove, ripeto, l'area di Lavezzi e' al centro esatto della zona dove e' permesso pescare in apnea.

Cose da pazzi.

 

6. Ho trovato tanto sorprendente quanto deludente il fatto che, nonostante nella riunione si sia parlato parecchio di pesca in apnea, nessuno della popolazione locale abbia fatto un intervento a proposito, nonostante diversi pescatori in apnea di S. Teresa fossero presenti. Nessuno. Io, turista che si reca a S. Teresa solo 1 mese all'anno, sono stato il solo a dire qualcosa.

Da sottolineare la presenza di rappresentatni dei diving, nessuno dei quali ha preso la parola (ma a questo punto, con un'AMP ritagliata su misura per i diving, avevano solo da perdere a dire qualcosa), e la totale assenza di rappresentanti della nautica (rimessaggio, noleggio, etc...); capisco che il 22 Luglio e' nel mezzo della stagione, ma questa decisione colpira' chi, come me, tiene barca a S. Teresa e la lascia in rimessaggio ad uno dei cantieri locali.

 

7. Al termine dell'incontro ho poi chiesto al Dr. Tunesi se questa incompatibilita' tra pesca in apnea e AMP e' una cosa codificata dalla legge. Mi ha citato le varie leggi, dalla 979 del 1982, alla 394, fino alla 426 (a proposito: il sindaco ha ammesso candidamente di non aver mai letto la legge!), ma in nessuna e' esplicitamente scritto che in AMP non si puo' pescare: si tratta di una direttiva del Ministero dell'Ambiente, e come tale e' accettata in tutte le AMP.

Vorrei a questo proposito citare quest'altro articolo riguardo la AMP di Capraia che andra' a sostituire i vincoli a mare stabiliti con il decreto istitutivo del Parco dell'Arcipelago Toscano. Tale AMP, insieme alle zone A, B1, B2, e C, avra’ anche una zona D nella quale sara’ possibile effettuare la pesca, inclusa la pesca in apnea autorizzata e contingentata.

Se da un lato si tratta ancora di una proposta, la quale necessita di essere presentata per l’approvazione ai vari enti, dall’altro questa proposta di zonazione dimostra due cose importanti:

  1. Che la pesca in apnea non e’ incompatibile con il concetto di area marina protetta.
  2. Che le amministrazioni locali hanno gli strumenti e la flessibilita’ per decidere che tipo di regolamentazione darsi per le proprie aree marine protette, incluse zonizzazioni che vanno al di fuori delle canoniche zone A, B e C (come tra l’altro si e’ visto per l’AMP di S. Teresa) e la possibilita’ di permettere in determinate aree di permettere la pesca in apnea.

 

8. Il sindaco si e' detto possibilista riguardo una possibile modifica della zonazione, in modo da ridurla per poter consentire anche la pratica della pesca in apnea (che loro continuano a chiamare pesca subacquea). Ma cio' che e' chiaro e' che all'interno dell'AMP la pesca in apnea non sara' mai consentita: se riducono l'ampiezza della zona prevista per l'AMP, si potra' pescare al di fuori dell'AMP. La mia impressione e' che, nella migliore delle ipotesi, lasceranno fuori dall'AMP la zona della Colba. Ricordo che, secondo la proposta attuale, l'estensione dell'AMP e' enorme: da Pultiddolu a Ovest fino a Porto Pozzo a Est. La sola zona A, che escludera' a tutto e tutti le secche del Diavolo, e grande quanto due volte Capo Testa. Tra l'altro essendo questa zona A parecchio lontano dalla costa, mi chiedo chi andra' a controllare che li' non ci transiti nessuno, o che nessuno dei pescatori locali vada a buttarci le reti.

Porto Pozzo e' escluso dall'AMP in quanto sembra che ci sia un progetto per la costruzione di un porto turistico e quindi Porto Pozzo ha preteso di rimanere fuori dalla AMP. A dimostrazione che a far girare la giostra sono gli interessi economici locali, e non la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.

 

9. E' stato di fatto impossibile imbastire una discussione col Dr. Tunesi su idee e proposte. Ad esempio, quando ho citato Capraia, il Dr. Tunesi mi ha fatto presente che Capraia non e' AMP ma parco, e quindi la regolamentazione e' diversa. Devo dire che su questo punto la situazione in Italia sembra fatta apposta per creare confusione, in quanto le AMP cadono sotto il Ministero dell'Ambiente, le aree di ripopolamento (avevo menzionato aree a rotazione come esistono in Corsica) ricadono sotto il ministero dell'Agricoltura e Politiche Agricole, e i parchi sono a se stanti. Insomma, come complicarsi la vita inutilmente.

Ogni volta che proponevo un'alternativa e citavo un esempio diverso, la risposta tendeva ad essere "Ma quello esiste gia', pero' siccome cade sotto un ministero diverso con le AMP non ha nulla a che fare". Lo stesso argomento e' stato usato per ribattere alla mia osservazione che nella riserva di Bonifacio si puo' pescare in apnea, basta avere il permesso che viene rilasciato gratis a tutti. Anche li' il dibattito non inizia neppure, in quanto mi si dice che una riserva e' diversa da una AMP, e quindi non si puo' portare ad esempio. Stessa cosa per le aree a rotazione: in Italia sono chiamate aree di ripopolamento e cadono sotto il Ministero dell'Agricoltura, quindi non se ne puo' parlare quando parliamo di AMP, che invece cadono sotto il ministero dell'Ambiente. Insomma, secondo i tecnici dell'ISPRA le AMP sono confrontabili solo con le AMP.

Il Dr. Tunesi mi e' sembrato senz'altro una persona competente e preparata, ma purtroppo fondamentalmente un burocrate. Frustrante.

 

10. Ultima considerazione: sul sito del Comune sara' possibile a breve e per un periodo limitato fare commenti e proposte riguardo la zonizzazione e la regolamentazione proposta. Invito tutti, anche coloro che a S. Teresa non sono mai stati, a far sentire la vostra voce concretamente. Io ho l'impressione che il sindaco abbia almeno l'intenzione di ascoltare alcuni suggerimenti, e che si puo' provre a far breccia sia sul lato economico (i pescatori in apnea portano solid con: vitto, alloggio, rimessaggio, posto barca, etc...; sono inoltre probabilmente l'unica categoria turistica che si reca a S. Teresa fuori stagione) che sul fatto che il divieto di pesca in apnea nelle AMP non e' codificato in legge, e che eccezioni esistono, come quella di Capraia.

 

Grazie a tutti quelli che si sono letti l'intero intervento.

 

:bye:

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Innanzitutto grazie Matteo .

 

" che bisogno c’è di farle sconfinate e di fatto incontrollabili quando gli spot di immersione sono limitati? Forse perché i finanziamenti vanno in base alla superficie?! "

 

Nella tua domanda a fine articolo e la tua conseguente autorisposta , e' racchiuso tutto il nocciolo delle AMP / pesca in apnea . Non c'e' bisogno di aggiungere altro

 

Non riporto x l'ennesima volta quello che succede in corsica , sono stufo (aree offlimits piccole e controllabili con un binocolo).

 

Ed e' veramente uno schifo che i praticanti locali se ne fottano alla grande .

 

L'ignoranza e' una brutta bestia , vedi commenti come quelli che hai riportato , addirittura "finalmente" non si potra' fare sci nautico mhaaa... la dice lunga su chi i politici arraffoni puntano e fanno leva , sulla massa celebrolesa .

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