> Eudishow 2012 - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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Alla chiusura della rassegna di quest'anno, tenutasi a febbraio a Bologna, sui forum (e anche su Apnea Magazine) gli appassionati avevano discusso a lungo, anche con toni abbastanza accesi, sul presente e sul futuro di una manifestazione fieristica come Eudi.

 

A distanza di qualche mese anche all'interno delle grandi aziende del settore sono cambiate molte cose.

Ne abbiamo parlato con il Presidente di Confisub, arch. Ferrari in questo articolo.

 

Buona lettura.

 

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Articolo molto interessante.

 

Io credo che la concomitanza con il BIT sarebbe stata un'opportunità da cogliere, magari riinviando "l'anno sabbatico" alla prossima occasione.

 

Certo è interessante l'ipotesi prospettata di una rassegna dedicata esclusivamente alla pescasub, ma ritengo sia difficilmente praticabile visto i costi, inevitabilmente maggiorati rispetto alla partecipazione ad un Eudi, che comporterebbe.

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Articolo molto interessante.

 

Io credo che la concomitanza con il BIT sarebbe stata un'opportunità da cogliere, magari riinviando "l'anno sabbatico" alla prossima occasione.

 

Certo è interessante l'ipotesi prospettata di una rassegna dedicata esclusivamente alla pescasub, ma ritengo sia difficilmente praticabile visto i costi, inevitabilmente maggiorati rispetto alla partecipazione ad un Eudi, che comporterebbe.

 

Ho serissimi dubbi su di una manifestazione improntata solo sulla pesca sub, i numeri parlano chiaro.

In quanto all'apparentamento con la BIT, 10 anni fa sarbbe stato interessante, oggi è ridotta a poca cosa, solo o quasi soggetti istituzionali.

Peccato, sono un professionista del settore, e avevo colto segnali incoraggianti a Bologna, da tutto il settore sub, pazienza, la realtà è che questo è un momento particolarmente sofferto per il comparto fieristico.

 

Forse la soluzione, più che una fiera nel vero senso della parola, sono più manifestazioni di piccole dimensioni locate in punti strategici, con la possibilità per le ditte interessate di vendere direttamente.

 

Forse.....

 

GGP

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.... secondo me non sta ne in cielo ne in terra che una grande azienda non possa partecipare ad una fiera perche deve sostenere grosse spese .... ed una piccola impresa si imbarchi nella stessa fiera sostenendo costi che a questo punto per lei sarebbero insostenibili .... o no ?? secondo me gli indusriali pensano solo alle loro tasche e non ad offrire dei servizi ai clienti che hanno fatto la loro fortuna

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.... secondo me non sta ne in cielo ne in terra che una grande azienda non possa partecipare ad una fiera perche deve sostenere grosse spese .... ed una piccola impresa si imbarchi nella stessa fiera sostenendo costi che a questo punto per lei sarebbero insostenibili .... o no ?? secondo me gli indusriali pensano solo alle loro tasche e non ad offrire dei servizi ai clienti che hanno fatto la loro fortuna

I costi sono sempre proporzionali agli spazi espositivi e al personale che si deve movimentare. Una grande azienda ha delle spese ingenti, se il volume di visitatori della fiera rimane sempre sostanzialmente lo stesso, è una spesa che non si ammortizza che parzialmente. I piccoli artigiani utilizzano spazi minimi, non hanno allestimenti particolari di stand e quasi tutti, nonostante il divieto, hanno sempre venduto direttamente. Per assurdo eventi come l'EUDI sono sempre convenuti di più agli artigiani che ai colossi, alcuni hanno fatto più soldi in 3 giorni di fiera che in un anno intero di vendite.

 

:bye:

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I costi sono sempre proporzionali agli spazi espositivi e al personale che si deve movimentare. Una grande azienda ha delle spese ingenti, se il volume di visitatori della fiera rimane sempre sostanzialmente lo stesso, è una spesa che non si ammortizza che parzialmente. I piccoli artigiani utilizzano spazi minimi, non hanno allestimenti particolari di stand e quasi tutti, nonostante il divieto, hanno sempre venduto direttamente. Per assurdo eventi come l'EUDI sono sempre convenuti di più agli artigiani che ai colossi, alcuni hanno fatto più soldi in 3 giorni di fiera che in un anno intero di vendite.

 

:bye:

 

Davide come al solito ha colto nel segno, centrando la differenza di "impegno" e la capacità di "riscontro" ANCHE in termine economico che c'è per una multinazionale in relazione ad una piccola azienda artigiana o semi tale....

 

A questo in parte aggiungerei la considerazione dell'ing. Ferrari:"Inoltre il considerevole aumento della bigliettazione on-line, passata dal 4% del 2010 al 12% del 2011, ha proposto alcune riflessioni sul ruolo sempre più importante di Internet come strumento a disposizione delle aziende per raggiungere la propria clientela." anche se personalmente non credo che questo fattore possa essere considerato "decisivo".

 

La cruda verità è che comunque queste fiere nel nostro settore non assolvono al compito "principe" per le quali sono progettate: promuovere il marchio ed essere dei momenti di incontro con i dealer per concordare budget, strategie e stabilire costi e remunerazione delle forniture.

Chi va a vedere l'eudi o divex che sia (come evidenziato nell'articolo) sono sempre gli stessi che, se appassionati, vanno semplicemente per fare una "scampagnata" senza un effettiva necessità di dover "toccare con mano" le novità della stagione (come avviene per esempio per la fiera dele motociclo di novembre o per il motorshow) e se dealer, non hanno certamente necessità di dover attendere questo "evento" per conoscere nuove tendenze e/o brand, ed aprire nuovi rapporti di collaborazione (come avviene per la fiera del mobile o per Pitti a firenze) tanto alla fine i produttori sono anche loro sempre gli stessi (tant'è che se uno avesse la possibilità di visitare più fiere si renderebbe conto che persino gli allestimenti degli stand sono sempre gli stessi spostati di evento in evento...) e sopratutto dato il ristretto mercato italiano alla fine i "rapporti" con la rete di vendita viene molto spesso tenuto quotidianamente tramite la struttura commerciale (i rappresentanti per capirci...).

 

Ultima ciliegina, date un'occhiata al calendario fieristico del settore di quest'anno, nell'arco di uno/due mesi vi erano concentrati quasi tutti gli eventi interessati (Bologna, Roma, Vicenza etc etc) ed ovviamente (seppur a vario titolo) non si può frammentare così pesantemente la propria presenza!

Poi le motivazioni di una tale concentrazione sono più complicati (politica, concomitanza con altre manifestazioni e chissà quante altre...).

 

I numeri legati alle specialità apneistiche sono così "ridotti" (dati alla mano e che che se ne possa pensare...) che alla fine sommando tutte queste piccole cose ti rendi conto che il gioco non vale la candela...

 

Il futuro?? Probabilmente sarà quello di fare con l'apnea ciò che è accaduto con "l'ARA" e sopratutto con la pesca di superficie, coinvolgendo negli eventi gli unici che potrebbero aver interesse a relazionarsi con i visitatori, i dealer, e consentendo a loro (come avviene per gli artigiani) di fare "cassa" sull'investimento fatto nella partecipazione!

Basterebbe vedere cosa c'era quest'anno allo stand organizzato dal word fishing in concomitanza del big blue, e che a mio parere almeno per i dealer di roma è stata un'occasione mancata di fare un bel "porte aperte" di un week end a costi ridotti ed ampie possibilità di introiti!

 

Ragionando da "utente finale" e con una visione egoistica della vicenda (magari anche un pò limitata), non è detto che quello che sta succedendo non possa trasformarsi in un fatto positivo....

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Articolo molto interessante.

 

Io credo che la concomitanza con il BIT sarebbe stata un'opportunità da cogliere, magari riinviando "l'anno sabbatico" alla prossima occasione.

 

Certo è interessante l'ipotesi prospettata di una rassegna dedicata esclusivamente alla pescasub, ma ritengo sia difficilmente praticabile visto i costi, inevitabilmente maggiorati rispetto alla partecipazione ad un Eudi, che comporterebbe.

Al BIT si "espongono" servizi legati al turismo, le aziende espongono attrezzature e manufatti: dov'è il nesso??

Allora tanto vale cercare un gemellaggio con Euroflora, così le mogli si sollazzano con fiori e piante mentre noi smanettiamo con fucili, pinne e mute... avrebbe più senso!

Mi sembra di ricordare (vado a memoria) che il Bit abbia raggiunto gli 80.000 visitatori, a Roma il Big Blue ne aveva fatto 125.000... in termini di profilo di visitatori francamente trovo potenzialmente più interessanti quelli che vengono a vedere la nautica, piuttosto che quelli che vengono a stringere accordi per un resort in Polinesia!

 

La concomitanza col Bit può essere utile/interessante per diving e didattiche che di fatto si inseriscono in un certo tipo di circuito, ma alle aziende produttrici cose glie ne viene??

 

L'Eudi è ormai diversi anni che ha mutato la sua veste per andare sempre più incontro alle esigenze dei diving e didattiche e, questa ultima "tirata" verso i loro interessi, ha determinato lo strappo! Erano anni che lo dicevo...

Ci aspettiamo adesso una fiera più a dimensioni ed esigenze di azienda produttrice; vediamo se almeno saremo bravi a copiare i nostri vicini di casa... :rolleyes:

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Ho sempre trovato assurdo che una fiera simile si facesse tra Bologna e Milano.

Spararmi 800 km mi sembravano eccessivi.

Come me credo molti centro/meridionali hanno fatto una considerazione simile.

Se ho capito bene alle aziende interesserebbe avere uno spazio adeguato alle proprie esigenze, poter vendere e presentare i propri prodotti, ad un costo giusto.

Siamo sicuri che al centro/sub non sia possibile?

Magari i numeri danno ragione alle loro scelte.

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Ho sempre trovato assurdo che una fiera simile si facesse tra Bologna e Milano.

Spararmi 800 km mi sembravano eccessivi.

Come me credo molti centro/meridionali hanno fatto una considerazione simile.

Se ho capito bene alle aziende interesserebbe avere uno spazio adeguato alle proprie esigenze, poter vendere e presentare i propri prodotti, ad un costo giusto.

Siamo sicuri che al centro/sub non sia possibile?

Magari i numeri danno ragione alle loro scelte.

La location è sicuramente uno dei problemi ma non certo il più importante, il fulcro della questione è il contenuto della scatola che finisce per non essere più così attraente. Il problema che sottolinea Ferrari è infatti che i numeri di visitatori non crescono, restano sostanzialmente gli stessi; ergo se si fa strada la possibilità di raggiungere gli stessi contatti in maniera virtuale, azzerando o quasi i costi di rappresentanza, ecco che il gioco non vale più la candela.

 

Le grosse aziende non hanno alcun interesse a vendere al dettaglio, il loro referente sono e resteranno i negozianti.

 

Alla fine l'eudi/divex è un investimento in perdita per i grossi produttori per tanti motivi, alcuni congeniti al tipo di bene che si pubblicizza. A ben guardare si fanno tanti saloni e fiere in tutto il mondo, ma non tutti con cadenza annuale. Pensiamoci, la pesca in apnea è un settore che per vitalità progettuale/produttiva e per numero di praticanti merita un salone annuale?

 

Secondo me no...

 

:bye:

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Ho sempre trovato assurdo che una fiera simile si facesse tra Bologna e Milano.

Spararmi 800 km mi sembravano eccessivi.

Come me credo molti centro/meridionali hanno fatto una considerazione simile.

Se ho capito bene alle aziende interesserebbe avere uno spazio adeguato alle proprie esigenze, poter vendere e presentare i propri prodotti, ad un costo giusto.

Siamo sicuri che al centro/sub non sia possibile?

Magari i numeri danno ragione alle loro scelte.

La location è sicuramente uno dei problemi ma non certo il più importante, il fulcro della questione è il contenuto della scatola che finisce per non essere più così attraente. Il problema che sottolinea Ferrari è infatti che i numeri di visitatori non crescono, restano sostanzialmente gli stessi; ergo se si fa strada la possibilità di raggiungere gli stessi contatti in maniera virtuale, azzerando o quasi i costi di rappresentanza, ecco che il gioco non vale più la candela.

 

Le grosse aziende non hanno alcun interesse a vendere al dettaglio, il loro referente sono e resteranno i negozianti.

 

Alla fine l'eudi/divex è un investimento in perdita per i grossi produttori per tanti motivi, alcuni congeniti al tipo di bene che si pubblicizza. A ben guardare si fanno tanti saloni e fiere in tutto il mondo, ma non tutti con cadenza annuale. Pensiamoci, la pesca in apnea è un settore che per vitalità progettuale/produttiva e per numero di praticanti merita un salone annuale?

 

Secondo me no...

 

:bye:

La pesca sub 10 anni fa era prevalentemente gestita da 3/4 grosse aziende.

Oggi alle 3/4 aziende si sono affiancate piccole e medie aziende che danno filo da torcere alle grandi.

Il negoziante che si rispetti oggi se non ha il prodotto di nicchia, l'ogiva di, l'asta di, l'elastico di o comunque una vasta scelta, è tagliato fuori.

E' chiaro che ai grandi produttori conviene avere come referente il negoziante e non il cliente finale.

Completamente inverso è il discorso del piccolo e medio produttore, che avendo una produzione limitata preferisce il contatto diretto con il consumatore magari attraverso il web.

Sicuramente, come dici tu Davide, non è forse giustificata una fiera l'anno.

Ma il punto è anche un'altro.

Faccio un esempio.

All'ultima fiera un noto produttore ha presentato una action camera.

Ho visto i video, ne ho capito la potenzialità, mi sono informato bene con scheda tecnica e sulla distribuzione del prodotto, ho effettuato un bonifico, è arrivata a casa dopo 2 giorni.

Tutto questo senza andare in fiera o in giro a negozi. Escludendo il web sarebbe stato impossibile, ovvero diversamente possibile.

 

 

 

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Faccio un esempio.

All'ultima fiera un noto produttore ha presentato una action camera.

Ho visto i video, ne ho capito la potenzialità, mi sono informato bene con scheda tecnica e sulla distribuzione del prodotto, ho effettuato un bonifico, è arrivata a casa dopo 2 giorni.

Tutto questo senza andare in fiera o in giro a negozi. Escludendo il web sarebbe stato impossibile, ovvero diversamente possibile.

Verissimo, come è pure vero che queste novità sono spesso una rarità. Il commento che si sente e legge più spesso dopo l'eudi è che le novità sono poche se non del tutto assenti. Un settore che ha capacità di rinnovare profondamente la sua offerta merceologica è seguito da tante persone che, pur potendo vedere tutto da casa tramite internet, hanno voglia, necessità e desiderio di toccare (e magari acquistare in anteprima!) con mano.

 

E' un po' il discorso delle riviste di pesca; si finisce per trattare ciclicamente sempre degli stessi argomenti, quindi perchè pagare per leggere cose che uno trova gratuitamente su tanti forum e riviste elettroniche?

 

Idem per l'eudi, i grossi produttori non riescono (e per certi versi nemmeno possono) attirare nuovi visitatori, e questi non vogliono pagare ogni anno per vedere sempre le solite cose.

 

:bye:

 

 

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Al BIT si "espongono" servizi legati al turismo, le aziende espongono attrezzature e manufatti: dov'è il nesso??

Allora tanto vale cercare un gemellaggio con Euroflora, così le mogli si sollazzano con fiori e piante mentre noi smanettiamo con fucili, pinne e mute... avrebbe più senso!

Mi sembra di ricordare (vado a memoria) che il Bit abbia raggiunto gli 80.000 visitatori, a Roma il Big Blue ne aveva fatto 125.000... in termini di profilo di visitatori francamente trovo potenzialmente più interessanti quelli che vengono a vedere la nautica, piuttosto che quelli che vengono a stringere accordi per un resort in Polinesia!

 

La concomitanza col Bit può essere utile/interessante per diving e didattiche che di fatto si inseriscono in un certo tipo di circuito, ma alle aziende produttrici cose glie ne viene??

 

L'Eudi è ormai diversi anni che ha mutato la sua veste per andare sempre più incontro alle esigenze dei diving e didattiche e, questa ultima "tirata" verso i loro interessi, ha determinato lo strappo! Erano anni che lo dicevo...

Ci aspettiamo adesso una fiera più a dimensioni ed esigenze di azienda produttrice; vediamo se almeno saremo bravi a copiare i nostri vicini di casa... :rolleyes:

 

;)

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Articolo molto interessante.

 

Io credo che la concomitanza con il BIT sarebbe stata un'opportunità da cogliere, magari riinviando "l'anno sabbatico" alla prossima occasione.

 

Certo è interessante l'ipotesi prospettata di una rassegna dedicata esclusivamente alla pescasub, ma ritengo sia difficilmente praticabile visto i costi, inevitabilmente maggiorati rispetto alla partecipazione ad un Eudi, che comporterebbe.

Al BIT si "espongono" servizi legati al turismo, le aziende espongono attrezzature e manufatti: dov'è il nesso??

Allora tanto vale cercare un gemellaggio con Euroflora, così le mogli si sollazzano con fiori e piante mentre noi smanettiamo con fucili, pinne e mute... avrebbe più senso!

Mi sembra di ricordare (vado a memoria) che il Bit abbia raggiunto gli 80.000 visitatori, a Roma il Big Blue ne aveva fatto 125.000... in termini di profilo di visitatori francamente trovo potenzialmente più interessanti quelli che vengono a vedere la nautica, piuttosto che quelli che vengono a stringere accordi per un resort in Polinesia!

 

La concomitanza col Bit può essere utile/interessante per diving e didattiche che di fatto si inseriscono in un certo tipo di circuito, ma alle aziende produttrici cose glie ne viene??

 

L'Eudi è ormai diversi anni che ha mutato la sua veste per andare sempre più incontro alle esigenze dei diving e didattiche e, questa ultima "tirata" verso i loro interessi, ha determinato lo strappo! Erano anni che lo dicevo...

Ci aspettiamo adesso una fiera più a dimensioni ed esigenze di azienda produttrice; vediamo se almeno saremo bravi a copiare i nostri vicini di casa... :rolleyes:

 

Dai toni dell'articolo sembrava che il problema fosse principalmente nei numeri del "traffico": non c'è ombra di dubbio che il Big Blue romano fosse occasione più ghiotta (e qui si innescano i discorsi sulla location), ma ho dato per assodato che il paragone fosse tra Eudi e Eudi + BIT.

 

La "non presenza" però è una scelta che a questo punto si fa a monte, e che a quanto pare solo una fiera dedicata potrebbe sovvertire... mi sorprenderebbe ritrovare le aziende in un futuro molto prossimo ad una fiera che non sia quest'ultima, anche fosse il Big blue.

 

 

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