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Leo; Tano & Geko in Croazia


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Cari amici, da quando sono tornato su dalle ferie non ero riuscito a bagnare i fucili, perché impegnato per il grande evento agonistico di Lussino...

mentre quel panteganone di Tano mi faceva le corna pescatorie con un novello fresco fresco... :angry:

allora sabato scorso abbiamo organizzato una pescata a tre che mi ha dato modo di stringere una nuova amicizia che prevedo sarà motivo di parecchie uscite in futuro... Per quanto lui afferma di essere un principiante, si vede che va in acqua da tanto... perchè in acqua ci sa stare e in compagnia è un grande!

Il simpaticissimo e gentilissimo Geko non si è fatto alcun problema ad andare a pesca insieme senza mai esserci visti prima, del resto a me bastava la parola di Tano.

Bando alle ciance vi dico subito che dopo essere andati a dormire all'una e mezzo, non siamo riusciti ad entrare in acqua prima delle 08:30. La giornata al contrario delle previsioni si è presentata subito serena. Giunti sul sito abbiamo felicemente constatato la presenza di un canper con tanto di biondona con la sola asciugamano avvota attorno al busto in compagnia di un simpatico e giocherellone cane bianco il quale ci ha mostrato subito la sua abilità ad afferrare il freesby al volo... Chiaramente noi, più interessati alla padrona che al cane (non ricordo chi dei due furboni) ha lanciato il freesby per fare il figo e... non l'avessimo mai fatto! non ci mollava più, bello simpaticissimo ma c'ha tempestato durante tutta la preparazione finchè non siamo entrati in acqua. riportava i disco e te lo mollava vicino bello allegro e scodinzolante aspettando che venisse rilanciato! se non lo cacavi... Lui riprendeva il freesby da terra e tutto sbavato te lo mollava sulla muta, o sulle pinne che stavi preparando... :D

vabbé arriviamo alla pescata, si è notata subito la presenza non esagerata ma discreta di cefali, che diversamente dal solito apparivano più diffidenti, anzi direi che c'avevano la cazzimma!

All'inizio non gli ho badato perché speravo nell'arrivo della leccia che non si è presentata. poi quando gli ho dedicato attenzione si sono fatti anche più stronzetti. All’aspetto c’ammollo subito due padelle una dietro l’altra, ma non demordo e quindi muovendomi all’agguato con avvicinamenti molto lenti che si concludevano con l’aspetto riesco ad insagolare il primo cefalo, notate come un attimo prima di scoccare il tiro sono stato costretto a cambiare la scelta del bersaglio (scelta che spesso risulta controproducente che rischia di lasciarti il classico pugno di mosche nel palmo della mano)

Spesso nel tentativo di avvicinare il branco eroi costretto a frazionare l’azione in due pose sul basso fondo, svuotando parzialmente i polmoni in modo da ottenere un assetto favorevole ed immergermi più agevolmente generando il minore trambusto possibile, senza effettuare la capovolta, una volta giunto nei pressi del branco.

Con la sequenza successiva si nota maggiormente l’esecuzione dei due appostamenti e durante il primo desisto per le ridotte dimensioni del cefalo. Durante le due immersioni riesco a documentare il funzionamento del becco d’anatra :D L’azione si conclude con un bel tiro in movimento veloce.

dopo numerose riprese infruttuose (che chiaramente, insieme alle padelle, non vi propongo) durante le quali ho potuto riprendere anche i passaggio di qualche sospettosissima oratella, la batteria ha esaurito la sua energia. E quindi ho continuato a pescare senza camera, dedicando la mia attenzione anche a delle gustose trigliette (sempre con il fucile lungo ma caricato sullo sperone più avanzato per un tiro ravvicinato). Ricongiuntomi a Giacomo mi sono dedicato alla ricerca in tana, dove o purtroppo strappato una corvina. Decidiamo di iniziare il ritorno. Ci raggiunge Tano mi chiede di seguirlo alla ricerca di una tana di corvine a lui nota quindi riprendiamo il tragitto per raggiungerla, la ricerca si presenta vana, e conveniamo di riprendere il ritorno. Quindi parto per il sottocosta che ormai è pomeriggio ed inizio ad accusare la stanchezza che sto sommando a quella dovuta alla giornata precedente che seguiva il servizio notturno, mentre Tano effettivamente ritrova la tana (bastasu) dove preleva varie corvine (ma questo ve lo racconta lui).

Riprendo ad insidiare cefali e triglie in basso fondo, questa volta armato di due fucili corto con fiocina per le triglie, lungo per le altre prede eventuali, durante questa fase riesco a mettere a segno altri due tiri buoni catturando tre cefali per un totale di sei, le triglie risulteranno invece 9. Mentre Giacomo segue più o meno il mio stesso tragitto appena più fuori, catturando anche lui numerose triglie ed una sogliola.

Durante l’esplorazione scovo un gronco in un buchetto, come avevo accennato a Geko, lo avrei catturato solo se lui era interessato. Lo chiamo monto l’arpioncino su 60 e gli sparo da un buchetto appena dietro l’ingresso della tana che mi ha consentito di colpirlo meglio. Il pitone arretra energicamente nella tana trascinando con se quasi tutta l’asta. Mentre Giacomo va a prendere il suo medisten armato di fiocina, io riesco a recuperare terreno sul gronco riportandolo con la testa fuori dalla tana. Il secondo colpo di Geco è decisivo e il grondo di circa due chili viene fuori dal buco.

Dopo circa 9 ore di mare, credo sia giunta l’ora di guadagnare terra e andare a pranzo/cena affamati come lupi, stanchi come pochi ma allegri come buoni amici che si sono divertiti tantissimo.

 

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notare il "gioco di gambe" di Tano (Gallina docet)

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la bancarella ;)

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Grande Leo, a quanto pare sei entrato a buon diritto nel club dei video "amatori".......non nel senso porno......ma nel senso subacqueo :lol::lol::lol:

Anche se con la biondona......magari....un filmino te lo saresti fatto :lol::lol::lol:

Purtroppo non mi è stato possibile essere dei vostri per degli impegni familiari che non mi hanno consentito di dedicare alla pesca e agli amici un'intera giornata. Così sabato mattina mi sono "rubato" tre ore di pesca sulla diga di Chioggia e ho preso tre branzinelli sui 6 etti....meglio di niente!!!!

Ti faccio i miei complimenti per il ricco carniere e per le belle riprese.

Un forte abbraccio Cosimo.

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Grande Leo, sempre molto "pittoresco" nei tuoi racconti... :)

Per quanto riguarda la mia pescata, inizialmente avevo cominciato a fare qualche aspettino a profondità variabili, ma con scarsi risultati: qualche oratella si aggirava lontana e fuori tiro, e cefali estremamente nervosi che sfilavano a razzo e che non ho non sparato con la speranza (vana) dell'incontro con un predatore. Effettivamente, durante uno degli aspetti, avverto vicino di me una forte scodata, e vedo i pesci in avvicinamento che schizzano via in preda al panico. Sicuramente si è trattato di una leccia, che però non riesco nemmeno a vedere all'orizzonte, nonostante abbia fatto di tutto per cercare di suscitare la sua curiosità.

Dopo qualche ora di aspetti infruttuosi, con la coda dell'occhio vedo alcune corvine stazionare al libero davanti alla loro tana. Con un agguato riesco a portarne una a carniere, tirata al libero, mentre le altre, allarmate, si dileguano nei meandri della loro inespugnabile tana. Tra l'altro, la cattura di questa corvina è anche documentata nella parte finale del video di cui poi segnalerò il link.

Essendo già tarda mattinata, ed essendomi allontanato molto dal punto di ritrovo, decido di invertire la rotta e di cambiare tecnica: appendo alla boa il fucile lungo per dedicarmi alla tana con l'oleo medio-corto. Durante il tragitto di ritorno non vedo nient'altro di rilevante, catturo solo alcuni scorfanetti per la zuppa ed un discreto tordo nero. Arrivato al punto di ritrovo, vedo che i due miei compagni non sono ancora rientrati, per cui decido di andargli incontro. Allora incontro prima Geko e poi Leonardo, che invito a seguirmi più al largo alla ricerca di una tana-bancomat che solitamente regala qualche pesce interessante. Purtroppo non conosco le mire (è molto difficile prenderle in questo posto, perchè non ci sono altri riferimenti a terra se non gli alberi... e anche tutti uguali), e vado più o meno a memoria, cercando di ricordare la conformazione del fondo e la profondità. Dopo qualche giro a vuoto, Leonardo si rompe e decide di ritornare alla base costeggiando la riva, mentre io non desisto... Ed infatti dopo un po' ritrovo la zona giusta, e sebbene la tana che avevo in mente alla fine non l'ho trovata, ne trovo un'altra che letteralmente trabocca di corvine (senza esagerare, ce ne saranno state almeno una trentina!). Alla mia prima discesa sparo ad una, che non capisco come, ma si strappa (nonostante la fiocina mustang a 5 punte). Mentre ricarico l'oleo per una seconda discesa, vedo dalla superficie il grosso del branco di corvine uscire dalla tana e "migrare" altrove... Che strano... Sceso nuovamente giù per ricontrollare la tana capisco il motivo: la tana è piuttosto poco capiente per un baco così numeroso; così le corvine si saranno sentite poco al sicuro e si sono spostate altrove. Comunque, del banco originario sono rimaste 4 corvine nella tana (inclusa quella prima strappata), che metterò a carniere successivamente. In una tana adiacente tiro anche ad un saragone, che purtroppo strappo all'estrazione poichè incastratosi malamente nell'angusto anfratto dentro cui si era imbucato... Veramente un peccato...

Non vedendo Leo e Geko all'orizzonte, e credendo di essermi attardato troppo, guadagno velocemente la riva e decido di fare a piedi la strada del ritorno al punto di ritrovo, per tornare prima e non farli preoccupare. Invece, arrivo all'auto e non li trovo, e scrutando la superficie del mare li vedo ancora in acqua a pescare. Io invece dico basta; stanco morto ed affamato, ma nello stesso tempo appagato dalla giornata di pesca (come sempre del resto, anche in caso di cappotto), mi tolgo la muta, mi do una sciacquata e pulisco il pesce nell'attesa del loro ritorno.

...Il resto l'ha già raccontato Leonardo. :ciarle:

 

Qui di seguito il link al video prima menzionato, che altro non è che un collage di alcune azioni video-documentate relative alle mie ultime pescate in Istria. Come già detto, la scena conclusiva è proprio l'agguato alla prima corvina descritta sopra. Buona visione!

 

 

Alla prossima

:bye:

 

Tano

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Io ho notato alcune cose nel racconto di Leo che mi fanno mal pensare, la prima dal suo cavetto fanno bella figura cefali della famigerata razza SM di piccole dimensioni, ma così si comincia, DarioCappa docet!

La seconda cosa la sua predilezione per i ragazzoni di una certa stazza, vedi Tano e/o Fabione!!!

Mi dispiace per Geko che addirittura lo voleva iniziare col serpentone, un consiglio stai lontano da questo tipo poichè è molto pericoloso!!

Ma la cosa più triste è che non si è interessato alla femmina in calore vestita di una sola asciugamano ma del suo cane :frustry:

Ai posteri l'ardua sentenza!

 

Complimenti al tris in acque istriane e andateci piano con i cefali, ricordatevi , come ha fatto Geko, che in mare ci sono anche le passere!!! ;)

:clapping::clapping::clapping:

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Molto bello il tiro del video n.3... :clapping::clapping:

grazie, effettivamente ne sono compiaciuto io stesso. Un vero tiro in movimento laterale, dove devi raggiungere e seguire il bersaglio mentre effetui lo scatto. trattandosi inoltre di un bersaglio esiguo e abbastanza veloce non e facile

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Molto bello il tiro del video n.3... :clapping::clapping:

grazie, effettivamente ne sono compiaciuto io stesso. Un vero tiro in movimento laterale, dove devi raggiungere e seguire il bersaglio mentre effetui lo scatto. trattandosi inoltre di un bersaglio esiguo e abbastanza veloce non e facile

 

già....inoltre il cefalo ti aveva sgamato e stava pure accelerando, un'attimo in più e l'avresti padellato....ricomplimenti per il tiro!!!! :laughing:

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sì mi aveva sgamato...ma diciamo che è stato comunque tardi per lui ;)

sabato avevano proprio la cazzimma addosso! credo che se fossimo entarti in acqua prima (mea culpa) avremmo incontrato anche le agognate lecce

 

Pensala così....se foste entrati in acqua prima forse non avreste visto neanche i cefali..... :D

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