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tesserino in arrivo


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ma poi in un periodo di merda come questo con crisi , aziende che chiudono , famiglie allo sfascio , operai a casa , tasse sull'aria , sicurezza inesistente , criminalita' a manetta .... al parlamento stanno a discutere se eleggere o meno direttamente il capo dello stato e in liguria l'impellenza e' patentare i pescasportivi perche' ledono al mare .......... min**i@ ma il mondo sta' andando al contrario veramente !!!

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eppure nelle acque interne si paga una botta e i pesci non mancano

coi soldi paghi lo stipendio alle guardie e la CP potrebbe occuparsi di cose piu importanti

la marcatura dell'attrezzatura invece non capisco cosa centri... :bag:

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...la marcatura dell'attrezzatura invece non capisco cosa centri... :bag:

C'è poco da capire. hai presente la revisione dell'auto da fare ogni 2 anni? ..per l'attrezzatura vogliono fare l'uguale e papparsi così un 50-100 euri a scadenze regolari. :D ..non hanno nemmeno fantasia... non sono geni e ricorrono sempre allo stesso trucco già usato per la revisione auto, il controllo dei gas di scarico, del fascicolo di fabbricato, della targa ai ciclomotori et cetera chi + ne ha + ne metta. Metteranno la revisione obbligatoria pure sugli sci, sugli occhiali da vista e sulle dentiere :lol: Arriveranno pure alla revisione obbligatoria delle pucchiacche se li lasciamo fare ancora :laughing:

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tutti sono liberi di inventare leggi e imporre tasse senza il rispetto di nessuno

in altri paesi appena esagerano tutti scendono in piazza per giorni e li rimettono in riga, da noi hanno e avranno sempre la strada spianata e nessuna resistenza

diciamo che e' solo colpa nostra .

Ognuno pensa per se. Quando ci troveremo tutti sulla stessa barca ,allora forse andremo a protestare in piazza.

Ma in mutande!!!!!

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Quando qualcuno tempo fa diceva che quello era un percorso che la categoria avrebbe dovuto guidare per evitare eccessi è stato preso per pazzo accattone, ora bisogna solo sperare che abbia ragione qualcun'altro quando diceva che in Italia manca la possibilità di fare norme nuove, altrimenti se le autorità locali si sostituiranno al legislatore nazionale nel regolamentare la pesca avremo il delirio!! mha!

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Ero e sono un sostenitore del tesserino/licenza. il problema non è nella "regolarizzazione" come in Francia, Spagna o oltre oceano..purtroppo siamo in Italia, paese comandato da una oligarchia che con tutte le sue forze resiste, ci impone sacrifici notevoli, per alcuni impossibili, senza dare nulla in cambio, mantenendo privilegi e pensioni d'oro (e agli esodati e i "colpiti" dalla Fornero e da Amato nel '93 calci nel culo).

toccano tutto quello che non oppone resistenza, noi non l'abbiamo mai fatto.

Ci sono persone che non finiro' mai di ringraziare per l'impegno profuso nel VANO tentativo di farci sentire, attraverso una federazione che si comporta come il governo.

le categorie forti, che minacciano voti hanno la precedenza, conta solo il posto sulla poltrona e ora stanno raschiando il fondo del barile pur di non toccare interessi degli "amici"....(ex presidente telecom dimissionato per privatizzazione 90.000 € al mese di pensione inps..Amato, la merda che, ricordo bene il suo discorso quasi lacrimevole similfornero, fece la prima "riforma" pensionistica introducendo il sistema contributivo € 30.000 e rotti al mese, Prodi.....sigh....quasi 70.000 al mese).

la pensione la dimezzeranno al vecchietto, a mia madre, ai "poveretti" senza voce in capitolo, ma ai loro amici mai..

Sono al limite del rivoluzionario..

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Ospite RickCT75

IO sono senza parole... e dato lo scenario (macro e micro) è meglio non cercare di trovarne... Già soffrivo per poter andare poco a pesca in Liguria per mancanza cronica di soldi... Adesso dovrò proprio rinunciare... Anche volendo non ce la farei a pagare quest'ennesimo PIZZO gratuito e incomprensibile che come sempre colpisce proprio chi meno ha e meno ha colpe....

Per chi si illude di eguagliare così, all'italiana, la Francia: In Francia, oltre alle tasse, hanno i controlli e, soprattutto, hanno LA FRANCIA... Noi Abbiamo solo LE TASSE della Francia, e non la Francia... E nemmeno i controlli. E nemmeno tutto il resto...

Che dire quindi? Tutta l'Italia è Sicilia.... Ma almeno lì, il mare è gratis....fino ad oggi...

Modificato da RickCT75
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  • 1 mese dopo...

Scusate, ma come al solito leggo considerazioni complottiste dietrologiche che non hanno senso.

 

Il censimento non c'entra niente con la legge regionale.

Il censimento è stato fatto sulla carta, senza alcun criterio e in modo da risultare non solo inutile, ma anche inattuato lato PA (qualcuno di voi è mai stato controllato???? Gli è stato chiesto di esibire la ricevuta di avvenuta comunicazione????? Credo che la percentuale sarà irrisoria), solo per evitare una procedura di infrazione UE. Se ne parlava da secoli, almeno dal 2004 (lo dico per certo, sentito con le mie orecchie dalla viva voce di chi presideva la Direzione Pesca del Ministero al tempo).

 

L'articolo 117 della Costituzione purtroppo è stato modificato con cattiva tecnica legislativa ed ha creato una situazione di conflitto di attribuzione Stato - Regioni dove alla fine ci rimette solo il cittadino. Che la pesca marittima diventi di competenza regionale è delirio puro a mio avviso, in ogni caso mentre la Corte Costituzionale nicchia e dice che non si possono delinare criteri ma occorre valutare caso per caso, le regioni continuano a legiferare... e così anche le istituzioni centrali (Esecutivo e Parlamento).

 

Le logiche regionali non sono affatto coordinate con quelle ministeriali, e se al fatto A del Ministero segue il fatto B della Regione ciò non implica affatto che vi sia un disegno unitario: mediamente su questa materia si impugnano gli atti a vicenda!!!!

 

Che ogni scusa sia buona per mettere gabelle vale nella pesca come in ogni altro settore. Sinceramente, non capisco come si possa pensare di difendere i nostri diritti restando invisibili. Forse l'essere invisibili ci ha aiutato, che so, con le boe segnasub???

L'introduzione della distanza minima di navigazione dalle boe è stato frutto di na strategia di mimetismo???? Per reclamare i propri diritti calpestati da anni e anni, dovremmo forse continuare ad essere la NON categoria per eccellenza??

 

Ciò detto, questo provvedimento andrà analizzato per capire come è stato concepito e tecnicamente messo in piedi. Ad oggi non l'ho ancora visionato.

 

Giorgio

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  • 1 mese dopo...

Questa è una interessante lettera dei pescatori dilettanti locali al disegno di legge regionale.

Riporta elementi molto simili al mio intervento sottoriportato, ossia il fallimento dello Stato a far rispettare le già vigenti normative in materia, aggiungendo interessanti e direi innovativi punti di riflessione a tutela del mare.

 

SESTRI LEVANTE. Le “Modifiche e integrazioni alle Disposizioni regionali per la modernizzazione del settore pesca e acquacoltura” non piacciono ai pescasportivi. Nasce un Coordinamento pescatori dilettanti del Tigullio per contrastare le proposte dell’assessore Giovanni Barbagallo, volte a favorire il rispetto delle norme che regolano la pesca non professionale ed evitarne l’esercizio illegale. Tra queste, l’obbligo del taglio della pinna della coda del pesce, e la marcatura degli attrezzi non individuali, come nasse e palamiti. In questa settimana il coordinamento ha accolto al suo interno numerose associazioni, arrivando fino al Golfo Paradiso e incontrando i sindaci di Lavagna e Sestri Levante. Qui di seguito la lettera che i pescatori dilettanti hanno inviato all’assessore e atutto il Consiglio regionale.

“La storia della pesca è la storia dello sviluppo delle civiltà infatti l’uomo è sempre stato irresistibilmente attratto dal mare. La storia della pesca coincide con la storia dell’uomo e le sue tracce emergono già nell’era paleolitica. Gli indiani d’America ricavavano gli ami dagli artigli del falco o dal becco dell’aquila, già per sua natura ricurvi. Con la scoperta dei nuovi materiali anche l’amo cambiò: comparvero (4000 A.C. circa) gli ami in rame poi in bronzo ed in ultimo in ferro. In questo panorama la Liguria e i pescatori liguri hanno molto da dire sia a livello culturale che di mestiere di fatto la loro storia risale a molti anni addietro. Nella nostra zona nel levante, da Lavagna a Moneglia, le associazioni di pescasportivi sono molte il solo comune di Sestri Levante ne conta una decina. Le prime forme associative di pescatori risalgono agli anni 40/50. In In quegli anni non c’erano tutti gli strumenti elettronici di oggi i pescatori erano dei veri lupi di mare, si pescava quasi esclusivamente per mangiare: il pesce pregiato veniva venduto per recuperare i soldi che servivano per mantenere la barca e rinnovare le attrezzature mentre quello rovinato e più scadente veniva utilizzato per sfamare la famiglia. Erano tempi in cui soldi ne circolavano pochi “un po’ come adesso,,. Sono state fatte queste premesse per dire che quello della pesca è una tradizione molto radicata nel territorio e và salvaguardata insieme alle altre tradizioni come la raccolta delle erbe, dei funghi della caccia ecc. Tutte queste usanze hanno legato e legano il cittadino al suo territorio che si è tenacemente battuto per la salvaguardia delle nostre coste dei boschi e delle aree marine.

La proposta di legge in oggetto non si pone il problema della salvaguardia delle nostre coste e dei nostri mari e individua nei pescasportivi il problema principale (peraltro con dei dati discutibili e sovra dimensionati). Il momento di crisi che attraversa il mondo della pesca professionale non è dovuto certamente alla presenza dei pescasportivi ma, dall’eccesivo sfruttamento degli stessi della risorsa mare (vedi utilizzo selvaggio delle reti a strascico) e dalla globalizzazione del mercato che porta nei negozi pesce a costi bassi insieme alla crescente espansione dell’acqua coltura. Imporre il taglio della pinna caudale è come ammettere che lo stato ha fallito nel suo compito principale, che è quello del far rispettare le leggi. Il pescasportivo non può vendere il suo pescato lo stabilisce già il DLGS 9/1/2012 N°4 art. 6 comma 3. Sanzionare il non taglio della pinna e anche il taglio difforme e una vessazione, un accanimento ingiustificato una offesa alla storia che rappresentano i pescatori liguri e uno sfregio anche del pescato.(Molti usano fotografare la preda dopo una giornata di fatica passata in mare). Di dubbia costituzionalità e di sicura non imparzialità è l’articolo 8-ter che attribuisce l’applicazione della legge dello stato italiano a dei volontari di varie associazioni molte delle quali hanno intenti solo persecutori nei confronti dei pescasportivi (associazioni animaliste/ambientaliste) perciò si evince un palese conflitto di interessi. Inoltre si manifesta un intento persecutorio della categoria la dove si dice che questa vigilanza è applicata ai pescatori non professionali (art.8-ter). La salvaguardia del mare è una cosa molto seria e importante. I legislatori devono affrontarla seriamente, il mare è un bene comune (non si salva il mare proponendo il taglio della pinna del pesce con l’inclinazione giusta) Gli sforzi vanno concentrati nell’applicazione delle leggi esistenti (le quali bisognerebbe accorparle e farne una sola comprensibile e di facile applicazione) ce ne sono veramente troppe NON NE SERVONO ALTRE A COMPLICARE LA MATERIA.

Le cose urgenti da fare per la salvaguardia del pesce e del mare si possono riassumere in pochi ma efficaci punti. Questi 5 punti se rispettati e fatti rispettare salvaguardano anche i pescatori professionisti seri, perché garantiscono un naturale ciclo riproduttivo dell’ambiente marino:

- Le reti da posta vanno calate al tramonto e salpate all’alba (in questo modo si evitano gli sbarramenti continuativi nelle acque);

- La pesca con il cianciolo (meccanico) deve essere praticata nei 50 metri di fondale (le ricciole nella nostra zona sono quasi scomparse con l’uso indiscriminato di questo sistema di pesca);

- Le Paranze con reti a strascico (pesca invasiva) devono rigorosamente rispettare le distanze dalle coste dettate dalla legge (vedansi normativa nazionale e europea);

- I Comuni devono dotarsi di sistemi di depurazione adeguati ed efficienti (la poseidonia nella nostra zona ha subito un forte ridimensionamento causa inquinamento di colibatteri);

- Sarebbe opportuno e auspicabile collocare barriere anti strascicanti a giusta distanza dalle coste, in questo modo si favorirebbe anche la riproduzione del novellame.”

http://www.tigullion...-non-ci-stanno/

Modificato da ziguela
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come volevasi dimostrare...

 

mi spiace dirlo ma...aria fritta :sleep1:

 

puoi fare tutte le norme ad hoc che vuoi, tesserini o similacri ma se i controlli sono zero...

 

la filiera del pescato da quanti milioni di anni esiste?

avete mai visto un banco di un pescivendolo con il cartello della provenienza del pescato?...mai!

 

 

speriamo non sia un carrozzone per pagare un 30-40 mila di progetto all'amico dell'amico in Regione...di cui poi non se ne farà nulla perchè mancano i fondi..

 

che i governanti paghino qualche pieno di gasolio in più agli addetti e qualche ora di straordinario...già con la norma dei 5 Kg (senza nuove panzanate legislative) ce ne levi per così di pescatori abusivi....

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