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Un arbalete "da viaggio", consigli e opinioni


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Perchè non prepari un pacco e te lo spedisci prima di partire all'indirizzo in cui alloggerai o da qualche amico? Ci spendi qualche soldo per la spedizione ma almeno hai il tuo fucile

perché siamo in barca, arriviamo all'aeroporto, prepariamo barca e cambusa e partiamo, tornando nello stesso porto dopo una settimana; non mi fido per niente a spedire un pacco in Grecia in un porto a degli sconosciuti dopo aver visto come "lavorano" nei porti greci vicino ad Atene.

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Ciao, se opti per la spedizione o per imbarcarlo in stiva come attrezzature sportive, procurati un tubo in pvc di quelli usati nelle condutture (li trovi nei brico, leroy merlin e negozi specializzati in edilizia) di diametro di 20 cm. e lunghezza di 150 cm. (verifica il limite degli ingombranti) a cui metterai i tappi che vengono realizzati apposta.

Da un lato lo puoi sigillare in modo permanente e l'altro tappo lo puoi mettere in modo tale che si possa aprire, magari tenendolo chiuso con un lucchetto.

Il fucile dovrà essere avvolto nel pluriball e/o nella muta e dentro ci puoi mettere anche la maschera, lo snorkel e tutto ciò che ci entra e ti aiuta a tenere il fucile ben fermo e al riparo da urti.

Tieni presente che nessuno avrà riguardo per il tuo bagaglio e c'è chi ha trovato il fucile rotto anche con tutte queste precauzioni.

Il tubo col suo contenuto lo puoi inserire per comodità dentro una sacca portafucili che ti agevolerà il trasporto.

Nel Tiro Sub abbiamo spesso le stesse esigenze di trasporto dei fucili in aereo e spesso si va a fortuna con i controlli che possono essere più o meno zelanti, indipendentemente da quello che dichiari come contenuto.

L'anno scorso con easyjet, all'imbarco a Malpensa non abbiamo avuto alcun tipo di problema, invece al ritorno, a Napoli siamo incappati in un addetto tanto zelante quanto incompetente (sembrava di nuovo incarico) che ci ha bloccati per una buona mezz'ora, facendoci aprire il tubo per vedere dal vivo i fucili, facendo ogni tipo di verifica sulla presenza di esplosivi e diverse telefonate per accertarsi che non ci fossero problemi.

Alla fine ci ha anche chiesto se le "molle" erano cariche... :boxed::banging:

L'unica riflessione positiva è che trattandosi di sicurezza, anche della nostra, ben vengano questi controlli, purché siano fatti con cognizione di causa e non a testa di quiz solo perchè sei timorato di ciò che ignori...

Credo che la soluzione della spedizione col corriere, se praticabile, è quella migliore.

Ti toccherà trovare un "basista" affidabile che riceve il pacco ed hai risolto tutti i problemi.

Ciao. Pepu.

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grazie dei consigli pepu! Sei stato gentilissimo. Vedrò di sentire Easyjet con l'opzione tubo; mal che vada mi dedicherò alle riprese subacquee tutto il tempo :-|

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immagino che la barca la noleggiate,magari con pilota a bordo:senti chi ve la noleggia se ci butta dentro anche un pò di attrezzatura da pesca,cannette da traina,da bolentino,fucili,immagino possa farlo senza problemi,e già che ci sei chiedigli se ci sono da richiedere permessi o c'è una legislazione particolare per la pesca e la pia in particolare :siiiii:

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Sì la barca la noleggiamo ma senza skipper, c'è un adeguato numero di persone con patente nautica ed esperienza. Le canne ce le portiamo. Come navigazione ti devo dire che dall'esperienza di due anni fa è una favola: a inizio giugno si naviga tra le isole incrociando pochissime barche e pochissima gente anche nei paesi, favoloso. Il vero problema è il porto turistico di Atene, non puoi fare affidamento su nessuno, consigliano di chiudere sempre il tambuccio a chiave, un ambiente da cui scappare in fretta e in cui non riesci a trovare nessuno che ti aiuti per cose che non siano l'essenziale check della barca. A confronto in alcune marine molto semplici ma funzionali della Croazia sembra di essere trattati da re, era bastata una mail per avere da loro direttamente all'arrivo in porto il permesso per pescare. È proprio Atene e il personale della marina su cui so di non poter fare alcun affidamento. È un passaggio obbligato in cui contiamo di rimanere solo il tempo strettamente necessario per andar via e riconsegnare la barche. Fuori da Atene nelle isole in quel periodo sembra di stare fuori dai nostri mari.

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