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da che parte stare....?3


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Mauro e' sicuramente vero che l'impatto di forme di prelievo come quelle praticate da alcune minoranze etniche,al di la' di considerazioni formali sull'essere o meno legate alla tradizione,non costituiscono il problema. S'inseriscono pero' in un panorama piu' ampio,fatto di sensibilita' e conoscenze diverse,anche se sono comunque,non ho difficolta' a riconoscerlo,solo una parte molto piccola,sostanzialmente ininfluente,di qualcosa di molto piu' grande. Ma proprio per questa ragione,per essere un'espressione di una tendenza che molti conoscono e disapprovano e certo pure per la visibilita' mediatica che ormai copre ogni cosa non mi sembra cosi' strano che tante persone reagiscano negativamente. E non credo siano tutti animalisti invasati o servi di una cultura subdola e con pretese di asservimento. Da qua' poi si puo',anche se non tutti evidentemente concordano,partire e ampliare il discorso,tra persone ragionevoli solitamente succede. Antonio.

Ricordati che l'animalismo è anche tanto di facciata, il più delle volte funziona da imbonitore dell'animo per interessi più subdoli. Visto che l'umano è intrinsicamente sensibile al rapporto con gli animali qualcuno sfrutta la situazione per promuoversi come persona più sensibile e quindi più umana (vedi l'animale imbracciato come un orpello dai politici).

Ma il rapporto uomo animale è sempre quello, l'uomo ha il dominio sul mondo animale e lo utilizza per i propri fini a piacimento, innanzi tutto nei rapporti uomo contro uomo.

Un poco come i bombolari dei diving che da una parte portano le sardine (pescate con reti di distruzione di massa) alla cernia e se la prendono con noi perchè proviamo a pescarla, e poi la sera cenano con l'aragosta raspata illegalmente 10 metri più giù di dove portano i turisti/clienti.

 

Il ragionamento dell'amico Anonimo non c'entra con l'animalismo che come giustamente dici tù spesso è solo facciata di chi espone l'amico animale e poi se fotte dei "cristiani" , anche io non sopporto gli animalisti fondamentalisti del tipo quelli che vanno ad assaltare le baleniere giapponesi (e quelli se le mangiano le balene non fanno spazzole per auto con i fanoni) o quelli che impediscono di fare salsiccie con i suini che distruggono i boschi o agrodolce con i conigli che distruggono i vigneti.. o quelli che impediscono di fare ricerca medica con gli esperimenti. Certo mi indigno anche io se gli esperimenti sugli animali li fanno per testare cosmetici o se allevano animali per strappargli il pelo che una elegante signora deve esibire al teatro.

 

Abbiamo il dominio del mondo animale è vero! ma siccome anticchia di cervello in più dovremmo averlo e un pò coscienza ambientale è maturata nel corso degli ultimi decenni si tratta allora di dominare e sfruttare le risorse animali in maniera etica, rinnovabile e sensata per soddisfare i bisogni primari, dove per buon senso intendo che non si possono pescare mille tonnellate di pesce per produrre mille chili di manzo o che non si possono buttare a mare 100 kg di pescetti per pescare 100 kg di pescespada

 

Poi dei bombolari del diving non mi interessa se gli danno due sardine, i nostri cani e i nostri gatti mangiano uguale!! se ci sono delle persone a cui piace fotografare le cernie piuttosto che sparagli lo trovo più che normale e per i diving è onesto lavoro, chi si raspa l'aragosta lo faccia pure, ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni

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io vedo una cosa sostanziale...al di là dell'animalismo e gli animali umanizzati

si consuma troppo, lo stile di vita portato dai USA con le fighe di plastica e la coca coila e gli hamburgher è dannoso

lo dico dopo 3 gg di digiuno non per motivi religiosi ma per ripulirmi il sangue, per stare bene insomma...a milano c'è EXPO giusto per capire quanto sia importante il tema dell'alimentazione

la cultura del mangiare và a globalizzarsi insomma e di sicuro non sarà quella del consumismo ad avere maggior riscontro, un'alimentazione sana e magari anche qualche quaresima sarà il verbo

...ora vado a sfondarmi al sushi woc che mangi quel che vuoi e paghi sempre 12euro...c@**o ci ho una fame che mi mangerei un delfino :ajo:

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Mauro e' sicuramente vero che l'impatto di forme di prelievo come quelle praticate da alcune minoranze etniche,al di la' di considerazioni formali sull'essere o meno legate alla tradizione,non costituiscono il problema. S'inseriscono pero' in un panorama piu' ampio,fatto di sensibilita' e conoscenze diverse,anche se sono comunque,non ho difficolta' a riconoscerlo,solo una parte molto piccola,sostanzialmente ininfluente,di qualcosa di molto piu' grande. Ma proprio per questa ragione,per essere un'espressione di una tendenza che molti conoscono e disapprovano e certo pure per la visibilita' mediatica che ormai copre ogni cosa non mi sembra cosi' strano che tante persone reagiscano negativamente. E non credo siano tutti animalisti invasati o servi di una cultura subdola e con pretese di asservimento. Da qua' poi si puo',anche se non tutti evidentemente concordano,partire e ampliare il discorso,tra persone ragionevoli solitamente succede. Antonio.

Ricordati che l'animalismo è anche tanto di facciata, il più delle volte funziona da imbonitore dell'animo per interessi più subdoli. Visto che l'umano è intrinsicamente sensibile al rapporto con gli animali qualcuno sfrutta la situazione per promuoversi come persona più sensibile e quindi più umana (vedi l'animale imbracciato come un orpello dai politici).

Ma il rapporto uomo animale è sempre quello, l'uomo ha il dominio sul mondo animale e lo utilizza per i propri fini a piacimento, innanzi tutto nei rapporti uomo contro uomo.

Un poco come i bombolari dei diving che da una parte portano le sardine (pescate con reti di distruzione di massa) alla cernia e se la prendono con noi perchè proviamo a pescarla, e poi la sera cenano con l'aragosta raspata illegalmente 10 metri più giù di dove portano i turisti/clienti.

 

Il ragionamento dell'amico Anonimo non c'entra con l'animalismo che come giustamente dici tù spesso è solo facciata di chi espone l'amico animale e poi se fotte dei "cristiani" , anche io non sopporto gli animalisti fondamentalisti del tipo quelli che vanno ad assaltare le baleniere giapponesi (e quelli se le mangiano le balene non fanno spazzole per auto con i fanoni) o quelli che impediscono di fare salsiccie con i suini che distruggono i boschi o agrodolce con i conigli che distruggono i vigneti.. o quelli che impediscono di fare ricerca medica con gli esperimenti. Certo mi indigno anche io se gli esperimenti sugli animali li fanno per testare cosmetici o se allevano animali per strappargli il pelo che una elegante signora deve esibire al teatro.

 

Abbiamo il dominio del mondo animale è vero! ma siccome anticchia di cervello in più dovremmo averlo e un pò coscienza ambientale è maturata nel corso degli ultimi decenni si tratta allora di dominare e sfruttare le risorse animali in maniera etica, rinnovabile e sensata per soddisfare i bisogni primari, dove per buon senso intendo che non si possono pescare mille tonnellate di pesce per produrre mille chili di manzo o che non si possono buttare a mare 100 kg di pescetti per pescare 100 kg di pescespada

 

Poi dei bombolari del diving non mi interessa se gli danno due sardine, i nostri cani e i nostri gatti mangiano uguale!! se ci sono delle persone a cui piace fotografare le cernie piuttosto che sparagli lo trovo più che normale e per i diving è onesto lavoro, chi si raspa l'aragosta lo faccia pure, ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni

 

Peppe

non hai colto le contraddizioni. Il bombolaro del diving che raspa l'aragosta e chiede l'AMP per avere la sua cernia ammaestrata a sardine da far fotografare non ha proprio nulla dell'ambientalista, come non sono ambientalisti coloro che pasturano i cinghiali a suon di sbobba fino a farseli entrare in casa. Saranno animalari, o forse animali pure loro, ma non ambientalisti.

E poi chi accusa Antonio di essere animalista? Antonio parla di responsabilità dell'umanità, vorrebbe una umanità in grado di contenere in limiti accettabili il proprio impatto sull'ambiente e sulle altre specie, io parlo di inevitabilità dell'impatto che iniziò fin dalla comparsa del primo Homo sulla terra. Idelismo e realismo, non sono posizioni incompatibili.

Incompatibile invece è l'animalismo tout court, che vorrebbe l'annullamento di ogni forma di sfruttamento animale.

Non ci si rende conto che senza lo sfruttamento animale il genere Homo neppure sarebbe mai esistito, ad esser coerente l'animalista al posto di protestare contro il medico che testa i medicinali su una cavia dovrebbe auto-annichilirsi.

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http://www.vastonotizie.it/wp/wp-content/uploads/2013/03/Greenpeace-e-scatolette-di-tonno.jpg

 

Ma chissà quanto delfino marca "Tonnonostronzo" vi sarete mangiati anche voi sotto le mentite spoglie di un'innocua scatoletta di tonno del discount sotto casa :vomito:

..ma di che stiamo a discutere? Mavaccagher :D

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Ma chissà quanto delfino marca "Tonnonostronzo" vi sarete mangiati anche voi sotto le mentite spoglie di un'innocua scatoletta di tonno del discount sotto casa :vomito:

..ma di che stiamo a discutere? Mavaccagher :D

 

No no impossibile!

In sta landa si consuma solo tonno sottolio casereccio, con genuino filetto di rosso dell'Adriatico. E' un poco più scuro, ma nulla a che vedere col tonno di pesceporcu sbiancato o di malupisci

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No no impossibile!

In sta landa si consuma solo tonno sottolio casereccio, con genuino filetto di rosso dell'Adriatico. E' un poco più scuro, ma nulla a che vedere col tonno di pesceporcu sbiancato o di malupisci

 

:laughing: un'altra bella risposta era: "..io al discount? MAI MESSO PIEDE! ...io mai! ..tonno solo alla COOOOOOOOOP o alla COGNAT :laughing::fish:

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:blink: e già!! e noi ore a discutere sulla troglodita tribù giapponese di mangiatori di tursiopi

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