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"Guerrino negli spacchi". Bravo pescatore livornese.....fà il


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Se ho capito bene si tratta di Guerrino Casini , campione e forte agonista di qualche anno fa , la formazione con cui si presentava alle gare a squadre era completata completata da Bellani e Ramacciotti :whistling: :whistling: sicuramente le immagini sono da guardare e non imitare , in quanto sono il frutto di anni di attività ed esperienze che pochi di noi possono accumulare con una pratica hobbistica di questo sport

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assurdo, spero che non succeda mai nulla a questa persona ma secondo me (nonostante preparazione, bravura, apnea, conoscenza dei buchi ecc) fare queste cose anche se non da soli vuol dire giocare con la propria vita.

Mi ha messo il magone

 

 

Guido

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Se ho capito bene si tratta di Guerrino Casini , campione e forte agonista di qualche anno fa , la formazione con cui si presentava alle gare a squadre era completata completata da Bellani e Ramacciotti :whistling: :whistling: sicuramente le immagini sono da guardare e non imitare , in quanto sono il frutto di anni di attività ed esperienze che pochi di noi possono accumulare con una pratica hobbistica di questo sport

Quoto

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il pro e contro dei mezzi informatici di oggi...Guerrino è un "vecchio" agonista degli anni 90, ha partecipato a numerosi campionati di prima categoria, vinti dei campionati italiani a squadre come portacolori del CI.C.Sub Garibaldi( Bellani,Milano,Paggini,Ramacciotti,sono stati sui compagni di squadra), ed è stato riserva Nazionale.

Per agonisti di quel periodo la scuola madre è stata la pesca in tana, sino a pochi decenni addietro era normale andare a cercare il pesce in posti simili, per loro è naturale, ma non privo di pericoli.

E' normale per chi non ha vissuto quel periodo trovare assurdo entrare in simili cavità, ma è evidente nel suo approcciarsi all'anfratto che conosce il posto a menadito, entra a pancia in su, e successivamente ruota, il boccaglio non è fissato sul cinturino, ma in cintura, non pineggia, ma procede con la mano per non sollevare sospensione.

Non me ne vogliate, ma vedere video di colleghi che pescano prossimi ai dai 30/40 mt con apnee che durano oltre i tre minuti e le cui risalite avvengono senza sganciare la zavorra, lo trovo altrettanto pericoloso.

Con questo intervento non voglio giustificare il modo di operare di chi mette filmati in rete, ma solo chiarire chi è l'autore del filmato in questione.

 

Ciao ciao.

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il pro e contro dei mezzi informatici di oggi...Guerrino è un "vecchio" agonista degli anni 90, ha partecipato a numerosi campionati di prima categoria, vinti dei campionati italiani a squadre come portacolori del CI.C.Sub Garibaldi( Bellani,Milano,Paggini,Ramacciotti,sono stati sui compagni di squadra), ed è stato riserva Nazionale.

Per agonisti di quel periodo la scuola madre è stata la pesca in tana, sino a pochi decenni addietro era normale andare a cercare il pesce in posti simili, per loro è naturale, ma non privo di pericoli.

E' normale per chi non ha vissuto quel periodo trovare assurdo entrare in simili cavità, ma è evidente nel suo approcciarsi all'anfratto che conosce il posto a menadito, entra a pancia in su, e successivamente ruota, il boccaglio non è fissato sul cinturino, ma in cintura, non pineggia, ma procede con la mano per non sollevare sospensione.

Non me ne vogliate, ma vedere video di colleghi che pescano prossimi ai dai 30/40 mt con apnee che durano oltre i tre minuti e le cui risalite avvengono senza sganciare la zavorra, lo trovo altrettanto pericoloso.

Con questo intervento non voglio giustificare il modo di operare di chi mette filmati in rete, ma solo chiarire chi è l'autore del filmato in questione.

 

Ciao ciao.

 

Esattamente quello che penso io.

Nel vedere il filmato mi è tornato in mente questo 3D:

http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=84371&hl=%20martinuzzi%20%20cernia%20%20impossibile&st=0

 

Perchè per uno dei due si usa la parola campione, mentre per l'altro una che inizia allo stesso modo e ci fa anche rima?

Sono entrambe azioni da non imitare, ma fatte da persone preparate e coscienti di quello che stavano facendo.

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Non sò come interpretare il gesto atletico, cmq molto bello, cioè se inquadrarlo nella pia o nell'apnea pura

deve essere un mix di entrambi

Fatto per dar spettacolo certamente ma anche lo spettacolo è parte dello sport

Vá contro i principi di sicurezza della pia ma anche un surfista che cavalca onde di 30m non è tanto al sicuro, parlando di uomini di mare sempre

sicurezza poi in uno sport, in un gioco è un parametro molto personale, anche il pokerista si sente sicuro dei suoi 4 k e si gioca tutto il piatto non è detto peró che non ci sia un colore tra le carte avversarie

stiamo parlando di sport, luogo dove ci si mette in gioco e a me il rischiare mi pare proprio degli sportivi

si rischia nel surf, nel poker, ci si mette in gioco e si azzarda un sorpasso a Monza come al Mugello

certo se giochi a scacchi non rischi di annegare o di far annegare il tuo gregario...appunto se non si vuol rischiare di annegare gli scacchi sarebbero uno sport indovinato

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Non sò come interpretare il gesto atletico, cmq molto bello, cioè se inquadrarlo nella pia o nell'apnea pura

deve essere un mix di entrambi

Fatto per dar spettacolo certamente ma anche lo spettacolo è parte dello sport

Vá contro i principi di sicurezza della pia ma anche un surfista che cavalca onde di 30m non è tanto al sicuro, parlando di uomini di mare sempre

sicurezza poi in uno sport, in un gioco è un parametro molto personale, anche il pokerista si sente sicuro dei suoi 4 k e si gioca tutto il piatto non è detto peró che non ci sia un colore tra le carte avversarie

stiamo parlando di sport, luogo dove ci si mette in gioco e a me il rischiare mi pare proprio degli sportivi

si rischia nel surf, nel poker, ci si mette in gioco e si azzarda un sorpasso a Monza come al Mugello

certo se giochi a scacchi non rischi di annegare o di far annegare il tuo gregario...appunto se non si vuol rischiare di annegare gli scacchi sarebbero uno sport indovinato

Beh il rischio c'è in ogni sport ma in questo caso secondo me è eccessivo. Chiaro e da sottolineare che è una cosa DA NON FARE

 

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