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Arbanautics: la nuova specie


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Ma il tubo si riempirebbe d'acqua allo spostamento del pistoncino? O si deve garantire la tenuta attorno al sagolino (mi pare tecnicamente molto difficile)?

 

Buon anno e ciao.

 

M

Il tubo, nel modo in cui ho presentato l'idea, si riempie d'acqua col movimento del pistone. In effetti bisognerebbe vedere l'influenza di questo fenomeno sul rendimento globale.

 

E' proprio questo il punto: bisognerebbe studiare un modo per evitare che il tubo si riempia d'acqua come conseguenza della contrazione. E' come quando riempi una siringa con dell'acqua: tutte le perdite sono lì. Tanto da vanificare tutta l'idea...

 

Quindi non si tratta di evitare che il sagolino "si bagni", ma che entri acqua nel tubo!

 

Potendo relizzare un sistema del genere (in cui minimizzare anche gli attriti del sagolino), non ci sarebbe nessun sistema tradizionale ad elastici che riuscirebbe a spingere l'asta con la stessa velocità. Non saprei per le varie evoluzioni, vela, volcan etc..., per le quali la teoria potrebbe fare pensare a prestazioni anche superiori, ma per le quali, temo, la pratica riveli tutto il peso della dissipazione in attriti...

 

Insomma anche questo sarebbe un bell'esercizio teorico, ma ci vedo delle difficoltà intrinseche tutt'altro che banali. Ma chissà... :)

 

scusami mario ma il tubo si riempirebbe d'acqua solo con la contrazione dell'elelastico,al max potrebbe beneficiarne la velocita' di contrazione stessa e non di certo il contrario,poi con il caricamento si svouterebbe nuovamente,esattamente il contrario di un pneumatico tradizionale

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C'è anche il problema che la gomma non si contrae lineare ,questa in fase di tiro sfregherebbe a destra e sinistra del tubo ,dissipando non poca energia .

 

.....lo credo anche io....alla fine gli attriti potrebbero essere pure superiori agli altri sistemi. :huh:

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C'è anche il problema che la gomma non si contrae lineare ,questa in fase di tiro sfregherebbe a destra e sinistra del tubo ,dissipando non poca energia .

 

siamo sicuri?

io credo che se ancorata perfettamente al centro sia all'impugnatura che al pistone non vedo perche' dovrebbe sfregare

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buon anno a tutti.e molto ingegnosa l'idea,mettiamo che si riesca a rendere stagno il tubo con tenute anche sul cordino(o eventualmente monofilo in nylon con superfice piu' liscia),e si riesca a creare una depressione al suo interno ed eliminare gli attriti degli elastici,perche dovrebbe creare piu' spinta sull'asta rispetto ad un pneumatico ben pompato(a livelli di sicurezza naturalmente) con gia' montato un kit sottovuoto?questa domanda la faccio da vero profano perche non ho realmente idea della risposta.

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Cercherò di rispondere a tutti.

La premessa principale, come ho già detto, è che il sistema non è finalizzato alla POTENZA pura.

La mia personale corsa alla potenza è terminata da un pezzo.

Sono convinto che l'evoluzioni delle armi subacquee ormai su muova su altri binari che quello della sola potenza. Di potenza ne abbiamo abbastanza.

Il 99 % di noi pratica un certo tipo di pesca in cui i tiri oltre i 4 metri sono una vera eccezione.

 

L'Arbanautics ha una filosofia ben precisa, identificabile in diversi punti:

 

1. Potenza paragonabile a quella di un doppio elastico / monoroller (almeno nella versione di base)

2. Brandeggio paragonabile ( o migliore) a quello di uno pneumatico pari misura

3. Istintività del tiro grazie alla posizione dell'asta uguale a quella di un arba classico (ma senza elastici che coprano la visuale)

4. Facilità di caricamento ( simili a quello di un roller pretensionato)

 

Insomma più che potenza, ciò che ha spirato l'idea, è stato il concetto di "OTTIMIZZAZIONE"

Un'arma nuova: potente al punto giusto, brandeggiabile, senza rinculo, istintiva.

Quello che serve per la pesca nel mediterraneo nel 99% dei casi.

 

Non so se la cosa sarà fattibile, ma a mio avviso qualche tentativo lo merita.

Il concetto di base è quello di inglobare gli elastici dentro il fusto e farli contrarre in aria.

Come?

Beh ... qui si aprono le danze. Sicuramente esisteranno molti modi per farlo.

Quello del mio disegno è solo il primo che mi è venuto in mente ... certamente ve ne saranno altri di più semplici ed efficaci.

Sicuramente saranno necessarie soluzioni tecniche adeguate.

 

L'obiettivo non è superare le prestazioni di un doppio roller o di uno pneumatico ben pompato.

L'obiettivo è quello di una nuova specie di fucili con un tiro ed una gestione totalmente nuova !!!

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Ma il tubo si riempirebbe d'acqua allo spostamento del pistoncino? O si deve garantire la tenuta attorno al sagolino (mi pare tecnicamente molto difficile)?

 

Buon anno e ciao.

 

M

Il tubo, nel modo in cui ho presentato l'idea, si riempie d'acqua col movimento del pistone. In effetti bisognerebbe vedere l'influenza di questo fenomeno sul rendimento globale.

 

E' proprio questo il punto: bisognerebbe studiare un modo per evitare che il tubo si riempia d'acqua come conseguenza della contrazione. E' come quando riempi una siringa con dell'acqua: tutte le perdite sono lì. Tanto da vanificare tutta l'idea...

 

Quindi non si tratta di evitare che il sagolino "si bagni", ma che entri acqua nel tubo!

 

Potendo relizzare un sistema del genere (in cui minimizzare anche gli attriti del sagolino), non ci sarebbe nessun sistema tradizionale ad elastici che riuscirebbe a spingere l'asta con la stessa velocità. Non saprei per le varie evoluzioni, vela, volcan etc..., per le quali la teoria potrebbe fare pensare a prestazioni anche superiori, ma per le quali, temo, la pratica riveli tutto il peso della dissipazione in attriti...

 

Insomma anche questo sarebbe un bell'esercizio teorico, ma ci vedo delle difficoltà intrinseche tutt'altro che banali. Ma chissà... :)

 

Mario,

la pressione dell'acqua che entra nel tubo non potrebbe fungere invece da spinta aggiuntiva? Specie se l'ingresso dell'acqua è ampio e non un "collo di bottiglia" come avviene nelle siringhe !! (Ebbene hai colto nel segno: l'idea mi è venuta pensando proprio alle siringhe :D )

 

In altre parole, il pistoncino collegato all'elastico si contra verso "il vuoto", ma viene spinto dalla colonna d'acqua che entra nel fusto.

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Ma il tubo si riempirebbe d'acqua allo spostamento del pistoncino? O si deve garantire la tenuta attorno al sagolino (mi pare tecnicamente molto difficile)?

 

Buon anno e ciao.

 

M

Il tubo, nel modo in cui ho presentato l'idea, si riempie d'acqua col movimento del pistone. In effetti bisognerebbe vedere l'influenza di questo fenomeno sul rendimento globale.

 

E' proprio questo il punto: bisognerebbe studiare un modo per evitare che il tubo si riempia d'acqua come conseguenza della contrazione. E' come quando riempi una siringa con dell'acqua: tutte le perdite sono lì. Tanto da vanificare tutta l'idea...

 

Quindi non si tratta di evitare che il sagolino "si bagni", ma che entri acqua nel tubo!

 

Potendo relizzare un sistema del genere (in cui minimizzare anche gli attriti del sagolino), non ci sarebbe nessun sistema tradizionale ad elastici che riuscirebbe a spingere l'asta con la stessa velocità. Non saprei per le varie evoluzioni, vela, volcan etc..., per le quali la teoria potrebbe fare pensare a prestazioni anche superiori, ma per le quali, temo, la pratica riveli tutto il peso della dissipazione in attriti...

 

Insomma anche questo sarebbe un bell'esercizio teorico, ma ci vedo delle difficoltà intrinseche tutt'altro che banali. Ma chissà... :)

 

Mario,

la pressione dell'acqua che entra nel tubo non potrebbe fungere invece da spinta aggiuntiva? Specie se l'ingresso dell'acqua è ampio e non un "collo di bottiglia" come avviene nelle siringhe !! (Ebbene hai colto nel segno: l'idea mi è venuta pensando proprio alle siringhe :D )

 

In altre parole, il pistoncino collegato all'elastico si contra verso "il vuoto", ma viene spinto dalla colonna d'acqua che entra nel fusto.

 

e io che ho detto???

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Il mio (modestissimo) parere è che sarebbe (anzi, sarà!) davvero difficile fare in modo che il sistama rimanga completamente stagno, o almeno in profondità, ove la pressione interna è miinore di quella esterna.

Se la pressione interna fosse pari a quella esterna la soluzione sarebbe molto semplice, ma non è questo il caso.

Per quanto riguarda l'acqua che entra nel fusto, credo che non si possa parlare di "spinta aggiuntiva", ma sicuramente di minor attrito rispetto ad un sistema non sottovuoto.

Per la questione della contrazione non lineare degli elastici potrebbe avrebbe ragione itio se si cercasse un sistema che sia sottovuoto anche durante i tiro, ma, nel caso i fori siano un poco più larghi della sagola, l'attrito, pur non essendo affatto trascurabile non comprometterebbe la magior prestanza del fucile rispetto ad un suo simile (intendo pari sistema/gomme/asta).

L'idea mi sembra ottima, per nulla facile da realizzare, ma mooolto interessante. Così come ottimo mi pare lo scopo.

Ho sempre sostenuto che un pescatore subaqueo non deve ricercare la potenza nelle sue armi, quanto l'ottimizzazione;

è inutile avere un fucile che sviluppi al massimo una singola qualità e pecchi in tutti gli altri aspetti, bisogna cercarne uno che offra il miglior compromesso fra tutti.

Altra cosa è vedere quale sia il compromesso migliore per il nostro tipo di pesca e le nostre esigenze.

Complimenti per l'idea!

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Come accennavo, penso ci siano diverse possibilità per rendere stagno l'interno del tubo.

Una possibilità, sicuramente più semplice da realizzare potrebbe essere la seguente.

 

Si potrebbe pensare ad un pistone non a tenuta stagna sulla faccia laterale, ma sulla faccia anteriore ( ossia quella che guarda verso la punta del fucile).

In questo modo il "compartimento stagno" si verrebbe a creare solo a fucile carico, poichè la faccia anteriore del pistone andrebbe a "tappare" l'entrata dell'acqua coincidendo con un qualche sistema di tenuta stagna.

 

Logicamente bisognerebbe prevedere la possibilità di scaricare ( di volta in volta) la canna del fucile dall'acqua ( ad esempio attraverso un'apposita valvola posta sul calcio del fucile. Basterebbe alzare il fucile fuori dall'acqua, scaricare la canna dall'acqua per gravità e chiudere la valvola.

Certo si aggiungerebbe un'operazione in più ( lo svuotamento dell'acqua), ma sarebbe tutto molto più semplice da realizzare.

 

Elastico dentro un tubo, una sorta di tappo a fucile carico ed una valvola per svuotare la canna: il gioco sarebbe fatto.

 

Volendone pensare un'altra, non scaricando il fucile dall'acqua si avrebbe una sorta di limitatore di potenza.

 

Insomma l'idea di base penso sia semplice e funzionale. Ora bisognerebbe provarla in qualche modo.

 

Riguardo alle prestazioni, qualche anno fa, feci dei test su un mio monoleastico da 86 cm confrontando tiri in acqua ed in aria con il medesimo equipaggiamento.

La velocità passava da 24 m/sec a 28 m/sec. Il tutto semplicemente facendo sparare il fucile senz'acqua.

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Riguardo alle prestazioni, qualche anno fa, feci dei test su un mio monoleastico da 86 cm confrontando tiri in acqua ed in aria con il medesimo equipaggiamento.

La velocità passava da 24 m/sec a 28 m/sec. Il tutto semplicemente facendo sparare il fucile senz'acqua.

Queste velocità però sono riferite all'asta, giusto?

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Come accennavo, penso ci siano diverse possibilità per rendere stagno l'interno del tubo.

Una possibilità, sicuramente più semplice da realizzare potrebbe essere la seguente.

 

Si potrebbe pensare ad un pistone non a tenuta stagna sulla faccia laterale, ma sulla faccia anteriore ( ossia quella che guarda verso la punta del fucile).

In questo modo il "compartimento stagno" si verrebbe a creare solo a fucile carico, poichè la faccia anteriore del pistone andrebbe a "tappare" l'entrata dell'acqua coincidendo con un qualche sistema di tenuta stagna.

 

Logicamente bisognerebbe prevedere la possibilità di scaricare ( di volta in volta) la canna del fucile dall'acqua ( ad esempio attraverso un'apposita valvola posta sul calcio del fucile. Basterebbe alzare il fucile fuori dall'acqua, scaricare la canna dall'acqua per gravità e chiudere la valvola.

Certo si aggiungerebbe un'operazione in più ( lo svuotamento dell'acqua), ma sarebbe tutto molto più semplice da realizzare.

 

Elastico dentro un tubo, una sorta di tappo a fucile carico ed una valvola per svuotare la canna: il gioco sarebbe fatto.

 

Volendone pensare un'altra, non scaricando il fucile dall'acqua si avrebbe una sorta di limitatore di potenza.

 

Insomma l'idea di base penso sia semplice e funzionale. Ora bisognerebbe provarla in qualche modo.

 

Riguardo alle prestazioni, qualche anno fa, feci dei test su un mio monoleastico da 86 cm confrontando tiri in acqua ed in aria con il medesimo equipaggiamento.

La velocità passava da 24 m/sec a 28 m/sec. Il tutto semplicemente facendo sparare il fucile senz'acqua.

ciao stefano,forse diro una sciocchezza,ma per ottimizzare di piu gli spazi non potresti pensare piuttosto ad un pistone pneumatico che e collegato ad invert con una testata mach?non si potrebbe ridurre la lunghezza del propulsore?dico una caca....?si potrebbe caricare la parte pneumatica in precedenza e poi collegare la parte invert- mach
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Si potrebbe pensare ad un pistone non a tenuta stagna sulla faccia laterale, ma sulla faccia anteriore ( ossia quella che guarda verso la punta del fucile).

In questo modo il "compartimento stagno" si verrebbe a creare solo a fucile carico, poichè la faccia anteriore del pistone andrebbe a "tappare" l'entrata dell'acqua coincidendo con un qualche sistema di tenuta stagna.

 

Non sono sicuro di aver capito correttamente la tua idea, comunque a me era venuta in mente una soluzione del genere:

infilando qualche cm di un tubicino di gomma, di sezione interna identica a quella della sagola e sezione esterna leggermente maggiore del foro in testata, sulla sagola stessa e fissandolo in prossimità degli elastici (magari con un nodo costrittore), quando il fucile sarà quasi carico il tubicino arriverà a contatto con i fori, e, una volta carico sarà pressato contro di essi, impedendo l'entrata dell' acqua.

Non so, però, fino a che profondità possa avere senso, ossia quanta pressione si può contrastare in questo modo, senza rendere l'ultima parte di caricamento troppo complessa...

Spero che con un po' di pazienza possiate capire quello che intendo, anche se non mi sono espresso benissimo.

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UNA sarebbe usare: forcelle, paraoli, e valvole di non ritorno... semplice ma macchinoso... , gli elastici secondo me creerebbero non pochi attriti nelle pareti del cilindro quindi andrebbero bene delle molle .... ma la rumorosita sarebbe non poca .... e approfittare di tutta la lunghezza inferiore del fusto per creare una precamera di larghezza ridotta (per il brandeggio) dove applicare una leggera depressione cosi da ridurre all essenziale la corsa del pistone e quindi la lunghezza della MOLLA (che a mio parere sarebbe ideale ipotizzare la metà della lunghezza del fusto... c è da vedere se la tenuta dei paraoli in commercio resiste alle pressioni in gioco e se le forze di "Depressione+la molla - le forcelle a rimorchio" sono vantaggiose...

 

Il rinculo ne guadagnerebbe?

La silenziosita?

 

 

 

P.S.

 

Considero brevettato il sistema hahahah ! SCHERZO !! (o no?) :rifle:

CMQ l idea di studiare un sistema alternativo mi alletta :wub: ... purtroppo non ho modo di sperimentare ....

:robot::starwars::robot: .

Modificato da colapesce
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Sinceramente, non vedo tantissime difficolta costruttive se si ha un'officina ben attrezzata. La mia idea sarebbe quella di usare un tubo a cannocchiale in modo da alloggiare due elastici. Per quanto riguarda il tappo a tenuta stagna perché ci deve passare da dentro il sagolino? Non può semplicemente avere due attacchi sui due lati, uno per l'elastico e uno per il sagolino.

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