> Marcatura obbligatoria pescato in Francia... - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Marcatura obbligatoria pescato in Francia...


Messaggi raccomandati

Ve lo traduco io: il decreto ministeriale francese stabilisce che i pesci pescati con varie tecniche tra cui anche la pescasub debbano essere marcati per evitare la rivendita.

Se si pesca con imbarcazione il taglio del lobo della coda (come indicato in figura) deve essere effettuato appena il pesce viene portato a bordo. Partendo da terra la marcatura deve farsi appena si esce dall'acqua.

Inevitabilmente bisogna portarsi dietro delle forbici adatte.

 

Ciao

 

stefano gentile

Modificato da Sciacchetrà
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
La finanza mica si siede al tavolo davanti alle orate arrosto... :D

E poi non è che ci voglia tutta 'sta fatica a tagliare un lobo di coda, sarebbe una buona cosa anche da noi (IMHO).

Il concetto è che le persone perbene (quelle che già rispettano le leggi) si adeguerebbero subito, i bracconieri continueranno sulla loro strada...

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Allora,

 

vediamo la ratio della disposizione.

Oggi un venditore abusivo di pesce è sempre in regola finché non avviene il passaggio pesci-soldi, che è istantaneo.

Subito dopo è di nuovo in regola, perché i soldi non fanno ricevuta.

 

E' vero che sarebbe possibile fare controlli sui ristoranti, e che la tracciabilità dei prodotti ittici è già un utile presidio per l'individuazione di questo tipo di illegalità: colpendo gli acquirenti, si ucciderebbe il mercato e non è un caso che quest'anno, in primavera, la Capitaneria di Porto abbia dedicato significative risorse per controlli a tappeto.... il problema è che adesso, con la stagione estiva, difficilmente avranno personale da dedicare a questo genere di controlli.

 

Tutto questo per premettere che la vendita abusiva del pescato non si combatte efficacemente né inasprendo le sanzioni per chi vende (come è stato fatto, adesso la sanzione è da 2.000 a 6.000 euro, il doppio di quella usuale) né imponendo altri obblighi come quello di marcare il frutto della pesca sportiva, ma semplicemente con controlli regolari dei potenziali acquirenti, che sono certamente meno - e quindi meglio controllabili - dei potenziali "fornitori abusivi".

 

Ciò detto, ecco la ratio della norma: estendere l'ambito temporale in cui un controllo del singolo pescatore amatoriale e sportivo possa risultare efficace e rendere maggiormente riconoscibili le prede catturate dai pescatori dilettanti. Se io imbarco 4,5 Kg di pesce bianco non marcato sapendo dell'obbligo, l'unica spiegazione plausibile è che abbia intenzione di venderlo. Questo fa sì che un controllo non mi trovi in regola già prima che io arrivi al ristorante, vale a dire estende l'ambito temporale di un controllo efficace. Mentre oggi mi devono cogliere nello scambio pesci/soldi, con questa regola possono pizzicarmi anche in molti altri momenti, e questo dovrebbe, nelle intenzioni delle istituzioni francesi, scoraggiare ulteriormente il fenomeno della concorrenza sleale ai professionisti, da questi lamentata in tutte le sedi a partire dall'UE.

 

Ora, sinceramente credo di aver già spiegato perché non credo che una simile soluzione possa surrogare l'unica veramente efficace, ossia i controlli ai centri di acquisizione e smistamento del pescato venduto abusivamente, ma di sicuro non vivrei l'imposizione della marcatura come una vessazione dei cittadini onesti. Sono altre le disposizioni che mi scocciano o che mi scoccerebbero - es: divieto di pia nelle AMP - non questa: a me tagliare la coda al pesce (dopo la foto di rito) non costa niente e anzi mi permette di togliere il vin dai fiaschi e certificare la mia condotta onesta.

 

Stiamo a vedere che succede.... secondo me l'unico rischio è che di questo obbligo non si dia notizia in modo efficace e che qualcuno possa rimediare verbali in buona fede. Per il resto, mi pare un'imposizione innocua, anche se potenzialmente inutile.

 

Giorgio

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dimenticavo: la norma è potenzialmente inutile per il motivo cui fa accenno Salsedine: si vorrebbe surrogare un'attività di controllo più semplice (i controlli ai ristoranti) con un'imposizione diffusa, ossia un obbligo per tutti gli sportivi, che sarà efficace solo SE e IN QUANTO i complessi e gravosi controlli alla massa dei pescatori amatoriali e sportivi vengano svolti con efficacia e regolarità....

 

In Italia sta roba non funzionerebbe perché il problema sta proprio nella capacità delle istituzioni di vigilare e assicurare il rispetto delle norme, fatto che produce la situazione descritta da Cono: i divieti e gli obblighi pesano solo sugli onesti e non fanno un baffo ai disonesti, paradossalmente avvantaggiati.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
La finanza mica si siede al tavolo davanti alle orate arrosto... :D

 

Ehm.... vabbè! :rolleyes::D

 

 

Apparte le battute, io capisco i controlli in mare... che comunque sono quello che sono (almeno in Italia);

E se uno taglia la coda, ma poi va comunque a cedere il pescato al ristorante compiacente che mette il pesce preso a nero in una ghiacciaia poco in vista e nella vetrina all'ingresso ci piazza un paio di pesci "puliti", chi se ne accorge? Sul pesce servito di sicuro non si nota la coda tagliata!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
E se uno taglia la coda, ma poi va comunque a cedere il pescato al ristorante compiacente che mette il pesce preso a nero in una ghiacciaia poco in vista e nella vetrina all'ingresso ci piazza un paio di pesci "puliti", chi se ne accorge? Sul pesce servito di sicuro non si nota la coda tagliata!

 

Beh, ma se facessero i controlli ai ristoranti non servirebbe certamente la coda tagliata per pizzicarli: c'è la tracciabilità del pescato, a partire dalla fattura di acquisto, che ovviamente non può essere rispettata con i pesci presi dai professionisti abusivi, no? Solo un imbecille, secondo me, comprerebbe pesce marcato come "non vendibile".

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
E se uno taglia la coda, ma poi va comunque a cedere il pescato al ristorante compiacente che mette il pesce preso a nero in una ghiacciaia poco in vista e nella vetrina all'ingresso ci piazza un paio di pesci "puliti", chi se ne accorge? Sul pesce servito di sicuro non si nota la coda tagliata!

 

Beh, ma se facessero i controlli ai ristoranti non servirebbe certamente la coda tagliata per pizzicarli: c'è la tracciabilità del pescato, a partire dalla fattura di acquisto, che ovviamente non può essere rispettata con i pesci presi dai professionisti abusivi, no? Solo un imbecille, secondo me, comprerebbe pesce marcato come "non vendibile".

Se parliamo di ristoranti nella pratica eludere i controlli sarebbe (sarà / è) facilissimo, ok la tracciabilità e le fatture ma tu sai meglio di me che alla prova dei fatti la persecuzione sarà possibile (come ora) solo in caso di flagranza.

Io credo che in mancanza di un sincero coinvolgimento del pubblico ( <_< ) il pesce viene marchiato come "non vendibile...crudo".

 

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
×
  • Crea Nuovo...