> Una grande giornata - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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Ci sono giornate in cui ti svegli e tutto sembra essere già preordinato per vivere una grande giornata, altre che sono l'esatto opposto.

Venerdì ero stato in acqua sei ore, passate a cercare il colpaccio ma sempre sfiorato. Ogni tuffo sembrava organizzato per prendermi in giro, cernie che sbucavano sempre dal lato sbagliato dotti sempre larghi, ero convinto di essere in una candid camera. La ciliegina sulla torta all'ultimo tuffo, fatto su una franata alla ricerca del dotto che solo all'imbrunire sembra essere un pesce un po' più facile, quando mi sfila davanti l'ennesimo tonno della stagione...le palle mi fumavano.

Ma torniamo a ieri mattina quando mi sono lasciato coccolare dai ritmi dei primi caldi e solo grazie all'insistenza di Roberto ho deciso di uscire con lui. Una volta presa la decisione mi sale quella voglia che ho sempre prima di andare in acqua, la volontà e la speranza della cattura.

La prima ora e mezza passa così, tra tante chiacchiere, pochi tuffi ed i soliti sfottò da cantina.

Poi ci dividiamo. Lascio la scelta a Roberto..."tu vai a sinistra", rispondo "figurati, nessun problema..."

Mi ritrovo nello stesso punto della sera precedente cambia solo l'orario di poco.

Pronti via strappo un bel dotto sui 4kg...e che palle.

Giro la punta, ennesimo agguato, e soliti dotti. L'acqua è sporca, la corrente porta acqua fredda e scura sul fondo, ed un movimento qualche metro più in basso mi distoglie dal balletto dei dotti che nel frattempo sono scomparsi.

Vedo sfilare un bel pesce che dalla sinistra si muove in caccia qualche metro sotto di me rendendomi subito conto che non potrò mai colpirlo intercettandolo sulla verticale. Mi alzo sul masso sperando che mi veda e cerco di intuire la traiettoria che potrebbe prendere. La scelta è quella giusta il pesce inizia a salire ma è ancora troppo lontano.

Appena un grosso masso ci separa parto a razzo, tre/quattro metri fatti con la speranza di trovarla proprio lì dietro...e così è.

Il pesce è però veloce e molto più avanti di quello che speravo girato ormai di tre quarti. Il fucile è già puntato in quella direzione e lascio partire l'asta. Mi rendo conto di averla centrata esattamente dove volevo ma non le ho preso la spina...succede il pandemonio.

Inizio la lunga risalita, forzandola nei primi metri per tenerla alta sugli scogli, devo però concedere filo subito dopo perchè sono piuttosto fondo.

In superficie mi rendo conto di avere trazione diretta sul pesce e ne sono ben felice, ha funzionato, il pesce non ha girato alcun masso.

Mi porta sott'acqua anche di tre metri abbondanti per svariate volte, una forza incredibile. Pochi minuti ed il pesce allenta un attimo la prima violentissima sfuriata: è l'occasione per iniziare a salparla. La forzo, ormai sono praticamente in mezzo alla baia sul cui lato è avvenuta la cattura, e non corro rischi che finisca sulle pietre. Fino a quando non la vedo tutto passa molto serenamente ed in maniera molto lucida (un paio di volte mi sono proprio detto "cacchio che pesce, goditi questo combattimento, ricordati ogni secondo!"). Poi arrivano 30 secondi di vero panico.

Vedo il pesce di lato con l'asta a centro corpo, arrivo al nylon e il dubbio se cederà qualcosa, non so perchè, mi assale. Tentenno due secondi ed il pesce riparte, spalanca la bocca e tira due scodate riguadagnando qualche metro. Mi dico di recuperare la lucidità e di essere deciso, qualsiasi cosa ma non essere indeciso...

La seconda volta che arrivo alla fine del dynema è quella buona. Mi avvento sull'asta, l'afferro con le due mani tenendo il pesce in mezzo...inizia il corpo a corpo,il finimondo. Una forza spaventosa, due spine mi bucano la tibia ma al momento non sento niente, mi strappa la cintura di dosso ma ho la prontezza di prendere il punto. Riesco ad infilarle una mano nelle branchie che mi schiaccia con una forza incredibile: che dolore ma ormai è mia. Decido di puntare col pesce verso la vicina parete tenendo il pesce braccato col corpo. Ora è solo gioia, soddisfazione ed una spossatezza mai provata prima.

La isso sugli scogli e mi rendo conto di quanto sia grossa: meravigliosa.

Finalmente ho avuto la mia rivincita, esattamente due anni fa finì molto diversamente...

Il ritorno in gommone è piacere, soddisfazione, condivisione ed una marea di cazzate sparate con l'amico Roberto.

Quando ero ragazzotto, per prenderci in giro dopo qualche sparata, si usava dire "bravo bravo, l'importante è essere convinto"...forse nella pesca funziona veramente!

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