colapesce Inviato Aprile 2, 2013 Segnala Condividi Inviato Aprile 2, 2013 Immergersi alla scoperta dei mari è una delle attività più eccitanti che si possano fare ma cosa pensereste se, tra barracuda, cetacei e tonni a un certo punto vedeste passare un pesce che, al posto delle squame, sfoggia tanti pannelli solari?Non si tratta della scena di un film di fantascienza ma di una possibilità concreta: da tempo, infatti, i ricercatori marini utilizzano pesci elettronici che, attaccati a simil tavole da surf con pannelli solari, scrutano dall’alto i fondali. LEGGI ANCHE OTEC, l’energia che arriva dal profondo degli oceani Un prototipo realizzato dallo scienziato Tom Zambrano presso la AeroVironment e recentemente presentato si ispira alla mola, pare andare decisamente oltre, in profondità direi. Un pesce enorme che può raggiungere i tre metri di altezza e tre metri di lunghezza e che solca i mari di mezzo mondo muovendosi sinuosamente.Il suo nome in inglese è emblematico: Sunfish. Dalle prime indiscrezioni, il robot, costituito da pannelli solari e pinne, si muoverebbe simulando i movimenti della mola, potendo nuotare fino alla velocità di due nodi.Come il pesce da cui trae ispirazione, non deve far altro che salire in superficie, disporsi per tutta la sua lunghezza a pelo d’acqua rendendo così possibile la ricarica grazie all’energia fotovoltaica prodotta dai raggi solari. NOVITA’ Deep green, aquiloni sottomarini per produrre energia elettrica Secondo le notizie fornite, il robot potrebbe sfruttare in profondità anche i tenui raggi solari che filtrano nell’acqua e che potrebbero essere sufficienti a garantirgli i movimenti; nel caso poi servisse una potenza maggiore, sarebbe sufficiente far “crescere” la mola aggiungendo pannelli solari, pinne dorsali e code.Sfruttando anche i pochi raggi solari delle profondità oceaniche, le applicazioni scientifiche del pesce solare potrebbero essere davvero molte. Basti pensare ad immagini o altre informazioni trasmesse in diretta a biologi marini sullo stato di salute dei mari, permettendo così di monitorare in tranquillità e, all’occorrenza, di far “spostare” il pesce. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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