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Cronaca diretta Seconda giornata Marsala 2011


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Approfitto di questa attesa di notizie della competizione per esprimere un brevissimo pensiero in merito alla giornata di ieri, senza voler riaprire inutili discussioni già fatte:

 

Le porcate alle varie gare si sono sempre viste e quindi non mi stupisco di vederne altre ancora, come insegnano gli altri sport con il doping.

 

Ciò ch non è ammissibile è la mancata organizzazione e la NON applicazione dei regolamenti.

 

Ma non lo accetto neanche alle selettive (dove invece vedo di tutto e di più), che sono il trampoino di lancio per gli assoluti.

 

E fare ricorso anticipando 50 euro ogni volta... beh, altra buffonata.

 

Buona gara.

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Gli atleti sono in banchina pronti per il via!

Sono in corso di svolgimento gli ultimi preparativi e la giornata è stupenda: sole alto e bonaccia.

A breve vi comunicheremo gli orari di partenza e di durata.

Modificato da Simone Belloni Pasquinelli
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Con riserva di approfondimenti, da avvocato penalista mi permetto di segnalare il testo della norma che prevede il delitto cosiddetto di "frode sportiva" (art. 1 LEGGE 13 dicembre 1989, n. 401)

 

1. Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva organizzata dalle federazioni riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dall'Unione italiana per l'incremento delle razze equine (UNIRE) o da altri enti sportivi riconosciuti dallo Stato e dalle associazioni ad essi aderenti, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo, è punito con la reclusione da un mese ad un anno e con la multa da lire cinquecentomila a lire due milioni. Nei casi di lieve entità si applica la sola pena della multa.[/i][/i] (le sottolineature le ho fatte io).

 

Segnalo anche l'art. 3 della stessa legge "Obbligo del rapporto"

 

1. I presidenti delle federazioni sportive nazionali affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), i presidenti degli organi di disciplina di secondo grado delle stesse federazioni e i corrispondenti organi preposti alla disciplina degli enti e delle associazioni di cui al comma 1 dell'articolo 1, che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni hanno notizia dei reati di cui all'articolo 1, sono obbligati a farne rapporto, ai sensi delle vigenti leggi, all'autorità giudiziaria.

 

Ora, mi rendo conto perfettamente da un lato che non ogni mancato rispetto del regolamento è ragionevole sia considerato reato e, d'altra parte, che l'intervento della giustizia penale è davvero l'extrema ratio, così che trovare un equilibrio non è operazione così semplice. Certo è che se sconfinare di qualche metro dal campo gara non mi pare certo un "atto fraudolento", viceversa presentare alla pesatura pesce pescato il giorno prima.

 

Mi chiedo e vi chiedo, però, se in un momento in cui il nostro magnifico sport in Italia sta perdendo così tanta credibilità non ci sia davvero bisogno di soluzioni estreme.

 

Io spero e penso di no, mi pareva però giusto far presente l'esistenza di una norma penale.

 

Prevenendo una possibile osservazione, è chiaro che ragiono sul futuro, non sull'episodio di ieri, dato che, una volta buttati via i barracuda, non vi è modo di provare "oltre ogni ragionevole dubbio" l'"atto fraudolento".

Modificato da fishlaw
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Con riserva di approfondimenti, da avvocato penalista mi permetto di segnalare il testo della norma che prevede il delitto cosiddetto di "frode sportiva" (art. 1 LEGGE 13 dicembre 1989, n. 401)

 

1. Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva organizzata dalle federazioni riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dall'Unione italiana per l'incremento delle razze equine (UNIRE) o da altri enti sportivi riconosciuti dallo Stato e dalle associazioni ad essi aderenti, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo, è punito con la reclusione da un mese ad un anno e con la multa da lire cinquecentomila a lire due milioni. Nei casi di lieve entità si applica la sola pena della multa.[/i][/i] (le sottolineature le ho fatte io).

 

Segnalo anche l'art. 3 della stessa legge "Obbligo del rapporto"

 

1. I presidenti delle federazioni sportive nazionali affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), i presidenti degli organi di disciplina di secondo grado delle stesse federazioni e i corrispondenti organi preposti alla disciplina degli enti e delle associazioni di cui al comma 1 dell'articolo 1, che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni hanno notizia dei reati di cui all'articolo 1, sono obbligati a farne rapporto, ai sensi delle vigenti leggi, all'autorità giudiziaria.

 

Ora, mi rendo conto perfettamente da un lato che non ogni mancato rispetto del regolamento è ragionevole sia considerato reato e, d'altra parte, che l'intervento della giustizia penale è davvero l'extrema ratio, così che trovare un equilibrio non è operazione così semplice. Certo è che se sconfinare di qualche metro dal campo gara non mi pare certo un "atto fraudolento", viceversa presentare alla pesatura pesce pescato il giorno prima.

 

Mi chiedo e vi chiedo, però, se in un momento in cui il nostro magnifico sport in Italia sta perdendo così tanta credibilità non ci sia davvero bisogno di soluzioni estreme.

 

Io spero e penso di no, mi pareva però giusto far presente l'esistenza di una norma penale.

 

Prevenendo una possibile osservazione, è chiaro che ragiono sul futuro, non sull'episodio di ieri, dato che, una volta buttati via i barracuda, non vi è modo di provare "oltre ogni ragionevole dubbio" l'"atto fraudolento".

Magari di queste cose conviene parlarne in separata sede e in uno spazio apposito.

Cerchiamo di riconciliarci con il nostro sport e seguirne la diretta.

;)

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1. Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva organizzata dalle federazioni riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dall'Unione italiana per l'incremento delle razze equine (UNIRE) o da altri enti sportivi riconosciuti dallo Stato e dalle associazioni ad essi aderenti, al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo, è punito con la reclusione da un mese ad un anno e con la multa da lire cinquecentomila a lire due milioni. Nei casi di lieve entità si applica la sola pena della multa.[/i][/i] (le sottolineature le ho fatte io).

 

Segnalo anche l'art. 3 della stessa legge "Obbligo del rapporto"

 

1. I presidenti delle federazioni sportive nazionali affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), i presidenti degli organi di disciplina di secondo grado delle stesse federazioni e i corrispondenti organi preposti alla disciplina degli enti e delle associazioni di cui al comma 1 dell'articolo 1, che nell'esercizio o a causa delle loro funzioni hanno notizia dei reati di cui all'articolo 1, sono obbligati a farne rapporto, ai sensi delle vigenti leggi, all'autorità giudiziaria.

 

Ora, mi rendo conto perfettamente da un lato che non ogni mancato rispetto del regolamento è ragionevole sia considerato reato e, d'altra parte, che l'intervento della giustizia penale è davvero l'extrema ratio, così che trovare un equilibrio non è operazione così semplice. Certo è che se sconfinare di qualche metro dal campo gara non mi pare certo un "atto fraudolento", viceversa presentare alla pesatura pesce pescato il giorno prima.

 

Mi chiedo e vi chiedo, però, se in un momento in cui il nostro magnifico sport in Italia sta perdendo così tanta credibilità non ci sia davvero bisogno di soluzioni estreme.

 

Io spero e penso di no, mi pareva però giusto far presente l'esistenza di una norma penale.

 

Prevenendo una possibile osservazione, è chiaro che ragiono sul futuro, non sull'episodio di ieri, dato che, una volta buttati via i barracuda, non vi è modo di provare "oltre ogni ragionevole dubbio" l'"atto fraudolento".

 

 

Quanto mi piace quello che hai scritto :wub::wub::wub:

 

Adesso però parliamo solo di cose belle...... speriamo gli atleti si divertano e che sia una bellissima competizione.

 

ciao gigi

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