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Estate - quote operative


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Io quoto Piero :D

il mio pensiero coincide con quanto ha scritto...

effettivamente non catturo grandi quantità di pesce e un pò per pigrigia e un pò perchè non sopporto il caldo cerco sempre tuffi un pò più fresci

impostare una battuta col caldo in pochi metri vorrebbe dire per me cuocermi nel neoprene, così mi propongo di battere su fondali dai 10-15-20m con una ventina di tuffi magari ho già consumato le energie specialmente con un poco di mare e posso indirizzarmi verso casa

precisando che per me è sport non considero un cappotto un risultato negativo, cioè io non ho preso pesci e i pesci non hanno preso me, la pesca a queste quote l'ho sempre praticata da 7-8 anni ma solo adesso riesco a pescarci veramente, nel senso che ho una buona respirazione ed una buona pinneggiata che mi permettono di arrivare sul fondo, starci qualche secondo e risalire senza affanno oppure cercare una cerniotta dentro qualche buchetto

Questo succede con la pratica e col tempo e senza farsi troppe pippe, se arrivo sul fondo e la nausea mi pervade e sento che voglio aria non c'è ca**i ho manovrato male ed è inutile convincersi del contrario

se risalgo sbuffando ho tirato troppo

l'apnea il mezzo per il quale si pesca è una conoscenza quasi perfetta del proprio fisico e una padronanza dei movimenti degna dei migliori atleti

il mare non fà sconti a nessuno di fatto e non si può pretendere di confrontarvici senza rischiare...sia in fondo che sul pelo la posta in gioco è sempre altissima

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Miglior contributo in questa discussione

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Io quoto Piero :D

il mio pensiero coincide con quanto ha scritto...

effettivamente non catturo grandi quantità di pesce e un pò per pigrigia e un pò perchè non sopporto il caldo cerco sempre tuffi un pò più fresci

impostare una battuta col caldo in pochi metri vorrebbe dire per me cuocermi nel neoprene, così mi propongo di battere su fondali dai 10-15-20m con una ventina di tuffi magari ho già consumato le energie specialmente con un poco di mare e posso indirizzarmi verso casa

precisando che per me è sport non considero un cappotto un risultato negativo, cioè io non ho preso pesci e i pesci non hanno preso me, la pesca a queste quote l'ho sempre praticata da 7-8 anni ma solo adesso riesco a pescarci veramente, nel senso che ho una buona respirazione ed una buona pinneggiata che mi permettono di arrivare sul fondo, starci qualche secondo e risalire senza affanno oppure cercare una cerniotta dentro qualche buchetto

Questo succede con la pratica e col tempo e senza farsi troppe pippe, se arrivo sul fondo e la nausea mi pervade e sento che voglio aria non c'è ca**i ho manovrato male ed è inutile convincersi del contrario

se risalgo sbuffando ho tirato troppo

l'apnea il mezzo per il quale si pesca è una conoscenza quasi perfetta del proprio fisico e una padronanza dei movimenti degna dei migliori atleti

il mare non fà sconti a nessuno di fatto e non si può pretendere di confrontarvici senza rischiare...sia in fondo che sul pelo la posta in gioco è sempre altissima

 

Per me non ha senso andare a pescare a 20 metri se per "pescare" si intende arrivare sul fondo, rimanerci una manciata di secondi e poi dover risalire.

Prima di tutto, perchè se normalmente si rimane sul fondo qualche secondo e poi si ha l'esigenza di risalire, se una volta si commette un errore o si ha un incidente, non è detto che si riesca a risalire. In più in pochi secondi i pesci all'aspetto non arrivano, e non si riesce a fare un agguato. Quindi o capita un pesce in caduta o...

A questo punto ha più senso cercare i pesci dove sono più diffidenti, ma dove si ha la possibilità di portare a termine una cattura grazie alla propria tecnica (un sarago preso con una bella azione di pesca dà più soddisfazione di una cerniotta presa in tana, almeno a me) e, soprattutto, IN SICUREZZA.

Se mi portano sopra un relitto situato a -50m, e mi dicono che all'interno c'è una cernia di 40 Kg, che ti guarda e rimane ferma ad aspettare l'asta, io non ci vado comunque, perchè arrivo sul fondo, prendo la cernia, inizio a risalire e poi riprendo ad affondare... Preferisco continuare a pescare dove sono in sicurezza e ad imprecare contro il sarago diffidente che non si avvicina.

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Ragazzi perchè continuate a prendervi da riferimento

non è bello ciò che è bello ma è bello che bello che bello

io fumo, ho 40 anni e posso farmi 2' a 20m senza affanno e la maggior parte delle volte vado a mare da solo

a me il mare fà paura ma mi piace il gioco e mettermi in gioco, se volessi una cosa sicura non mi metterei neanche le pinne

sottolineo che la pia è uno sport e non un'attività commerciale per quel che mi riguarda, poi gioco a rugby e mi hanno già rotto il setto nasale e due costole per non dirvi il male che fà fare una capovolta con le costole rotte

eppure io non dico a nessuno di fare come faccio io dico solo di essere sportivi e di non rompere il c@**o con la SICUREZZA che tanto di stirano col gommone se non anneghi

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Ragazzi perchè continuate a prendervi da riferimento

non è bello ciò che è bello ma è bello che bello che bello

io fumo, ho 40 anni e posso farmi 2' a 20m senza affanno e la maggior parte delle volte vado a mare da solo

a me il mare fà paura ma mi piace il gioco e mettermi in gioco, se volessi una cosa sicura non mi metterei neanche le pinne

sottolineo che la pia è uno sport e non un'attività commerciale per quel che mi riguarda, poi gioco a rugby e mi hanno già rotto il setto nasale e due costole per non dirvi il male che fà fare una capovolta con le costole rotte

eppure io non dico a nessuno di fare come faccio io dico solo di essere sportivi e di non rompere il c@**o con la SICUREZZA che tanto di stirano col gommone se non anneghi

 

Setto nasale e costole fanno male ma tornano a posto, la vita no.

Certo, può capitare di tutto, uno va in giro in macchina e incrocia un ubricaco al volante...

Però rischiare di proposito...

Contento tu...

 

Comunque io non mi riferivo a te, parlavo in generale. Se un neofita avesse letto la discussione avrebbe potuto immaginare che d'estate o vai fondo o non peschi e magari

avrebbe voluto strafare, rischiando inutilmante. Volevo evitare questo.

 

:bye:

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Daniel leggendo te potrebbe intuire che o stai col tubo fuori dall'acqua o muori

prendi i surfisti che pare uno sport semplice e divertente, se li mangiano gli squali e surfano sul rif della barriera corallina, a Varazze surfano con onde di 1,5m su 30-40 cm di fondale

sicurezza sul lavoro ci stà ma nello sport come si fà a parlare di sicurezza?

Come si assicura un alpinista che scala il k2?

Qui non si celano i rischi, si parla di sincope, taravana, pirati gommonauti, pescioni che ti tirano sotto ect.

Uno che vuol fare pia lo si mette a conoscenza dei rischi ma quello che fà è lui il responsabile e basta

nessuno obbliga nessuno e nessuno piglia per il culo nessuno

la pia è uno sport estremo e non è una passeggiata sul bagnasciuga, ed ognuno si prende la responsabilità delle sue azioni

non faccio pia per mantenere la famiglia ma per sport in puro spirito sportivo, mi metto a giocare sapendo che la mia vita è in gioco come pure quella dei pinnuti

occhio attenzione e paura e rispetto per il mare sempre senza cercare di andare a far spesa in acqua perchè non è un'attività commerciale e se lo fosse bisognerebbe che fosse un poco sportiva leale e coraggiosa ;-)

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la pesca in apnea è uno sport estremo se fatto all'estremo delle proprie capacità, se uno si limita a pescare entro i suoi limiti e assicura anche del tempo aggiuntivo per eventuali inconvenienti credo che il concetto di sport estremo possa essere messo da parte!

 

giusto puntualizzare che andare fondi non significa per forza pescare, se non si ha la tecnica non si va da nessuna parte e i neofiti ( e non solo )

è bene che lo comprendano!

 

saluti

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La pesca in apnea è uno sport che, a differenza di tanti altri, comporta il rischio concreto di perdere la vita.

Ci andrei cauto con le catalogazioni, perchè basta un semplice ed umanissimo errore di valutazione o una distrazione, per giustificare la nota riottosità delle compagnie assicurative nel coprire chi pratica questa disciplina...

Modificato da siccia
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la pesca in apnea è uno sport estremo se fatto all'estremo delle proprie capacità, se uno si limita a pescare entro i suoi limiti e assicura anche del tempo aggiuntivo per eventuali inconvenienti credo che il concetto di sport estremo possa essere messo da parte!

 

giusto puntualizzare che andare fondi non significa per forza pescare, se non si ha la tecnica non si va da nessuna parte e i neofiti ( e non solo )

è bene che lo comprendano!

 

saluti

quindi estremo starebbe a significare che ci si spinge all'estremo delle proprie capacità

io penso che il mare il lago è grande e che lo sport sia un universo

e quantificare tutte le eventualità in questi luoghi sia estremamente impossibile

 

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La pesca in apnea è uno sport che, a differenza di tanti altri, comporta il rischio concreto di perdere la vita.

Ci andrei cauto con le catalogazioni, perchè basta un semplice ed umanissimo errore di valutazione o una distrazione, per giustificare la nota riottosità delle compagnia assicurative nel coprire chi pratica questa disciplina...

...e questo è una bella considetazione

spingere in questo senso giustissimo, bene o male i miei compagni abituali hanno fatto i certificati medici di buona salute col cardio sotto sforzo pressione ect

io mi son spinto oltre facendo la visita sportivo-agonistica con in più anche l'otoriro classe b3 mi pare per la pia

molti un corso di pia

quindi sentiamo tanto parlare di sport ma molti vanno in acqua senza neanche un minimo di monitorizzazione mesida

in uno sport come questo credo ognuno dovrebbe essere inserito in un associazione dove esigere almeno lo stato di buona salute

andare avanti a mozzo non và bene

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Daniel leggendo te potrebbe intuire che o stai col tubo fuori dall'acqua o muori

prendi i surfisti che pare uno sport semplice e divertente, se li mangiano gli squali e surfano sul rif della barriera corallina, a Varazze surfano con onde di 1,5m su 30-40 cm di fondale

sicurezza sul lavoro ci stà ma nello sport come si fà a parlare di sicurezza?

Come si assicura un alpinista che scala il k2?

Qui non si celano i rischi, si parla di sincope, taravana, pirati gommonauti, pescioni che ti tirano sotto ect.

Uno che vuol fare pia lo si mette a conoscenza dei rischi ma quello che fà è lui il responsabile e basta

nessuno obbliga nessuno e nessuno piglia per il culo nessuno

la pia è uno sport estremo e non è una passeggiata sul bagnasciuga, ed ognuno si prende la responsabilità delle sue azioni

non faccio pia per mantenere la famiglia ma per sport in puro spirito sportivo, mi metto a giocare sapendo che la mia vita è in gioco come pure quella dei pinnuti

occhio attenzione e paura e rispetto per il mare sempre senza cercare di andare a far spesa in acqua perchè non è un'attività commerciale e se lo fosse bisognerebbe che fosse un poco sportiva leale e coraggiosa ;-)

 

Io non pesco con il boccaglio fuori dall'acqua, normalmente, al mare, pesco tra i 10 ed i 15 metri, a volte vado anche a 20.

Preferisco stare sui 10/15 metri perchè così posso farmi i miei 2'/2' 30'' sul fondo all'aspetto, o un agguato ben gestito, piuttosto di andare a -20 per rimanere sul fondo meno di un minuto. L'incidente può capitare a tutti, in 3 metri d'acqua o in superficie. Però se uno va a 20 metri e sa che se sta un minuto sul fondo risale tirato, e va, vede un branco di dentici che si avvicina lentamente, a -20 per le pressioni parziali si sente bene, gli sembra di poter rimanere giù di più... E ci rimane giù di più... Molto di più... Magari col suo dentice, ma cambia qualcosa? L'ho detto io a volte a 20 metri ci vado, riesco ad andarci in tranquillità, tu, evidentemente, anche; anche altri.

Altri sanno che non possono. Ma non tutti hanno la conoscenza di sè, quindi mi sembra sbagliato dire che BISOGNA andare più fondi, altrimenti un neofita che legge una cosa del genere rischia di rimanerci...

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La pesca in apnea è uno sport che, a differenza di tanti altri, comporta il rischio concreto di perdere la vita.

Ci andrei cauto con le catalogazioni, perchè basta un semplice ed umanissimo errore di valutazione o una distrazione, per giustificare la nota riottosità delle compagnia assicurative nel coprire chi pratica questa disciplina...

...e questo è una bella considetazione

spingere in questo senso giustissimo, bene o male i miei compagni abituali hanno fatto i certificati medici di buona salute col cardio sotto sforzo pressione ect

io mi son spinto oltre facendo la visita sportivo-agonistica con in più anche l'otoriro classe b3 mi pare per la pia

molti un corso di pia

quindi sentiamo tanto parlare di sport ma molti vanno in acqua senza neanche un minimo di monitorizzazione mesida

in uno sport come questo credo ognuno dovrebbe essere inserito in un associazione dove esigere almeno lo stato di buona salute

andare avanti a mozzo non và bene

 

 

sono del parere che sia certamente uno sport rischioso, decisamente più di tanti altri, ma non per questo possa definirsi sport estremo, vado a mare da quando sono nato, ho fatto corsi di apnea e non considero l'apnea uno sport estremo; queste ultime puntualizzazioni per evitare che qualcuno pensi che parlo senza cognizione di causa

 

questo è il mio modesto parere che non ha certamente la presunzione di cambiare le idee di altri

 

saluti

Modificato da santiago86
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La pesca in apnea è uno sport che, a differenza di tanti altri, comporta il rischio concreto di perdere la vita.

Ci andrei cauto con le catalogazioni, perchè basta un semplice ed umanissimo errore di valutazione o una distrazione, per giustificare la nota riottosità delle compagnia assicurative nel coprire chi pratica questa disciplina...

...e questo è una bella considetazione

spingere in questo senso giustissimo, bene o male i miei compagni abituali hanno fatto i certificati medici di buona salute col cardio sotto sforzo pressione ect

io mi son spinto oltre facendo la visita sportivo-agonistica con in più anche l'otoriro classe b3 mi pare per la pia

molti un corso di pia

quindi sentiamo tanto parlare di sport ma molti vanno in acqua senza neanche un minimo di monitorizzazione mesida

in uno sport come questo credo ognuno dovrebbe essere inserito in un associazione dove esigere almeno lo stato di buona salute

andare avanti a mozzo non và bene

Non si può valutare il nostro sport solo in base allo stress fisico a cui è sottoposto chi lo pratica.

L'impegno a mio giudizio più gravoso e spesso fin troppo sottovalutato, è quello richiesto alla mente.

Per pescare sott'acqua, in apnea, mantenendosi entro margini accettabili di sicurezza, occorre un grandissimo equilibrio psicofisico ed un autocontrollo fuori dal comune: da qui la mia convinzione che la pesca subacquea sia un' attività assolutamente estrema, ben più insidiosa dell'apnea pura.

La passione e la facilità con cui, grazie a tecnica ed allenamento, si può operare in immersione, possono indurci a sopravvalutare il nostro autocontrollo, o comnque possono ostacolare la percezione dei pericoli annessi a ciò che facciamo sott'acqua...

Il vero banco di prova del "sangue freddo" di chi pesca in apnea, è la gestione dell'imprevisto, specie se trattasi di emergenza assoluta e grave.

L'esempio più classico è quello del soccorso da prestare ad un amico/allievo/fratello/cugino/padre/etc. che si trova in sincope "parecchi" metri sotto la superficie del mare...

Allo stato attuale non esiste corso sportivo che riesca a trasmettere agli allievi il sangue freddo necessario per gestire una situazione come quella di cui sopra, e quindi può benissimo accadere che il migliore degli istruttori non riesca a prepararsi adeguatamente ed in tempo utile per la discesa a causa del cuore in gola, mentre magari un'altra persona con minore esperienza, ma dotata dalla natura di una maggiore freddezza, potrebbe riuscirci...

Considerato che un banco di prova del genere è un'esperienza che solo una piccolissima parte dei pescatori in apnea ha vissuto, è presumibile che in mare ci siano più pescatori fortunati, che veramente idonei alla pratica di uno sport insidioso come il nostro.

In base a questa mia idea ed al fatto che oggi vedo pericoli là dove un tempo vedevo solo piacere e divertimento, devo dire che più passano gli anni e più, nonostante una condizione fisica che certe volte è migliore rispetto al passato, tendo a frenarmi...

Modificato da siccia
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@Daniel io ho solo detto che vado a 20m quando c'è pesce o in ricognizione perchè ho notato che in quota il pesce è meno nervoso e si lascia avvicinare maggiormente

potrei raccontare che non sia vero per il neofita di turno invece preferisco informare il neofita di sincopi, taravana ed altri incidenti che sono possibili nella pia con pagine e pagine di argomentazioni instancabilmente

invitando il neofita a entrare in argomento piuttosto che prenderlo a pesci in faccia e tacerlo

 

@Santiago piu volte sul forum è comparsa la scritta "il mare il lago sono ambienti estremi" questo è in linea il pensiero dei frequentatori di AM forum, come, aggiungo, farsi una passeggiata nella giungla potrebbe essere un avventura estrema

se uno poi è fiscale per l'acqua bassa bisognerebbe vederlo con onde di 1-1.5 m a starci eppure col maestrale in Sardegna c'è sempre piu pesce che con acqua ferma

concludiamo dicendo di stare in acqua bassa e ferma soprattutto però sarebbe meglio starsene sul molo con una cannetta in mano...

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La pesca in apnea è uno sport che, a differenza di tanti altri, comporta il rischio concreto di perdere la vita.

Ci andrei cauto con le catalogazioni, perchè basta un semplice ed umanissimo errore di valutazione o una distrazione, per giustificare la nota riottosità delle compagnia assicurative nel coprire chi pratica questa disciplina...

...e questo è una bella considetazione

spingere in questo senso giustissimo, bene o male i miei compagni abituali hanno fatto i certificati medici di buona salute col cardio sotto sforzo pressione ect

io mi son spinto oltre facendo la visita sportivo-agonistica con in più anche l'otoriro classe b3 mi pare per la pia

molti un corso di pia

quindi sentiamo tanto parlare di sport ma molti vanno in acqua senza neanche un minimo di monitorizzazione mesida

in uno sport come questo credo ognuno dovrebbe essere inserito in un associazione dove esigere almeno lo stato di buona salute

andare avanti a mozzo non và bene

Non si può valutare il nostro sport solo in base allo stress fisico a cui è sottoposto chi lo pratica.

L'impegno a mio giudizio più gravoso e spesso fin troppo sottovalutato, è quello richiesto alla mente.

Per pescare sott'acqua, in apnea, mantenendosi entro margini accettabili di sicurezza, occorre un grandissimo equilibrio psicofisico ed un autocontrollo fuori dal comune: da qui la mia convinzione che la pesca subacquea sia un' attività assolutamente estrema, ben più insidiosa dell'apnea pura.

La passione e la facilità con cui, grazie a tecnica ed allenamento, si può operare in immersione, possono indurci a sopravvalutare il nostro autocontrollo, o comnque possono ostacolare la percezione dei pericoli annessi a ciò che facciamo sott'acqua...

Il vero banco di prova del "sangue freddo" di chi pesca in apnea, è la gestione dell'imprevisto, specie se trattasi di emergenza assoluta e grave.

L'esempio più classico è quello del soccorso da prestare ad un amico/allievo/fratello/cugino/padre/etc. che si trova in sincope "parecchi" metri sotto la superficie del mare...

Allo stato attuale non esiste corso sportivo che riesca a trasmettere agli allievi il sangue freddo necessario per gestire una situazione come quella di cui sopra, e quindi può benissimo accadere che il migliore degli istruttori non riesca a prepararsi adeguatamente ed in tempo utile per la discesa a causa del cuore in gola, mentre magari un'altra persona con minore esperienza, ma dotata dalla natura di una maggiore freddezza, potrebbe riuscirci...

Considerato che un banco di prova del genere è un'esperienza che solo una piccolissima parte dei pescatori in apnea ha vissuto, è presumibile che in mare ci siano più pescatori fortunati, che veramente idonei alla pratica di uno sport insidioso come il nostro.

In base a questa mia idea ed al fatto che oggi vedo pericoli là dove un tempo vedevo solo piacere e divertimento, devo dire che più passano gli anni e più, nonostante una condizione fisica che certe volte è migliore rispetto al passato, tendo a frenarmi...

 

Parole sacrosante.

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