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Sardegna,nuova proposta di legge


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Qualcosa sono riuscito a sapere, ma mi occorrono ulteriori conferme...forse non c'è da essere così pessimisti...   Stay Tuned!

Fare marcia indietro presuppone che l'idea di regolamentazione fosse condivisa.   Invece, almeno dalle prime verifiche, sembrerebbe trattarsi di personalismi che trovano ben poco appoggio a prescinder

Siamo alle solite. Il disegno di legge è l'ennesima riprova di come in Italia si sia specialisti nella reinvenzione inutile della ruota unita a incapacità congenita di normare le attività con un minimo di conoscenza e competenza.

Insomma, si inventano un sacco di robe nuove con tecnica legislativa improbabile ma non si risolve nessuno dei problemi vecchi 40 anni e ormai noti e stranoti (solo qui su AM ne parliamo da 13 anni).

 

Già in fase di classificazione questi fenomeni si sono peritati di allinearsi ai principi europei e nazionali salvo poi rivedere le tipologie di pesca, auto-costringendosi a postille e specificazioni inutili. Ad esempio, la pesca scientifica, che è sempre esistita... sparisce.

L'esercizio della pesca è addirittura costituito dall'avere a bordo delle imbarcazioni attrezzi o strumenti atti alla separazione degli organismi marini dal loro habitat e le attività preparatorie "dirette in modo non equivoco" (frase presa a prestito dal codice penale, che la usa per definire il tentativo di reato) all'esercizio della pesca. La NAVIGAZIONE è ritenuta esercizio della pesca: quali mirabolanti casistiche interpretative potranno scaturire da questi colpi di genio legislativo non è dato sapere. La definizione del carniere di pesca di cui all'articolo 13, poi, è davvero fantasiosa.

 

Senza addentrarmi nei dettagi, che saranno oggetto di apposite pubblicazioni sulla e.zine, ricapitoliamo i fatti salienti di questo disegno di legge:

 

1) i limiti di cattura vengono profondamente cambiati. Al fianco di quello giornaliero ne appare uno mensile di 20 Kg e uno annuale di 200 Kg, ossia limiti cumulativi. Ciconat devi espatriare :-) Se prendete una leccia di 20 chili a inizio vacanza, potete tornare a casa.

2) Per pescare occorre la licenza rilasciata dalla regione (ma va) e l'assessorato competente determina "gli oneri a carico dei richiedenti" = obolo. Il rilascio delle licenze può essere calmierato....e si specifica che eventuali licenze rilasciate da altre regioni o stati non vale

3) Come per i cacciatori, ci viene dato il libretto su cui annotare data, ora di inizio e fine della battuta, quantitativo di pescato espresso in peso o in numero di esemplari. Come per il borderò SIAE, il tutto va compilato ENTRO la fine della sessione di pesca (il che potrebbe creare problemi a chi pesca da terra, visto che per l'art 12 comma 2 la sua sessione finisce nel momento in cui esce dall'acqua). Il libretto va riconsegnato entro il 31 dicembre di ogni anno (e se volete prendere l'ultima spigola dell'anno il 31, tenete conto degli orari degli uffici dell'assessorato)

4) l'articolo 23 contiene una disposizione che a raccontarla ad uno straniero non so che succederebbe: le SPECIE PROTETTE sono off limits per i pescatori non professionisti, e possono essere catturate solo dai professionisti.Più che specie protette, mi sembrano specie sfigate.

5) il pescato del dilettante è destinato ESCLUSIVAMENTE al consumo domestico e personale = non si puà regalare un pesce al vicino o ad un amico? Pur restando vietate vendita e commercializzazione ma non anche la cessione, questa destinazione esclusiva genera dubbi

6) sebbene al momento il ddl presenti un divieto di lavorazione del pesce a bordo, è probabile che compaia il taglio della pinna caudale

7) RICHIAMI: sono vietati. Quindi regolatevi :-)

8) VIETATO farsi trainare dal gommone sia per esplorare (paperino) che per pescare (trainetta). Vietati anche acquacooter di ogni tipo.

9) il problema storico del barcaiolo obbligatorio viene riproposto in modo da tagliare la testa al toro. E' un copia e incolla dell'art 3 DM 249/87 = pur avendo occasione di fare chiarezza, non ci hanno capito una mazza e hanno riproposto gli stessi problemi da cui cerchiamo con fatica di uscire da anni

10) l'obbligo di segnalazione con galleggiante diventa apparentemente assoluto e non più alternativo rispetto alla bandiera sul mezzo nautico. Il criterio della visibilità a 300 metri (regolarità variabile) viene lasciato così com'è. Un tripudio di incompetenza.

11) durante la stagione balneare (maggio-tutto ottobre) è vietato entrare da terra da spiagge di sabbia, ciottoli o posidonia spiaggiata

12) la pesca del tonno è vietata al pescasub, in quanto consentita solo da imbarcazione e solo con canna o lenze morte.

13) Cernia: max 1 esemplare al giorno, due al mese e 10 all'anno

14) durante i controlli (dove forse ci infilano anche le guardie ittiche FIPSAS) ci possono chiedere tutti i documenti, incluso il libretto di pesca. Vi lascio immaginare cosa possa implicare questa norma nel caso di pescasub da terra.

15) sulle sanzioni, abbiamo un esempio di legiferazione isterica all'italiana, incomprensibile senza un dizionario di greco antico e una calcolatrice. Ricostruiremo un quadro con calma, per adesso basti dire che OVVIAMENTE figurano anche la sospensione e la revoca della licenza

16) le taglie minime, come è sempre stato, sono peculiari e valide solo per la sardegna. Appare, credo per la prima volta, un limite di 300 grammi per il polpo.

 

Alla fine, l'impressione è banale.

Si vuol battere cassa e tutti gli arzigogoli servono a vestire di tutela dell'ambiente un provvedimento volto solo a creare occasioni di punizione per i pescatori sportivi. Di controlli efficaci o norme fatte come si comanda.... non ne vedremo mai?

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Grazie Giorgio per la sintesi.

Se passa dovro' pensare seriamenta alla traina.

 

ci sono poi delle parti da capire,tipo:

 

Costituiscono il carniere di pesca le prede separate dal loro habitat naturale nonché quelle arpionate e custodite dal pescatore sebbene non separate dal loro habitat.

 

 

Saluti Marcello

 

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Grazie Giorgio per la sintesi.

Ho dato una veloce lettura.

 

Molte le cose da capire,per esempio:

 

Costituiscono il carniere di pesca le prede separate dal loro habitat naturale nonché quelle arpionate e custodite dal pescatore sebbene non separate dal loro habitat.

 

 

Saluti Marcello

 

ps

se passa mi do alla traina!

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Ok capito,

che si abbia il pesce in barca o sotto il pallone o meta' e meta',fa carniere,(citare l'habitat pero' e' una bella trovata...)

 

Non si potra' uscire in barca da soli.

 

Durante l'attività di pesca il pescatore subacqueo deve essere costantemente seguito da bordo del mezzo nautico di appoggio da almeno una persona pronta ad intervenire in casi di emergenza; in ogni caso deve esservi a bordo del mezzo stesso una cima di lunghezza sufficiente a recuperare il pescatore subacqueo

 

Ci sara' una licenza a pagamento,e sembra una differenza di permesso per i residenti,visto che si parla di pesca turistica.

Art.11

Pesca Turistica

La pesca turistica è l’attività di pesca ricreativa effettuata dal turista non residente in Sardegna e per un periodo di tempo limitato nell’arco dell’anno.

Per il sarago maggiore migliora,23 cm di taglia minima!

Ciao

 

 

 

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Marcellino,

 

c'è di peggio:

 

9) il problema storico del barcaiolo obbligatorio viene riproposto in modo da tagliare la testa al toro. E' un copia e incolla dell'art 3 DM 249/87 = pur avendo occasione di fare chiarezza, non ci hanno capito una mazza e hanno riproposto gli stessi problemi da cui cerchiamo con fatica di uscire da anni

 

Sono stato laconico, ma le conseguenze dell'attuale formulazione mi sembrano due:

 

1) non si può andare in gommone da soli

2) qualcuno sosterrà che non si può andare senza gommone. La cosa può apparire strana, visto che in altre parti la legge contempla chiaramente questa possibilità, ma.... l'esperienza insegna che qualcuno certamente farà questa contestazione non avendo letto tutta la legge.

 

Giorgio

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