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Cono si o Cono no


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Missione compiuta sulla 6,5 Sigal

Ho utilizzato un fornelletto della Campingaz,qualche minuto messo in morsa l'asta e con una buona pinza ho rimosso "l'intruso".

Domani faccio l'altra Sigal e poi mi resta il dubbio di come rimuovere il cono di plastica delle Seatec.... :sailor:

:bye:

Modificato da ubi747
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Credo che Daniele abbia ben individuato il nocciolo della questione. Ora,perfettamente d'accordo sullo scarso significato del conetto su aste con alette ben incassate ed estremita' dei perni appena sporgenti e ben arrotondate. Ma come sappiamo non sempre la situazione e' questa e sinceramente il discorso dell'incremento della sezione lo trovo poco convincente. Si tratta comunque di valori in assoluto molto piccoli,l'incremento percentuale e' fuorviante. Soprattutto poi l'aggeggio va visto per quel che e',una carenatura. Senz'altro la carrozzeria di un'auto o la fusoliera di un aereo ne aumentano la sezione frontale,ma non m'azzarderei a dire che ne peggiorano l'aerodinamica.....

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Premetto che non uso aste con il conetto, ma il mio parare è questo:

se l'asta ha l'aletta ben incassata credo che sia completamente inutile, ma se non è così, o si tratta di aste con doppia aletta, penso che sia utile. E' vero che aumenta la sezione dell'asta, ma, se non mi sbaglio, per quanto riguarda l'attrito, la lunghezza dell'asta influisce molto di più del suo diametro; comunque la turbolenza è la cosa che rallenta maggiormente l'asta, quindi se le alette sporgono di "x" dall'asta, un conetto che aumenti di x il raggio dell'asta non può che far bene alla balistica di quest'ultima...

:blink: quindi un'asta da 75 cm viene rallentata meno di un'asta da 130 cm?

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Premetto che non uso aste con il conetto, ma il mio parare è questo:

se l'asta ha l'aletta ben incassata credo che sia completamente inutile, ma se non è così, o si tratta di aste con doppia aletta, penso che sia utile. E' vero che aumenta la sezione dell'asta, ma, se non mi sbaglio, per quanto riguarda l'attrito, la lunghezza dell'asta influisce molto di più del suo diametro; comunque la turbolenza è la cosa che rallenta maggiormente l'asta, quindi se le alette sporgono di "x" dall'asta, un conetto che aumenti di x il raggio dell'asta non può che far bene alla balistica di quest'ultima...

:blink: quindi un'asta da 75 cm viene rallentata meno di un'asta da 130 cm?

 

Se si portassero due aste DI DIAMETRO, FORMA E MASSA UGUALI, una da 75 cm ed una da 130, alla STESSA VELOCITA', sì, quella da 75 subirebbe una decelerazione minore. Almeno questo secondo il mio professore di fisica, che non è proprio l'ultimo arrivato.

Contando, però, che anche tu te ne intendi, e non poco, se così non fosse, fammelo presente.

Modificato da DanieleC
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e poi mi resta il dubbio di come rimuovere il cono di plastica delle Seatec.... :sailor:

:bye:

Se è come i coni della Omer va via con le sole pinze, non ha colla ma è solo incastrato a forza.

:blink: quindi un'asta da 75 cm viene rallentata meno di un'asta da 130 cm?

 

Se si portassero due aste DI DIAMETRO, FORMA E MASSA UGUALI, una da 75 cm ed una da 130, alla STESSA VELOCITA', sì, quella da 75 subirebbe una decelerazione minore. Almeno questo secondo il mio professore di fisica, che non è proprio l'ultimo arrivato.

Contando, però, che anche tu te ne intendi, e non poco, se così non fosse, fammelo presente.

 

Magari ricordo male io la fisica del liceo, ma mi pare che l'attrito di un corpo che si muove in un fluido viscoso fosse direttamente proporzionale all'area della sua sezione frontale e al quadrato della velocità, oltrechè a densita del fluido e forse un coefficiente di forma ma sempre riferito alla sezione dell'oggetto, non ricordo nulla in merito alla lunghezza...

 

:bye:

 

 

:bye:

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Boh, sarà pure docente universitario di fisica, ma è pur sempre un uomo, può darsi che, sovrappensiero, abbia preso una cantonata.

Mi sembrava strano che la dimensione della superficie di attrito non contasse per nessun tipo di attrito tranne per quello viscoso (in questo caso per superficie di attrito intendo quella che per l'asta è la superficie laterale), ma mi fidavo. Gradirei, comunque, una conferma da parte di Mario. Comunque la resistenza viscosa dipende dalle caratteristiche del fluido, dalla forma del corpo e dalla velocità; nei moti turbolenti dal quadrato di quest'ultima, in quelli laminari la dipendenza è diretta.

Modificato da DanieleC
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Daniele, ti seguo e so che sei competente.

 

Solo che a volte, se certamente dentro di te hai inquadrato bene la situazione, fai delle affermazioni che lasciano interdetti. Ti faccio un esempio partendo proprio dall'ultima cosa che hai detto circa la dipendenza delle resistenze idrodinamiche dal quadrato della velocità (se in regime turbolento) o lineare (se in regime laminare). Non avrei nulla da obiettare se non che in questo contesto sembra che tu voglia dire che le resistenze dipendano linearmente dalla velocità perché siamo in regime laminare... sarebbe profondamente errato!

 

Questo vale anche per il caso precedente e, da qui, la mia battuta o "provocazione".

 

Senza andare troppo per il sottile:

  • La sezione frontale dell’asta è critica per la velocità che può raggiungere l’asta
  • Molto importante è l’influenza della superficie laterale (anche questa genera molte resistenze).

Il punto che mi premeva sottolineare è quello che hai chiarito nel tuo intervento successivo mettendo in fila una serie di “SE”. Infatti poiché abbiamo a che fare, forzatamente, con aste sempre dello stesso materiale... la serie di SE decade automaticamente. Come a dire che l'esercizio teorico ci potrebbe stare, ma è inutile...

 

Ho sempre sostenuto che sia preferibile montare un’asta un po’ piu’ corta, ma piu’ per evitare gli effetti negativi dello sbandieramento che quelli dovuti alle resistenze legate ai 10 cm di asta in meno...

 

Gli effetti dovuti alla massa contano molto di piu’, pensa solo agli esperimenti fatti molti anni fa con le aste in titanio. O anche solo alla differente velocita’ terminale di un’asta piu’ spessa ma della stessa lunghezza.

 

Ogni fattore entra in gioco con un peso differente...

:bye:

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Daniele, ti seguo e so che sei competente.

 

Solo che a volte, se certamente dentro di te hai inquadrato bene la situazione, fai delle affermazioni che lasciano interdetti. Ti faccio un esempio partendo proprio dall'ultima cosa che hai detto circa la dipendenza delle resistenze idrodinamiche dal quadrato della velocità (se in regime turbolento) o lineare (se in regime laminare). Non avrei nulla da obiettare se non che in questo contesto sembra che tu voglia dire che le resistenze dipendano linearmente dalla velocità perché siamo in regime laminare... sarebbe profondamente errato!

 

Questo vale anche per il caso precedente e, da qui, la mia battuta o "provocazione".

 

Senza andare troppo per il sottile:

  • La sezione frontale dell’asta è critica per la velocità che può raggiungere l’asta
  • Molto importante è l’influenza della superficie laterale (anche questa genera molte resistenze).

Il punto che mi premeva sottolineare è quello che hai chiarito nel tuo intervento successivo mettendo in fila una serie di “SE”. Infatti poiché abbiamo a che fare, forzatamente, con aste sempre dello stesso materiale... la serie di SE decade automaticamente. Come a dire che l'esercizio teorico ci potrebbe stare, ma è inutile...

 

Ho sempre sostenuto che sia preferibile montare un’asta un po’ piu’ corta, ma piu’ per evitare gli effetti negativi dello sbandieramento che quelli dovuti alle resistenze legate ai 10 cm di asta in meno...

 

Gli effetti dovuti alla massa contano molto di piu’, pensa solo agli esperimenti fatti molti anni fa con le aste in titanio. O anche solo alla differente velocita’ terminale di un’asta piu’ spessa ma della stessa lunghezza.

 

Ogni fattore entra in gioco con un peso differente...

:bye:

 

Grazie mille, ora è tutto molto più chiaro!

 

P.S. Non intendevo assolutamente dire che in questo caso si tratta di moto laminare, volevo solo precisare che la dipendenza della velocità non è sempre quadratica.

 

:bye:

Modificato da DanieleC
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Ospite RickCT75

Daniele, ti seguo e so che sei competente.

 

Solo che a volte, se certamente dentro di te hai inquadrato bene la situazione, fai delle affermazioni che lasciano interdetti. Ti faccio un esempio partendo proprio dall'ultima cosa che hai detto circa la dipendenza delle resistenze idrodinamiche dal quadrato della velocità (se in regime turbolento) o lineare (se in regime laminare). Non avrei nulla da obiettare se non che in questo contesto sembra che tu voglia dire che le resistenze dipendano linearmente dalla velocità perché siamo in regime laminare... sarebbe profondamente errato!

 

Questo vale anche per il caso precedente e, da qui, la mia battuta o "provocazione".

 

Senza andare troppo per il sottile:

  • La sezione frontale dell’asta è critica per la velocità che può raggiungere l’asta
  • Molto importante è l’influenza della superficie laterale (anche questa genera molte resistenze).

Il punto che mi premeva sottolineare è quello che hai chiarito nel tuo intervento successivo mettendo in fila una serie di “SE”. Infatti poiché abbiamo a che fare, forzatamente, con aste sempre dello stesso materiale... la serie di SE decade automaticamente. Come a dire che l'esercizio teorico ci potrebbe stare, ma è inutile...

 

Ho sempre sostenuto che sia preferibile montare un’asta un po’ piu’ corta, ma piu’ per evitare gli effetti negativi dello sbandieramento che quelli dovuti alle resistenze legate ai 10 cm di asta in meno...

 

Gli effetti dovuti alla massa contano molto di piu’, pensa solo agli esperimenti fatti molti anni fa con le aste in titanio. O anche solo alla differente velocita’ terminale di un’asta piu’ spessa ma della stessa lunghezza.

 

Ogni fattore entra in gioco con un peso differente...

:bye:

 

Ma insomma, Mario, toglimi sto dubbio: tu il conetto lo monti o no?

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