> Martinuzzi: quella cernia Impossibile - Pagina 3 - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Martinuzzi: quella cernia Impossibile


Messaggi raccomandati

E' stata una gara entusiasmante con continui colpi di scena. Erano tre giornate di gara e si vinceva per somma di punteggi, non c'erano le percentuali come oggi.

Posti belllissimi, carnieri bellissimi ma nessuna strage, atleti pazzeschi, veri miti del ns sport.

I campi di gara incredibili: una giornata a Spargi e Spargiotto, un'altra a Budelli, Santa Maria e Razzoli e mi sembra la prima giornata dallo scoglio Paganetto a Capo Falcone.

Svolgemmo molta preparazione insieme a Paolone Cappucciati solo che in certi posti dove lui andava io andavo solo a guardare di sfuggita, l'ho visto poggiarsi all'aspetto su panettoni di grotto a 32 mt veri!!! mi ricordo che aveva un cocker che stava in piedi in prua sul gommoncino (un mirage smontabile) in piena planata col maestrale.

Mi ricordo che contestammo la magra cena offerta dalla federazione in un residence del posto, una mezza sollevazione popolare perchè gli atleti avevano fame alla sera dopo 9 ore di preparazione campi gara.

Già allora si cominciavano a sentire i segni di un brusco cambiamento rispetto a pochi anni prima quando ad esempio c'erano i rimborsi anche ai campionati per società, si svolgevano campionati con un numero di squadre dalle 75 alle 95 uno spettacolo incredible le partenze.

Gli atleti (specie agli assoluti) studiavano moltissimo la partenza per poter arrivare per primi nei posti segnati pensando che li conoscessero anche altri atleti.

Mi ricordo che ci si alzava alle 4 per fare le prove all'alba senza farsi vedere dagli altri. Ma era un casino individuare le mire che avevi preso magari di giorno col sole. La precisione doveva essere assoluta : in pratica il barcaiolo doveva riuscire ad arrivare in planata sul punto esatto e gettare il pedagno per impedire (da regolamento di allora) che si avvicinasse un altro atleta e contemporaneamente si gettava dal gommone tipo Navy Seal l'atleta che già indossava maschera e boccaglio dalla partenza e aveva in mano il fucile (scarico) col quale avrebbe insidiato le prime prede.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 53
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Immagini Pubblicate

E ovviamente dovevi essere in grado di fare il primo tuffo alle 8 di mattina dopo magari 15 minuti di planata spaccaossa (l'ordine al barcaiolo era di non fermarsi nè rallentare per nessun motivo al mondo!!!) a 23/25 mt di fondo. Se c'era un po' di ondina sul gommone saltava tutto...

Poi la stragrande maggioranza aveva mezzi scarsi, direi ridicoli se paragonati a quelli di oggi.

Mi ricordo che noi avevamo p. es. un gommone smontabile con un vecchio motore che alla partenza della terza giornata ci piantò in asso. Rimanemmo fermi quasi due ore in un punto che non offriva nulla, io gettando l'ancora (a remi non riuscivo perchè c'era un maestralino sostenuto) e spaccandomi la schiena

con il cordino di avviamento a mano nel tentativo di far ripartire il motore.

Poi eravamo indecisi se ritirarci o continuare. alla fine convinsi Roberto a fare un tentativo vicino a un isolotto di fianco all'isola di Santa Maria se i carabinieri ci avessero dato un traino fino a li. Li convincemmo. Roberto pescò dieci pezzi da kg e una spigolona da quasi 4kg e fece 10° di giornata e rimase in 1 categoria.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Che racconto!!

 

E' stata una gara entusiasmante con continui colpi di scena. Erano tre giornate di gara e si vinceva per somma di punteggi, non c'erano le percentuali come oggi.

Posti belllissimi, carnieri bellissimi ma nessuna strage, atleti pazzeschi, veri miti del ns sport.

I campi di gara incredibili: una giornata a Spargi e Spargiotto, un'altra a Budelli, Santa Maria e Razzoli e mi sembra la prima giornata dallo scoglio Paganetto a Capo Falcone.

Svolgemmo molta preparazione insieme a Paolone Cappucciati solo che in certi posti dove lui andava io andavo solo a guardare di sfuggita, l'ho visto poggiarsi all'aspetto su panettoni di grotto a 32 mt veri!!! mi ricordo che aveva un cocker che stava in piedi in prua sul gommoncino (un mirage smontabile) in piena planata col maestrale.

Mi ricordo che contestammo la magra cena offerta dalla federazione in un residence del posto, una mezza sollevazione popolare perchè gli atleti avevano fame alla sera dopo 9 ore di preparazione campi gara.

Già allora si cominciavano a sentire i segni di un brusco cambiamento rispetto a pochi anni prima quando ad esempio c'erano i rimborsi anche ai campionati per società, si svolgevano campionati con un numero di squadre dalle 75 alle 95 uno spettacolo incredible le partenze.

Gli atleti (specie agli assoluti) studiavano moltissimo la partenza per poter arrivare per primi nei posti segnati pensando che li conoscessero anche altri atleti.

Mi ricordo che ci si alzava alle 4 per fare le prove all'alba senza farsi vedere dagli altri. Ma era un casino individuare le mire che avevi preso magari di giorno col sole. La precisione doveva essere assoluta : in pratica il barcaiolo doveva riuscire ad arrivare in planata sul punto esatto e gettare il pedagno per impedire (da regolamento di allora) che si avvicinasse un altro atleta e contemporaneamente si gettava dal gommone tipo Navy Seal l'atleta che già indossava maschera e boccaglio dalla partenza e aveva in mano il fucile (scarico) col quale avrebbe insidiato le prime prede.

 

Ho la fortuna di pescare in questi posti e pensare ad un campionato oggi sugli stessi posti mi fa venire il mal di testa!!

Figuriamoci nell'85..e con quei campioni..che spettacolo deve essere stato!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

questa era la pesca in tana di allora! ricordo l'articolo che diceva pressappoco così; martinuzzi cattura una cernia in un camino, la cernia colpita gli cade addosso! rileggendo ora, mi viene un attacco di claustrofobia! ricordo ancora claudio, che dopo la capovolta nell'abisso, faceva segno ai suoi avversari di seguirlo! che personaggio!! manca a tutti!! :clover:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Si posso dire che sei veramente fortunato anche se la chiusura delle isole è stata una mazzata, ma dovevano proprio chiuderle tutte?

Sono tornato da quelle parti piu di 10 anni fa per un campionato a squadre ma già le cose erano molto cambiate.

Eppure mi ricordo una secchetta tra maddalena e spargi dove in una vacanza negli anni 80 trovai a 25 mt delle tanette dove più sparavo sarghi e corvine e più ne entravano dal largo, c'erano i tonni che saltavano sulla secca di budelli ed poi mi ricordo un sassone a nordest di spargi grosso come un bus dietro al quale c'era un muro di corvi grossi ma tanto grossi che molti erano storpi dalla vecchiaia.. pesci da 3 kg e più....

E vogliamo parlare di un monolito affiorante a maddalena davanti a porto maurizio che scendeva fino a 18/20 mt dove giravi il lato verso il largo e c'era un muro intero di pesce fermo in corrente!!! qualunque cosa: saragoni di tutte le razze, corvine, ricciole dentici in parete... e io non sapevo ancora cosa fosse l'agguato... ma li ho cominciato a farlo lo stesso pur senza sapere, perchè ti veniva naturale, era l'unico modo per sparare a quei pesci che altrimenti si piombavano verso il fondo di grotto sparendo tra i cunicoli, poi ci hanno costruito sopra un porticciolo

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mi ricordo un racconto di Paolo Cappucciati che mi rivelò che in un campionato (non ricordo dove) aveva trovato delle corvine camminando .... si in pratica aveva trovato una grotta dove c'era uno spacco in cui non riusciva a entrare ma pensando che fosse un posto buono trovò un orlo fuori dall'acqua dove dovevi uscire toglierti le pinne fare un percorso a piedi e poi rientrare in una pozza dove stavano le corvine....

Stando vicini ai grandi campioni impari a cercare i pesci anche dove gli altri nemmeno immaginano che ci possano essere

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mi ricordo un racconto di Paolo Cappucciati che mi rivelò che in un campionato (non ricordo dove) aveva trovato delle corvine camminando .... si in pratica aveva trovato una grotta dove c'era uno spacco in cui non riusciva a entrare ma pensando che fosse un posto buono trovò un orlo fuori dall'acqua dove dovevi uscire toglierti le pinne fare un percorso a piedi e poi rientrare in una pozza dove stavano le corvine....

Stando vicini ai grandi campioni impari a cercare i pesci anche dove gli altri nemmeno immaginano che ci possano essere

Seconda Categoria, Cala Gonone 1987

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Simo ti ringrazio per l'articolo bellissimo (che avresti anche potuto evitare di firmare, come t'è stato già detto :D ).

Non ti nascondo che, a fine lettura, resta un po' di amaro in bocca (almeno nella mia), perché da quel racconto emerge lo spirito di quella che per me era la vera pesca subacquea, cioè una cosa che ormai s'è persa e che probabilmente non tornerà mai più (almeno nelle competizioni).

Ci siamo snaturati per...cosa?

Il mare continua ad impoverirsi di giorno in giorno nonostante le gare a suon di cernie siano scomparse e ci siamo castrati: è segno evidentissimo che "il male" non siamo mai stati noi...

Quella era CACCIA SUBACQUEA, oggi c'è la PIA; abbiamo l'etica e la coscienza ambientale, in due parole: ci hanno fatto il lavaggio del cervello!!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite RickCT75

Queste cose son quelle che fanno riflettere sulla vera essenza della PIA... Uomini e imprese così sono sempre più rare, malgrado le attrezzature siano migliorate di 3-4 volte!!!

E' prorio l'impostazione di questa passione che in martinuzzi si espletava in tutto un altro mondo e modo di vivere: un uomo grezzo, che ama vivere la vita al massimo e non disdegna di bere e persino(SIC!) di fumare, ma che scendeva lo stesso fondo rischiando anche spudoratamente la vita non, come si dice, per un pesce, ma per il suo sogno, la sua gloria, la sua avventura... Lo so che oggi dire ciò è criticabile... Lo so che un uomo così oggi sarebbe criticabile. E' ormai criticabile nell'era dei "new Age" e "radical chic" che vedono la nostra disciplina (che è uno sport estremo) come qualcosa che deve per forza essere comodo e leggero, facile e privo di rischi, edulcorandola e, come dire... "democratizzata". Ma sappiamno tutti, in fondo, nei nostri cuori, che così non è. La PIA è uno sport estremo, pericoloso e avventuroso, le cui imprese e i cui successi vanno direttamente proporzionali al coraggio, alla forza, alla bravura e ai co***oni di chi lo fa. Un uomo così sarebbe oggi criticato per grezzo, pazzo e incosciente più o meno come un leone sarebbe criticato dai lupi. Ed è giusto, però, dire ai moderni PIA di non emularlo, perchè credo che solo 1 su 10000 (e di sicuro non io), potrebbero non dico eguagliarlo, ma anche solo avvicinarglisi nella performance (soprattutto in virtù dell'attrezzatura che aveva e della vita che faceva...Rimproveratemi pure se lo doco ma: Se uno va sott'acqua paventando lo squalo che compare dal torbido; se uno va sott'acqua paventando il freddo, la profondità, le grosse prede; se uno crede che sia nostro diritto andare sott'acqua senza rischi, se si spaventa ad andare fondo, se deve trovare per forza mille scuse e motivi etici per giustificare i suoi cappotti; se cerca sempre dei compromessi, se crede che per prendere VERAMENTE pesce bastino la teoria, il pranajama, il salutismo sfrenato fino alla noia, non sarà mai un vero PESCATORE. Questo è il messaggio che ci lascia in eredità MARTINUZZI...

Veramente GRANDIOSO CLAUDIO!!!!!!!!!!!!!!! NON SARAI MAI DIMENTICATO DA NOI!!!!

Modificato da RickCT75
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Grande Claudio!!

Gia scritto in privato a Simone, ora mi piace raccontare di un episodio recentemente accaduto con lo > Claudio Martinuzzi.

Circa 4-5 anni fa, Claudio era venuto nel Cilento con l'amico Carlo per un periodo di ferie da trascorrere insieme a pescare.

Una mattina decidiamo di uscire con la moglie di carlo e la mia compagna, che lamentava di non conoscere la splendida Licosa da mare.

Quella mattina il mare era un pò lungo: io, carlo e claudio in acqua a fare tuffi, le signore in gommone a salire a sballottare sulle onde...

Vedo claudio che sale in gommone: non ci faccio caso, penso voglia spostarsi su altra zona di pesca.

Ma il gommone resta fermo lì all'ancora...

Dopo quasi mezz'ora ci raggiungono: claudio svestito che ci intima di salire perchè si è scocciato di stare in mare a guardarci e lui non può pescare...

Chiedo cosa è successo, e vedo gongolare la mia compagna, che se la ride a crepapelle!

Il fatto: lei si era stancata di quell'ondeggiare su un gommone in mezzo al mare; una volta salito Claudio ha cominciato a cacciare dalla borsa frigo mozzarelle e bocconcini comprati la mattina...

Claudio ha mangiato forse 1,5 kg di mozzarelle, con altrettanti panini: e che voleva pescare più!!!

Quindi, giammai fare barcaiolo, ci ha abbligati a rientrare tutti.

Grande Claudio!

Antonio, salerno

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...