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Commissione EU propone di vietare le reti da posta derivanti


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Segnalo il seguente comunicato stampa nel sito della comunità eu http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-563_it.htm

 

Pesca: la Commissione europea propone di vietare completamente le reti da posta derivanti

 

La Commissione europea intende vietare la pesca con qualsiasi tipo di rete da posta derivante in tutte le acque dell'UE a partire dal 1° gennaio 2015. Benché già esistano norme che vietano l'uso di reti da posta derivanti per la cattura di determinate specie migratorie, questa pratica continua a destare preoccupazioni a causa delle catture accidentali di mammiferi marini, tartarughe di mare e uccelli marini, per la maggior parte protetti dalla normativa dell'UE.

 

Al fine di combattere l'elusione delle norme, la proposta della Commissione prevede un divieto totale della pesca con reti da posta derivanti nell'UE nonché il divieto di tenere tali reti a bordo dei pescherecci. Inoltre, per evitare ambiguità, la proposta precisa l'attuale definizione di rete da posta derivante.

 

Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "La pesca con reti da posta derivanti distrugge gli habitat marini, mette in pericolo la fauna marina e minaccia di compromettere la pesca sostenibile. Sono convinta che l'unico modo per eliminarla definitivamente sia disporre di norme chiare che non lascino spazio ad interpretazioni.

 

Dobbiamo colmare eventuali lacune e semplificare il controllo e l'applicazione della normativa da parte delle autorità nazionali. Ciò consentirà anche in definitiva di salvaguardare la sussistenza dei pescatori che hanno applicato le norme negli ultimi anni. Il divieto vuole essere un chiaro messaggio che non saranno più tollerate pratiche irresponsabili."

 

Le reti da posta derivanti sono reti da pesca lasciate alla deriva sulla superficie del mare o in prossimità della stessa per catturare specie di pesci che si trovano nella parte superiore della colonna d'acqua. Dal 2002 tutte le reti da posta derivanti, indipendentemente dalle dimensioni, sono state vietate nelle acque dell'Unione se destinate alla cattura di specie altamente migratorie come il tonno e il pesce spada.

 

Tuttavia, l'attuale quadro legislativo dell'UE ha dato prova di carenze e lacune. La natura artigianale dei pescherecci in questione e il fatto che essi non operano congiuntamente nelle stesse zone consentono di sfuggire più facilmente al monitoraggio, al controllo e alla corretta applicazione delle norme. Continuano ad essere segnalate attività di pesca illegali con reti da posta derivanti condotte dai pescherecci dell'Unione e quest'ultima è stata oggetto di critiche con riguardo al rispetto degli obblighi internazionali applicabili.

Il divieto sulle reti da posta derivanti è in linea con l'obiettivo della nuova politica comune della pesca di ridurre al minimo l'impatto delle attività di pesca sugli ecosistemi marini e limitare il più possibile le catture indesiderate. In funzione delle priorità degli Stati membri, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) potrebbe essere utilizzato per sostenere la transizione verso un divieto totale, purché siano rispettate determinate condizioni.

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Sicuramente senza derivanti a beneficiarne saranno gli spada, ma come tecnica professionale più micidiale del momento metterei al primo posto il cianciolo, al secondo i long-line (palangari fissi che restano sempre in pesca) mentre la paranza è distruttiva per i fondali (sempre che esistano ancora dei fondali da distruggere).

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Ma perché ce l'avete col cianciolo??? Non sapete che il TAR della Campania, PREVIO PARERE POSITIVO DEL MIPAAF, ha ritenuto questa forma di pesca COMPATIBILE CON LE FINALITA' DI UN'AREA MARINA PROTETTA? Tant'è che probabilmente verrà riammessa nell'AMP di Nettuno. Mentre la PiA, ovviamente, no!

A volte penso di essere su scherzi a parte, poi mi rendo conto che è tutto vero e m'inc...o come una bestia.

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Pesca: la Commissione europea propone di vietare completamente le reti da posta derivanti

 

La Commissione europea intende vietare la pesca con qualsiasi tipo di rete da posta derivante in tutte le acque dell'UE a partire dal 1° gennaio 2015. Benché già esistano norme che vietano l'uso di reti da posta derivanti per la cattura di determinate specie migratorie, questa pratica continua a destare preoccupazioni a causa delle catture accidentali di mammiferi marini, tartarughe di mare e uccelli marini, per la maggior parte protetti dalla normativa dell'UE.

 

Al fine di combattere l'elusione delle norme, la proposta della Commissione prevede un divieto totale della pesca con reti da posta derivanti nell'UE nonché il divieto di tenere tali reti a bordo dei pescherecci. Inoltre, per evitare ambiguità, la proposta precisa l'attuale definizione di rete da posta derivante.

 

Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "La pesca con reti da posta derivanti distrugge gli habitat marini, mette in pericolo la fauna marina e minaccia di compromettere la pesca sostenibile. Sono convinta che l'unico modo per eliminarla definitivamente sia disporre di norme chiare che non lascino spazio ad interpretazioni.

 

Dobbiamo colmare eventuali lacune e semplificare il controllo e l'applicazione della normativa da parte delle autorità nazionali. Ciò consentirà anche in definitiva di salvaguardare la sussistenza dei pescatori che hanno applicato le norme negli ultimi anni. Il divieto vuole essere un chiaro messaggio che non saranno più tollerate pratiche irresponsabili."

 

Le reti da posta derivanti sono reti da pesca lasciate alla deriva sulla superficie del mare o in prossimità della stessa per catturare specie di pesci che si trovano nella parte superiore della colonna d'acqua. Dal 2002 tutte le reti da posta derivanti, indipendentemente dalle dimensioni, sono state vietate nelle acque dell'Unione se destinate alla cattura di specie altamente migratorie come il tonno e il pesce spada.

 

Tuttavia, l'attuale quadro legislativo dell'UE ha dato prova di carenze e lacune. La natura artigianale dei pescherecci in questione e il fatto che essi non operano congiuntamente nelle stesse zone consentono di sfuggire più facilmente al monitoraggio, al controllo e alla corretta applicazione delle norme. Continuano ad essere segnalate attività di pesca illegali con reti da posta derivanti condotte dai pescherecci dell'Unione e quest'ultima è stata oggetto di critiche con riguardo al rispetto degli obblighi internazionali applicabili.

 

Il divieto sulle reti da posta derivanti è in linea con l'obiettivo della nuova politica comune della pesca di ridurre al minimo l'impatto delle attività di pesca sugli ecosistemi marini e limitare il più possibile le catture indesiderate. In funzione delle priorità degli Stati membri, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) potrebbe essere utilizzato per sostenere la transizione verso un divieto totale, purché siano rispettate determinate condizioni.

Mercoledì 14 maggio o forse giovedì 15 maggio al mattino, una delegazione di pescatori di Bagnara Calabra viene ricevuta dal Direttore Generale del settore pesca del MIPAAF. Oggetto: richiesta di deroghe ai divieti di utilizzo di “spadare” e altri tipi di derivanti.

 

Giovedì 15 maggio alle ore 17.00 circa, il Commissario europeo alla Pesca Damanaki, annunciato la proposta di Regolamento per il bando in tutti i mari europei delle reti derivanti, spesso utilizzate illegalmente in Italia esponendoci ad una pesante sanzione a livello europeo.

 

Venerdì 16 maggio, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in una intervista a Repubblica commenta le immagini girate dai sommozzatori dopo il naufragio del 3 ottobre 2013 nel quale persero la vita, nei pressi di Lampedusa, 366 migranti. A giudizio del premier: "…..Mare nostrum non può essere solo nostrum, dell'Italia, deve essere invece un'iniziativa europea. A Reggio Calabria mi ha colpito il racconto di un pescatore che ha spiegato come l'Europa imponga le modalità di pesca del pesce spada, entrando nei dettagli e creando problemi. Ecco, un'Europa che ci dice tutto del pesce spada ma che si gira dall'altra parte di fronte ai migranti morti, di sicuro va cambiata. …….".

 

Sono eventi disgiunti?

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No secondo me dice giusto Renzi i campi di accoglienza dovrebbero gestirli i tedeschi che in questo tipo di cose son piu precisi, ma le reti vanno abolite che tanto ci sono allevamenti di tonni e orate a sopperire il bisogno di pescato

Modificato da Tango
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La Commissione europea intende vietare la pesca con qualsiasi tipo di rete da posta derivante in tutte le acque dell'UE a partire dal 1° gennaio 2015. Benché già esistano norme che vietano l'uso di reti da posta derivanti per la cattura di determinate specie migratorie, questa pratica continua a destare preoccupazioni a causa delle catture accidentali di mammiferi marini, tartarughe di mare e uccelli marini, per la maggior parte protetti dalla normativa dell'UE.

 

Al fine di combattere l'elusione delle norme, la proposta della Commissione prevede un divieto totale della pesca con reti da posta derivanti nell'UE nonché il divieto di tenere tali reti a bordo dei pescherecci. Inoltre, per evitare ambiguità, la proposta precisa l'attuale definizione di rete da posta derivante.

 

Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "La pesca con reti da posta derivanti distrugge gli habitat marini, mette in pericolo la fauna marina e minaccia di compromettere la pesca sostenibile. Sono convinta che l'unico modo per eliminarla definitivamente sia disporre di norme chiare che non lascino spazio ad interpretazioni.

 

Dobbiamo colmare eventuali lacune e semplificare il controllo e l'applicazione della normativa da parte delle autorità nazionali. Ciò consentirà anche in definitiva di salvaguardare la sussistenza dei pescatori che hanno applicato le norme negli ultimi anni. Il divieto vuole essere un chiaro messaggio che non saranno più tollerate pratiche irresponsabili."

 

Le reti da posta derivanti sono reti da pesca lasciate alla deriva sulla superficie del mare o in prossimità della stessa per catturare specie di pesci che si trovano nella parte superiore della colonna d'acqua. Dal 2002 tutte le reti da posta derivanti, indipendentemente dalle dimensioni, sono state vietate nelle acque dell'Unione se destinate alla cattura di specie altamente migratorie come il tonno e il pesce spada.

 

Tuttavia, l'attuale quadro legislativo dell'UE ha dato prova di carenze e lacune. La natura artigianale dei pescherecci in questione e il fatto che essi non operano congiuntamente nelle stesse zone consentono di sfuggire più facilmente al monitoraggio, al controllo e alla corretta applicazione delle norme. Continuano ad essere segnalate attività di pesca illegali con reti da posta derivanti condotte dai pescherecci dell'Unione e quest'ultima è stata oggetto di critiche con riguardo al rispetto degli obblighi internazionali applicabili.

 

Il divieto sulle reti da posta derivanti è in linea con l'obiettivo della nuova politica comune della pesca di ridurre al minimo l'impatto delle attività di pesca sugli ecosistemi marini e limitare il più possibile le catture indesiderate. In funzione delle priorità degli Stati membri, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) potrebbe essere utilizzato per sostenere la transizione verso un divieto totale, purché siano rispettate determinate condizioni.

Mercoledì 14 maggio o forse giovedì 15 maggio al mattino, una delegazione di pescatori di Bagnara Calabra viene ricevuta dal Direttore Generale del settore pesca del MIPAAF. Oggetto: richiesta di deroghe ai divieti di utilizzo di “spadare” e altri tipi di derivanti.

 

 

 

I pescatori di Bagnara è ora che imparino a trattare il mare come si deve e a non considerarlo più come la discarica del paese.

Hanno avuto i soldi per dismettere le spadare e adesso vogliono ricominciare???

Per quanto riguarda le reti, se ci fosse del pesce disponibile, le butterebbero anche sulla spiaggia........

Meglio che non dica altro non vorrei sfangare troppo......

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Eventi disgiunti o meno il solo fatto che un gruppo di pescatori di un paese come Bagnara Calabra sia riuscita a farsi ricevere dal Direttore Generale del settore pesca del MIPAAF la dice lunga sul potere della pesca professionale. Secondo me l'Europa fa bene a dirci tutto sul pesce spada visto che noi sulla pesca professionale e su altre - troppe - cose facciamo orecchi da mercante; sul fatto che poi non ci consideri per altri problemi, questo dipende unicamente dall'incapacità di chi ci ha rappresentato in Europa negli ultimi 20 anni.

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