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Mai così vicino....


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Lo so che in Italia le patenti sono solo un modo per raccattare dei soldi, ma anche dare mezzi che sfrecciano a 15-20 nodi a gente che non sa niente di niente sulle regole della navigazione da diporto è una cosa che proprio non può continuare, sono pericolosi per se e per gli altri, soprattutto con un sistema di controlli che per mille ragioni è nettamente insufficiente.

Beh, non direi... in realtà in Italia (a differenza di altri Paesi anche geograficamente vicini) le patenti nautiche sono una cosa piuttosto seria, e non mi sentirei di dire che vengono rilasciate con facilità: basta vedere la percentuale di bocciati agli esami, esami oggettivamente non semplici.

Sono invece convinto che in questi casi il problema risieda nell'inciviltà di chi si trova al comando. I più sottovalutano le situazioni di pericolo che possono creare alla guida di un mezzo nautico, probabilmente convinti che le leggi siano eccessivamente restrittive, oppure semplicemente se ne infischiano. E ti posso garantire che non è affatto una caratteristica solo italiana...

Modificato da g.doddis
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Secondo me, un insieme di fattori. Prima di tutto l'ignoranza di chi si pone al timone che dimentica subito tutte le buone norme apprese. La sensazione di libertà del mare in analogia al condurre un veicolo (in auto nessuno si aspetterebbe i pedoni stesi a terra che attraversano strisciando o che ti sbucano dal tombino). L'erronea convinzione che il subacqueo debba risalire sempre e comunque sotto la boa, per loro (quelli attenti e anche dell'ambiente) è sufficiente individuare la boa per sentirsi sicuri di non investire il sub. La mancanza di sensibilizzazione (vi rendete conto che noi ce la cantiamo e noi ce la suoniamo?) E soprattutto la completa assenza di persecuzione della violazione.

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Un aspetto da non sottovalutare è che in Italia si possono condurre senza patente natanti motorizzati con potenza inferiore o uguale ai 40 CV. Ed una persona si può accoppare anche procedendo a remi....

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negli ultimi anni hanno dato un giro di vite sul rilascio della patente ,pare siano piu' seri , mentre fino a una decina d'anni fa' eran piu' quelle "regalate" o "comprate" che quelle regolari ... e i risultati si vedono !

Sarebbe ora che la rendessero obbligatoria x tutti , magari anche attraverso un piu' semplice patentino fino a una certa cavalleria o metraggio del natante , anche se purtroppo alla deficenza non c'e' limite , basta vedere per strade con le auto .

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A leggere di questi episodi ci si sente realmente ribollire il sangue. Non e' ammissibile mettere a repentaglio la vita altrui con simile incoscienza fuggendo poi vigliaccamente dalle proprie responsabilita'. Gli auguro di cuore di trovarsi lui un giorno nella situazione in cui ti ha messo,forse cosi' potrebbe capire la gravita' del suo comportamento. Antonio.

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Lo so che in Italia le patenti sono solo un modo per raccattare dei soldi, ma anche dare mezzi che sfrecciano a 15-20 nodi a gente che non sa niente di niente sulle regole della navigazione da diporto è una cosa che proprio non può continuare, sono pericolosi per se e per gli altri, soprattutto con un sistema di controlli che per mille ragioni è nettamente insufficiente.

Beh, non direi... in realtà in Italia (a differenza di altri Paesi anche geograficamente vicini) le patenti nautiche sono una cosa piuttosto seria, e non mi sentirei di dire che vengono rilasciate con facilità: basta vedere la percentuale di bocciati agli esami, esami oggettivamente non semplici.

Sono invece convinto che in questi casi il problema risieda nell'inciviltà di chi si trova al comando. I più sottovalutano le situazioni di pericolo che possono creare alla guida di un mezzo nautico, probabilmente convinti che le leggi siano eccessivamente restrittive, oppure semplicemente se ne infischiano. E ti posso garantire che non è affatto una caratteristica solo italiana...

 

Hai ragione, mi sono proprio espresso male, sto facendo adesso il corso per la patente entro le 12 miglia ed effettivamente non è banale (ma nemmeno poi così difficile, temo che ci sia troppa gente che va allo sbaraglio) (ora stai a vedere che boccio! :bag: ). Devo però constatare che la difficoltà dell'esame non è direttamente proporzionale alla acquisizione di nozioni di sicurezza della navigazione, le principali difficoltà nel superarlo mi sembrano - per ora - di altra natura.

Comunque sono convinto anch'io che il problema principale sia quello che dici tu.

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Lo so che in Italia le patenti sono solo un modo per raccattare dei soldi, ma anche dare mezzi che sfrecciano a 15-20 nodi a gente che non sa niente di niente sulle regole della navigazione da diporto è una cosa che proprio non può continuare, sono pericolosi per se e per gli altri, soprattutto con un sistema di controlli che per mille ragioni è nettamente insufficiente.

Verissimo Daniele, però io devo ammettere che nella mia decennale esperienza di tentati investimenti, la maggioranza sono stati senza dubbio tentati da imbarcazioni di grossa stazza condotte da persone che non potevano non avere la patente.

 

Il piccolo diportista, nella mia statistica personale, è più facile che si avvicinasse guardingo per capire se poteva arraffare un po' di pesce fresco "aggratisse" da sotto la boa.

 

Noto che questa gente che mette sotto i subacquei, non avrebbe nessun problema a prendere in pieno relitti semi galleggianti e andare a picco...ma che gli capitasse almeno una volta!

 

Il problema non credo che sia patente o meno. E' un po' come vedere i pazzi che circolano in strada e dare la colpa alle scuole guida, quando in realtà una volta che si prende confidenza con il mezzo, troppi si dimenticano le regole base della sicurezza, propria e altrui.

 

:bye:

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Penso che la completa assenza di persecuzione della violazione sia il motivo...

 

In questi giorni sono disponibili i dati dei vari circomari/ comandi della C.P. sulle sanzioni/denunce fatte durante il periodo estivo...scusate ma... sono rasenti il ridicolo!! e sfido chiunque a segnalarmi un report di questa estate di qualsiasi Ufficio in Italia dove si legge una che una sanzione per violazione alla distanza dalla boa.

 

Il filone è questo è sarà sempre peggio...

 

Anche a me è capitato di vedermi passare la barca sopra la testa, ma questa volta è stato molto diverso, il mare era veramente deserto tanto che quando ho iniziato a sentire il ronzio in risalita (se risalita si può chiamare da 4 mt di acqua) ho pensato prima a un decespugliatore di qualche giardiniere nelle ville che si affacciano in quel tratto di mare, un secondo dopo all'elicottero della G.d.F. che avevo visto passare quando mi stavo cambiando...ma solo quando sono stato colpito dall'ondata e sono stato catapultato ho capito che era una barca....e quei 2 secondi dopo, mentre fai mente locale per capire se hai ancora tutti gli arti attaccati, non è bella... :(

Modificato da ziguela
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a dire la verità,io rimango sempre più stupito non dal verificarsi di casi come questo,ma dal fatto che gli operatori commerciali del settore non abbiano mai fatto niente:a parte un banner stampabile della mares non ho mai visto un iniziativa seria o meno che fosse che potesse perlomeno informare gli ignoranti...realizzare 100.000 adesivi per dirne una,e piazzarli in ogni porto,porto turistico,negozio che tratti materiale nautico o magari ogni pompa di benzina costerebbe poco,darebbe visibilità al marchio,e oltre ad allertare i conduttori di natanti farebbe vendere boe!

certo che poi la mamma dei cojoni è sempre incinta,ma lì non ci puoi fare niente dato che i controlli non esistono e che alla sola idea di introdurre la patente nautica obbligatoria è pronta l'inondazione di lacrime dalle industrie del settore nautico,ma è sempre il solito problema:il paese che a parità di superficie ha la maggior estensione di coste è anche quello che le controlla meno,noi stiamo tra la superficie e il fondo,una quantità pazzesca se potessimo misurarla uno spazio dalla terra alla luna,poi magari mi arrivano nel mio bar degli "operatori di diving"e si stupiscono che in vetrina c'è un cartello che ricorda di mantenere la distanza dalla bandiera rossa con striscia trasversale bianca :frustry: :frustry: :frustry:

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ma nel corso per la patente come viene spiegata la distanza dalla boa segnasub?

 

non viene spiegata,nei quiz c'è forse una domanda su non so quante,sulle bandiere o le luci che non servono a nulla

diciamo che le nozioni ritenute importanti quella del sub immerso non è considerata,viene menzionata ma non ne viene dato il giusto peso,in fin dei conti è piu pericoloso passare vicino ad una boa piuttosto che commettere altri tipi di comportamenti non corretti per la navigazione,eppure non viene inculcata nella testa dei futuri patentati in maniera forte,ma invece molto superficiale

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