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Le Armi.../The Guns.....


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allora, leggo alcune leggende che qui sopra è meglio ridimensionare prima che si traducano in regole.

Il posto in cui è andato a pesca itio è un posto eccezionale, sempre più raro da trovare nei Caraibi e ormai quasi esclusivamente alla portata di chi dispone di mezzi particolari, sia nautici che economici. Per il resto, i Caraibi non sono più così ormai da un pezzo, fatevene una ragione, ed ho motivo di credere che in gran parte del resto del mondo sia così, specialmente attorno alle zone più vocate turisticamente.

Se si parte per andare espressamente a fare una battuta nel blu dovete andarci preparati. Ma non solo nell'equipaggiamento, che poi consiste in una serie di strumenti esclusivi per questo tipo di pesca, quindi assolutamente fuori luogo e non versatili per qualsiasi altro, ma preparati a non trovare una mazza una volta giunti sul posto: opportunità tutt'altro che remota, nonostante stagione, mangianze, competenza delle guide e quant'altro. E' una pesca che richiede qualità cui di norma non si è preparati, è meglio chiarirlo prima: starete sospesi in mari profondissimi, spesso mossi e con forti correnti senza punti di riferimento, e quei pochi che esistono (chiglia della barca, compagno vicino, boa e punta del fucile) balleranno con voi, di conseguenza c'è una seria possibilità che vi sentiate male e vomitiate l'anima; tutto meno che un piacere. Vi troverete a brandeggiare certi cannoni (o meglio, quelli che vi affitteranno o vi presteranno in loco) ingestibili che non si spostano di mezzo metro manco in un minuto, per cui il tiro è quasi sempre dalla superficie o poco più in basso a un bersaglio che vi deve incrociare davanti. Dopodichè o tira quello che vi sta vicino o basta, padella o centro che sia, perchè prima che ricarichiate e stiate di nuovo pronti spesso il pesce è sparito e tocca tornare a casa.

Detto ciò, in ogni caso, è del tutto discutibile che certe catture non si possano effettuare con fucili più normali, quali perfino un arbalete a doppio elastico, per non parlare degli oleo standard: tanto per citare dei casi, ricordo il tonno di 180-190 kgs a Gibilterra, preso con un sten 130 e la cernia guasa (jewfish) di Jarque di 480 kgs presa a Higuerote, sempre con lo stesso fucile. Poi c'è la cubera d'oltre 40 kgs che presi io a cuba con un Mirage 84 (all'aspetto) e asta da 8 (ma 42 bar di aria compressa dentro). Marco invece prende regolarmente i wahoos con un gabbiano doppio elastico o con lo Zani, mentre Bisdikian li cattura addirittura con lo Spark 85.

Quanto al resto del discorso, è bene dire che gli arbalete per i caraibi sono diffusi molto limitatamente, e di regola si usano oleo di serie, di grande lunghezza, a volte allungati artigianalmente a 150, mentre a Cuba addirittura se li fabbricano da se, prendendo spunto dalla serie sten della mares. Tirano aste che arrivano a un centimetro di spessore, non so se rendo: quelle che sono capaci di stordire e soprattutto di bucare bene le cuberas di 50 kgs che ha visto Itio (i "dentici", come dice lui), famose per la corazzatura delle squame.

Dal momento che, a quanto ho capito, Lazze non è che intenda andare a pescare in posti del genere o a vivere questo tipo di esperienze, ma che cerchi semplicemente di pescare, allora gli consiglio di portarsi il suo fucile preferito e usare quello. Così, oltre a non perdere la mano, avrà tra le mani un fucile che gli consenta di fare diversi tipi di pesca, più versatile e quindi adatto a diverse situazioni. Ora, io non so in Polinesia come sarà il contesto, ma sospetto che ormai non sia tanto differente dal resto del mondo: è inutile addannarsi, e magari perdere le occasioni più semplici, per cercare il luogo incontaminato e pieno di pesce: spesso basta farsi il frangiflutti della marina cui ci si appoggia per fare catture con cui in Italia finiresti sui giornali, basta ricordarsi di comportarsi (nell'azione di pesca) come se si stesse in Italia. I pesci di lì non sono smaliziati e abituati alle nostre tattiche, e i pescatori del luogo sovente sono dei gretti pazzeschi sotto tale aspetto. A Cuba scendono a picco sopra il pesce fischiando a fondo a più non posso: poi però si lamentano che ogni anno il pesce s'inabissi e ce ne sia di meno. In Venezuela lo strusciapanza sui frangiflutti non sanno manco che vuol dì: qualcuno adesso se l'è imparato spiando me che tornavo con 50 kgs di pesce sotto al loro naso. Ma fanno presto a imparare, quindi, se ci intendi tornare, non star a dare tante spiegazioni.

Per cui: per la pesca normale, sia che si tratti di acque costiere che di pesca fuori dal reef, basta il tuo fucile solito col mulinello, e la preferenza va comunque a un oleo tra 110 e 135. Mulinello da cintura se proprio dovessi incontrare un pesce grosso. Il pallone per attaccarci i pesci e tenerli lungi, il barcaiolo se c'è è meglio, ma non è assolutamente indispensabile: io mi faccio due miglia a nuoto da solo, dalla spiaggia, per andare e tornare dal "canto", cioè dal gradino di corallo che sprofonda. Fa bene ed evita tutto l'ambaradam per organizzarsi con uno di loro, opinione personale. Comunque, Lazze, se scorri le pagg di questo forum, sono raccontate storie di pesca e di situazioni simili a iosa, basta che leggi i racconti miei o di Marco.

 

@Antonio: io uso vari oleo, tutti di serie, meno uno che ho a Cuba che è artigianale, di lunghezza tra gli 85 e il 130; le uniche modifiche sono quelle che gli faccio col trapano alla volata per l'acqua. Basta. tutti con mulinelli piuttosto dozzinali, dyneema e mulinello da cintura, peraltro mai usato. Uso però anche un arbalegno 110 che mi diede giorgio, modificato dal fini e che ora ha due gomme da 19 (???, manco lo so), e tira solo devoto da 7 a pernetti e con impanatura, e uso prevalentemente arpioni snodati, che su certi pesci sono una manna dal cielo (non sulle cernie, però). Riguardo alla distanza non c'è una distanza: più vicino gli tiri meglio sarà.

Modificato da Ricky
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  • 3 settimane dopo...
Ospite Matteo Grassellini

io conosco solo il kenya perchè ci vado tutti gli anni da quando sono nato. attualmente come peraltro giustamente detto da ricky di pesce se ne vede sempre meno, per via della pesca professionale effettuata dai giapponesi che fanno il pulito in cambio della costruzione di qualche strada e dei locali che sparano a qualsiasi cosa si muova comprese tutte cernie da 100/200gr, meno male che a più di 10 mt non riescono ad andare.

quando ero bambino mio padre prendeva pesci gigantesci con lo sten 130 ed io che caricavo al massimo il medisten poco pompato in acqua bassa prendevo un sacco di pesce anche bello. oggi devo pescare con un 115 sui 25/30mt di fondo per prendere 4 pesci cacati.

 

:bye:

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