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atleta o guerriero?


atleta o guerriero  

35 members have voted

  1. 1. sei piu' atleta o piu' guerriero?

    • atleta
      13
    • guerriero
      22


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Sono stato un atleta,ora cerco di mantenere una tonicità che mi permetta di non avere problemi fisici.

Siamo tutti costretti ad essere un guerriero nella vita quotidiana per in acqua cerco quella distensione, tranquillità e la possibilità di fare introspezione e "ragionare" con me stesso.

Toglietemi tutto ma non il mio ... mare.

Non so cosa votare

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Boh, io non mi sento nè l'uno, nè l'altro, quindi voto scheda bianca... :rolleyes:

Ciò che invece sento è una passione sconfinata per il mare mista ad un ancestrale istinto venatorio.

Onestamente non vado in acqua per combattere nessuna battaglia, nè tano meno per ricercare il gesto atletico, conscio del fatto che a furia di scherzare col mare ci si può lasciare le penne...

 

:bye:

Tano

Edited by g.doddis
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Ho votato..Atleta ,in mare e d in lago nn sono guerriero...solo l'allenamento e la tecnica mi hanno permesso di evolvermi come pescatore in apnea...da guerriero sono rimasto per anni allo stesso livello e sempre con le mie errate convinzioni....francamente i Bravehart dei mari nn mi convincono molto...anche perchè il nostro è uno sport con regole precise e comportamenti da seguire...comuque ti capisco..secondo mè è un evoluzione da guerriero ad atleta..

Il tuo allenatore ha ragione su tutta la linea fumo ed alcool sono un cattivo esempio e sopratutto nn ti permettono di raggiungere obbiettivi più facilmente raggiungibili con una sana alimentazione e stile di vita e sopratutto ccon un allenamento fatto come si deve..ovviamente è una mia opinione ovviamente ci sono le eccezioni...vedi Martinuzzi...ma pensa cosa poteva fare con uno stile di vita più sobrio...probabilmente sarebbe stato il più grande di tutti i tempi e avrebbe superato in tropfei e mondiali anche il grande Mazzarri

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l'allenatore dei tuoi figli deve essere un pirla o peggio,il rugby l'hanno inventato per il terzo tempo non per avere prati da rasare!

per il sondaggio,con i kg che continuo ad accumulare tutti in brenti un atleta non posso certo esserlo,affrontare il mare senza speranze di tirarne fuori qualcosa è più da guerriero!

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blood è un buon ragionamento il tuo

ma in mare come nella vita le cose perfette e calcolabili sono poche

bisogna improvvisare e adattarsi sacrificando a volte aspetti rassicuranti e pianificati

perciò non credo che l'evoluzione del guerriero sia il diventare atleta ma più una mentalità aperta a 360 gradi

dove tutto serve al fine senza crearsi tabù o regole indiscutibili

l'atleta a 40anni per regola si ritira un guerriero và avanti finché respira

dunque è nello spirito la differenza

come dice Ciappy anche nonostante il sovrappeso non si arrende e questo spirito può creare un atleta in lui ma il modo con cui ci riesce è da guerriero

:D

 

 

 

 

 

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Potrei in linea di massima essere daccordo con te..ma nel mio caso sono più atleta ora che a 20 anni...per motivi che nn sto qui a raccontare..sono daccordo per il 360 gradi..secondo me un atleta è tale quando riesce nelle condizioni critiche a dare il 110% ..quel 10% in più..arriva dal guerriero...devo in verità dire però che io soffro molto la tensione agonistica..ed ad esempio nel pinnato do più in allenamento che in gara...

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Ue' Max ??? Ma che dici ... guerriero, la frase di Ghoete in calce alla firma, qui poco ci manca e ci decanti Leon Degrelle e la Brigata Vallonee ... uhmm ...

 

Ma quale guerriero ... qui ci si alza tutti prima del sorgere del sole e si fanno calasole ben dopo il suo morire nel giorno, ma lo fanno anche gli operai e i metalmeccanici, per fini assai meno divertenti e con preoccupazioni ben più pressanti.

 

Facciamo così : quando il mare brulicherà di orche e squali bianchi, e anche solo uno di noi entrerà in acqua armato del suo fido fucile , allora sì che comincerò a pensare di chiamarlo guerriero ... perchè finché ci cimentiamo con muggini e orate, bhe', proprio guerriero non lo definirei ... che dici ... ? ;)

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Io mi sento un guerriero anche se non fumo il sigaro né la sigaretta ma mi piace bere e la pucciacca (se questo termine a me ignoto indica la passera).

 

In fondo la pesca in apnea è "Improvvisare, adattarsi, raggiungere lo scopo" come diceva il sergente dei Marines "Gunny" Highway (Clint Eastwood).

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thanks Dado e Kinky

io ero uno di quelli che fermava il camion in riva al mare e si buttava fino a poco tempo fà

non era importante prendere qualcosa ma prendere il mare

ora il mare è un poco piu' lontano ed il camion non lo guido piu' ma mi stò organizzando

forse l'immagine del guerriero che ammazza tutti i nemici a mò di Rambo è da scartare, ma tempo fà qui sul forum sì è discusso su cosa voglia dire andare a caccia di pescetti, piccoli o grandi che siano

l'istinto primordiale dell'uomo credo risvegli in noi il predatore, vero, ma ancor piu' vero che un predatore in natura si gioca il tutto per tutto di fronte alla preda, diventa una questine di vita o di morte

nella caccia c'è il confronto diretto con la natura e nel cervello si innesca un ricordo antico che a volte ci fà dimenticare quel che siamo ora, uomini di casa e lavoro trascinandoci nella crudità di questo gioco

l'essere guerriero quindi non stà nell'affrontare nemici enormi e mostruosi ma nell'affrontare noi stessi ed accettare la nostra natura

la guerra un termine antico che non sò neanche che origini abbia rappresenta però quella dimensione dove piu' che il fisico viene messa alla prova la propria mente, dimensione che troviamo quando decidiamo di freddare una preda e che fà innescare meccanismi incosci nella mente

 

ora sto diventando troppo complicato e mi stò ingarbugliando pure io ad elaborare questi pensieri però credo di aver dato un'idea

Max

 

 

 

 

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l'essere guerriero quindi non stà nell'affrontare nemici enormi e mostruosi ma nell'affrontare noi stessi ed accettare la nostra natura

la guerra un termine antico che non sò neanche che origini abbia rappresenta però quella dimensione dove piu' che il fisico viene messa alla prova la propria mente, dimensione che troviamo quando decidiamo di freddare una preda e che fà innescare meccanismi incosci nella mente

Quello che hai spiegato è più vicino alla definizione di cacciatore che di guerriero... In questo caso, come già detto prima, mi ci identifico in pieno. :siiiii:

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  • 1 month later...

Non mi ritrovo nel termine guerriero e nella visione delle cose che ne comporta, mi ricorda molto la diatriba che nel mondo dell'alpinismo è quasi passata ma che ogni tanto torna a galla più che altro come battuta, tra una visione della montagna riconducibile alla "lotta con l'alpe", dell'uomo che sfida gli elementi e la natura, che la supera, dell'alpinismo eroico, una visione romanticheggiante che una l'evoluzione dell'arrampicata nel tempo in tutto il mondo, ha un po' alla volta demolito. Ricordo discussioni infinite su chi mai e poi mai avrebbe inteso come "sport" l'alpinismo, perché la parola stessa sport veniva e ogni tanto ancora oggi viene ricondotta solo alla visione dell'allenamento, della disciplina semplice il cui scopo è la gara e la vittoria, non la visione di sport che secondo me è molto più ampia che probabilmente il mondo anglosassone intendono meglio di noi.

L'apnea e la pesca in apnea sono discipline ancora più giovani dell'alpinismo, tolte certe realtà storiche documentate, l'attività "esplorativa" che nel mondo dell'alpinismo "classico" nelle Alpi ha toccato la prima parte del '900 nell'apnea ha avuto i suoi "eroi" pochi decenni fa, mi viene da fare un paragone, quasi impossibile ma che forse ci può stare, tra un Mayol, un Maiorca e un alpinista come Walter Bonatti, solo che Bonatti e il suo "successore designato" Messner sono stati espressioni massime di un "alpinismo totale", attività con molti anni di evoluzione, Maiorca e Mayol i primi scopritori di una nuova dimensione.

In questo senso, anche se sono appena "arrivato" nel mondo dell'apnea che conoscevo poco, mi sembra che l'apnea stessa, vista come disciplina non necessariamente legata alla pesca, e il suo modo di portare una dimensione più personale e interiore della disciplina, stia riconducendo la "stagione degli eroi", "l'epoca della lotta contro gli elementi", della "sfida" alla stagione della scoperta di sé stessi anche nella pesca in apnea. All'interno di questa dimensione si ricolloca l'uomo visto come cacciatore.

Cosa ne pensate? Forse ho fatto un paragone troppo azzardato.

Edited by vare
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