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Come eravamo...


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http://www.archivioluce.com/archivio/

 

 

 

 

ciao

Grazie Barbara, nell'archivio Luce ci sono cose fantastiche!

P.S. Basta scrivere "pesca subacquea" nella funzione "ricerca" e vien fuori di tutto...

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PPSS La ricerca la devi fare come caccia subacquea e sub

ne trova altri ....

 

Ciao

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Ciao

Grazie ad entrambi, è da na vita che cerco sti documenti storici :)

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Il video è stato preso dal sito di Paolo Talarico un grandissimo pescatore calabrese.

Il filmato delle cernie bianche non l'ho visto ma credo d'immaginare sia proprio un filmato di Paolo.

:P

Paolo è insieme un grande pescatore ed una persona davvero particolare dal cuore grande e duro da vero marinaio.

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  • 2 mesi dopo...
verifica subito Anno 1 n° 1 Direttore il mio amico Alessandro Olschki ;)

 

http://b6.s3.quickshareit.com/a01luglio1959jpg5f2a6.jpg

 

Dario, amici di caccia sub ... Alessandro é morto lo apprendo solo oggi e dunque mi scuso se ne avete già parlato.

Viene a mancare un grande signore della caccia (come VOLEVA) definirla lui.....

 

:clover:

 

Anche i libri di suo figlio Daniele sono stati per me fonte di sogni .... fin da ragazzo.

 

:(

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Avevo letto ieri della morte di Alessandro Olschki, un signore nel senso più completo della parola... Visto che siamo su un sito di pescasub. per i più giovani dirò solo che è stato Campione italiano di pesca subacquea nel 1956 e nel 1959, si è classificato secondo nel 1955 e terzo nel 1957 e nel 1960... Per tutto il resto copio/incollo l'articolo uscito ieri su "La Nazione"... Riposi in pace.

 

Firenze, 4 febbraio 2011 - «LA MORTE è un fatto della vita, esattamente come la nascita. E non vuole pompe». Con queste parole Alessandro Olschki, ‘editore di cultura’, commentò la scomparsa della sorella Marcella, dieci anni fa. Ieri è stato lui a dire addio a questo mondo: dopo una lunga malattia Alessandro Olschki se n’è andato. Serenamente, con la penna in mano e la voglia di continuare il lavoro di una vita, trascorsa in buona parte nell’oasi della sua dimora, nonché casa editrice, nella zona sud di Firenze, dove si era trasferito dall’Oltrarno. Un piccolo paradiso alberato e fiorito: villa Olschki, appunto. Figlio di padre ebreo e madre cattolica (Leo Samuele, suo nonno, era polacco), Alessandro Olschki aveva 86 anni: nel corso della sua lunga e intensa esistenza ha proseguito, come terza generazione, l’impegno della famiglia alla guida della Casa Editrice (a Firenze dal 1897), specializzata in saggistica, scienze umanistiche e sapere universale.

 

 

 

FEDELE alla linea editoriale tracciata dalle precedenti generazioni, si è dedicato a stringere ulteriormente i legami dell’attività con le maggiori istituzioni culturali italiane e straniere. Parallelamente alla sua vita di editore, ha avuto modo di coltivare la passione per il mare nei suoi aspetti più ampi, fondando a Firenze il ‘Gruppo ricerche scientifiche e tecniche subacquee’, che ha presieduto per molti anni.

 

 

 

Da uomo di cultura e di spessore Alessandro Olschki si è equamente diviso in due. «Ho speso metà della mia vita e del mio impegno nell’attività editoriale e l’altra metà in quella subacquea da quando ero poco più che ventenne, negli anni ’40 — amava raccontare —. A quell’epoca eravamo pochi e l’obiettivo era sempre agonistico; la caccia subacquea. Poi la passione si è trasformata in interesse naturalistico e, nel 1966, insieme ad altri appassionati, ho fondato il Gruppo fiorentino di ricerche scientifiche e tecniche subacquee».

 

 

 

Con spedizioni in tutto il mondo: furono fra i primi a esplorare il Mar Rosso, ad esempio, «i primi italiani a immergerci nel continente di ghiaccio, nel mare antartico, 1972 — le sue parole, poco più di un anno fa —. Nella vita ho scritto molto, essendo affetto da ‘graforrea’. Ora, per esempio, ho in mente di scrivere un articolo sul rapporto fra Firenze e il mare, un rapporto strettissimo che nessuna altra città italiana dell’entroterra ha mai avuto». Oltre agli amati nipoti, Alessandro Olschki lascia i figli Costanza e Daniele e la moglie Lydia che hanno scelto di far celebrare - come il loro ‘Buby’ avrebbe voluto - le esequie in forma strettamente privata.

 

Letizia Cini

 

 

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Ospite morgan

In questo altro triste momento della mia vita, che mi porterà ad affrontare domani in sala operatoria, una delle bestie più feroci, e sapere anche della scomparsa di Alessandro mi rattrista ancor di più, non ho ho avuto modo per impegni vari di conoscerlo di persona, ma avevo con lui una stretta corrispondenza, ed è stato per me una fonte di ispirazione per il lavoro bibliografico sui testi di "Caccia subacquea" pubblicati sul mio sito.

 

 

Questa è stata la sua ultima mail, prima dell'ultimo ricovero, speravo di incontrarlo appena si fosse rimesso, ma non è stato così, ciao Alessandro.

 

Grazie Dario.

 

 

 

Il giorno 10/nov/10, alle ore 18:08, admin@morgansub.com ha scritto:

 

Caro Alessandro,

mettendo da parte il discorso dei saggi bibliografici, credo che siano meno importanti della notizia che mi stai dando, e non volendo entrare nel tuo personale, mi dispiace sapere che dovrai affrontare un'altro ricovero ed un'altro intervento (non ci voleva proprio), comunque, io nel mio piccolo se posso esserti d'aiuto mi metto a tua completa disposizione, visto che lavoro in Ospedale a Pisa, posso solo dirti che se proprio avessi dovuto scegliere, m'avrebbe fatto piacere esserti d'aiuto in qualsiasi altro modo, e non in questo, permettimi di dirti, se ti serve qualsiasi cosa non hai che da chiedere, te lo dico veramente come se lo dicessi al mio Babbo, mi auguro che in questo momento, tu possa essere forte e duro, come quelle rocce, arse dal sole e corrose dalla salsedine, che un tempo da cacciatore subacqueo solcasti, e che sono sempre lì resistendo a mille tempeste. Se ti va fammi sapere.

Un abbraccio,

Dario

 

Grazie, sei molto caro. Domani mi ricovero (alla Villa Donatello) e temo che il nuovo intervento sara' inevitabile e che dovro' ripercorrere la via crucis che mi ha afflitto dall'8 luglio (data della precedente operazione) in una stressante e poco risolutiva convalescenza. Devo fare di necessita' virtu' anche se non mi riuscira' - come l'altra volta - affrontare la sala operatoria con il sorriso sulle labbra. Spero che il tutto sia finalmente risolutivo.

Ciao,

A.

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