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Il carniere di un immenso campione: cosa ne pensate?


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Mi sento in dovere di tranquillizzare chi prova alcuni timori:

Se le cernie tornassero ad essere valide in gara, di sicuro nn si incontrerebbero tappeti di cernie morte sul fondo lasciate da chi cercava la cernia più grossa. Questo perchè 1) Non spari a mitraglia alle cernie come potresti sparare ad un folto branco di balestra 2) le cernie te le devi sudare, spesso si incastrano e le trovi molto fonde, e per non perdere troppo tempo devi scegliere bene su quali pesci dedicare più minuti nell'azione di pesca 3) questo è un po' ironico: un atleta non lascerebbe una cernia di 6 kg morta sul fondo per presentarne al peso una di 8 perchè qualche altro atleta potrebbe prendersela e fregarlo in classifica :banging:

4) perchè quando le cernie erano valide e ce n'erano molte nessuno ha mai trovato cernie morte sul fondo abbandonate

5) perchè ci sono forme e modi per limitare le catture

 

Seconda considerazione: quali sono secondo alcuni i limiti di una pesca etica? se 24 cernie non vanno bene, quanti dentici invece vanno bene? o quante ricciole? e quali limiti in gara e quali limiti nellla pesca per conto proprio?

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Seconda considerazione: quali sono secondo alcuni i limiti di una pesca etica? se 24 cernie non vanno bene, quanti dentici invece vanno bene? o quante ricciole? e quali limiti in gara e quali limiti nellla pesca per conto proprio?

Il silenzio è assordante...

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Seconda considerazione: quali sono secondo alcuni i limiti di una pesca etica? se 24 cernie non vanno bene, quanti dentici invece vanno bene? o quante ricciole? e quali limiti in gara e quali limiti nellla pesca per conto proprio?

Il silenzio è assordante...

Ho anche un altro dubbio: siamo solo noi pia a generare un cambiamento nelle abitudini dei pesci?

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Per me i pesci vanno spanciati e appesi a mò di macello

messi così con la panza gonfia per terra in mezzo a mosche e formice(certo a quei tempi non c'era la HD ma posso immaginare che vespaio c'era intorno a quei pesci)fanno un pò senso sinceramente, non siamo piu nel medioevo bisogna riconoscerlo

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Seconda considerazione: quali sono secondo alcuni i limiti di una pesca etica? se 24 cernie non vanno bene, quanti dentici invece vanno bene? o quante ricciole? e quali limiti in gara e quali limiti nellla pesca per conto proprio?

Il silenzio è assordante...

Ho anche un altro dubbio: siamo solo noi pia a generare un cambiamento nelle abitudini dei pesci?

Ogni azione comporta una reazione...

Non possiamo essere soltanto noi.

Circa 20 anni fa, quando ero un appassionato cannista (ebbene si) che si divertiva in particolare col surfcasting, ricordo che le mormore, ad esempio, si pescavano bene con finali da 0,25.

Oggi ho scoperto che se non montano lo 0,18 o 0,14 non prendono niente, quindi il pesce riconosce le insidie e vi sia adatta, come è giusto che avvenga in natura (altrimenti non ci sarebbero più pesci in mare).

Se al posto di un pescatore subacqueo col fucile, un tratto di mare è frequentato solo da sommozzatori che danno da mangiare ai pesci (contro legge), quelli si adatteranno alle nuove condizioni e diventeranno più confidenti (fino a scordarsi anche come si caccia).

Ovviamente non credo che un pesce di questo tipo esca da certe aree, perché molto probabilmente morirebbe di fame...

I motori delle barche li disturbano moltissimo (alcune specie, come le cernie, più di altre) fino a farli sparire dalla circolazione, e lo stesso, oggi, vale per il motore degli aquascooter, ragion per cui la famigerata trainetta sembra non essere più tanto micidiale come un tempo...

Solo recentemente ho scoperto come fanno certi cianciolari delle mie zone ad intercettare le ricciole così da non farle più entrare là dove un tempo erano pesci abbastanza comuni a partire da luglio: piazzano dei sacchi pieni di pastura a dei corpi galleggianti ancorati al fondo e tenuti qualche metro sotto la superficie (così nessuno li vede) e così facendo, in pratica, creano una rotta obbligata per i pesci.

I sonar fanno il resto e vi assicuro che non fanno passare più niente, maledetti!

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Seconda considerazione: quali sono secondo alcuni i limiti di una pesca etica? se 24 cernie non vanno bene, quanti dentici invece vanno bene? o quante ricciole? e quali limiti in gara e quali limiti nellla pesca per conto proprio?

Il silenzio è assordante...

Ho anche un altro dubbio: siamo solo noi pia a generare un cambiamento nelle abitudini dei pesci?

Ogni azione comporta una reazione...

Non possiamo essere soltanto noi.

Circa 20 anni fa, quando ero un appassionato cannista (ebbene si) che si divertiva in particolare col surfcasting, ricordo che le mormore, ad esempio, si pescavano bene con finali da 0,25.

Oggi ho scoperto che se non montano lo 0,18 o 0,14 non prendono niente, quindi il pesce riconosce le insidie e vi sia adatta, come è giusto che avvenga in natura (altrimenti non ci sarebbero più pesci in mare).

Se al posto di un pescatore subacqueo col fucile, un tratto di mare è frequentato solo da sommozzatori che danno da mangiare ai pesci (contro legge), quelli si adatteranno alle nuove condizioni e diventeranno più confidenti (fino a scordarsi anche come si caccia).

Ovviamente non credo che un pesce di questo tipo esca da certe aree, perché molto probabilmente morirebbe di fame...

I motori delle barche li disturbano moltissimo (alcune specie, come le cernie, più di altre) fino a farli sparire dalla circolazione, e lo stesso, oggi, vale per il motore degli aquascooter, ragion per cui la famigerata trainetta sembra non essere più tanto micidiale come un tempo...

Solo recentemente ho scoperto come fanno certi cianciolari delle mie zone ad intercettare le ricciole così da non farle più entrare là dove un tempo erano pesci abbastanza comuni a partire da luglio: piazzano dei sacchi pieni di pastura a dei corpi galleggianti ancorati al fondo e tenuti qualche metro sotto la superficie (così nessuno li vede) e così facendo, in pratica, creano una rotta obbligata per i pesci.

I sonar fanno il resto e vi assicuro che non fanno passare più niente, maledetti!

:thumbup: Ovviamente concordo pienamente.

E le reti? Ho notato anche qui un netto cambiamento delle abitudini dei pesci, me lo confermate?

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Sono tra quegli occhi che provano fastidio a vedere questa foto. Ma soprattutto penso che sono proprio queste pescate che hanno portato la PIA ad essere ghettizzata e ridotta a capro espiatorio dell'impoverimento del mare.

Ad ogni modo penso che rei ntrodurre una Cernia da minimo 5 Kg in gara sia cosa fattibile e sopportabile per l'ecosistema.

In Corsica in uno spacco verticale c'erano una Cernia e un Tordone ..... ho sparato al Tordone e mi si è allagata la maschera di lacrime.

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Rick non apprezzo i toni e il tuo modo di discutere tutto maiuscole e pochi concetti.Ma come dici tu...punto, discuterai con tanti altri che non hanno la mia impressione e nessuno ci resterà male:)

 

Mi pare che ora il discorso stia puntando sul fatto di chi distrugge di più il mare, noi o i professionisti?

 

Rivedendo la foto iniziale, qualcuno non ha trovato niente di diverso e qualcuno, come me, ha trovato un qualcosa che non condivide.

Perchè ora si parla di ambientalisti, di amp, di paragoni tra sub e pescherecci e dello stato di salute del mare?

Non si è mica chiesto quale delle due attività sia più distruttiva. E comunque rivedo sempre gente che minimizza i carnieri di una competizioni,

di ieri o di oggi che sia, poichè fa subito il paragone con i pescatori professionisti.

Ma è un paragone che può reggere? E' del tutto naturale che se paragoni i tot chili di pesci presi in una gara con il pescato di un intero porto peschereccio, non ci sono cacchi che tengano!

 

Quindi, per favore, se pensate che sia giusto quello che vedete, ditelo e basta, ma non giustificate il tutto con inutili paragoni.

Fortunatamente è pieno di sub che pescano il giusto, ma questo mondo è anche troppo pieno di mele marce, ma marce, che nel loro piccolo

creano comunque un danno.

Vi faccio un esempio che calza a pennello:

tante persone buttano dai finestrini dell'auto o in altre circostanze rifiuti per terra. C'è anche chi smaltisce tonnellate di rifiuti illegalmente. Non c'è paragone tra

l'ignoranza di qualcuno e il disatro ambientale di altri, ma quella carta di merendina o quel mozzicone di sigaretta, nel loro piccolo, creano un impatto ambientale

negativo. Moltiplichiamo poi il tutto e vediamo che il danno non è poi così indifferente...

Idem dicasi per i pia, moltiplichiamo tutte le catture, comprese quelle illegali e quelle esagerate e con ara che sono permesse in altri paesi del mondo, e noteremo che anche noi contribuiamo a fare un danno.

O c'è qualcuno che è realmente convinto che i pia siano perfetti?

 

Ma questo esempio non calza per niente, serve però a dimostrare che la premessa del tuo ragionamento è sbagliata:

 

buttare un mozzicone contribuisce all'impatto ambientale come pescare una cernia?

 

Una sola? In peso? Di giorno? Senza bombole?

 

Ma allora perchè un dentice no? E un sarago? E un grongo? E un tordo?

 

Il problema non è dei regolamenti delle gare di 40 anni fa ma di sensibilità, una sensibilità che è doveroso diffondere oggi - e credo che i grandi come Amengual siano i primi a farlo - ma assurdo pretendere che ci fosse 40 anni fa e per giunta in gara.

 

40 anni fa gli operai scopavano la polvere di amianto senza nemmeno una mascherina di carta perchè il pericolo era in parte ignoto e in parte sottovalutato e veniamo oggi a sindacare sui regolamenti agonistici per via delle cernie catturate in gara da Amengual... mah.

 

Devi moltiplicare, non facciamo ancora paragoni assurdi, per favore! Sii realista!

E' naturale che se uno pesca con quei principi non arreca nessun danno, ma siamo in tanti e pochi onesti...

 

Nella categoria pescatori subacquei, putroppo ci devi includere anche i bracconieri ed i furboni che anche se illegalmente, comunque praticano la

pesca subacquea. Se poi per avere ragione consideriamo tutta l'onestà un UNO solo pescatore, allora il paragone non regge.

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Rick non apprezzo i toni e il tuo modo di discutere tutto maiuscole e pochi concetti.Ma come dici tu...punto, discuterai con tanti altri che non hanno la mia impressione e nessuno ci resterà male:)

 

Mi pare che ora il discorso stia puntando sul fatto di chi distrugge di più il mare, noi o i professionisti?

 

Rivedendo la foto iniziale, qualcuno non ha trovato niente di diverso e qualcuno, come me, ha trovato un qualcosa che non condivide.

Perchè ora si parla di ambientalisti, di amp, di paragoni tra sub e pescherecci e dello stato di salute del mare?

Non si è mica chiesto quale delle due attività sia più distruttiva. E comunque rivedo sempre gente che minimizza i carnieri di una competizioni,

di ieri o di oggi che sia, poichè fa subito il paragone con i pescatori professionisti.

Ma è un paragone che può reggere? E' del tutto naturale che se paragoni i tot chili di pesci presi in una gara con il pescato di un intero porto peschereccio, non ci sono cacchi che tengano!

 

Quindi, per favore, se pensate che sia giusto quello che vedete, ditelo e basta, ma non giustificate il tutto con inutili paragoni.

Fortunatamente è pieno di sub che pescano il giusto, ma questo mondo è anche troppo pieno di mele marce, ma marce, che nel loro piccolo

creano comunque un danno.

Vi faccio un esempio che calza a pennello:

tante persone buttano dai finestrini dell'auto o in altre circostanze rifiuti per terra. C'è anche chi smaltisce tonnellate di rifiuti illegalmente. Non c'è paragone tra

l'ignoranza di qualcuno e il disatro ambientale di altri, ma quella carta di merendina o quel mozzicone di sigaretta, nel loro piccolo, creano un impatto ambientale

negativo. Moltiplichiamo poi il tutto e vediamo che il danno non è poi così indifferente...

Idem dicasi per i pia, moltiplichiamo tutte le catture, comprese quelle illegali e quelle esagerate e con ara che sono permesse in altri paesi del mondo, e noteremo che anche noi contribuiamo a fare un danno.

O c'è qualcuno che è realmente convinto che i pia siano perfetti?

 

Ma questo esempio non calza per niente, serve però a dimostrare che la premessa del tuo ragionamento è sbagliata:

 

buttare un mozzicone contribuisce all'impatto ambientale come pescare una cernia?

 

Una sola? In peso? Di giorno? Senza bombole?

 

Ma allora perchè un dentice no? E un sarago? E un grongo? E un tordo?

 

Il problema non è dei regolamenti delle gare di 40 anni fa ma di sensibilità, una sensibilità che è doveroso diffondere oggi - e credo che i grandi come Amengual siano i primi a farlo - ma assurdo pretendere che ci fosse 40 anni fa e per giunta in gara.

 

40 anni fa gli operai scopavano la polvere di amianto senza nemmeno una mascherina di carta perchè il pericolo era in parte ignoto e in parte sottovalutato e veniamo oggi a sindacare sui regolamenti agonistici per via delle cernie catturate in gara da Amengual... mah.

 

Devi moltiplicare, non facciamo ancora paragoni assurdi, per favore! Sii realista!

E' naturale che se uno pesca con quei principi non arreca nessun danno, ma siamo in tanti e pochi onesti...

 

Nella categoria pescatori subacquei, putroppo ci devi includere anche i bracconieri ed i furboni che anche se illegalmente, comunque praticano la

pesca subacquea. Se poi per avere ragione consideriamo tutta l'onestà un UNO solo pescatore, allora il paragone non regge.

 

Ma sei tu che pretendi di giudicare una pescata, i regolamenti e chi faceva i regolamenti di 40 anni fa sulla base della sensibilità di oggi e paragoni gettare un mozzicone dal finestrino e pescare una cernia (cioè una cosa, la prima, che riconosciamo tutti essere sbagliata, mentre la seconda in sè no).

Poi c'è chi pesca illegalmente, di notte, con le bombe, con le bombole, chi non rispetta i limiti di peso e di taglia, chi pesca per vendere il pescato, etc. etc. etc. e tutto questo ha senz'altro un impatto (secondo me non sugli stock ittici complessivi, ma questo non sono in grado di dimostrarlo) però non c'entra assolutamente nulla con la foto di un campione che in gara 40 anni fa con una gamba sola ha fatto una pescata da sogno.

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Nella categoria pescatori subacquei, putroppo ci devi includere anche i bracconieri ed i furboni che anche se illegalmente, comunque praticano la

pesca subacquea. Se poi per avere ragione consideriamo tutta l'onestà un UNO solo pescatore, allora il paragone non regge.

Ma stiamo scherzando?

La categoria è fatta da tante persone per bene e proprio queste discussioni devono essere il punto di partenza per far comprendere a chi si avvicina alla nostra disciplina che per essere definiti Pescatori in Apnea bisogna rispettare le regole.

Quelli sono bracconieri, persone che della legalità se ne fanno un baffo e nulla hanno a che vedere con noi.

Sarebbe come sostenere che chi gira in motorino è uno scippatore....d'altronde è con quelli che si fanno!!

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Rimaniamo sempre in attesa di qualcuno che ci spieghi quanti dentici prendere in gara per avere una base etica nelle competizioni....

Penso che non avrai risposte...

Secondo me l'etica di molti è funzione dei pesci che non vedono o non riescono a prendere: meno si prende e più poveri dovrebbero essere i carnieri degli agonisti per non danneggiare la nostra immagine...

Cui prodest?

i fatti hanno dimostrato che anche stravolgendo la disciplina e appecoronandosi ai ministri ambientalisti, non si cava un ragno dal buco, i nemici continuano ad essere tali (anzi forse sono aumentati nel momento in cui abbiamo detto che esistiamo e vorremmo dei diritti) e il mare continua ad essere danneggiato da chi ha decimato gli stock ittici (Amengual? no, ormai è anziano :lol: ).

L'etica, la morale, devono maturare spontaneamente e non essere imposte o diffuse da chi presume di essere moralmente superiore al resto del mondo, altrimenti si diventa tali e quali agli ambientalisti talebani che non intendono scendere a compromessi con nessuno e sognano (e si attivano per) un mondo senza cacciatori e pescatori (e magari proprio senza l'uomo).

Non so se vi è chiaro...quelli che non gradiscono la nostra immagine sono i talebani e chi lavora col pesce, soggetti che non accettano la pesca subacquea per definizione, ossia in quanto attività che comporta l'uccisione di animali di cui i soggetti suddetti, chi per un verso e chi per un altro, si considerano unici gestori...

Il resto del mondo del pescatore subacqueo se ne frega, prova ne è che 9 persone su 10 non hanno idea se si peschi con le bombole o in apnea, così come non sanno che il bombolaro col fucile è bracconiere per definizione...

Modificato da siccia
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La parola chiave è "sport"

Chi dice non si può uccidere per sport vada a dirlo ai fans dei vari caduti in campo, motociclisti, piloti, calciatori, ciclisti

lo sport è rigido su alcune questioni come regole e lealtà in gara

"peccato che i pesci non sanno di essere in gara" stronzate lo sanno da una vita di fatto mica stanno li a farsi ammazzare

"si ma tu hai un fucile"dai c@**o loro hanno le branchie

la pia è l'unica disciplina che si può permettere di ammazzare pesci nel vero senso della parola sport e non è uno spot

 

certo il pescato dovrebbe essere piu rispettato e non ammassato in sacchi senza neanche pulirlo

o buttato per terra tra mosche e coleotteri, perchè poi si regala a gratis ;-)

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