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mio Dio ancora un altra vittima


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Vi prego di non prendere per oro colato, ciò che riportano i giornali. Alessandro era un sub esperto, allenatissimo, da ore e ore passate in piscina ed in mare.

Aveva grandissime capacità fisico-atletiche ed andava a mare assiduamente per tutto l'anno anche nei mesi invernali. Ancora oggi non riesco a darmi una spiegazione che possa avvicinarsi alla certezza di quanto accaduto. Posso solo fare ipotesi che terrò rigorosamente per me che conosco tutti i dettagli della vicenda.

Solo un cosa tengo a precisare. Perché non tollero i giudizi sommari di chi non conosce minimamente i fatti e di chi non è in grado, evidentemente, nemmeno di immedesimarsi nello stato d'animo dell'amico che gli prestava assistenza dalla superficie.

Alessandro pescava su un fondale misto di fango e roccia di 22-24 metri con acqua torbida e visibilità di circa 3-4 metri scarsi.

I suoi amici lo hanno visto immergersi vicino al pallone che aveva pedagnato per segnalare gli scogli che dalla superficie non riusciva a scorgere (scogli che in quel punto risalgono sino a 17-18 metri), e non l'hanno più visto riemergere.

Credete sia semplice cercare un amico sul fondo a quelle batimetriche con l'angoscia che ti assale, con il panico che ti attanaglia e ti taglia letteralmente il fiato facendoti schizzare il cuore alle stelle?

Secondo Voi espertoni dai facili giudizi, cosa deve aver provato l'amico che era lì con lui quando, resosi conto della disgrazia, scendendo ripetutamente nei pressi del pallone segnasub sino al fondo, non riusciva (forse anche a causa della visibilità ridottissima) mai a scorgere Alessandro, ben sapendo che i minuti passavano e che per Lui la situazione si faceva sempre più disperata?

Vi prego sentitamente dall'astenervi da ogni commento su fatti specifici di cui non siete a conoscenza e da ogni giudizio su persone (ribadisco sub esperti e allenatissimi) che non avete mai visto né conosciuto.

Limitate le Vostre considerazioni alle Condoglianze.

Senza alcuna volontà polemica, ma solo in memoria e nel rispetto di Alessandro e dei suoi amici più cari che sono anche i miei.

Grazie.

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Vi prego di non prendere per oro colato, ciò che riportano i giornali. Alessandro era un sub esperto, allenatissimo, da ore e ore passate in piscina ed in mare.

Aveva grandissime capacità fisico-atletiche ed andava a mare assiduamente per tutto l'anno anche nei mesi invernali. Ancora oggi non riesco a darmi una spiegazione che possa avvicinarsi alla certezza di quanto accaduto. Posso solo fare ipotesi che terrò rigorosamente per me che conosco tutti i dettagli della vicenda.

Solo un cosa tengo a precisare. Perché non tollero i giudizi sommari di chi non conosce minimamente i fatti e di chi non è in grado, evidentemente, nemmeno di immedesimarsi nello stato d'animo dell'amico che gli prestava assistenza dalla superficie.

Alessandro pescava su un fondale misto di fango e roccia di 22-24 metri con acqua torbida e visibilità di circa 3-4 metri scarsi.

I suoi amici lo hanno visto immergersi vicino al pallone che aveva pedagnato per segnalare gli scogli che dalla superficie non riusciva a scorgere (scogli che in quel punto risalgono sino a 17-18 metri), e non l'hanno più visto riemergere.

Credete sia semplice cercare un amico sul fondo a quelle batimetriche con l'angoscia che ti assale, con il panico che ti attanaglia e ti taglia letteralmente il fiato facendoti schizzare il cuore alle stelle?

Secondo Voi espertoni dai facili giudizi, cosa deve aver provato l'amico che era lì con lui quando, resosi conto della disgrazia, scendendo ripetutamente nei pressi del pallone segnasub sino al fondo, non riusciva (forse anche a causa della visibilità ridottissima) mai a scorgere Alessandro, ben sapendo che i minuti passavano e che per Lui la situazione si faceva sempre più disperata?

Vi prego sentitamente dall'astenervi da ogni commento su fatti specifici di cui non siete a conoscenza e da ogni giudizio su persone (ribadisco sub esperti e allenatissimi) che non avete mai visto né conosciuto.

Limitate le Vostre considerazioni alle Condoglianze.

Senza alcuna volontà polemica, ma solo in memoria e nel rispetto di Alessandro e dei suoi amici più cari che sono anche i miei.

Grazie.

 

 

Condoglianze alla famiglia.

Penso che nessuno voglia fare polemiche ma forse tutti sentiamo l'esigenza di capire queste disgrazie nella speranza di per dare loro una spiegazione che ci possa rassicurare. Purtroppo possiamo fare solo speculazioni ma nessuno saprà mai con certezza cosa possa essere successo.

 

Da parte mia cerco di fermarmi ogni volta che sento il minimo senso di ansia, di apprensione o peggio ancora di disagio fisico spesso rinunciando a programmi di pesca fatti a tavolino e limitando le mie quote operative anche rispetto ad altri amici.

La disgrazia rimane comunque qualcosa di imprevedibile.

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Vi prego di non prendere per oro colato, ciò che riportano i giornali. Alessandro era un sub esperto, allenatissimo, da ore e ore passate in piscina ed in mare.

Aveva grandissime capacità fisico-atletiche ed andava a mare assiduamente per tutto l'anno anche nei mesi invernali. Ancora oggi non riesco a darmi una spiegazione che possa avvicinarsi alla certezza di quanto accaduto. Posso solo fare ipotesi che terrò rigorosamente per me che conosco tutti i dettagli della vicenda.

Solo un cosa tengo a precisare. Perché non tollero i giudizi sommari di chi non conosce minimamente i fatti e di chi non è in grado, evidentemente, nemmeno di immedesimarsi nello stato d'animo dell'amico che gli prestava assistenza dalla superficie.

Alessandro pescava su un fondale misto di fango e roccia di 22-24 metri con acqua torbida e visibilità di circa 3-4 metri scarsi.

I suoi amici lo hanno visto immergersi vicino al pallone che aveva pedagnato per segnalare gli scogli che dalla superficie non riusciva a scorgere (scogli che in quel punto risalgono sino a 17-18 metri), e non l'hanno più visto riemergere.

Credete sia semplice cercare un amico sul fondo a quelle batimetriche con l'angoscia che ti assale, con il panico che ti attanaglia e ti taglia letteralmente il fiato facendoti schizzare il cuore alle stelle?

Secondo Voi espertoni dai facili giudizi, cosa deve aver provato l'amico che era lì con lui quando, resosi conto della disgrazia, scendendo ripetutamente nei pressi del pallone segnasub sino al fondo, non riusciva (forse anche a causa della visibilità ridottissima) mai a scorgere Alessandro, ben sapendo che i minuti passavano e che per Lui la situazione si faceva sempre più disperata?

Vi prego sentitamente dall'astenervi da ogni commento su fatti specifici di cui non siete a conoscenza e da ogni giudizio su persone (ribadisco sub esperti e allenatissimi) che non avete mai visto né conosciuto.

Limitate le Vostre considerazioni alle Condoglianze.

Senza alcuna volontà polemica, ma solo in memoria e nel rispetto di Alessandro e dei suoi amici più cari che sono anche i miei.

Grazie.

Condivido tutto ma, per quanto certi giudizi facciano innervosire, prendili per quello che sono: non manifestazioni di superiorità o di saccenza, ma semplice e comprensibile paura.

 

Chi li esprime cerca solo di rassicurare se stesso per primo, deve trovare nell'incidente un perchè, un errore, deve illudersi che chi ci ha rimesso la vita, per quanto esperto e allenato, abbia sbagliato qualcosa, magari tradito proprio dalla grande esperienza.

 

Si leggono commenti molto superficiali, ma ripeto, li vedo come il tentativo di ognuno di convincersi che a "a me non può capitare", che "lui ha sbagliato", mentre invece è solo la prova che si può anche non sbagliare nulla e rischiare comunque tanto.

 

Profondo rispetto per chi ci lascia, e un abbraccio a chi rimane.

 

:bye:

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le condoglianze servono a portare un messaggio di cordoglio agli amici e ai cari del povero Alessandro , e le faccio anche io , personalmente credo però che i dibattiti che si aprono dietro ad una tragedia come questa possano essere solo costruttivi o almeno servano a capire , a dare un senso a degli angoscianti interrogativi , condivido quello che dice Davide Serra tutti cerchiamo un perchè dell'incidente una rassicurazione che purtroppo in molte di queste ultime tragedie non si riescono a trovare lasciandoci una grande angoscia dentro... tutto questo senza infangare nessuno... se qualcuno si è espresso in modo polemico sono sicuro che lo abbia fatto senza volerlo.

ho espresso questo pensiero nell'altro post http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=71269

 

a te dico solo che ti sono vicino in questo momento tragico, come lo sono alla famiglia di Alessandro

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