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Nel Salento ieri altra tragedia.

 

Purtroppo anche quest'anno molti - troppi ragazzi ci hanno lasciato.

 

Diversi pescasub sono morti praticando uno sport meraviglioso.

 

Non riesco ad avere un quadro preciso sulla tipologia degli incidenti (profondità, distanza dalla costa, compagnia ecc.).

 

Purtroppo succede tutti gli anni sia agli esperti che ai novizi.

 

Che dire .....

 

Cercate di non pescare soli;

 

non forzate le apnee (i pesci non valgono quanto una vita, avremo altra occasione);

 

se non siete in forma, non andate in acqua;

 

non entrate in antagonismo con gli amici, prendere più pesci non significa essere i migliori, TORNARE SEMPRE A CASA, SIGNIFICA ESSERE I MIGLIORI.

 

Non lasciatevi prendere dalla tentazione di andare fondi (soprattutto per pescare);

 

I pesci si prendono dove vi sentite a vostro agio, non dove riuscite ad arrivare con il cuore in gola.

 

Non fate l'apnea emulando i campioni, loro sono assistiti, sono allenati, sono abituati.

 

Andate in acqua per divertirvi.

 

FOTTETEVENE DI PRENDERE QUEL MALEDETTO PESCE A TUTTI I COSTI, DA MORTI, GLI AMICI NON VI AMMIRERANNO, ANZI......

 

Ciao Gianpa

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Ospite Livorno73

Porgo le mie condoglianze a tutti i suoi cari. Anche questa tragedia ci fa capire quanto il ns sport ci richieda la massima attenzione. Occorre essere sempre al 100% e ricordare sempre "un pesce non vale una vita" !!! :clover: :clover:

 

Quanto ai giornalisti, siamo sempre alle solite ..... il termine "embolia", usato erroneamente, ci associa purtroppo ad una categoria poco raccomandabile che contribuisce a tenerci lontani dalle AMP. :angry:

 

 

Modificato da Livorno73
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Ospite morgan
Nel Salento ieri altra tragedia.

 

Purtroppo anche quest'anno molti - troppi ragazzi ci hanno lasciato.

 

Diversi pescasub sono morti praticando uno sport meraviglioso.

 

Non riesco ad avere un quadro preciso sulla tipologia degli incidenti (profondità, distanza dalla costa, compagnia ecc.).

 

Purtroppo succede tutti gli anni sia agli esperti che ai novizi.

 

Che dire .....

 

Cercate di non pescare soli;

 

non forzate le apnee (i pesci non valgono quanto una vita, avremo altra occasione);

 

se non siete in forma, non andate in acqua;

 

non entrate in antagonismo con gli amici, prendere più pesci non significa essere i migliori, TORNARE SEMPRE A CASA, SIGNIFICA ESSERE I MIGLIORI.

 

Non lasciatevi prendere dalla tentazione di andare fondi (soprattutto per pescare);

 

I pesci si prendono dove vi sentite a vostro agio, non dove riuscite ad arrivare con il cuore in gola.

 

Non fate l'apnea emulando i campioni, loro sono assistiti, sono allenati, sono abituati.

 

Andate in acqua per divertirvi.

 

FOTTETEVENE DI PRENDERE QUEL MALEDETTO PESCE A TUTTI I COSTI, DA MORTI, GLI AMICI NON VI AMMIRERANNO, ANZI......

 

Ciao Gianpa

 

Hai ragione quoto le tue parole, ma questa scia interminabile di incidenti non vuole proprio terminare.

Condoglianze alla famiglia :clover: :clover: :clover:

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Io credo che questi incidenti concentrati tutti nello stesso periodo siano il risultato di una vita troppo frenetica che ci imponiamo durante le ferie o nei mesi estivi, è successo anche a me, il 13 giugno ho avuto un malore in mare dovuto alla stanchezza al caldo e allo stress ho sottovalutato soprattutto un segnale fondamentale, infatti quella mattina non avevo voglia di andare e avrei dovuto ascoltare il mio corpo non la mia testa.Il tutto si è risolto nel migliore dei modi ma poteva andare peggio.Chiedere troppo al proprio fisico è un errore grave che si può pagare caro.Il 100% della condizione fisica è la prima regola poi tutto il resto.

Condoglianze a chi ha perso una persona cara

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Non riesco più a capire cosa stia succedendo. Non riesco più ad analizzare lucidamente questo maledetto fenomeno a cui assistiamo, più o meno impotenti, tutte le estati.

Questo susseguirsi vertiginoso di morti è impressionante e purtroppo incomincia inevitabilmente a condizionarmi.

Ho tanti anni di esperienza passati in mare a pescare, ma mai come in questi ultimi tempi mi sto rendendo conto

veramente (forse anche per merito o per colpa di internet) di quello che succede ogni anno.

Proprio l'altro giorno, in un altro post, mi sono espresso in termini diversi, affermando che non bisognerebbe

lasciarsi influenzare più di tanto da queste continue tragiche notizie, ma devo dire che un pò inizio a ricredermi ed

in particolare, chi come me "tiene famiglia", non può non tenere conto della pericolosità di quello che sta facendo e, di

conseguenza, venirne inevitabilmente condizionato.

Non so più che pensare, sono quasi rassegnato, sembra ormai che questa serie inesauribile di morti concentrate

in poco più di un mese, sia come una specie di tributo da pagare a questa nostra meravigliosa passione (già di per sè

osteggiata da tutte le parti) e che, per assurdo, non ci si possa fare niente.

Ma io dentro di me so bene che non è così !!!!!!

 

Un saluto.

 

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:clover: :clover: :clover: :clover: :clover: Condoglianze di cuore per i colleghi che non ci sono più. Purtroppo la prudenza non è mai troppa. La frase può risultare banale, ma è la verità, come del resto è vero che il nostro è uno sport pericoloso e per questo non siamo mai abbastanza preparati al peggio. Un esempio. Due anni fa ero ad Alonissos, isola greca dove ho pescato per anni, dove conosco i pesci per nome e ogni sasso del fondo, una serata splendida con un mare appena appena mosso e stabile in attesa della calma per il calasole (il preferito da tutti), quando in pochi minuti mentre ero in mezzo alla baia sotto casa è arrivata la coda del Meltemi e mi sono trovato spinto verso il largo tra cavalloni alti un metro. Fortunatamente, cercando di stare calmo e lucido aggrappato alla boa larga (la consiglio a tutti), ho notato che la corrente mi spingeva verso un'insenatura 500 m. più in là e mi sono lasciato trasportare pinneggiando come un pazzo negli ultimi metri verso la roccia. Non ho perso nulla, nè fucili, ne pescato, ma quanta fortuna! Ero da solo, ma anche se consiglio a tutti la pesca in coppia, in quel caso sarebbe servito a poco. Questo per dire che la fregatura sta sempre in agguato e ritengo che cercare di evitare di aiutarla sia indispensabile, perciò pesco con 2 coltelli (non si sa mai) anche se mi becco dell'esagerato, ma la cosa non mi tocca. Non lanciamoci quindi in inutili discussioni perorando la causa che il compagno "disturba" la pesca o che le attrezzature ad hoc aiutano il giusto. I campioni, hanno sempre un secondo o un barcaiolo che va a -30 come un delfino, e nei mille articoli sui giornali dicono sempre di controllare senza fretta gli attrezzi. Una ragione ci sarà, o no? :bye:
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