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Il Presidente Matteoli


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Resta comunque una guerra tra poveri, guerra nella quale i pescatori, di tutte le razze, escono perdenti. I cacciatori sono 750.000, i cannisti un terzo scarso e i praticanti non tesserati sono solo chiacchiere ai fini del "potere" di rappresentanza.

 

Alla fine siamo sempre persone che cacciano da sè la propria selvaggina. Discutere dei metodi, dell'etica e di altre boiate è solo perdersi in mille idiozie. Poi potremo anche continuare a dire di essere i più belli, i più selettivi, i più eco-compatibili, e di non aver nulla a che spartire con cacciatori, però occhio che il siluro è puntato verso il nostro di deretano e con la miccia già accesa da un pezzo.

 

:bye:

 

Io in realtà non conosco il numero dei cacciatori in italia (ma sapendo che razza di dito al cxlo sei sono certo avrai sfrugugliato in mezzo a tutti gli atti ministeriali del mondo per non dire una cavolata!! :wub: ) e sia chiaro che io condivido dall'inizio alla fine tutto (che in sostanza è quel che diceva anche Willow), specialmente la seconda parte; ricordo le prime cose che leggevo di Mariano in cui diceva che il passaggio dal termine "cacciatore in apnea" a "pescatore in apnea" nasceva proprio dall'esigenza di "tracciare" una linea precisa in termini di immaginario collettivo e di percezione dell'attività...

 

La verità è quella che sappiamo tutti, noi siamo cacciatori al pari di quelli terrestri gli istinti sono gli stessi, le difficoltà no (e lo sappiamo bene) ma cercare dei distinguo non so se sia una politica redditizia (a me nunn me pare, comunque hai visto mai.... :lol: ) una cosa è certa, leggetevi quei quattro commenti sul link messo da Barbarella, e chiedetevi quanti di loro (che come noi si sentono vessati e che in un certo senso dovrebbero comprendere la nostra posizione) fanno (o sanno fare) una distinzione tra pescatori di superficie e in apnea....

 

Per me il nemico rimane sempre e solo uno, indovinate quale?? :rolleyes:

 

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pietoso...mi sono impegnato per leggerlo tutto fino alla ciliegina dell'aragosta bollita viva..a lui si stringe il cuore a me le chiappe..

Tesseriamoci tutti e mandiamolo a casa..con i soldi delle tessere riusciremo pure a pagare un presidente..

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Tesseriamoci tutti e mandiamolo a casa..con i soldi delle tessere riusciremo pure a pagare un presidente..

 

Pia illusione: ormai la stragrande maggioranza dei "cannisti" è votata al " prendi e molla" e ci vedono omai solo come degli sporchi assassini.Quanto ad Azzali posso solo dire che fu il principale artefice del fatto che all'inizio degli anni novanta, il grande Ferraro non riuscì ad'uscire dall'allora FIPS e a fondare un'associazione autonoma di cacciatori subacquei. Abbiamo quel che ci siam meritato ( prima iscrizione FIPS: 1980).

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Tesseriamoci tutti e mandiamolo a casa..con i soldi delle tessere riusciremo pure a pagare un presidente..

 

Pia illusione: ormai la stragrande maggioranza dei "cannisti" è votata al " prendi e molla" e ci vedono omai solo come degli sporchi assassini.Quanto ad Azzali posso solo dire che fu il principale artefice del fatto che all'inizio degli anni novanta, il grande Ferraro non riuscì ad'uscire dall'allora FIPS e a fondare un'associazione autonoma di cacciatori subacquei. Abbiamo quel che ci siam meritato ( prima iscrizione FIPS: 1980).

 

Conosco sufficentemente bene la realtà dei cannisti per affermare che coloro che sono votati al "prendi e molla" sono una minoranza. Anche nell'agonismo "canna" non tutto è "catch & release".

Il "catch & release" nell'agonismo viene praticato nella pesca al colpo, nel carp-fishing, nel bass-hunter, nel cat-fishing e nel big-game (è obbligatorio con il tonno rosso e con i selacei ma non con il resto).

Ma tutto il circuito trota laghetto, trota torrente, bolentino e surf-casting non prevede il catch & release, anzi, prevede gli annoccatori obbligatori.

Inoltre gli agonisti cannisti non arrivano a 30.000, rappresentano la parte attiva di Fipsas ma di certo non sono la maggioranza dei tesserati cannisti.

Tra la maggioranza dei cannisti tesserati il catch & release è praticato certamente da coloro che pescano in acque in cui non ha significato trattenere 1 pesce. Il Presidente Matteoli agonisticamente nasce e cresce sull'Arno, vi sfido a trovarmi qualcuno che si mangia una brehm dell'Arno.

E la stragrande maggioranza dei cannisti tesserati (cioè la quasi totalità) se ha occasione di prendere un pesce commestibile di mare, lago o torrente non lo libera di certo. I non tesserati non praticando agonismo neppure si pongono il problema, pescano e trattengono. Gli unici che rilasciano sistematicamente il pesce sono coloro che pescano su canali e fiumi, ma gli stessi se si recano su un lago a lavarelli o in mare a sgombri trattengono di tutto e di più (e di più so cosa intendo pensando ad un barcone a sgombri).

 

Ora il problema di Fipsas cannisti è un altro e molto ma molto più serio.

In Italia i pescatori sono quasi 3.000.000 ma i tesserati non arrivano a 200.000 (acque interne e mare sommati). Ma questi tesserati stanno diminuendo. La sola Lombardia quest'anno ha perso oltre 7.000 tesserati e questo è un disastro. Come mai?

Problema di rappresentanza, di condizioni meteo avverse, crisi economica, poco pesce, di fiumi inquinati o di "parchizzazione" terrestre?

 

Escludo che il Presidente Matteoli in questa intervista/risposta tanto sbandierata (sul sito Fipsas) abbia dato la risposta che tutta la Federazione attende ai propri problemi.

- Fipsas se davvero rappresenta tutti i pescatori perchè ha avuto questo crollo di tesserati? Considerando che rapportato percentualmente ai pescatori in apnea i cannisti hanno un risultato pessimo, mentre il settore di Azzali "cresce" i loro settori "scendono"

- Il meteo avverso veramente toglie tesserati a Fipsas? Anche chi nuota soffre il maltempo, eppure non sono diminuiti

- Crisi economica per i cannisti? Allegrini ha aumentato di brutto il proprio settore (Nuoto Pinnato), ha fatto le proprie analisi e trovato le risposte.

- Poco pesce? Non dappertutto, il Po non ha mai avuto così tanto pesce come ora, e vale per tantissimi altri luoghi.

- Fiumi inquinati? Ma la Fipsas non è costituita da 200.000 sentinelle ambientali?

- "Parchizzazione" terrestre? Questo è il punto, come non si guardava alle "AMP Marine" non si guardava ai vari "Parchi Fluviali" e alle 100.000 sbarre e divieti di transito che hanno chiuso tutti gli argini d'Italia inclusi moltissimi campi gara Fipsas.

 

Il risultato è che i pescatori delle Acque Interne vanno in laghetto e non si tesserano (oppure migrano nei fiumi esteri o nelle varie UPS). Quelli del Mare sono da tempo allo sbando per difficoltà strutturali ormai regresse, i Pescatori in Apnea invece tengono e lentamente crescono (ma di certo no con l'aiuto di queste interviste).

 

Ritengo che il Presidente Matteoli in questa intervista/risposta abbia più evidenziato le contraddizioni delle propria Federazione che trovato una risposta eloquente a chi sta facendo dell'animalismo una posizione politica.

In fin dei conti non era difficile rispondere a Feltri.

Era sufficente evidenziare che la pesca è innanzitutto pesca professionale di prelievo e pesca di allevamento (quindi con prelievo multiplo indiscriminato per mangime) e che affrontare come ha fatto Feltri la pesca sportiva era non solo fuorviante, ma giornalisticamente ed eticamente truffaldino.

Avrebbe rafforzato la propria Federazione.

Occasione persa.

Modificato da Barbara Pignataro
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Ritengo che il Presidente Matteoli in questa intervista/risposta abbia più evidenziato le contraddizioni delle propria Federazione che trovato una risposta eloquente a chi sta facendo dell'animalismo una posizione politica.

In fin dei conti non era difficile rispondere a Feltri.

Era sufficente evidenziare che la pesca è innanzitutto pesca professionale di prelievo e pesca di allevamento (quindi con prelievo multiplo indiscriminato per mangime) e che affrontare come ha fatto Feltri la pesca sportiva era non solo fuorviante, ma giornalisticamente ed eticamente truffaldino.

Avrebbe rafforzato la propria Federazione.

Occasione persa.

 

A tutto quello scritto prima del cut neanche provo a dubitare (sopratutto perché le "tue" fonti sono peggio di Davide :devil: ) in sincerità non conosco molto bene il mondo dei cannisti, so per certo che quelli che conosco magari in acqua dolce ci credono pure al C&R, ma se beccano una spigola di 2kg a mare col piffero che la lasciano, e fanno bene, haoo alla fine so cannisti ma ciò non significa siano scemi!! :lol: :lol:

 

Rispetto all'aumento dei tesserati nei settori AS e NP senz'altro il merito va ai dirigenti e ai vari componenti che a tutti i livelli (dalla presidenza sino al singolo socio delle asd) hanno fatto della promozione della specialità e della "competizione" una missione primaria, e l'aumento di tesserati ne è la semplice (col piffero semplice.... :P ) conseguenza SOPRATUTTO perché questi due settori sono gli unici che hanno dei veri "atleti" (questo vale quasi esclusivamene per l'NP ma anche negli sport in apnea l'AS ha fatto passi da gigante) percui se pratico una delle specialità di questi due settori è naturale che per entrare nel circuito agonistico mi tessero (un pò come per chi fa tennis, o nuoto o calcio etc etc) e sia chiaro, questa è una cosa più che "sana" per tutti quelli che ci sputano sangue giornalmente con ritorni economici pressocché pari allo ZERO, ma che va spiegato sia per rendere giustizia a chi ha fatto così tanto, sia per dare una completezza alla tua informazione, altrimenti rischieremmo di porci sullo stesso piano di chi critichiamo....

 

Quest'ultima parte invece mi sembra molto interessante da evidenziare, il nemico non è il cannista il cacciatore o chiunque altro, il nemico vero è lo sfruttamento professionale delle risorse senza regole rispettate..... ;)

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pietoso...mi sono impegnato per leggerlo tutto fino alla ciliegina dell'aragosta bollita viva..a lui si stringe il cuore a me le chiappe..

Tesseriamoci tutti e mandiamolo a casa..con i soldi delle tessere riusciremo pure a pagare un presidente..

 

Pia illusione: ormai la stragrande maggioranza dei "cannisti" è votata al " prendi e molla" e ci vedono omai solo come degli sporchi assassini.Quanto ad Azzali posso solo dire che fu il principale artefice del fatto che all'inizio degli anni novanta, il grande Ferraro non riuscì ad'uscire dall'allora FIPS e a fondare un'associazione autonoma di cacciatori subacquei. Abbiamo quel che ci siam meritato ( prima iscrizione FIPS: 1980).

 

 

ma ne sei sicuro??? ;) Fra tutti quelli che pescano IN MARE, io non ne conosco nemmeno uno!! :rolleyes:

Se parliamo di coloro che pescano in torrente , o al lago o al fiume, forse il discorso cambia......

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Allora consentitemi di dire una cosa praticamente comica.

 

Sapete, tra le tante, quale è secondo me la cosa più grottesca della vicenda? E' che Feltri ha fatto questo intervento contro la pesca in un convegno organizzato dal Michela Brambilla, che tra le attività di famiglia possiede una delle principali ditte italiane per il commercio di pesce surgelato.

 

http://www.bighunter.it/Natura/ArchivioNew...80/Default.aspx

 

Oltre alla risposte, semplici, individuate da Barbara, Matteoli non avrebbe potuto prendere 2 informazioni 2 sul web (come ho fatto io) e sottolineare anche questo aspetto?

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Volevo solo dire una cosa a quelli che si professano "contro" o "altro" da FIPSAS.

 

La FIPSAS siamo noi dei circoli devoti alla promozione ONESTA della pesca in apnea. Centinaia di circoli e migliaia di tesserati accomunati a TUTTI gli appassionati da una comune malattia per il mare e la pescasub. Noi non tradiamo la causa della pesca in apnea, non possiamo farlo senza tradire noi stessi, quindi ai miei occhi questa situazione impone una battaglia per ottenere un presidente che non venga meno al proprio mandato istituzionale di tutelare gli interessi di TUTTI I TESSERATI DELLA FEDERAIZONE CHE PRESIEDE.

 

Se Matteoli non fornirà smentite e chiarimenti, chiederemo le sue dimissioni e lo faremo con un clamore reso possibile dalla nostra organizzazione, l'elemento che ci distingue dagli "indipendenti". Non ci sono ideologie politiche, ma solo scelte diverse sulla linea d'azione da seguire per raggiungere un obiettivo che è sempre stato e resterà sempre COMUNE, perché alla fine io vado a pesca pari pari come quelli che della FIPSAS non ne vogliono sapere nulla, ed ho le stesse esigenze.

 

Allora, io credo che la diversità di azione finalizzata alla tutela della nostra amata disciplina sia una potenziale ricchezza per la categoria, perché differenziare le strategie di tutela permette di aumentare le chances di ottenere qualche risultato positivo. Certo, sarebbe opportuno smetterla con le accuse senza senso, quasi che chi tenta una via diversa per promuovere la disciplina meritasse accuse di papponeria, secondi fini e via vituperando.

 

Se impareremo a riconoscere gli amici e i nemici e ad essere SEMPRE oggettivi nelle proprie valutazioni, anche quando le circostanze non ci fanno piacere e non depongono a favore della propria linea d'azione.... se impareremo ad esprimere solidarietà per i fallimenti dei nostri colleghi impegnati su diversi fronti invece di sghignazzare dei mali comuni... allora forse, dico forse, un giorno riusciremo a diventare una categoria degna di tale nome.

 

Giorgio

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Ciao a tutti!

 

Ho letto le parole del Presidente Matteoli...

 

Non posso dire troppo, sono ancora indignato e rischierei di straparlare. :angry:

 

Una cosa è certa, e vedo che anche Giorgio la pensa così, più o meno.

 

In ogni paese civile, il Presidente di una federazione che rilasciasse la metà della metà delle castronerie appena lette, dovrebbe prendere i ferri , fare le valigie e lasciare il suo incarico DI NOTTE!

 

Sparire per sempre dalla nostra vista e dedicarsi alla bollitura di aragoste preventivamente narcotizzate.

magari potrebbe contattare le ditte che forniscono le prigioni americane dove si pratica l'iniezione letale...

 

Siamo un paese impresentabile, e si vede anche da queste vicende di secondo piano.

 

L'unica cosa che posso accreditare all'EX Presidente è non aver voluto tirare in ballo, nel marasma, la pesca subaquea come causa di tutti i mali.

 

Ma spero che non se ne faccia un vanto...

 

Interdetto, allibito e incazzato.

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Pia illusione: ormai la stragrande maggioranza dei "cannisti" è votata al " prendi e molla" e ci vedono omai solo come degli sporchi assassini.Quanto ad Azzali posso solo dire che fu il principale artefice del fatto che all'inizio degli anni novanta, il grande Ferraro non riuscì ad'uscire dall'allora FIPS e a fondare un'associazione autonoma di cacciatori subacquei. Abbiamo quel che ci siam meritato ( prima iscrizione FIPS: 1980).

 

Conosco sufficentemente bene la realtà dei cannisti per affermare che coloro che sono votati al "prendi e molla" sono una minoranza. Anche nell'agonismo "canna" non tutto è "catch & release".

Il "catch & release" nell'agonismo viene praticato nella pesca al colpo, nel carp-fishing, nel bass-hunter, nel cat-fishing e nel big-game (è obbligatorio con il tonno rosso e con i selacei ma non con il resto).

Ma tutto il circuito trota laghetto, trota torrente, bolentino e surf-casting non prevede il catch & release, anzi, prevede gli annoccatori obbligatori.

Inoltre gli agonisti cannisti non arrivano a 30.000, rappresentano la parte attiva di Fipsas ma di certo non sono la maggioranza dei tesserati cannisti.

Tra la maggioranza dei cannisti tesserati il catch & release è praticato certamente da coloro che pescano in acque in cui non ha significato trattenere 1 pesce. Il Presidente Matteoli agonisticamente nasce e cresce sull'Arno, vi sfido a trovarmi qualcuno che si mangia una brehm dell'Arno.

E la stragrande maggioranza dei cannisti tesserati (cioè la quasi totalità) se ha occasione di prendere un pesce commestibile di mare, lago o torrente non lo libera di certo. I non tesserati non praticando agonismo neppure si pongono il problema, pescano e trattengono. Gli unici che rilasciano sistematicamente il pesce sono coloro che pescano su canali e fiumi, ma gli stessi se si recano su un lago a lavarelli o in mare a sgombri trattengono di tutto e di più (e di più so cosa intendo pensando ad un barcone a sgombri).

 

Tu stessa dici che i "prendi e molla" sono la parte attiva, quindi fanno tendenza poichè "politicamente corretti". A questo aggiungi che sono molti più di noi e immagina cosa ci potrà riservare il futuro...

 

 

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Pia illusione: ormai la stragrande maggioranza dei "cannisti" è votata al " prendi e molla" e ci vedono omai solo come degli sporchi assassini.Quanto ad Azzali posso solo dire che fu il principale artefice del fatto che all'inizio degli anni novanta, il grande Ferraro non riuscì ad'uscire dall'allora FIPS e a fondare un'associazione autonoma di cacciatori subacquei. Abbiamo quel che ci siam meritato ( prima iscrizione FIPS: 1980).

 

Conosco sufficentemente bene la realtà dei cannisti per affermare che coloro che sono votati al "prendi e molla" sono una minoranza. Anche nell'agonismo "canna" non tutto è "catch & release".

Il "catch & release" nell'agonismo viene praticato nella pesca al colpo, nel carp-fishing, nel bass-hunter, nel cat-fishing e nel big-game (è obbligatorio con il tonno rosso e con i selacei ma non con il resto).

Ma tutto il circuito trota laghetto, trota torrente, bolentino e surf-casting non prevede il catch & release, anzi, prevede gli annoccatori obbligatori.

Inoltre gli agonisti cannisti non arrivano a 30.000, rappresentano la parte attiva di Fipsas ma di certo non sono la maggioranza dei tesserati cannisti.

Tra la maggioranza dei cannisti tesserati il catch & release è praticato certamente da coloro che pescano in acque in cui non ha significato trattenere 1 pesce. Il Presidente Matteoli agonisticamente nasce e cresce sull'Arno, vi sfido a trovarmi qualcuno che si mangia una brehm dell'Arno.

E la stragrande maggioranza dei cannisti tesserati (cioè la quasi totalità) se ha occasione di prendere un pesce commestibile di mare, lago o torrente non lo libera di certo. I non tesserati non praticando agonismo neppure si pongono il problema, pescano e trattengono. Gli unici che rilasciano sistematicamente il pesce sono coloro che pescano su canali e fiumi, ma gli stessi se si recano su un lago a lavarelli o in mare a sgombri trattengono di tutto e di più (e di più so cosa intendo pensando ad un barcone a sgombri).

 

Tu stessa dici che i "prendi e molla" sono la parte attiva, quindi fanno tendenza poichè "politicamente corretti". A questo aggiungi che sono molti più di noi e immagina cosa ci potrà riservare il futuro...

 

Hai letto male, la parte attiva è costituita dagli "agonisti cannisti". Tra questi solo una parte pratica in gara a normas di regolamento il C&R, gli altri sempre a norma di regolamento trattengono il pescato (tutti i circuiti trota e i circuiti mare esclusa la cattura di tonni rossi e selacei nel big-game).

Questo era per spiegare quanto contradittoria sia la posizione di Matteoli tra gli stessi cannisti Fipsas.

Aggiungerei al Presidente Matteoli che nelle tanto sbandierate gare di big-game con taggatura e rilascio dei tonni rossi, gli equipaggi escono con 8 casse di sarda da pastura per gettasardine, 4 casse di sardoncino per sardamatic, 1 cassa di sarda da innesco e quando possono pescano a sgombri con subiki per poi rilasciarli a C&R non scrivo come....

Scrivo questo solo per evidenziare le contradizioni di una posizione politica di comodo con Feltri, ma di certo incomprensibile alla stragrande maggioranza dei pescatori.

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