conan_2022 Inviato Luglio 20, 2012 Segnala Condividi Inviato Luglio 20, 2012 (modificato) Salve a tutti, scrivo su questo forum dopo tempo per sottoporre una piccola questione: Ho letto di recente degli articoli di Gabriele Delbene sulla sua tecnica di risalita, articolo nel quale sostiene sostanzialmente la necessità di inspirare durante la risalita le seppur poche molecole d'aria contenute nella maschera sfruttando la "riespansione" dell'aria precedentemente immessa per compensare lo schiacciamento sul viso. La domanda è questa: Come si concilia tale tecnica con la necessità sostenuta dal prof Malpieri di risalire addirittura con la glottide aperta per evitare barotraumi polmonari? Da considerare inoltre che le risalite del forte atleta avvengono da 40 e passa metri! E' dunque una tecnica rischiosa, questa di Delbene? Modificato Luglio 20, 2012 da conan_2022 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
ciappuzzo Inviato Luglio 21, 2012 Segnala Condividi Inviato Luglio 21, 2012 scendere a -40 è rischioso? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
conan_2022 Inviato Luglio 23, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 23, 2012 scendere a -40 è rischioso? Si, è rischioso. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Luglio 23, 2012 Segnala Condividi Inviato Luglio 23, 2012 La domanda è questa: Come si concilia tale tecnica con la necessità sostenuta dal prof Malpieri di risalire addirittura con la glottide aperta per evitare barotraumi polmonari?Non si concilia, sono due visioni della cosa agli antipodi; la prima di un medico e ricercatore specializzato in medicina subacquea e iperbarica, la seconda di un grande specialista della pesca abissale. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
conan_2022 Inviato Luglio 23, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Luglio 23, 2012 La domanda è questa: Come si concilia tale tecnica con la necessità sostenuta dal prof Malpieri di risalire addirittura con la glottide aperta per evitare barotraumi polmonari?Non si concilia, sono due visioni della cosa agli antipodi; la prima di un medico e ricercatore specializzato in medicina subacquea e iperbarica, la seconda di un grande specialista della pesca abissale. E' proprio questo il punto, siccome trovo che la visione del Prof. Malpieri sia assolutamente condivisibile e fondata, trovavo abbastanza strano che non vi fossero discussioni (non polemiche beninteso) su questo importante aspetto! e questo proprio perchè le risalite di Delbene, avvenendo da 40 e passa metri dove il fenomeno dovrebbe essere più marcato, sottoporrebbero il suo apparato respiratorio ad uno stress importante poichè non solo l'aria verrebbe trattenuta, ma addirittura ne verrebbe "succhiata" una ulteriore quantità dalla maschera! E' la presenza di una tesi e un antitesi che fa riflettere... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Cono Corrado Inviato Luglio 24, 2012 Segnala Condividi Inviato Luglio 24, 2012 La domanda è questa: Come si concilia tale tecnica con la necessità sostenuta dal prof Malpieri di risalire addirittura con la glottide aperta per evitare barotraumi polmonari?Non si concilia, sono due visioni della cosa agli antipodi; la prima di un medico e ricercatore specializzato in medicina subacquea e iperbarica, la seconda di un grande specialista della pesca abissale. E' proprio questo il punto, siccome trovo che la visione del Prof. Malpieri sia assolutamente condivisibile e fondata, trovavo abbastanza strano che non vi fossero discussioni (non polemiche beninteso) su questo importante aspetto! e questo proprio perchè le risalite di Delbene, avvenendo da 40 e passa metri dove il fenomeno dovrebbe essere più marcato, sottoporrebbero il suo apparato respiratorio ad uno stress importante poichè non solo l'aria verrebbe trattenuta, ma addirittura ne verrebbe "succhiata" una ulteriore quantità dalla maschera! E' la presenza di una tesi e un antitesi che fa riflettere...Di discussioni ce ne sono state, l'ultima: http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=80813&hl=globale&fromsearch=1 Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Luglio 24, 2012 Segnala Condividi Inviato Luglio 24, 2012 E' proprio questo il punto, siccome trovo che la visione del Prof. Malpieri sia assolutamente condivisibile e fondata, trovavo abbastanza strano che non vi fossero discussioni (non polemiche beninteso) su questo importante aspetto! e questo proprio perchè le risalite di Delbene, avvenendo da 40 e passa metri dove il fenomeno dovrebbe essere più marcato, sottoporrebbero il suo apparato respiratorio ad uno stress importante poichè non solo l'aria verrebbe trattenuta, ma addirittura ne verrebbe "succhiata" una ulteriore quantità dalla maschera! E' la presenza di una tesi e un antitesi che fa riflettere...Credo che manchino ancora degli elementi importanti alla medicina per spiegare completamente certi fenomeni. Le cause del barotrauma sono abbastanza note in linea teorica, quello che non è ancora possibile stabilire è quanto il soggetto sia resistente, o possa diventarlo, a certe situazioni. Non tutti facendo le stesse cose ottengono gli stessi risultati. Sono sicuro che questa tecnica sia cucita su misura per le prestazioni, le abitudini e l'allenamento di Gabriele. Non so però quanto su altri possa rivelarsi efficace o perfino dannosa. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Luglio 24, 2012 Segnala Condividi Inviato Luglio 24, 2012 Come già marcato da Serra ognuno fa caso a se per strutture fisiche non uguali at personaIl succhiare aria dalla maschera, abitudine che adotto pure io anche se le mie risalite non superano i 30m, porta ad un movimento del diaframma richiamando pure le fasce muscolari che fanno rientrare l'addomepenso che non sia tanto il recuperare aria ma lo spostamento di essa dalla parte bassa polmonare a quella alta dove stanno i bronchi e bronchioli a dare beneficiocioè una manovra che precede l'ispirazione negli ultimi metricondivisibile con le specifiche di Doc, a parer mio, perchè sempre posso espellere aria dal naso neglu ultimi metri avendola già incanalata nei bronchile manovre di richiamo d'aria dal basso polmone alle parti scapolari(più alte) viene anche affrontata nei corsi di apnea, però la variante che l'uomo modifica col tempo la sua struttura muscolare compromette la giusta riuscita di tali manovreil fisico base su cui prendo esempio è quello du un centometrista, petto in fuori e spalle indietro per farla semplice, una buona ventilazione che riempa i polmoni dal basso ed una conoscenza dei propri meccanismi muscolari quindi la capacità di spostare le masse d'aria all'interno dei polmoni e non le poche molecole di ossigeno presenti nella maschera ;-)Opinione mia personale cmq, nulla di testato scentificamente Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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