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Le considerazioni dopo tragedia ... servono?


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Apro questa nuova discussione per non " inquinare" i due post dedicati ai 2 ragazzi recentemente scomparsi di cui ho il max rispetto.

 

Credo senza offendere la memoria di nessuno che sia necessario parlarne , io non credo che le considerazioni che possiamo fare noi "addetti ai lavori" legate a queste tragedie non contino nulla, diciamo che invece penso che proprio da queste disgrazie bisogna trarre delle considerazioni e soprattutto riflettere su certi concetti, tipo che quando si pesca a certi livelli , a certe profondità che ti espongono a rischio sincope BISOGNA PESCARE SEMPRE ... E DICO SEMPRE IN COPPIA , chiaramente con la dovuta preparazione , stesse capacità atletiche ecc. ecc. ma evidentemente continuiamo a ignorare questi avvertimenti .

Alla fine per comodità o per individualismo si pensa sempre di essere immuni da certi eventi ( una sincope ...? a me ... mai!!!! sono iperprudente ..sono esperto...) ...questi discorsi li posso accettare da chi pesca a 10 metri non da chi va a 25 / 30 e più , questo del povero Francesco e dell'altro ragazzo di Ventimiglia purtroppo sono fatti tragici che non si possono prevenire , ma almeno un pò di volontà nel contrastarli la si può avere , da come si evince tutti e due i casi sono imputabili a sincope , allora se ci fosse stato un compagno vigile in superfice probabilmente adesso ci sarebbero 2 ragazzi a raccontare una loro brutta avventura risolta con un paio di schiaffoni invece di 2 famiglie distrutte dal dolore .

Parlo per esperienza vissuta, tanti anni fa ho recuperato un'amico caduto in sincope mentre risaliva da 20 mt con un denticione fra le mani... si era attardato nel recupero e arrivato a 5/6 mt dalla superfice ... svenne ... lo recuperai subito e bastò togliergli la maschera e un paio di sberle per riaversi... se quel giorno io non ci fossi stato il mio amico sarebbe morto... e questo è un dato di fatto, e chissà quante altre disgrazie sono state evitate con il sistema di pesca in coppia ... che a noi diciamolo chiaramente non piace molto , siamo sinceri , ci piace essere autonomi , a volte siamo gelosi dei "nostri" posti , in altre occasioni non abbiamo proprio un compagno fidato con cui fare queste cose

... è il mio caso, i miei abituali compagni di pesca sono diventati ormai "Occasionali" quindi come comportarsi?

semplicemente in assenza di un compagno non mi spingo a fare certe cose , limito le mie profondità a quote di sicurezza, non mi sogno di andare su una secca in mezzo al mare da solo a pescare su batimetriche di 30 metri , e poi ( come è successo nei due casi citati) trovo stupido andare a pesca con amici su fondali così impegnativi e pescare separati ognuno per conto proprio , nel caso di Ventimiglia deduco che il povero ragazzo non aveva la boa ... altrimenti lo avrebbero trovato subito quando sono iniziate le ricerche , quindi riassumendo i ragazzi stavano pescando da soli e senza boe avendo la bandiera sul gommone vicino ... altra cosa che ai fini della sicurezza non aiuta

 

Il mio appello rivolto soprattutto ai più giovani è quello di fare tesoro delle esperienze e tragedie altrui e cercare di evitare di bruciare le tappe

la conoscenza delle cause/effetto è la cosa più preziosa ... da quella ti puoi un minimo difendere con la prevenzione , cosa diversa ed estremamente più inquietante è l'ignoto , il non sapere la causa di un decesso inspiegabile come purtroppo sta accadendo sempre più spesso .

Un'ultima considerazione la voglio fare come ha già detto qualcuno sull'esasperazione delle quote , i corsi di apnea moderni benvengano , ma che siano responsabili nella formazione di un giovane apneista e i vari video dove si lodano imprese allucinanti come pescare a 40 mt diciamolo che sono cose per pochi e non per tutti .... oggi sembra che pescare a 20 metri sia il minimo sindacabile per un pescasub ... ai miei tempi i 15 mt erano già una conquista importante, i 20 un traguardo d'arrivo.

Ai giovani dico ..impariamo a pescare in poca acqua sarà più difficile fare carniere ma vi divertirete senza rischiare la vita ad ogni tuffo, purtroppo il nostro Mare è bello quanto insidioso , non sentitevi mai invincibili nei suoi confronti.

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Miglior contributo in questa discussione

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Credo senza offendere la memoria di nessuno che sia necessario parlarne , io non credo che le considerazioni che possiamo fare noi "addetti ai lavori" legate a queste tragedie non contino nulla, diciamo che invece penso che proprio da queste disgrazie bisogna trarre delle considerazioni e soprattutto riflettere su certi concetti, tipo che quando si pesca a certi livelli , a certe profondità che ti espongono a rischio sincope BISOGNA PESCARE SEMPRE ... E DICO SEMPRE IN COPPIA , chiaramente con la dovuta preparazione , stesse capacità atletiche ecc. ecc. ma evidentemente continuiamo a ignorare questi avvertimenti .

Alla fine per comodità o per individualismo si pensa sempre di essere immuni da certi eventi ( una sincope ...? a me ... mai!!!! sono iperprudente ..sono esperto...) ...questi discorsi li posso accettare da chi pesca a 10 metri non da chi va a 25 / 30 e più , questo del povero Francesco e dell'altro ragazzo di Ventimiglia purtroppo sono fatti tragici che non si possono prevenire , ma almeno un pò di volontà nel contrastarli la si può avere , da come si evince tutti e due i casi sono imputabili a sincope , allora se ci fosse stato un compagno vigile in superfice probabilmente adesso ci sarebbero 2 ragazzi a raccontare una loro brutta avventura risolta con un paio di schiaffoni invece di 2 famiglie distrutte dal dolore .

Parlo per esperienza vissuta, tanti anni fa ho recuperato un'amico caduto in sincope mentre risaliva da 20 mt con un denticione fra le mani... si era attardato nel recupero e arrivato a 5/6 mt dalla superfice ... svenne ... lo recuperai subito e bastò togliergli la maschera e un paio di sberle per riaversi... se quel giorno io non ci fossi stato il mio amico sarebbe morto... e questo è un dato di fatto, e chissà quante altre disgrazie sono state evitate con il sistema di pesca in coppia ... che a noi diciamolo chiaramente non piace molto , siamo sinceri , ci piace essere autonomi , a volte siamo gelosi dei "nostri" posti , in altre occasioni non abbiamo proprio un compagno fidato con cui fare queste cose

... è il mio caso, i miei abituali compagni di pesca sono diventati ormai "Occasionali" quindi come comportarsi?

semplicemente in assenza di un compagno non mi spingo a fare certe cose , limito le mie profondità a quote di sicurezza, non mi sogno di andare su una secca in mezzo al mare da solo a pescare su batimetriche di 30 metri , e poi ( come è successo nei due casi citati) trovo stupido andare a pesca con amici su fondali così impegnativi e pescare separati ognuno per conto proprio , nel caso di Ventimiglia deduco che il povero ragazzo non aveva la boa ... altrimenti lo avrebbero trovato subito quando sono iniziate le ricerche , quindi riassumendo i ragazzi stavano pescando da soli e senza boe avendo la bandiera sul gommone vicino ... altra cosa che ai fini della sicurezza non aiuta

 

Il mio appello rivolto soprattutto ai più giovani è quello di fare tesoro delle esperienze e tragedie altrui e cercare di evitare di bruciare le tappe

la conoscenza delle cause/effetto è la cosa più preziosa ... da quella ti puoi un minimo difendere con la prevenzione , cosa diversa ed estremamente più inquietante è l'ignoto , il non sapere la causa di un decesso inspiegabile come purtroppo sta accadendo sempre più spesso .

Un'ultima considerazione la voglio fare come ha già detto qualcuno sull'esasperazione delle quote , i corsi di apnea moderni benvengano , ma che siano responsabili nella formazione di un giovane apneista e i vari video dove si lodano imprese allucinanti come pescare a 40 mt diciamolo che sono cose per pochi e non per tutti .... oggi sembra che pescare a 20 metri sia il minimo sindacabile per un pescasub ... ai miei tempi i 15 mt erano già una conquista importante, i 20 un traguardo d'arrivo.

Ai giovani dico ..impariamo a pescare in poca acqua sarà più difficile fare carniere ma vi divertirete senza rischiare la vita ad ogni tuffo, purtroppo il nostro Mare è bello quanto insidioso , non sentitevi mai invincibili nei suoi confronti.

 

 

Secondo me le considerazioni dopo la tragedia servono ma fino ad un certo punto... <_<

l'incidente può capitare anche al pescatore più esperto e anche se sta attendo a più non posso...

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Credo senza offendere la memoria di nessuno che sia necessario parlarne , io non credo che le considerazioni che possiamo fare noi "addetti ai lavori" legate a queste tragedie non contino nulla, diciamo che invece penso che proprio da queste disgrazie bisogna trarre delle considerazioni e soprattutto riflettere su certi concetti, tipo che quando si pesca a certi livelli , a certe profondità che ti espongono a rischio sincope BISOGNA PESCARE SEMPRE ... E DICO SEMPRE IN COPPIA , chiaramente con la dovuta preparazione , stesse capacità atletiche ecc. ecc. ma evidentemente continuiamo a ignorare questi avvertimenti .

Alla fine per comodità o per individualismo si pensa sempre di essere immuni da certi eventi ( una sincope ...? a me ... mai!!!! sono iperprudente ..sono esperto...) ...questi discorsi li posso accettare da chi pesca a 10 metri non da chi va a 25 / 30 e più , questo del povero Francesco e dell'altro ragazzo di Ventimiglia purtroppo sono fatti tragici che non si possono prevenire , ma almeno un pò di volontà nel contrastarli la si può avere , da come si evince tutti e due i casi sono imputabili a sincope , allora se ci fosse stato un compagno vigile in superfice probabilmente adesso ci sarebbero 2 ragazzi a raccontare una loro brutta avventura risolta con un paio di schiaffoni invece di 2 famiglie distrutte dal dolore .

Parlo per esperienza vissuta, tanti anni fa ho recuperato un'amico caduto in sincope mentre risaliva da 20 mt con un denticione fra le mani... si era attardato nel recupero e arrivato a 5/6 mt dalla superfice ... svenne ... lo recuperai subito e bastò togliergli la maschera e un paio di sberle per riaversi... se quel giorno io non ci fossi stato il mio amico sarebbe morto... e questo è un dato di fatto, e chissà quante altre disgrazie sono state evitate con il sistema di pesca in coppia ... che a noi diciamolo chiaramente non piace molto , siamo sinceri , ci piace essere autonomi , a volte siamo gelosi dei "nostri" posti , in altre occasioni non abbiamo proprio un compagno fidato con cui fare queste cose

... è il mio caso, i miei abituali compagni di pesca sono diventati ormai "Occasionali" quindi come comportarsi?

semplicemente in assenza di un compagno non mi spingo a fare certe cose , limito le mie profondità a quote di sicurezza, non mi sogno di andare su una secca in mezzo al mare da solo a pescare su batimetriche di 30 metri , e poi ( come è successo nei due casi citati) trovo stupido andare a pesca con amici su fondali così impegnativi e pescare separati ognuno per conto proprio , nel caso di Ventimiglia deduco che il povero ragazzo non aveva la boa ... altrimenti lo avrebbero trovato subito quando sono iniziate le ricerche , quindi riassumendo i ragazzi stavano pescando da soli e senza boe avendo la bandiera sul gommone vicino ... altra cosa che ai fini della sicurezza non aiuta

 

Il mio appello rivolto soprattutto ai più giovani è quello di fare tesoro delle esperienze e tragedie altrui e cercare di evitare di bruciare le tappe

la conoscenza delle cause/effetto è la cosa più preziosa ... da quella ti puoi un minimo difendere con la prevenzione , cosa diversa ed estremamente più inquietante è l'ignoto , il non sapere la causa di un decesso inspiegabile come purtroppo sta accadendo sempre più spesso .

Un'ultima considerazione la voglio fare come ha già detto qualcuno sull'esasperazione delle quote , i corsi di apnea moderni benvengano , ma che siano responsabili nella formazione di un giovane apneista e i vari video dove si lodano imprese allucinanti come pescare a 40 mt diciamolo che sono cose per pochi e non per tutti .... oggi sembra che pescare a 20 metri sia il minimo sindacabile per un pescasub ... ai miei tempi i 15 mt erano già una conquista importante, i 20 un traguardo d'arrivo.

Ai giovani dico ..impariamo a pescare in poca acqua sarà più difficile fare carniere ma vi divertirete senza rischiare la vita ad ogni tuffo, purtroppo il nostro Mare è bello quanto insidioso , non sentitevi mai invincibili nei suoi confronti.

 

SANTE PAROLE!

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Secondo me le considerazioni dopo la tragedia servono ma fino ad un certo punto... <_<

l'incidente può capitare anche al pescatore più esperto e anche se sta attendo a più non posso...

 

si concordo con il fatto che un incidente può sempre capitare ... però quello che io concepisco come "incidente" è una barca che investe un sub nonostante avesse la boa ... o una rete invisibile dove puoi rimanere impigliato senza accorgertene... tutte cose improvvise e soprattutto non calcolate, appunto incidenti ..... invece una sincope va calcolata, lo sai che è un rischio che stai correndo, sbaglierò, ma la sincope non la considero un "incidente" considero un incidente una cosa accidentale che non puoi prevenire e da cui difficilmente puoi difenderti.

 

sempr emi eopinioni ragazzi ... posso sbagliare. :bye:

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Cavolo hai ragione! Forse la vicinanza alle famiglie dei nostri colleghi potrebbe aiutarli... dopo tutto il dolore è di chi rimane! Ma sono con te... (e penso di parlare a nome di tutti) noi peschiamo per divertirci, e sicuramente quello che ci ripaga di più sarebbe una cattura considerevole sicuramente più probabile in acque più profonde!

Allo stesso tempo si è esposti a rischi più elevati! Il punto è che se peschiamo per divertirci non è bello nemmeno rischiare la pelle perchè qualunque preda non può valere quanto una vita umana! Sono appena morti 3 sub nel giro di 4-5 giorni che si sarebbero potuti salvare mantenendo il livello di attenzione/precauzione più alto! Forse pescare a quote impegnative è una soddisfazione immensa pure per chi la pratica ma NON può essere nemmeno lontanamente paragonata al livello di alto rischio che si corre...

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Cavolo hai ragione! Forse la vicinanza alle famiglie dei nostri colleghi potrebbe aiutarli... dopo tutto il dolore è di chi rimane! Ma sono con te... (e penso di parlare a nome di tutti) noi peschiamo per divertirci, e sicuramente quello che ci ripaga di più sarebbe una cattura considerevole sicuramente più probabile in acque più profonde!

Allo stesso tempo si è esposti a rischi più elevati! Il punto è che se peschiamo per divertirci non è bello nemmeno rischiare la pelle perchè qualunque preda non può valere quanto una vita umana! Sono appena morti 3 sub nel giro di 4-5 giorni che si sarebbero potuti salvare mantenendo il livello di attenzione/precauzione più alto! Forse pescare a quote impegnative è una soddisfazione immensa pure per chi la pratica ma NON può essere nemmeno lontanamente paragonata al livello di alto rischio che si corre...

Ecco l'ho trovato... IN QUESTO VIDEO è illustrato il FRV (Free Recovery Vest), ovvero una specie di pallone che ti porta in superficie alla prima avvissaglia di samba o sincope! Questo attrezzo salverebbe la vita alla maggior parte di noi pescasub perchè evita il fattaccio che una volta in samba, potremo anche galleggiare, ma tenendo la testa sotto la superficie, quando ci basterebbe un compagno che ci alzasse la testa per riprendere conoscenza!

Quanto pare è un progetto in fase di elaborazione ma è i primi 100 sono gia stati venduti a Marzo di quest'anno e sicuramente ne saranno venduti ancora! Per altre info CLICCA QUI

Spero di avervi illuminato! :)

Giacomino

P.S. E' anche mimetico e può essere spedito in tutto il mondo una volta ordinato dal sito! L'unica pecca è il prezzo quasi proibitivo è il prezzo ($2,870). Anche se possono essere ben investiti dai profondisti dato il buon utilizzo che ne farebbero e sopratutto la grande utilità che ne compensa il prezzo! Senza pensare che solo per l'attrezzatura ... più o a meno siamo li ;) hahah

Modificato da zicumino
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Io ormai ho quasi esaurito la voglia di parlare di pesca in coppia, anche perchè trovo molti che contestano tale pratica, soprattutto per motivi di efficacia venatoria ( chiaro che il compagno può disturbare il pesce ). E' vero però che nella pesca profonda questo disturbo può essere minimo o nullo, mentre l'intervento del compagno, all'arrivo in superficie, incontestabiolmente il momento topico per l'insorgere della sincope ipossica, può essere determinante. Molti anni orsono, a Capo Rizzuto, io stesso ho assistito un mio compagno di pesca in stato presincopale, e l'ho sostenuto mentre riprendeva il controllo. Ricordo che l'ho visto riemergere senza boccaglio ( pratica sacrosanta ), ed invece che prendere fiato, emettere ancora aria tipo pernacchiette. Gli sono corso vicino, gli ho tirato fuori dall'acqua il capo e gli ho parlato. Dopo alcuni secondi di sguardo fisso mi ha chiesto che ca..o stessi facendo, e gli ho risposto che lo stavo solamente salvando. Se fosse stato solo ?? Non aggiungo altro, perchè per me questo episodio ha segnato una svolta nella pratica della pesca in apnea, non scendendo mai in acqua da solo, specialmente per le pescate profonde o in acqua torbida ( vedi lago ). :bye:

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premetto che non pesco fondo per paura anche se cavolo nell'immaginazione mi piacerebbe fare un agguato a 20 25 metri a un cernione o a un volo di corvinoni come vediamo nei video su youtube..però ho paura e gia quando , le rare volte che dalle mie parti cè acqua cristallina, provo a fare qualche caduta ( no aspetto ) sui 13 14 metri propio per paura di queste continue tragedie anche l apnea mi svanisce e riemergo in un nulla di fatto.

pesco da una decina d anni sempre solo e non supero mai i 7 8 metri molti cappotti tanto freddo e qualche pesce ma mi diverto un mondo ugualmente. da qualche anno ho preso ulteriori precauzioni, fortunatamente vivo a 200 metri dal mare e le mie due tre uscite settimanali le faccio tutto l anno, prima facevo anche pescate di 5 6 ore, mi sono accorto che quanto facevo queste maratone piscatorie in mare la fatica non la sentivo cosi tanto di quanto la sentissi a terra quando mi levavo la muta..cioè ovviamente gli ultimi tuffi erano stancanti pero diciamo che ce la facevo abbastanza anche dopo 4 ore di su e giu quando arrivavo a terra e mi levavo la muta quasi non ce la facevo nemmeno a guidae la macchina. premetto che non sono in sovrappeso seguo una dieta alimentare corretta e vado a correre 2 volte a settimana. ho pensato che anche se la stanchezza non la sentivo cosi tanto pero in effetti l organismo soffre e subisce e magari cosi sotto sforzo sono piu soggetto a incidenti , anche se non me ne rendo conto.quindi mi sono imposto che la mia battuta di pesca duri non piu di due ore e mezzo / tre ore, propio per non mettere l organismo troppo sotto sforzo.

ovviamente gli accorgimente non sono mai sufficenti , voiu cosa ne pensate ?

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Secondo me le considerazioni dopo la tragedia servono ma fino ad un certo punto... <_<

l'incidente può capitare anche al pescatore più esperto e anche se sta attendo a più non posso...

 

si concordo con il fatto che un incidente può sempre capitare ... però quello che io concepisco come "incidente" è una barca che investe un sub nonostante avesse la boa ... o una rete invisibile dove puoi rimanere impigliato senza accorgertene... tutte cose improvvise e soprattutto non calcolate, appunto incidenti ..... invece una sincope va calcolata, lo sai che è un rischio che stai correndo, sbaglierò, ma la sincope non la considero un "incidente" considero un incidente una cosa accidentale che non puoi prevenire e da cui difficilmente puoi difenderti.

 

sempr emi eopinioni ragazzi ... posso sbagliare. :bye:

 

 

Condivido tutto quello che hai detto,e sopratutto questo...

La sincope non puo' diventare un incidente,almeno non quella causata da una troppa sicurezza delle proprie prestazioni.

 

 

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:bye:

Apro questa nuova discussione per non " inquinare" i due post dedicati ai 2 ragazzi recentemente scomparsi di cui ho il max rispetto.

 

Credo senza offendere la memoria di nessuno che sia necessario parlarne , io non credo che le considerazioni che possiamo fare noi "addetti ai lavori" legate a queste tragedie non contino nulla, diciamo che invece penso che proprio da queste disgrazie bisogna trarre delle considerazioni e soprattutto riflettere su certi concetti, tipo che quando si pesca a certi livelli , a certe profondità che ti espongono a rischio sincope BISOGNA PESCARE SEMPRE ... E DICO SEMPRE IN COPPIA , chiaramente con la dovuta preparazione , stesse capacità atletiche ecc. ecc. ma evidentemente continuiamo a ignorare questi avvertimenti .

Alla fine per comodità o per individualismo si pensa sempre di essere immuni da certi eventi ( una sincope ...? a me ... mai!!!! sono iperprudente ..sono esperto...) ...questi discorsi li posso accettare da chi pesca a 10 metri non da chi va a 25 / 30 e più , questo del povero Francesco e dell'altro ragazzo di Ventimiglia purtroppo sono fatti tragici che non si possono prevenire , ma almeno un pò di volontà nel contrastarli la si può avere , da come si evince tutti e due i casi sono imputabili a sincope , allora se ci fosse stato un compagno vigile in superfice probabilmente adesso ci sarebbero 2 ragazzi a raccontare una loro brutta avventura risolta con un paio di schiaffoni invece di 2 famiglie distrutte dal dolore .

Parlo per esperienza vissuta, tanti anni fa ho recuperato un'amico caduto in sincope mentre risaliva da 20 mt con un denticione fra le mani... si era attardato nel recupero e arrivato a 5/6 mt dalla superfice ... svenne ... lo recuperai subito e bastò togliergli la maschera e un paio di sberle per riaversi... se quel giorno io non ci fossi stato il mio amico sarebbe morto... e questo è un dato di fatto, e chissà quante altre disgrazie sono state evitate con il sistema di pesca in coppia ... che a noi diciamolo chiaramente non piace molto , siamo sinceri , ci piace essere autonomi , a volte siamo gelosi dei "nostri" posti , in altre occasioni non abbiamo proprio un compagno fidato con cui fare queste cose

... è il mio caso, i miei abituali compagni di pesca sono diventati ormai "Occasionali" quindi come comportarsi?

semplicemente in assenza di un compagno non mi spingo a fare certe cose , limito le mie profondità a quote di sicurezza, non mi sogno di andare su una secca in mezzo al mare da solo a pescare su batimetriche di 30 metri , e poi ( come è successo nei due casi citati) trovo stupido andare a pesca con amici su fondali così impegnativi e pescare separati ognuno per conto proprio , nel caso di Ventimiglia deduco che il povero ragazzo non aveva la boa ... altrimenti lo avrebbero trovato subito quando sono iniziate le ricerche , quindi riassumendo i ragazzi stavano pescando da soli e senza boe avendo la bandiera sul gommone vicino ... altra cosa che ai fini della sicurezza non aiuta

 

Il mio appello rivolto soprattutto ai più giovani è quello di fare tesoro delle esperienze e tragedie altrui e cercare di evitare di bruciare le tappe

la conoscenza delle cause/effetto è la cosa più preziosa ... da quella ti puoi un minimo difendere con la prevenzione , cosa diversa ed estremamente più inquietante è l'ignoto , il non sapere la causa di un decesso inspiegabile come purtroppo sta accadendo sempre più spesso .

Un'ultima considerazione la voglio fare come ha già detto qualcuno sull'esasperazione delle quote , i corsi di apnea moderni benvengano , ma che siano responsabili nella formazione di un giovane apneista e i vari video dove si lodano imprese allucinanti come pescare a 40 mt diciamolo che sono cose per pochi e non per tutti .... oggi sembra che pescare a 20 metri sia il minimo sindacabile per un pescasub ... ai miei tempi i 15 mt erano già una conquista importante, i 20 un traguardo d'arrivo.

Ai giovani dico ..impariamo a pescare in poca acqua sarà più difficile fare carniere ma vi divertirete senza rischiare la vita ad ogni tuffo, purtroppo il nostro Mare è bello quanto insidioso , non sentitevi mai invincibili nei suoi confronti.

Penso che questo concetto non si potesse esprimere in maniera migliore

Bravo

:bye: Dino

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ottimo,parole sante ma... per me difficili da mettere un pratica...

 

non è facile trovarsi un compagno di pesca e non è facile andare in acqua limitando la propria libertà..

io in acqua sto in pace col mondo, non parlo con nessuno per 4/6 ore e mi rilasso.

se l'affiatamento con il compagno di pesca non è supercollaudato ti rovina l'uscita e per chi non ne può fare tante non è piacevole!!

 

pesco sempre da solo e come difesa e precauzione evito di scendere sotto i 20 metri(porei tranqullamente scendere di più ma ho paura degli incidenti di cui parli tipo reti ecc).. anzi la maggior parte del tempo pesco all'agguato col baccaglio fuori dall'acqua oppure faccio aspetti esageratamente lunghi(oltre i 3min) ma a pochi metri di profondita 5/12 non di più.

se invece scendo a 15/20 salgo molto prima dei miei limiti e stop!! ma devo guardare l'orologio perchè in profondità non mi rendo conto! quando arrivo a 2 min vengo su.. oppure prima se non vedo nulla!

 

chiaramente tutto questo se sono in forma,dopo aver rotto il fiato e nelle prime ore di pesca, poi quando mi stanco vado col boccaglio fuori dall'acqua!

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condivito tutto quello ke hai detto...

io ad esempioieri sono uscito in mare e dopo mezz'ora mi son sentito male, per mia fortuna nn ho perso i sensi e stavo a pelo d'acqua perkè stavo andando al posto stabilito per la pesca..

la prima cosa ke ho fatto è stata di togliermi la maschera e mettermi a faccia in su, dopo di ke ho virato in direzione spiaggia dove mi sono tolto la giacca della muta e mi sono buttato sulla spiaggia a riprendermi...stavo ad 700mt dall'auto e sono rimasto li fin quando nn mi sono ripreso, grazie anke all'aiuto di alcuni bagnanti ke gentilmente mi hanno dato un pò d'acqua..

appena mi sono ripreso ho raccolto tutto e sono andato via..

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io pesco n max 10mt d'acqua visto anche la mia ridottissima esperienza, ma ho preso il vizio/l'abitudine di andare sempre con un mio compagno.

Abbiamo iniziato entrambi da un annetto e mezzo, spesso andiamo e neppure scarichiamo il fucile (ormai abbiam passato la fase di tirare ai pesci tanto per fare) ma siamo contenti lo stesso, condividiamo le esperienze, svuotiamo la mente e passiamo mezza giornata tranquilli. Non sempre peschiamo alternandosi, ma comunque restiamo sempre a una distanza di 50mt al max e dopo ogni tuffo ci diamo un occhio sempre, se i tuffi passano i 7/8mt...ci alternamo e ci guardiamo a vicenda.

A volte è difficile organizzarsi, soprattutto quando si abita a 100km dal mare, ma l'uno da la carica all'altro, se uno non può andare...spesso rinuncia anche l'altro o quello che va parte da terra in profondità ancor più irrisorie.

 

Al di là delle prede, credo che questa passione mi ha già insegnato tante cose....2 su tutte, il rispetto per il mare e la condivisione di una passione con un amico, senza invidie e opportunismi vari.

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io pesco n max 10mt d'acqua visto anche la mia ridottissima esperienza, ma ho preso il vizio/l'abitudine di andare sempre con un mio compagno.

Abbiamo iniziato entrambi da un annetto e mezzo, spesso andiamo e neppure scarichiamo il fucile (ormai abbiam passato la fase di tirare ai pesci tanto per fare) ma siamo contenti lo stesso, condividiamo le esperienze, svuotiamo la mente e passiamo mezza giornata tranquilli. Non sempre peschiamo alternandosi, ma comunque restiamo sempre a una distanza di 50mt al max e dopo ogni tuffo ci diamo un occhio sempre, se i tuffi passano i 7/8mt...ci alternamo e ci guardiamo a vicenda.

A volte è difficile organizzarsi, soprattutto quando si abita a 100km dal mare, ma l'uno da la carica all'altro, se uno non può andare...spesso rinuncia anche l'altro o quello che va parte da terra in profondità ancor più irrisorie.

 

Al di là delle prede, credo che questa passione mi ha già insegnato tante cose....2 su tutte, il rispetto per il mare e la condivisione di una passione con un amico, senza invidie e opportunismi vari.

 

 

BRVISSIMO...parole sante!

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Cavolo hai ragione! Forse la vicinanza alle famiglie dei nostri colleghi potrebbe aiutarli... dopo tutto il dolore è di chi rimane! Ma sono con te... (e penso di parlare a nome di tutti) noi peschiamo per divertirci, e sicuramente quello che ci ripaga di più sarebbe una cattura considerevole sicuramente più probabile in acque più profonde!

Allo stesso tempo si è esposti a rischi più elevati! Il punto è che se peschiamo per divertirci non è bello nemmeno rischiare la pelle perchè qualunque preda non può valere quanto una vita umana! Sono appena morti 3 sub nel giro di 4-5 giorni che si sarebbero potuti salvare mantenendo il livello di attenzione/precauzione più alto! Forse pescare a quote impegnative è una soddisfazione immensa pure per chi la pratica ma NON può essere nemmeno lontanamente paragonata al livello di alto rischio che si corre...

Ecco l'ho trovato... IN QUESTO VIDEO è illustrato il FRV (Free Recovery Vest), ovvero una specie di pallone che ti porta in superficie alla prima avvissaglia di samba o sincope! Questo attrezzo salverebbe la vita alla maggior parte di noi pescasub perchè evita il fattaccio che una volta in samba, potremo anche galleggiare, ma tenendo la testa sotto la superficie, quando ci basterebbe un compagno che ci alzasse la testa per riprendere conoscenza!

Quanto pare è un progetto in fase di elaborazione ma è i primi 100 sono gia stati venduti a Marzo di quest'anno e sicuramente ne saranno venduti ancora! Per altre info CLICCA QUI

Spero di avervi illuminato! :)

Giacomino

P.S. E' anche mimetico e può essere spedito in tutto il mondo una volta ordinato dal sito! L'unica pecca è il prezzo quasi proibitivo è il prezzo ($2,870). Anche se possono essere ben investiti dai profondisti dato il buon utilizzo che ne farebbero e sopratutto la grande utilità che ne compensa il prezzo! Senza pensare che solo per l'attrezzatura ... più o a meno siamo li ;) hahah

 

Mi sembra un pò ingombrante per essere definito una sicurezza per i profondisti...

Sai che significa fare su e giù con quel coso sulle spalle? Potrebbe essere proprio qiello a causare una sincope....

La sicurezza non può essere st'accrocco all'americana!

Scusa la franchezza.

:bye:

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