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coltello da pesca


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Mi sono tolto lo sfizio di andare a guardare i cataloghi delle principali aziende del settore (Cressi, Mares, Omer in rigoroso ordine alfabetico) e praticamente TUTTI i coltelli in catalogo hanno lame taglienti da entrambi i lati (forse ci sono un paio di eccezioni).

Alcuni hanno il filo liscio da una parte e il seghettato dall'altra, altri hanno il filo liscio e dall'altra parte una porzione tagliente ridotta (circa metà della lama).

Morale della favola quasi tutti i prodotti in commercio sarebbero fuori legge per quanto riguarda porto e trasporto.

 

Qualcosa non torna!

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Miglior contributo in questa discussione

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Mi sono tolto lo sfizio di andare a guardare i cataloghi delle principali aziende del settore (Cressi, Mares, Omer in rigoroso ordine alfabetico) e praticamente TUTTI i coltelli in catalogo hanno lame taglienti da entrambi i lati (forse ci sono un paio di eccezioni).

Alcuni hanno il filo liscio da una parte e il seghettato dall'altra, altri hanno il filo liscio e dall'altra parte una porzione tagliente ridotta (circa metà della lama).

Morale della favola quasi tutti i prodotti in commercio sarebbero fuori legge per quanto riguarda porto e trasporto.

 

Qualcosa non torna!

 

 

a me non torna anche un altra cosa,ti rompono le scatole per un coltello che per quanto tagliete e sempre un coltello e puoi andare in giro con un fucile con un asta da un metro che se uno ne avesse voglia ci ammazza una persona senza nemmo avvicinarsi

 

per quanto riguarda il coltello da sub credo che valga quanto per un fucile da caccia,lo puoi trasportare quando vai a fare quella attivita,di certo non entri con il fucile al supermercato per andarti a comprare un panino

 

il coltello da sub in un borsone da pesca va inteso come mezzo di sicurezza,quanto un razzo che si usa per la segnalazione,nel senso che anche con il razzo non ci vado nel bosco in agosto con 40 gradi perche mi prendono per piromane

 

io credo ma posso anche sbagliarmi che non possono sequestrarti il coltello in una situazione dove è palese che stai facendo attivita subacque,e se dovesse accadere se uno facesse valere le proprie ragioni l'avrebbe vinta

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Beh, comunque alla fine ha vinto il buon senso e non t'hanno fatto niente, evidentemente nemmeno i due agenti erano convinti di quello che dicevano, altrimenti dovrebbero arrestare mia suocera ogni volta che tira fuori dal ceppo la spingarda di 20 cm per tagliare il girello arrosto!

La prima cosa che mi insegnarono al corso di sub vent'anni fa fu che gli oggetti necessari per la sicurezza del sub sono il Pallone e il Coltello e bello affilato.

 

Se volete un buon motivo, beh leggete qui

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Non capisco queste masturbazioni mentali !!

 

Il coltello una lama due lame tre lame quattro lame se è nel contesto di una attrezzatura sub trasportata in auto posto nel suo fodero, è uno strumento per l'attività di pesca, strumento necessario ai fini della sicurezza personale in immersione.

 

Se portato in auto ma non nel borsone/portabagli con tutta l'altra attezzatura, peggio ancora senza l'attrezzatura, magari poggiato sul sedile del passeggero, può dare problemi seri se si viene fermati in parole povere ( se hai l'attrezzatura da sub nel porta bagagli, che cavolo ci fai con un coltello a portata di mano in auto, ci tagli le reti? )

 

E' il contesto che conta, vale la stessa cosa per un grosso coltello da carne da cucina, portalo dietro in auto senza motivo può essere considerato come un arma per "offendere".

 

P.S.

Per fortuna che c'è questa norma, sai quanto pazzi trovi al semaforo che danno i numeri, pensa se potessero portarsi dietro un coltello tranquilamente. ;)

Modificato da stilet
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Non capisco queste masturbazioni mentali !!

 

Il coltello una lama due lame tre lame quattro lame se è nel contesto di una attrezzatura sub trasportata in auto posto nel suo fodero, è uno strumento per l'attività di pesca, strumento necessario ai fini della sicurezza personale in immersione.

 

Se portato in auto ma non nel borsone/portabagli con tutta l'altra attezzatura, peggio ancora senza l'attrezzatura, magari poggiato sul sedile del passeggero, può dare problemi seri se si viene fermati in parole povere ( se hai l'attrezzatura da sub nel porta bagagli, che cavolo ci fai con un coltello a portata di mano in auto, ci tagli le reti? )

 

E' il contesto che conta, vale la stessa cosa per un grosso coltello da carne da cucina, portalo dietro in auto senza motivo può essere considerato come un arma per "offendere".

 

P.S.

Per fortuna che c'è questa norma, sai quanto pazzi trovi al semaforo che danno i numeri, pensa se potessero portarsi dietro un coltello tranquilamente. ;)

Mi sembrava di aver capito che dal punto di vista giuridico esiste una diversa disciplina tra il "coltello", che viene considerato uno strumento, e il "pugnale", che viene sempre considerato un'arma.

Sempre da quello che mi sembra di aver capito la differenza tra i due oggetti è il fatto che il "coltello" ha la lama solo da un lato mentre il "pugnale" da entrambi.

 

Se qualche rappresentante delle forze dell'ordine mi aiutasse a fare chiarezza almeno su questo punto gli sarei grato.

 

Cito comunque il fatto che Leonardo, diversi anni fa, mi aveva sconsigliato vivamente di tenere sempre nel cofano la cintura dove all'epoca tenevo il coltello (per evitare il sali/scendi da casa) ma anche il porta pesci da pallone (decisamente più lungo di quello da cintura).

Modificato da Salvatore Rubera
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vedo che ci sono ancora parecchi dubbi in materia, effettivamente la legge non è proprio chiara.

Cerchiamo di sintetizzare.

La differenza tra pugnale inteso come arma e il coltello come strumento, è da ricercare nella naturale destinazione dell'oggetto.

Ad esempio le baionette, non hanno il filo da entrambe i lati, ma la loro naturale destinazione è quella di essere innestata su di un fucile per il combattimento tra persone. Una volta erano considerate armi da guerra perchè parti di esse e destinate ad armare "moderni eserciti". Ora che tanti fucili dei passati conflitti sono stati abbandonati dai vari eserciti (vedi il Garant e altri moschetti a ripetizione manuale) diventando ex ordinanza e per le loro caratteristiche inquadrati tra le armi da caccia, le baionette che li armavano vengono considerate armi, delle quale bisogna denunciarne il possesso ma non possono essere portate fuori dai luoghi di detenzione per nessun motivo. Stessa cosa per le sciabole da parata.

stesso discorso per quei pugnali nati come tali, stiletti a doppio filo tagliente e punta accuminata (per doppio filo non si deve intendere il lato seghettato). Contrariamente a come ricordava Teo, per questi oggetti non esiste nessuna licenza che ne autorizza il porto. Quella a cui fa riferimento Teo e la licenza di porto di bastone animato (una sorta di spada contenuta in un bastone da passeggio, anticamente destinato alla difesa personale) detto anche stocco, la cui lama non può misurare meno di 65 cm.

Altri oggetti che andrebbero denunciati sono il coltello a scatto e il butterfly (per la loro insidiosità e naturale destinazione all'offesa della persona) in questi casi, come di armi comuni da sparo, se portate in violazione della legge, si viene denunciati ai sensi dell'art.699 del Codice Penale "porto abusivo di arma" punito con l'arresto fino a 18 mesi per le armi di cui è prevista una eventuale licenza, da 18 mesi a tre anni, sempre arresto (quindi reato penale di minore entità appartenente al libro 3° delle contravvenzioni). Se è commesso in luogo ove sia concorso o adunanza di persone, o di notte o in luogo abitato, le pene sono aumentate (forma aggravata).

sei invece il porto di coltelli e oggetti atti ad offendere viene fatto in violazione della legge si ricade nell'ipotesi prevista e punita dall'art.4 della legge 18 aprile 1975 n°110. anche questo reato penale di natura contravvenzionale (cioè punito con ammenda e arresto) aggravato per le riunioni pubbliche (con arresto obbligatorio in flagranza di reato).

Nella sostanza del nostro interesse, dobbiamo tener presente che il giustificato motivo non deve intendersi come scusa plausibile ma come reale immediata esigenza. Della serie che se io vado in discoteca la sera prima di andare a pesca può non apparire plausibile la giustificazione che detengo l'attrezzatura nel bagagliaio in previsione dell'attività del giorno seguente. La configurazione del reato è demandata molto all'interpretazione degli operatori di Polizia ed al buonsenso sia degli agenti che della persona interessata dall'evento.

Modificato da Leonardo
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Questa la considerazione finale ad un serie di sentenze di cassazione ormai consolidate, ove il "live motive" è uno e uno solo per portare il coltello o altro

"giustificato motivo"!

Se vi serve vi do anche il link

 

Considerazioni finali

I coltelli ( tutti, di qualsiasi misura ) possono essere portati solamente per "giustificato motivo". Il cacciatore è, per legge, in situazione di giustificato motivo dal momento in cui parte da casa a quando vi ritorna. Però non può salire in corriere o in treno con un fiero coltello alla cintura. Meglio se lo tiene nel sacco da montagna o in un luogo di non facile accesso.

In tutti gli altri casi bisogna trovarsi in una situazione in cui sia dimostrabile che si è portato o si sta portando il coltello per uno scopo preciso: cercatore di funghi per tagliare i funghi, escursionista o campeggiatore per le necessità di campagna, artigiano per lavori attinenti al suo mestiere, ecc. Non è considerato valido il motivo generico: “perché lo uso per fare la punta alla matita e per pulirmi le unghie.” Non è ammesso il motivo di porto per difesa personale se non si possiede il permesso rilasciato della questura. Si consiglia di trasportare il coltello sempre impacchettato e non a portata di mano, quindi chiuso nel baule dell'auto e ricordarsi di toglierlo finita l'escursione poichè con essa termina la giusta motivazione del trasporto.

 

 

In pratica quello che avevo gia detto in precedenza. ;)

Modificato da stilet
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Altri oggetti che andrebbero denunciati sono il coltello a scatto e il butterfly (per la loro insidiosità e naturale destinazione all'offesa della persona)

 

Tutto corretto, tranne forse il butterfly, il quale non è altro che un pieghevole con differente sistema di chiusura, a patto cha la lama sia a filo singolo.

Il coltello a scatto, o a gravità, viene espressamente citato dalle norme come arma e pertanto soggetto a tutte le restrizioni del caso.

Vi sono comunque molti lati oscuri.

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ho fatto menzione del "Butterfly" quale accezione più nota dell'originale "Balisong" filippino (anch'esso con lama a filo singolo), quale arma tradizionale del Kali (antica tecnica di combattimento di origine appunto Filippina) e pertanto il tradizionale Balisong di impiego espressamente vietato in Giappone, Canada, Germania, Norvegia, Svizzera, Hong Kong e negli Stati Uniti, non escludo che in Italia agli effetti di legge, possa essere considerato Arma.

 

Vedi non sono un dottore in giurispudenza ma ho una discreta dimestichezza con l'argomento ;)

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ho fatto menzione del "Butterfly" quale accezione più nota dell'originale "Balisong" filippino (anch'esso con lama a filo singolo), quale arma tradizionale del Kali (antica tecnica di combattimento di origine appunto Filippina) e pertanto il tradizionale Balisong di impiego espressamente vietato in Giappone, Canada, Germania, Norvegia, Svizzera, Hong Kong e negli Stati Uniti, non escludo che in Italia agli effetti di legge, possa essere considerato Arma.

 

Vedi non sono un dottore in giurispudenza ma ho una discreta dimestichezza con l'argomento ;)

 

Neanche io sono un dottore in giurisprudenza, solo che ogni volta che si parla di una lama sembra sempre che si abbia in mano una atomica.

Conoscendo la materia senz'altro meglio di me, soprattutto per quel che riguarda la norma, e non le successive elucubrazioni, se mi trovassi in un bosco a fare funghi con un balisong, non doppio filo, come lo considereresti?

Ho ovviamente citato bosco e funghi per avere un giustificato motivo.

 

 

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bè... veramente che comando una volante sono solo 10 anni i precedenti 13 li ho passati a fare indagini e l'istruttore di tiro ;P

A te tutto OK? e un pò che non ci si sente

Ancora in ballo con la storia di mia moglie, che non vuole risolversi :angry: :angry: . Per il resto diciamo che va bene.

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ho fatto menzione del "Butterfly" quale accezione più nota dell'originale "Balisong" filippino (anch'esso con lama a filo singolo), quale arma tradizionale del Kali (antica tecnica di combattimento di origine appunto Filippina) e pertanto il tradizionale Balisong di impiego espressamente vietato in Giappone, Canada, Germania, Norvegia, Svizzera, Hong Kong e negli Stati Uniti, non escludo che in Italia agli effetti di legge, possa essere considerato Arma.

 

Vedi non sono un dottore in giurispudenza ma ho una discreta dimestichezza con l'argomento ;)

 

Neanche io sono un dottore in giurisprudenza, solo che ogni volta che si parla di una lama sembra sempre che si abbia in mano una atomica.

Conoscendo la materia senz'altro meglio di me, soprattutto per quel che riguarda la norma, e non le successive elucubrazioni, se mi trovassi in un bosco a fare funghi con un balisong, non doppio filo, come lo considereresti?

Ho ovviamente citato bosco e funghi per avere un giustificato motivo.

Humm! bella domanda (anche se qui stiamo andando O.T., immaginavo che accadesse rispondendo all'argomento)

purtroppo in Italia abbiamo tantissime regole che, a volte, sembrano anche accavallarsi e alla fine complicano le cose senza risolvere il problema in modo definitivo, senza contare tante sentenze (che non fanno legge ma creano dei precedenti, anche controproducenti, vedi la sentenza di assoluzione dell'indiano denunciato a sensi dell'art. 699 per il porto del Kirpan, che a mio parere rientra comunque nella violazione dell'art.4 L.110/75, ma giudice non sono) che costringono spesso la Cassazione ad intervenire, e anche in quel caso non è facile conoscere ed ottenere un orientamento univoco.

Analizziamo la fattispecie da te esposta, ammettiamo che sei nel bosco con inequivocabile intento di fare funghi con regolare permesso ecc. ecc.

in modo da escludere la violazione del citato art. 4. A questo punto, sempre personalmente parlando (perché ti ripeto in questi casi non posso dare certezze di un univoco modo di ragionare, interpretare la legge e quindi operare) dovrebbe entrare in campo il c.d. buonsenso. Sei persona onesta e ragionevole? allora, vista la controversia interpretativa, se mi dai sufficienti motivi di ritenere che in futuro non ti trovo più in giro con quell'oggetto (evitiamo di definirlo coltello/pugnale vista la mancata chiara disciplina) e riesci a convincermi della tua reale buona fede, ti informo delle caratteristiche dell'oggetto e delle problematiche ad esso connesse e nulla succede, perché in fin dei conti bisogna, in certi casi, anche guardare chi si ha di fronte (questo discorso non vale per altre violazioni gravi oppure meno gravi ma che soventemente vengono commesse anche dalle brave persone, tipo la violazione del C.d.S., ricevere una contravvenzione al C.d.S. non significa essere trattati da criminale).

Se invece hai precedenti specifici (porto abusivo di arma) o mangio la foglia che l'andare a funghi è solo un pretesto... allora corro il rischio che ti assolvano e ti denuncio lo stesso ai sensi del 699 C.P., mettendo in evidenza per quanto mi sia possibile l'appartenenza dell'oggetto a quella categoria di armi bianche la cui naturale destinazione è l'offesa alla persona, magari chiedendo parere e consiglio ai colleghi dell'ufficio armi e del mio diretto responsabile, in modo da avere almeno fino alla decisione della Procura una unità di intenti.

Ora qui stiamo disquisendo accademicamente è non ho avuto ancora la possibilità di appurare se esiste un chiaro riscontro legislativo che dia indicazioni circa la natura di questo particolare oggetto, per ora sto andando a memoria di vecchie nozioni apprese negli anni, appena avrò l'occasione mi consulto con chi lavora all'ufficio armi e spero di darvi informazioni più dettagliate sulla questione coltello/pugnale

 

Visto che siamo in O.T. per farti capire meglio che a volte le norme vengono interpretate con maggiore rigidità, non tanto per rispettare la legge presa in esame, ma per far fronte ad una esigenza operativa dell'immediatezza. Ti racconto un fattariello accaduto sul mio lavoro qualche tempo fa.

Una sera, a tarda ora, arrivò al 113 la segnalazione di un uomo armato che, armato di fucile, aveva minacciato un ragazzo che lavorava in un bar. Puoi immaginare l'allarme creato. una volta assunte le informazioni dal giovane, appurammo che era il convivente della madre con il quale non andava d’accordo, saputo dove si trovava, facemmo irruzione e bloccammo il soggetto che stava in cucina con la donna, apparentemente tranquillo ma in stato di alterazione alcolica. Ritrovato il fucile nascosto in giardino, lo conducemmo in Questura. Il fucile risultò essere una vecchia carabina ad aria compressa, non funzionante e probabilmente di potenza inferiore ai 7,5, Joule (oggi sarebbe di libera vendita). Quindi per il possesso e l'uso improprio non c'era la possibilità di procedere all'arresto in flagranza. Avremmo potuto denunciarlo per minacce aggravate, forse procurato allarme... ma niente di più. Purtroppo, lasciando in libertà il soggetto quella notte, la situazione molto tesa in famiglia avrebbe potuto assumere dei risvolti nefasti, non certamente con l'uso di quel fucile. Ad intervenire fummo proprio due istruttori di tiro, non che il mio secondo con un grande trascorso investigativo su vari campi (molto più importanti e formativi dei miei) diciamo che il tipo era cascato proprio male, e che tutto sommato gli è andata di lusso. Intervenuta negli uffici il nostro capo ci fece presente che l'uomo era da arrestare, ma con i fatti commessi (pur apparendo gravi) a nostro parere non ricorrevano gli estremi di una imputazione di tentato omicidio, per l'inidoneità del mezzo e della condotta posta in essere, però era vero che lasciarlo libero, il rischio che un omicidio si verificasse era alto. Pur non condividendo la totalità della visione dei nostri responsabili, tirammo fuori il classico coniglio dal cilindro.

La carabina prodotta all’epoca della libera vendita, non era stata sottoposta al controllo e alla punzonatura della matricola per procedere alla sua registrazione nel momento in cui la Legge stabilì che anche quel tipo di fucile andava regolamentato. Oggi quel fucile, ammesso che sia funzionante e registrato, resterebbe di libera vendita, perché probabilmente inferiore ai 7,5 joule di potenza, ma la sua mancata regolarizzazione alla divulgazione della nuova legge, l’'ha resa di fatto un ’arma clandestina, al pari di qualsiasi pistola o fucile con la matricola abrasa (tipica arma da delinquentone) violazione (art. 23 L. 110/75) molto più grave di tutti i reati commessi quella notte, ma che ci dava di fatto la possibilità di arrestarlo e mettere fine ad una condotta che avrebbe potuto assumere dei risvolti ancora più gravi ed irreparabili. Non ricordo se il processo è arrivato ad una condanna, però so che arresto e sequestro sono stati pienamente convalidati. Ti racconto questi fatti per farti capire che il Buonsenso a volte non lo si vede, ma c’è. Quella notte da un osservatore esterno siamo sicuramente apparsi ottusi, pignoli ed intransigenti, ma se osserviamo l’'intera vicenda ci accorgiamo che di buon senso ne è stato messo in campo parecchio da più persone che hanno discusso e analizzato attentamente la questione.

Mi scuso con i lettori e i colleghi moderatori che si sono sorbiti questo pilotto e spero di non continuare l’'O.T. , come spero di far capire che se la legge non è chiara cerchiamo di non dare adito a spiacevoli inconvenienti. Gli operatori di polizia poco attenti esistono, i fatti di cronaca pure testimoniano come persone tranquille in particolari circostanze si trovano immischiate in fatti divenuti loro malgrado gravi, senza previsione. Ora alla luce di quanto dissertato fin ora penso che Daniele 70 e chi altri di voi ci ragiona su, non andrà a funghi con una molletta da vecchio mafioso, con un balisong o Butterfly che dir si voglia, magari invece andrà a funghi con una più tradizionale nonché efficiente pattada, rispettando così, fascino, tradizione e legge!

Fermo restando che il comportamento degli operartori, COSI’ COME DESCRITTO, nei post che hanno generato questo 3D, non aderisce ai canoni di legalità e buon senso richiesti nel caso.

Modificato da Leonardo
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Ti ringrazio della chiarissima esposizione, e ti assicuro che non sono un guerrafondaio nè un detrattore dell'arma, qualunque, in generale.

 

Sono un simpatizzante degli oggetti taglienti, intendendo che mi piacciono i coltelli in genere, ma non posso definirmi nè collezionista nè esperto, ma vedo che ogni volta che si parla di coltello sembra che si stia per scannare qualcuno.

 

Per me il coltello è uno strumento, utilissimo pure per stringere una vite degli occhiali, tanto che, pur in questo caso essendo cosciente di essere in torto, ho sempre un victorinox con me e che avrò tirato fuori 4 volte in un anno per vari motivi.

 

Penso siamo andati abbondantemente ot, come credo che la tua spiegazione possa aver fatto un po' di luce sulle dinamiche che ci sono dietro delle decisioni apparentemente assurde.

 

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