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Report mese di agosto.


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Vi rendo partecipi delle mia considerazioni sul mare dopo aver passato un mese di agosto quasi interamente dedicato alla pesca.

Non mi sono mosso, ho pescato sempre dalle mie parti, raramente da solo, quasi sempre in gommone con Roberto Lamantia, Alessio Gallinucci e Massimo "il Prode".

La premessa è che non abbiamo mai cappottato e spesso abbiamo fatto anche delle bellissime pescate ma il mare è in profonda sofferenza.

Se fino a qualche anno fa avere le giuste condizioni per pescare in una certa maniera era la norma, almeno nel periodo estivo, oggi trovare un fazzoletto con l'"acqua bella" è difficile.

Mare quasi sempre calmo e all'apparenza limpido ma se solo si superano certe profondità la situazione diventa drammatica.

Capita di vedere in verticale fino al fondo ma là sotto la sospensione nasconde tutto avvolgendo il fondale in una coltre di acqua bianca e spesso gelata.

Molte tane di corvine sono rimaste inviolate per l'impossibilità di arrivarere là sotto con due spanne di visibilità.

Dubito comunque che con quelle condizioni avremmo trovato pesce.

Tratti di alcune secche continuamente solcati da fiumi di acqua marrone che rendevano di fatto impossibile pescare.

Solo alcuni tratti di queste secche, specie i più esterni, garantivano fazzoletti di acqua chiara ed'è lì che un pò tutti ci ritrovavamo per contenderci i pochi pesci sempre più smaliziati a causa della troppa concorrenza.

Alcune zone sono state colonizzate, già a a inizio estate, da alcuni grossi branchi di saraghi che già dopo la prima settimana di agosto hanno deciso di trovare rifugio fra bagnanti e barche ormeggiate rendendo difficile la loro cattura.

Le corvine, sempre di meno, hanno continuato a fare la spola fra le tane ormai classiche e qualcuna, anche di grosse dimensioni, ha pagato pegno.

Pesci comunque difficili e sempre meno disposti a uscire dai loro cunicoli del tutto inespugnabili.

Alla fine, come al solito, la pesca che ha pagato è stata quella del razzolo selvaggio sul medio fondale mentre quella al libero, per chi ci si è dedicato, ha portato solo a delusioni.

La pesca in tana profonda e quella a segnale sono state condizionate dalle condizioni del mare e solo in determinate circostanze hanno portato a delle catture.

Non raramente e specie a profondità importanti abbiamo trovato aree di fondale impraticabili a causa dell'acqua fredda e lattiginosa per poi incontrarne altre distanti poche centinaia di metri in cui non solo l'acqua era più che accettabile ma sembrava si fosse raccolto tutto il pesce del mediterraneo.

Sempre più comuni le correnti locali, continuamente variabili, che non permettono più di fare previsioni e pianificazioni su fondali vasti ed estesi come i nostri.

Le cernie, anche di piccole dimensioni, in calo rispetto agli ultimi anni mentre le famose entrate sono ormai limitate a pochi giorni e solo in determinate zone.

La capacità e la fortuna è riuscire a stabilire quali sono queste zone e i giorni in cui avviene l'entrata.

Di contorno a tutto questo strascicanti che trainano a duecento metri dalla costa, tramagli e reti varie che ti costringono a continui slalom fra i gavitelli e fossi che, complice un affollamento sulle spiagge mai visto, scaricano in mare di tutto e di più.

....Dimenticavo un traffico nautico impazzito, diportisti che, al volante del loro ferro da stiro, sfrecciano fra i pedalò e branchi di famigliuole che dopo un bel pic nic a bordo del loro bel motoscafo, magari acquistato per non sfigurare col vicino di casa, gettano a mare piatti, bottiglie e rifiuti assortiti....

In tutto questo a largo delle coste le motovedette della Capitaneria di Porto, della Guardia Costiera, della Finanza, dei Carabinieri e della Polizia che cosa fanno..................?????????????????

Fermano un gommone di 5 metri, con a bordo Piero Malato e Roberto Lamantia, facendogli un verbale di quasi 180 Euro perchè "sfrecciavano" in "fase planante" a meno di 1000 dalla costa......

Saluti a tutti.

 

 

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A parte l'aspetto venatorio, certamente preoccupante, tutto il resto è davvero sconcertante e non credo sia una peculiarità delle vostre zone abituali, ma un problema che ogni anno sembra aggravarsi ovunque. E quelli messi alla gogna, il problema di tutto, siamo sempre e solo noi... :(

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io non so più che dire... veramente non so più che dire.

Dopo che quest'estate un amico è stato affettato da due turisti che gli sn passati sopra la boa ed in caserma lo han trattato come un colpevole, non so più che dire.

 

Hai ragione Simone.

La cosa divertente è che mentre i signori in divisa motivavano il loro verbale fatto a due persone che vanno a mare da sempre 12 mesi l'anno tutto intorno, incuranti, sfrecciavano barche di ogni tipo a folle velocità.

Non ho parole.

 

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La cosa che più "scotta" è sempre quella di doversi confrontare con queste ingiustizie legali !

ti posso riportare velocemente un 'altro esempio: io faccio servizio di pattugliamento come unità cinofila sulla spiaggia. Domenica scorsa un grosso "ferro da stiro" ancorato a circa 200 metri da una affollatissima spiaggia, ha cominciato a trasbordare i passeggeri verso la spiaggia stessa con un gommone che andava a tutta velocità in mezzo ai bagnanti. dopo una veloce "inc.....tura" dei bagnini e dei bagnanti abbiamo avvertito la Guardia Costiera che ci ha risposto con sufficienza dicendo : "arriviamo"! . Sono venuti UN'ORA più tardi e ...... A PIEDI !!!!! secondo voi sarà servito a qualcosa? :angry:

 

Per quanto riguarda la tua analisi sullo stato del mare ti posso confermare che anche in gran parte del litorale Toscano era la stessa situazione:

Spesso l'acqua è così fredda da dover pescare con la muta da 6,5 mm !!!! :wacko:

anche qui c' è una stratificazione (più o meno marcata) che impedisce di fatto la presenza del pesce.

Secondo me ( che non sono certo un esperto meteorologo), ciò può esser causato dalla presenza dell'Antciclone Africano al posto del più consueto Anticiclone delle Azzorre; evento questo che ha causato un gioco di correnti tale da non permettere il rimescolamento dell'acqua ed ha fatto depositare l'acqua fredda e più limacciosa proveniente dai fiumi sul fondo.

Può essere?

 

Ciao, Fabrizio.

 

 

Vi rendo partecipi delle mia considerazioni sul mare dopo aver passato un mese di agosto quasi interamente dedicato alla pesca.

Non mi sono mosso, ho pescato sempre dalle mie parti, raramente da solo, quasi sempre in gommone con Roberto Lamantia, Alessio Gallinucci e Massimo "il Prode".

La premessa è che non abbiamo mai cappottato e spesso abbiamo fatto anche delle bellissime pescate ma il mare è in profonda sofferenza.

Se fino a qualche anno fa avere le giuste condizioni per pescare in una certa maniera era la norma, almeno nel periodo estivo, oggi trovare un fazzoletto con l'"acqua bella" è difficile.

Mare quasi sempre calmo e all'apparenza limpido ma se solo si superano certe profondità la situazione diventa drammatica.

Capita di vedere in verticale fino al fondo ma là sotto la sospensione nasconde tutto avvolgendo il fondale in una coltre di acqua bianca e spesso gelata.

Molte tane di corvine sono rimaste inviolate per l'impossibilità di arrivarere là sotto con due spanne di visibilità.

Dubito comunque che con quelle condizioni avremmo trovato pesce.

Tratti di alcune secche continuamente solcati da fiumi di acqua marrone che rendevano di fatto impossibile pescare.

Solo alcuni tratti di queste secche, specie i più esterni, garantivano fazzoletti di acqua chiara ed'è lì che un pò tutti ci ritrovavamo per contenderci i pochi pesci sempre più smaliziati a causa della troppa concorrenza.

Alcune zone sono state colonizzate, già a a inizio estate, da alcuni grossi branchi di saraghi che già dopo la prima settimana di agosto hanno deciso di trovare rifugio fra bagnanti e barche ormeggiate rendendo difficile la loro cattura.

Le corvine, sempre di meno, hanno continuato a fare la spola fra le tane ormai classiche e qualcuna, anche di grosse dimensioni, ha pagato pegno.

Pesci comunque difficili e sempre meno disposti a uscire dai loro cunicoli del tutto inespugnabili.

Alla fine, come al solito, la pesca che ha pagato è stata quella del razzolo selvaggio sul medio fondale mentre quella al libero, per chi ci si è dedicato, ha portato solo a delusioni.

La pesca in tana profonda e quella a segnale sono state condizionate dalle condizioni del mare e solo in determinate circostanze hanno portato a delle catture.

Non raramente e specie a profondità importanti abbiamo trovato aree di fondale impraticabili a causa dell'acqua fredda e lattiginosa per poi incontrarne altre distanti poche centinaia di metri in cui non solo l'acqua era più che accettabile ma sembrava si fosse raccolto tutto il pesce del mediterraneo.

Sempre più comuni le correnti locali, continuamente variabili, che non permettono più di fare previsioni e pianificazioni su fondali vasti ed estesi come i nostri.

Le cernie, anche di piccole dimensioni, in calo rispetto agli ultimi anni mentre le famose entrate sono ormai limitate a pochi giorni e solo in determinate zone.

La capacità e la fortuna è riuscire a stabilire quali sono queste zone e i giorni in cui avviene l'entrata.

Di contorno a tutto questo strascicanti che trainano a duecento metri dalla costa, tramagli e reti varie che ti costringono a continui slalom fra i gavitelli e fossi che, complice un affollamento sulle spiagge mai visto, scaricano in mare di tutto e di più.

....Dimenticavo un traffico nautico impazzito, diportisti che, al volante del loro ferro da stiro, sfrecciano fra i pedalò e branchi di famigliuole che dopo un bel pic nic a bordo del loro bel motoscafo, magari acquistato per non sfigurare col vicino di casa, gettano a mare piatti, bottiglie e rifiuti assortiti....

In tutto questo a largo delle coste le motovedette della Capitaneria di Porto, della Guardia Costiera, della Finanza, dei Carabinieri e della Polizia che cosa fanno..................?????????????????

Fermano un gommone di 5 metri, con a bordo Piero Malato e Roberto Lamantia, facendogli un verbale di quasi 180 Euro perchè "sfrecciavano" in "fase planante" a meno di 1000 dalla costa......

Saluti a tutti.

 

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Piero da dove vuoi che cominci ?

Durante le vacanze io frequento abitualmente Arbatax e quest'anno è stata una tragedia :(

Fino a non molti anni fa (perchè il fenomeno non è recentissimo) era normalissimo avere 25 m di visibilità , nel senso che da su si vedevano le castagnole in tana e a 30 m distinguevi chiaramente i massi dalla posidonia.

Piano piano le condizioni sono peggiorate sino ad arrivare al top quest'anno con il fondo a 19 m che "fumava " :wacko: neanche fossimo a Ladispoli......

Pesci ? Quali pesci ?

Le poche catture che ho filmato le ho fatte nei pochi giorni in cui le condizioni dell'acqua erano decenti e parlo di 15 giorni di mare piatto che da fuori era uno spettacolo , ma appena entravi in acqua ti accorgevi del correntone e dell'acqua torbida, corrente che nelle mie zone era quasi sconosciuta.

Se guardi i video in uno per sparare un sarago ho dovuto aspettare che si alzasse dal fondo perchè letteralmente spariva nel fumo :blink:

Ho notizie che in tutta la costa orientale della Sardegna si sono manifestate le stesse condizioni , mentre nella costa occidentale c'erano condizioni esattamente opposte visibilità infinita e termoclino assente, ma oramai le ferie sono finite :D

Sto seriamente pensando a un bell'orto da coltivare :P

 

 

 

Sandro

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Vi rendo partecipi delle mia considerazioni sul mare dopo aver passato un mese di agosto quasi interamente dedicato alla pesca.

Non mi sono mosso, ho pescato sempre dalle mie parti, raramente da solo, quasi sempre in gommone con Roberto Lamantia, Alessio Gallinucci e Massimo "il Prode".

La premessa è che non abbiamo mai cappottato e spesso abbiamo fatto anche delle bellissime pescate ma il mare è in profonda sofferenza.

Se fino a qualche anno fa avere le giuste condizioni per pescare in una certa maniera era la norma, almeno nel periodo estivo, oggi trovare un fazzoletto con l'"acqua bella" è difficile.

Mare quasi sempre calmo e all'apparenza limpido ma se solo si superano certe profondità la situazione diventa drammatica.

Capita di vedere in verticale fino al fondo ma là sotto la sospensione nasconde tutto avvolgendo il fondale in una coltre di acqua bianca e spesso gelata.

Molte tane di corvine sono rimaste inviolate per l'impossibilità di arrivarere là sotto con due spanne di visibilità.

Dubito comunque che con quelle condizioni avremmo trovato pesce.

Tratti di alcune secche continuamente solcati da fiumi di acqua marrone che rendevano di fatto impossibile pescare.

Solo alcuni tratti di queste secche, specie i più esterni, garantivano fazzoletti di acqua chiara ed'è lì che un pò tutti ci ritrovavamo per contenderci i pochi pesci sempre più smaliziati a causa della troppa concorrenza.

Alcune zone sono state colonizzate, già a a inizio estate, da alcuni grossi branchi di saraghi che già dopo la prima settimana di agosto hanno deciso di trovare rifugio fra bagnanti e barche ormeggiate rendendo difficile la loro cattura.

Le corvine, sempre di meno, hanno continuato a fare la spola fra le tane ormai classiche e qualcuna, anche di grosse dimensioni, ha pagato pegno.

Pesci comunque difficili e sempre meno disposti a uscire dai loro cunicoli del tutto inespugnabili.

Alla fine, come al solito, la pesca che ha pagato è stata quella del razzolo selvaggio sul medio fondale mentre quella al libero, per chi ci si è dedicato, ha portato solo a delusioni.

La pesca in tana profonda e quella a segnale sono state condizionate dalle condizioni del mare e solo in determinate circostanze hanno portato a delle catture.

Non raramente e specie a profondità importanti abbiamo trovato aree di fondale impraticabili a causa dell'acqua fredda e lattiginosa per poi incontrarne altre distanti poche centinaia di metri in cui non solo l'acqua era più che accettabile ma sembrava si fosse raccolto tutto il pesce del mediterraneo.

Sempre più comuni le correnti locali, continuamente variabili, che non permettono più di fare previsioni e pianificazioni su fondali vasti ed estesi come i nostri.

Le cernie, anche di piccole dimensioni, in calo rispetto agli ultimi anni mentre le famose entrate sono ormai limitate a pochi giorni e solo in determinate zone.

La capacità e la fortuna è riuscire a stabilire quali sono queste zone e i giorni in cui avviene l'entrata.

Di contorno a tutto questo strascicanti che trainano a duecento metri dalla costa, tramagli e reti varie che ti costringono a continui slalom fra i gavitelli e fossi che, complice un affollamento sulle spiagge mai visto, scaricano in mare di tutto e di più.

....Dimenticavo un traffico nautico impazzito, diportisti che, al volante del loro ferro da stiro, sfrecciano fra i pedalò e branchi di famigliuole che dopo un bel pic nic a bordo del loro bel motoscafo, magari acquistato per non sfigurare col vicino di casa, gettano a mare piatti, bottiglie e rifiuti assortiti....

In tutto questo a largo delle coste le motovedette della Capitaneria di Porto, della Guardia Costiera, della Finanza, dei Carabinieri e della Polizia che cosa fanno..................?????????????????

Fermano un gommone di 5 metri, con a bordo Piero Malato e Roberto Lamantia, facendogli un verbale di quasi 180 Euro perchè "sfrecciavano" in "fase planante" a meno di 1000 dalla costa......

Saluti a tutti.

 

 

Non sono un esperto (e pesco entro i 10 mt )

anche io ho notato una riduzione sostanziale degli avvistamenti e catture :(

(aspettiamo i prossimi mesi)

 

mentre rigurdo la velocità (scusate la mia ignoranza)

a 1000 metri dalla costa a quanto bisogna andare ?

(ovviamente con altre imbarcazioni lontane diciamo + o - 200 mt)

 

e poi "sfrecciavano" ma a quanto andavate ? 20 nodi ? 30 nodi ? le altre barche a che distanza stavano ?

 

Ciao :bye:

 

Fabrizio

 

 

 

 

 

 

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Che tristezza... :(

 

Io quest'anno sono stato fortunato.

Nel senso che facendo (cocciutamente) quasi solo aspetto e agguato sono riuscito comunque a portare a casa un bel pò di pesce...

Ovviamente sul litorale io vengo prevalentemente per mantenermi in forma, poi se ci scappa il pesce bello, ancora meglio ed ho dei margini di soddisfazione molto più bassi dei tuoi (abituato a ben altri carnieri).

La stuazione dell'acqua temo che non sia un'eccezione... ormai sono diversi anni che le condizioni sono così.

Arrivi a 10-13 metri e trovi il fumo gelato.

Io non ho visto un dentice decente pur cercandoli nei posti e negli orari che negli altri anni mi consentivano belle catture o almeno la visione di bellissimi branchi.

Credo che ormai le correnti siano cambiate permanentemente ed il pesce sia diventato molto mobile, spostandosi da una zona all'altra per "poter respirare".

Oppure (per i saraghi ed i dentici) temo che abbiano preso l'abitudine a sostare a mezz'acqua se sotto l'acqua fa schifo.

 

Durante le vacanze a Luglio ho pescato su un'isola ( :whistling: ) che gode di correnti d'alto mare.

Io ormai cerco la preda di rango e perciò ho pescato solo ed esclusivamente sulle secche a largo.

E lì purtroppo (oltre al fatto che a Luglio ci sono state due lune piene!!!) c'è il taglio freddo ben al di sopra del sommo.

Avendo però l'acqua limpida ho potuto vedere come si spostavano i pesci con l'acqua che non gli piace: andavano via a mezz'acqua al limite del taglio.

Così credo che facciano anche sul litorale, solo che non li vedi per via del torbido.

 

Gli unici pesci sui quali si può contare con una certa sicurezza in questi posti (le isole) almeno nei mesi di Luglio e Agosto sono quelli da tana.

Le cernie le corvine e i saraghi ci sono ma sono a profondità abissali.

Ormai i pesci hanno imparato quali sono le quote del psub medio e sono un 5-10 metri (anche di più) più giù . Fai tu i dovuti calcoli.

Quindi per sperare di prendere il pesce serio devi essere disposto a scendere a quote siderali assumendoti tutti i rischi che ben conosciamo, oltre che avere le doti e l'allenamento.

Noi eravamo in tre, con un gommone e ci alternavamo in acqua in due con il terzo che faceva da barcaiolo.

Non c'è stata una risalita che fossimo soli.

Ho passato i quindici giorni più incredibili di tutta la mia carriera di pescatore...

Poi ad Agosto ho praticamente smesso di pescare per evitare il traffico nautico!

 

Per coloro che credono che questo sia un'elogio alla profondità vorrei dire che se avessimo pescato entri i 10-15 metri in tana e all'agguato avremmo fatto molto più pesce ma, ripeto, noi cercavamo la preda di rango o solo la visione di risalite meravigliose in mezzo al mare.

 

Anche io ho notato anche io un imbarbarimento generale dei "guidatori della domenica"...

 

:bye:

 

Ps: dimenticavo... ho notato anche la scomparsa delle ricciole!!! Quelle si che sono estinte!

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Ecco il mio cent.

 

La musica nel litorale Maremmano è la stessa: campana a morto.

 

Acqua gelida e fumosa ormai divenuta costante un po' ovunque, toppe di acqua latte e menta che si estendono per miglia al largo, rendendo impraticabili secche, cigli isolati e relitti. Pesce scarso, spesso idrofobo e appallato a mezz'acqua, disturbato dal taglio gelido e soprattutto dal fumo, rende infruttuosa ogni tecnica al libero. Io che sono un amante dell'aspetto, alla fine mi sono dovuto rassegnare a frugare sotto i sassi per scappottare.

 

Al contrario di quanto riportato da Piero per il mare laziale, qui da noi le cernie non mancano, anzi sono in deciso aumento. Ovviamente è un discorso relativo, non assoluto, in quanto non ho idea della diffusione delle cernie nel lazio. Praticamente estinte le ricciole: amen.

 

Il problema del taglio gelido e fumoso, con conseguente impossibilità di pescare sotto certe quote, non credo sia dovuto a fattori contingenti. Avendo frequentato assiduamente la costa di Talamone e Argentario nel corso degli ultimi 12 mesi posso dire che a Talamone l'acqua fumosa e gelida sul fondo è ormai una regola che presenta rarissime eccezioni, contrassegnate dall'apparizione di tanto pesce in costa. Per i relitti il discorso è diverso: temiamo che il pesce si disabitui a frequentare quelle aree sempre immerse nell'acqua lattiginosa, e che anche il giorno in cui troveremo condizioni ideali potremmo ritrovarci in un deserto. Una volta almeno la mangianza era sempre presente nei primi metri d'acqua limpida, ultimamente... manco le castagnole!!!! Chiaramente, sono supposizioni... ad oggi, nonostante tanti tentativi... non abbiamo avuto la grazia di pescare su un solo relitto sotto i 10 metri.

 

Le ultime due settimane, poi, sono state drammatiche. Per scappottare abbiamo dovuto far ricorso a tutte le risorse, spesso macinando miglia su miglia. Il pesce al libero si avvista, ma è sempre disturbato e poco incline a ridurre le distanze per ricevere la meritata fucilata. Vi confesso che passare il tempo a frugare sotto i sassi nella speranza di un saragaccio, un cappone, una mostella o se va bene un cerniotto non è il massimo della vita e che a volte passa la voglia di pescare.

 

Le sorprese migliori me le hanno riservate posti snobbati e poco attraenti, dove la pesca al libero è ancora possibile, sebbene l'occhio non sia proprio gratificato.... si tratta di posti con acqua bassa, torbida e fondali insignificanti con poca roccia e tanta alga. Anche qui è vero che si scappotta più facilmente, ma... insomma, la pesca che mi piace è un'altra. Di sicuro, la cattura maiuscola in queste zone resta un'eventualità del tutto remota, salvo la leccia salva-stagione...

 

Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, anche qui si è pescato quasi sempre con la muta INVERNALE, neanche quella di mezza stagione. Roba che l'altro giorno con la 5,5 e il sottomuta sono dovuto uscire dopo un'ora per mettermi la giacca da 7mm.

 

Speriamo bene, è vero che la seconda metà di agosto non è il periodo migliore per la nostra passione... ma cosa dobbiamo attenderci a settembre? Con un ritmo di due o tre uscite a settimana, in sei mesi abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in due o tre giornate in cui il mare sembrava rinascere.... un po' poco per sperare?

 

Giorgio

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Leggere i vostri post mi consola,

ma è anche vero che avendo pescato prevalentemente nello Stretto di Messina, queste condizioni da voi esternate sono quotidiane viste le masse d'acqua che si muovono, quindi è normale passare da 23 gradi a 18 nel giro di un paio d'ore ed avere il fondo che fuma e a distanza di un centinaio di metri a parità di batrimetrica trovare acqua limpida con temperatura sui 26 gradi!....ma leggere della medesima cosa nei siti da voi frequentate è allarmante, se penso alle acque di Arbatax! :blink: :blink:

 

Sarebbe interessante raccogliere un po' di casi per poi poterli inviare all'Istituto nazionale di oceanografia, per dare un nostro contributo e sentire un loro parere...

 

Blu

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Partendo con l'Elba, e parlando di immersioni, vi devo dire che in giugno a Porto Azzurro ho visto di tutto e di più, se poi parliamo di pesca in apnea devo dire che anche quest'anno per me è stato un " quasi " cappotto continuo, sia in Sardegna che al Lago di Garda. Ero abituato a pescate a volte super e a volte un po' scarse, sarà che divento vecchio, ma ogni anno è peggio. Anche al Lago di Garda, e lo possono confermare gli amici Lacustri, quest'nno è stato davvero particolare, ma del resto anch il tempo esterno non è stato molto " standard " o no ? :bye:

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Non vorrei sembrare ripetitivo, ma avendo anche amici bombolari, so che a profondità per noi inaccessibili (40-50 metri) i pesci ci sono e pure tanti e grossi in posti dove noi non vediamo na pinna...

Tannto per essere chiaro sto parlando delle isole toscane.

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Bè qui nella >Sardegna centro-occidentale la situazione non è che cambi più di tanto, a Luglio acqua pulita ma gelida e ad agosto calda ma torbida.

Ho pescato molto tra i 15 e i 20 e un pochino oltre e mai ho visto perfettamente il fondo dalla superficie. Ho fatto il mio tuffo più fondo avendo sbagliato completamente zona,invece che su una striscia di grotto a 25 mi son ritrovato a 33 sulle alghe morte!!! Il fondo molte volte lo vedevo 5- 8 metri prima di arrivare, spesso però la visibilità orizzontale era ottima.

Pesce non so perchè quest'anno mi son dato più alla tana e alla ricerca di qualche cernia, mentre prima mi dedicavo all'aspetto, però mi sembra che c'è.

Per quanto riguarda il traffico, mai visto un casino così ad agosto, ho rischiato la pelle per ben due volte, in due pescate diverse ho visto due volte le eliche di due imbarcazioni diverse che procedevano una dietro l'altra a velocità elevata sulla mia esatta verticale, e per fortuna ho avuto il fiato di aspettare che passassero tutte e due, Inutile protestare, se fai cenni o urli ti fanno cenno che ti hanno visto e continuano per la stessa rotta, non pensano minimamente che in acuqa possa esserci un altro sub. Quelli che fanno traina guardano dietro e per fortuna vanno piano e se li senti riesci a schivarli.Gli amici sub col gommone invece ti passano vicino per vedere e prendere il punto!!!Insomma, veramente un casino!!

Solo pescando fuori abbastanza si poteva stare un pò tranquilli, grosse vele a parte che per fortuna sono sempre passate quando ero su.

Contrariamente agli altri anni nella mia zona c'è stato un elevato traffico di grosse imbarcazioni; ma non c'era crisi?

Controlli sotto costa mai visti.

 

 

 

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