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ROLLER E ROLLER DERIVATI


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Bhe! Mario è esattamente quello che ho rilevato su tiri in aria di volcanino filmato con una telecamera a 300 frame....

 

Quando Itio dice che "l'asta va in crisi" si riferisce a questo fenomeno.

Ecco perché la soluzione è quella di frazionare in più punti l'applicazione di forza.

 

3 anni fa avevo chiesto ad Itio di costruirmi un vela-inverter, con l'inverter che si doveva applicare ad 1/3 della lunghezza del fucile partendo dall'impugnatura.

Doppia coppia di pulegge in testata: nessun rinculo, riduzione dello spine, nessun impennamento per trasferimenti di massa...poi ho lasciato perdere

perché il mach offre più possibilità di regolazioni dei coeff. in modo da avere più forza verso la testata.

Ma tutto è rimasto e temo rimarrà, una "utopia"(esattamente il nome che gli avevo dato)....

 

Oreste

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Riassumendo ,

l'asta per evitare lo spine deve :

partire piano , accelerare progressivamente , essere "incoccacata" sul codolo , essere in " equilibrio" con il sistema............

 

Alla fine che percentuale di miglioramento si avrebbe ?

 

Quanto potrebbe aumentare il range di tiro ?

Ma sopratutto quali vantaggi veri si avrebbero in pesca ?

Usura ?

Affidabilità ?

 

Mah.........

 

E' innegabile e enorme la soddisfazione nel trovare la soluzione

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certo Mario , condivido. comunque la componente introdotta dalla testa in quella ipotetica prova scomparirebbe evitando di moltiplicare gli altri fattori in gioco.

A lume di naso comunque ho sempre pensato che l'asta asimmetrica , se ben trazionata non generasse spine particolare , almeno nei fucili ( praticamente tutti ) dove la trazione viene

esercitata con un piccolo angolo verso il basso: il piccolo vettore di forza risultante verticale si scarica sul guida asta tendendo ad impedire il distacco di quella porzione di asta dal fusto. con la trazione frazionata su piu' punti, si facilita proprio questo effetto aderenza sul guida asta. se fosse vero quello che dico, con la spinta da dietro bisognerebbe stare molto piu' attenti alla forza fornita alla freccia , pena un imbannamento certo della stessa per carico di punta.

 

Andrea

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Perché lo spine è generato dall'accelerazione e dalla inerzia. E' amplificato dall'impennamento.

Pensa di mettere un ostacolo sulla punta dell'asta e di vincolare un pezzo di dyneema ad una delle pinnette. Mettiti dal lato della punta e tira. Solleverai il codolo dell'asta. L'inerzia è quell'ostacolo, la trazione dell'elastico è la forza che spinge il codolo sollevandolo. Più è elevata l'accelerazione più ampio sarà lo spostamento del codolo.

Per semplificare cosa avviene dopo: l'asta è elastica (è in grado di vibrare) e il "richiamo elastico rispingerà il codolo verso il basso perché l'ostacolo (inerzia) si "allegerisce" al punto da consentire tale richiamo.

Questo movimento del codolo, poiché l'asta è elastica, si trasmette a tutta la tahitiana mettendola in oscillazione (come una corda che vibra).

 

Chiaramente se la trazione è parallela all'asta il codolo si alzerà, ma, visto che gli elastici sono quasi sempre inclinati, mi chiedo:

da che angolo di inclinazione in poi non sarà il codolo ad alzarsi, ma l'asta creerà una pancia verso l'alto?

E il fatto che prima si alzi il codolo o prima si formi la pancia, può influenzare il tiro in modo diverso o non cambia assolutamente nulla fra le due situazioni?

Modificato da DanieleC
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Ecco perché la soluzione è quella di frazionare in più punti l'applicazione di forza.

Il frazionamento della spinta è fondamentale!

 

Riassumendo ,

l'asta per evitare lo spine deve :

partire piano , accelerare progressivamente , essere "incoccacata" sul codolo , essere in " equilibrio" con il sistema............

 

Alla fine che percentuale di miglioramento si avrebbe ?

 

Quanto potrebbe aumentare il range di tiro ?

Ma sopratutto quali vantaggi veri si avrebbero in pesca ?

Usura ?

Affidabilità ?

 

Mah.........

 

E' innegabile e enorme la soddisfazione nel trovare la soluzione

Un mese dopo essermi interessato alla pesca in apnea ho scritto un brevetto che, come l'utopia di Oreste, è rimasto in un cassetto. C'era dentro l'asta simmetrica, il back release che oggi ci sono e allora no. C'era dentro qualcos'altro che ancora non ho visto realizzato...

Tutto per risolvere questo problema che già allora individuavo come uno di quelli fondamentali e limitanti.

 

Questo progetto mi spinse a scrivere ad un signore del quale sapevo praticamente nulla per capire quanto margine ci potesse essere per fare di questa passione un lavoro. Presi la decisione di mollare qualsiasi velleità "da produttore" e da "sviluppatore" e, piuttosto, di divertirmi serenamente a studiare, fare saltuariamente qualche prova, restare a guardare le creazioni degli altri ed eventualmente di usufruire di quelle che mi convincessero di più. Quel signore era Giorgio Dapiran. Oggi un caro amico.

Ho fatto bene? Se prendo come riferimento Itio, che è riuscito a ritagliarsi un interessante spazio... direi che ho fatto proprio male!

 

La domanda che ti poni è intelligente, ma non ha una risposta definitiva: magari seguire le indicazioni che tracci non porterebbe una miglioria stratosferica, ma, chissà, forse aprirebbe la mente verso qualcos'altro di nuovo... non ancora esplorato!

Modificato da MarioB
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Perché lo spine è generato dall'accelerazione e dalla inerzia. E' amplificato dall'impennamento.

Pensa di mettere un ostacolo sulla punta dell'asta e di vincolare un pezzo di dyneema ad una delle pinnette. Mettiti dal lato della punta e tira. Solleverai il codolo dell'asta. L'inerzia è quell'ostacolo, la trazione dell'elastico è la forza che spinge il codolo sollevandolo. Più è elevata l'accelerazione più ampio sarà lo spostamento del codolo.

Per semplificare cosa avviene dopo: l'asta è elastica (è in grado di vibrare) e il "richiamo elastico rispingerà il codolo verso il basso perché l'ostacolo (inerzia) si "allegerisce" al punto da consentire tale richiamo.

Questo movimento del codolo, poiché l'asta è elastica, si trasmette a tutta la tahitiana mettendola in oscillazione (come una corda che vibra).

Chiaramente se la trazione è parallela all'asta il codolo si alzerà, ma, visto che gli elastici sono quasi sempre inclinati, mi chiedo:

da che angolo di inclinazione in poi non sarà il codolo ad alzarsi, ma l'asta creerà una pancia verso l'alto?

E il fatto che prima si alzi il codolo o prima si formi la pancia, può influenzare il tiro in modo diverso o non cambia assolutamente nulla fra le due situazioni?

 

 

Daniele, ti do una risposta "non risposta". Parallelogramma delle forze. Diciamo che la distanza tra il vincolo degli archetti (sulla pinnetta) e il centro del vincolo degli elastici in testata sia di 100 cm (raggio). Mentre la distanza tra le parallele all'asse del fucile passanti per quei punti sia di 2.5 cm (seno)...

 

Al momento dello sgancio... quante possibilità ci sono che si formi una compressione sul guidaasta?

Modificato da MarioB
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certo Mario , condivido. comunque la componente introdotta dalla testa in quella ipotetica prova scomparirebbe evitando di moltiplicare gli altri fattori in gioco.

A lume di naso comunque ho sempre pensato che l'asta asimmetrica , se ben trazionata non generasse spine particolare , almeno nei fucili ( praticamente tutti ) dove la trazione viene

esercitata con un piccolo angolo verso il basso: il piccolo vettore di forza risultante verticale si scarica sul guida asta tendendo ad impedire il distacco di quella porzione di asta dal fusto. con la trazione frazionata su piu' punti, si facilita proprio questo effetto aderenza sul guida asta. se fosse vero quello che dico, con la spinta da dietro bisognerebbe stare molto piu' attenti alla forza fornita alla freccia , pena un imbannamento certo della stessa per carico di punta.

 

Andrea

 

Andrea, sono molto vicino al tuo pensiero. Trovo che l'asta simmetrica, come impiegata fin qui rischia di trovarsi in situazioni altamente instabili...

Sardus Pater è riuscito, da quanto mi pare di capire, ad utilizzarla in modo egreggio e speriamo che sia sempre così.

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Ho fatto bene? Se prendo come riferimento Itio, che è riuscito a ritagliarsi un interessante spazio... direi che ho fatto proprio male!

 

Hai puntato sul cavallo sbagliato :D

Battute a parte, se la lettera la mandavi a qualcun'altro .... a quest'ora chissà... staremmo a discutere dei fucili "Made ArbaArba" ;) .

 

Però hai vinto un amico ... e chi trova un amico, trova un tesoro !!!

 

PS:Mai abbandonare i proprio sogni.

Ricordati un saggio e moderno consiglio: "Stay hungry, stay foolish !!!"

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Hai puntato sul cavallo sbagliato :D

Se sapessi qual era il cavallo su cui avevo puntato proprio all'inizio... prima di comprare il primo arbalete... ti faresti delle grasse risate! :D

 

Il mio primo negoziante se lo ricorda! E mi disse: " Ma questo coso esiste già! E si chiama..." :D

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