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Com'eravamo - Campionato del Mondo di Caccia Subacquea 1958


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Se invece di nasconderci ed avere paura della nostra stessa ombra, riuscissimo a dare visibilità al nostro sport come aveva un tempo; se la federazione investisse denaro nel divulgare le nostre attività; se invece di sentirci distruttori del mare ci mostrassimo come veri amanti della natura perfettamente inseriti in un contesto speciale di rapporto tra preda e pescatore...

 

stefano

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roba da vecchietti nostalgici come me....beccatevi questo (sempre che sia capace di inserire il link)....campionati italiani ponza 1951

http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/s...e&section=/

 

 

E' Fantastico quando ...."L'Istruttore" (sic!) :blink: costringe quella povera ragazza a ficcare il capo sott'acqua !!!! IL famoso "metodo -Montessori! :lol::lol:

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Un componente della nazionale americana era senza una gamba...e quello fu l'unico mondiale della storia vinto da un atleta statunitense.

 

Se riguardate il primo video, durante la cerimonia di apertura c'è un componente di una squadra (a questo punto credo gli USA) con una stamapella e una sola gamba. L'aveveo notato ieri ma non credevo che si trattasse di un atleta!

 

 

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Se invece di nasconderci ed avere paura della nostra stessa ombra, riuscissimo a dare visibilità al nostro sport come aveva un tempo; se la federazione investisse denaro nel divulgare le nostre attività; se invece di sentirci distruttori del mare ci mostrassimo come veri amanti della natura perfettamente inseriti in un contesto speciale di rapporto tra preda e pescatore...

 

stefano

E' un discorso abbastanza lungo che, ricordo, è stato più volte affrontato anche e soprattutto nelle pagine di questo forum...

La federazione è fondamentalmente una "scatola democratica" il cui contenuto è determinato dai suoi iscritti, quindi secondo me è il riflesso della maggior parte dei tesserati, nel bene e nel male.

Sicuramente ci sarebbe più denaro da investire per la nostra immagine, qualora ci fossero più tesserati e circoli, ma ciò non avviene e quindi bisogna accontentarsi di quello che già c'è e si fa...

Tra l'altro l'atto del divulgare o del mostrarsi, implica una certa apertura fisica e mentale che secondo me manca al pescatore in apnea medio, ossia, per intenderci, a quello che manco è tesserato ma spesso vorrebbe che la federazione facesse qualcosa per lui.

Parliamoci chiaro, il pescatore subacquea medio è un solitario, geloso dei suoi posti e di quelle emozioni che riesce a vivere soltanto da solo, sott'acqua, in apnea, con un fucile in mano, mentre cerca di prendere qualche pesce, e ciò implica, invece, chiusura.

Al pescatore medio, insomma, non glie ne frega niente di divulgare e mostrare (fatta eccezione per i pesci, perchè mostrarli è spesso motivo di orgoglio...giustamente), ragion per cui, se non si cambia testa, le associazioni di pescatori subacquei sono destinate a vita breve...

Io sono socio di un circolo da circa 18 anni, ho sempre cercato di "fare gruppo" e di attrarre gente per far crescere e migliorare "l'ambiente club", ma regolarmente ho fatto e continuo a fare i conti con la natura del pescatore in apnea medio, rimanendoci spesso male (ora un po' meno perchè con gli anni ci si fa il callo): chi si avvicina ad un circolo spesso (non sempre, altrimenti non esisterebbero più i circoli) lo fa solo per prendere e mai per dare qualcosa agli altri, e quindi capita di conoscere gente apparentemente umile e sincera, con tanta voglia di imparare, ma che una volta appresi i "rudimenti dell'arte", si rivela superba, invidiosa e alla fine manda regolarmente tutti a quel paese e scompare per vivere la propria passione in solitario o con pochissimi amici intimi...

Secondo me, se oggi si pratica la poco conosciuta ed apprezzata "pesca in apnea", e non più la "caccia subacquea" di quei video che trovo stupendi, lo dobbiamo innanzi tutto all'egoismo, alla superbia e alle invidie fin troppo diffuse "tra noi", e poi al fatto che i pochi altruisti rimasti si sono preoccupati troppo di come rapportarsi con chi ci guarda da fuori, e troppo poco di come dovremmo/potremmo rapportarci tra noi...

Uno dei risultati più disastrosi di questo processo degenerativo, secondo me, oltre alla progressiva riduzione dei pescatori subacquei intesi come gruppo e quindi dei tesserati, è stata ad esempio quella martellata sulle palle che ci siamo dati togliendo le cernie dalle competizioni...

C'erano dei pesci simbolo che rendevano la caccia subacquea ciò che era, ed uno di questi era appunto la cernia.

Anzichè intervenire semplicemente sul numero di esemplari per dare il nostro contributo alla salvaguardia del mare, abbiamo detto "siccome le cernie le abbiamo decimate tutte noi, facciamo mea culpa e smettiamo di prenderle", il che, a mio giudizio, equivale ad un discorso da lobotomizzati, e come se qualcuno ci avesse fatto il lavaggio del cervello facendoci credere veramente nella fondatezza di quel messaggio assurdo.

Il risultato di questa assurdità è stato un passo decisivo verso lo snaturamento della nostra attività...

Di sto passo finiremo a praticare la "raffinata arte della pesca in apnea" davanti ad uno schermo, nei videogiochi (magari prodotti da Dapiran, che per allora sarà troppo vecchio per l'agguato profondo e s'inventerà qualcos'altro per cui essere considerato "maestro" :devil: ) così che avrà finalmente un senso il fucilone col puntatore laser e 10m di gittata utile...

Modificato da siccia
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roba da vecchietti nostalgici come me....beccatevi questo (sempre che sia capace di inserire il link)....campionati italiani ponza 1951

http://www.archivioluce.com/archivio/jsp/s...e&section=/

 

Che mostro Raimondo Bucher. una cernia di 18 kg. a 20 mt. nel 1951.

Qualche anno fa ho letto la sua biografia: se riuscite a reperirila ve la consiglio vivamente. La storia di un uomo straordinario divisa tra mare, cielo e montagna.

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Infatti, paradossalmente ci siamo fatti più male da soli che a causa dei ns, pochi, detrattori.

 

Concordo pienamente con Siccia.

 

Per eliminare eventuali dubbi dico solo che ho fatto gare per 30 anni e tutt'ora sono socio di un club di pesca sub. le gare insegnano molte cose, tra queste anche a socializzare tra sub. Ovunque sia andato in Italia e all'estero ho sempre trovato giovamento dalle conoscenze maturate in tanti anni di gare. Il problema è che in questi ultimi anni la vita sociale di club si è molto ridotta rispetto ad un tempo e questo è un effetto indotto da molti fattori, ma è un discorso troppo lungo, mi sa che inaugurerò un nuovo post appena avrò il tempo di farlo..

 

stefano

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