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Pesca nel blu!


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Ciao Antonio, capisco a pieno le tue preoccupazioni ma se ero incosciente e volevo fare tutto di testa mia di sicuro non aprivo un post qui e sopratutto con certi limiti che mi sono posto da solo!

Io sono giovane, forse non proprio alle prime armi ma cmq sono sempre devoto al mare, ne ho rispetto ed nutro sempre quella paura necessaria ad evitare di fare stonzate, penso che chi mi conosce lo possa dire tranquillamente! ;)

Tornando al topic, dico ancora un grazie a frali61 che mi ha messo la sua esperienza a disposizione e se nei periodi giusti avrò la possibilità credo che proverò qualche discesa, sempre in sicurezza e in coppia!

:bye:

 

 

:clover::clover::thumbup:

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Ciao Davk, sei molto giovane....

non credo che i più esperti ti forniranno info su questo tipo di pesca, adatta a pescatori esperti, allenati, e con un ottimo compagno in acqua pronto per qualsiasi evenienza, ecc. ecc.

Cerca di acquisire la pesca per tappe e sempre con un compagno in acqua vicino :thumbup:

 

Ciao Antonio!!

Ma infatti non voglio fare niente di sovraumano! :D Nella pesca normale, pesco in un massimo di 12-13 metri e volevo appunto sperimentare questa tecnica in tutta sicurezza senza strafare.

Anche se sono giovane, la prima cosa a cui tengo è di sicuro la mia sicurezza, infatti se uno molto esperto mi dice ma lascia perdere a quelle quote quella pesca non va...Non va! Sono più che soddisfatto della pesca che pratico ma questo può essere un affascinante diversivo!

:bye:

 

Generalmente chi non l' ha mai fatto e ci dedica poco tempo finisce cosi' :

Divertimento meno di zero (non parliamo con acqua torbida , anche se sei nel blu e' diverso ), se non l' hai mai fatto ,ti cagh@ a dosso, se sei appeso al nylon e sotto ci sono 60 / 70 mt. , non prenderai nulla , e dopo mezz' ora stai pescando a terra .

Ciao , bisogna avere molo tempo a disposizione per dedicarsi a quello .

Comunque gia' pensarci e' una cosa positiva. Ciao

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Ospite Forchetta
Non è una pesca facile ed è molto pericolosa.

Per prima cosa ci vuole il posto adatto, basta appurare dove viene praticata con assiduità la pesca alla traina.

I periodi migliori sono da luglio a ottobre.

Purtroppo le profondità operative sono spesso impegnative anche se qualche volta i branchi di palamite o ricciole si trovano a galla, dopo il primo tiro tendono a scendere in profondità, normalmente il pesce tende a stazionare proprio sopra il termoclino.

La pesca va effettuata con un aspetto nel blu, si scende fino alla profondità desiderata poi ci si lascia cadere a foglia morta senza muovere un dito, se il pesce si avvicina bisogna rimanere fermi ed aspettare che siano loro a venire a tiro, tranne per le tanute che si pescano in caduta.

Importantissima e la mangianza che segnalerà la zona, la profondità di pesca e la presenza di predatori, se la mangianza è assente conviene cambiare posto.

I fucili devono essere lunghi e potenti e muniti di capienti mulinelli, un accessorio indispensabile è il profondimetro. Quando di scende non si hanno punti di riferimento e quindi bisogna sempre tenere d'occhio la profondità.

Ti sconsiglio vivamente di andare in acqua da solo, vai con una persona molto esperta, io nonostante siano anni che pesco non sono andato mai da solo.

Se non si è abituati nel blu si sente un forte disagio e disorientamento, la presenza di una persona esperta ti può aiutare molto a superare il blocco psicologico.

I pericoli maggiori sono:

Le barche che pescano a traina, possono investire o agganciare con le lenze.

La mancanza di riferimenti con disorientamento,

Le correnti che il alto mare possono essere forti e possono allontanarti dalla barca.

Le profondità sono spesso impegnative, se il pesce è fondo conviene rinunciare.

In caso di malore sprofondi nel blu e nessuno può salvarti.

Il rischio reale di ingarbugliarsi durante i "Combattimenti" con grandi prede

Spesso si pesca lontani dalla costa con tutti i problemi di imbarcazione e dotazioni.

 

 

:clapping::clapping::clapping::clapping::clapping:

 

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... questo tipo di pesca, adatta a pescatori esperti, allenati, e con un ottimo compagno in acqua pronto per qualsiasi evenienza, ecc. ecc.

 

I pericoli maggiori sono:

Le barche che pescano a traina, possono investire o agganciare con le lenze.

La mancanza di riferimenti con disorientamento,

Le correnti che il alto mare possono essere forti e possono allontanarti dalla barca.

Le profondità sono spesso impegnative, se il pesce è fondo conviene rinunciare.

In caso di malore sprofondi nel blu e nessuno può salvarti.

Il rischio reale di ingarbugliarsi durante i "Combattimenti" con grandi prede

Spesso si pesca lontani dalla costa con tutti i problemi di imbarcazione e dotazioni.

 

Metto assieme parte dei messaggi di due utenti che sembrano pensarla diversamente ma che alla fine non scrivono cose molto diverse tra loro...

Aggiungo che se il pesce c'è, può salire anche a galla...e quando si tratta di una ricciola grossa o di un tonno che si fa? :D

Chi non si è mai trovato davanti a pesci grossi e li becca per la prima volta proprio nel blu,cioè nell'ambiente più congeniale per loro (per i pescioni) e più ostile per lui (per il pescatore) può reagire solo in tre modi:

1) Dissenteria istantanea => ha sopravvalutato se stesso e il proprio autocontrollo,si fa prendere dall'emozione e lo stato d'animo sarebbe ideale per prendere una "bella" sincope o comunque per agire senza criterio.

2) Guarda soltanto, senza poter sparare perchè capisce quanto siano inadeguate le attrezzature ordinarie per quel tipo di pesca => ma allora che c'è andato a fare? ha perso solo tempo...

3) Spara,fa centro e rischia la vita perchè 100 cose possono andare storte.

Es classico : si impiglia nel filo in bando durante il combattimeno, e il pesce lo trascina giù.

 

Ad ogni modo censurare certe tecniche o le profondità operative a cui si possono spingere i pescatori profondisti,non mi sembra il modo più giusto per inculcare "la cultura della sicurezza"...non solo nella testa dei più giovani, ma in quella di tutti coloro che sta cultura non ce l'hanno (e dentro ci sta pure gente di 50 anni).

Per migliorare le conoscenze,la consapevolezza e quindi la sicurezza dei pescatori,secondo me si deve fare informazione,il che vuol dire trattare certi argomenti a 360° comprendendo i pro e i contro,per cui nel momento in cui si descrive una tecnica di pesca e alla fine si elencano i tanti pericoli annessi (e quindi si evidenza quanta esperienza ci voglia per gestire quei pericoli), si sta informando.

Da condannare è invece la promozione di certe tecniche,cioè dire una trattazone in cui ci sia spazio solo ed esclusivamente per "i pro" senza menzionare o mettendo in secondo piano (il risultato è lo stesso) "i contro",cioè i rischi annessi.

 

...mi sembra di sentire quelli che cercando lavoro, si sentono rispondere "cerchiamo gente con esperianza".... ma se non inizio mai a lavorare quando la farò sta benedetta esperinza!!??

Non proprio,in questo caso per esperienza si intendono le ore di mare e i pesci visti,presi e persi,non necessariamente ci si rifisce a quella specifica tecnica.

In altre parole occorre fare le cose per gradi, senza bruciare le tappe troppo velocemente.

Si comincia coi polpi in poca acqua,poi si passa a salpe,cefali e tordi,poi tocca ai saraghi,alle corvine, alle cerniotte,alle orate,ai denticiotti e alle cavagnole,e sempre a profondità basse e medie.

Solo quando si conosceranno perfettamente questi pesci (perchè se ne sono presi diversi e in diverse circostanze),si potrà pensare di cercarli un pò più giù e fin dove si riesce a restare lucidi e con una buona operatività.

La pesca nel blu è la pesca finale,quella a cui approda il pescatore esperto e completo, e viene dopo l'apprendimento della pesca profonda (perchè spesso la comprende).

 

 

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Grazie a tutti per le risposte, ora davvero almeno ho le idee schiarite!! ;) Però riaguardo al messaggio di siccia, volendola fare nei 10 metri penso non si tratti di pesca profonda, o pensi che sia lo stesso così?

:bye:

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... riaguardo al messaggio di siccia, volendola fare nei 10 metri penso non si tratti di pesca profonda, o pensi che sia lo stesso così?

:bye:

Indipendentemente dalle profondità a cui puoi spingerti tu,resta una pesca estrema perchè estremo è il contesto in cui vai a praticarla.

Tolto di mezzo il pericolo della profondità dalla risposta precedente,resta questo

 

I pericoli maggiori sono:

Le barche che pescano a traina, possono investire o agganciare con le lenze.

La mancanza di riferimenti con disorientamento,

Le correnti che il alto mare possono essere forti e possono allontanarti dalla barca.

...

In caso di malore sprofondi nel blu e nessuno può salvarti.

Il rischio reale di ingarbugliarsi durante i "Combattimenti" con grandi prede

Spesso si pesca lontani dalla costa con tutti i problemi di imbarcazione e dotazioni.

...

Aggiungo che se il pesce c'è, può salire anche a galla...e quando si tratta di una ricciola grossa o di un tonno che si fa? :D

Chi non si è mai trovato davanti a pesci grossi e li becca per la prima volta proprio nel blu,cioè nell'ambiente più congeniale per loro (per i pescioni) e più ostile per lui (per il pescatore) può reagire solo in tre modi :

1) Dissenteria istantanea => ha sopravvalutato se stesso e il proprio autocontrollo,si fa prendere dall'emozione e lo stato d'animo sarebbe ideale per prendere una "bella" sincope o comunque per agire senza criterio.

2) Guarda soltanto, senza poter sparare perchè capisce quanto siano inadeguate le attrezzature ordinarie per quel tipo di pesca => ma allora che c'è andato a fare? ha perso solo tempo...

3) Spara,fa centro e rischia la vita perchè 100 cose possono andare storte.

Es classico : si impiglia nel filo in bando durante il combattimeno, e il pesce lo trascina giù.

Sta pesca inoltre,per essere proficua, richiede la conoscenza dei fondali in cui si opera (e un fondo di 50 e passa metri lo puoi conoscere soltanto tramite un buon ecoscandaglio),delle correnti,degli orari,dei mesi migliori (che variano da regione a regione) e soprattutto delle prede che si andrà ad insidiare (quindi si presuppone che chi vada a cercare pescioni in mezzo al mare,ne abbia già presi e/o avvistati diversi [anche se di dimensioni più contenute] in contesti molto più normali del blu...) pena...perdere tempo,ore,a fare la papera senza vedere vita, ma solo un immenso e monotono (dopo un pò lo diventa) sfondo blu.

 

P.S.

Pelagici pescabili in mezzo al mare anche dalla superficie o nei prmi 10m,e che non raggiungono dimensioni "umane",sono le lampughe e le palamite...ma senza conoscerli sti pesci manco si vedranno.

Bye

 

 

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da quel che ho capito è una pesca pallosa, niente fondali, niente pesci

attrezzature da cannisti, scandagli, mulinelli

ma che ci vai a fare Davk?

tanto vale che fai un pò di traina, così sei piu' al sicuro

forse come dice Siccia è il fine di tutte le tecniche ma proprio la fine, in effetti non catturi il pesce lo arpioni e poi lo recuperi stessa cosa che puoi fare da una barca con la traina

già mi immagino le polemiche ma mi piace dire quel che penso, se un pesce non sono in grado di portarlo a galla con me non gli sparo, un solo colpo senza km di sagola che come è scritto già ti si avvolgono intorno e corri il rischio di restarci

la pesca in apnea ha della poesia in sè ma questa descritta qui non ne ha per niente

l'incontro con i pescioni ha del magico, poi quando li catturi in questa maniera e li apri ti sembra di aver ucciso un essere umano delle volte, alcuni pescatori che hanno provato lo sanno

mi ricorda molto la caccia alle balene del resto, che le arpioni in acqua o fuori poco cambia

 

mi son ritrovato a pinneggiare in mezzo al mare con metri e metri di fondale sotto di me, è una sensazione che ti regala umiltà veramente, rispettare il mare vuol dire anche seguire le sue regole, difficilmente il pesce piccolo mangia il pesce grosso :lol: (proverbio cinese)

:bye:

Modificato da Tango
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Beh Tango, su quanto hai scritto permettimi di dissentire :-)

di tanto in tanto mi diletto con la pesca nel blu e, posso assicurarti, regala delle emozioni fantastiche.

Valgono tutti i consigli sapientemente in questa discussione..

La pesca nel blu non significa andare al largo, cercare 50 mt di fondo e appendersi dove capita ad un monofilo collegato ad un pallone ma, al contrario, comporta una pianificazione e una conoscenza dei comportamenti dei pelagici davvero profonda. aka non prendere un pesce e perdere tempo.

La mia ultima cattura in tal senso e' un bel tonno non capitata a caso ma cercata e pianificata.

Devi conoscere gli spostamenti, i segnali che ti possono aiutare ad individuare i branchi, le mangianze, etc etc. Devi utilizzare le attrezzature adeguate, e, sopratutto devi controllare l'emozione nel vedere i pescioni che ti arrivano all'improvviso dal blu e che sono visibili solo all'ultimo istante e per pochi istanti.

Devi "fare la mano" con le distanze ingannevoli per il tiro, imparare a dare le giuste dimensioni al pesce e colpire nei punti giusti. Si deve imparare a controllare le reazioni di questi pescioni onde evitare i rischi gia' elencati o al meglio la perdita di costosi fucili.

Ti assicuro pero' che l'emozione per la cattura di un grande pelagico effettuata nel blu e' impagabile ;-)

per davk il consiglio che posso darti e': prima di andare a pescare nel blu aspetta che il bagaglio di esperienza ti consenta di poter evitare i rischi che tale pesca comporta e arrivaci per gradi.

 

Ciao

 

Luca

 

da quel che ho capito è una pesca pallosa, niente fondali, niente pesci

attrezzature da cannisti, scandagli, mulinelli

ma che ci vai a fare Davk?

tanto vale che fai un pò di traina, così sei piu' al sicuro

forse come dice Siccia è il fine di tutte le tecniche ma proprio la fine, in effetti non catturi il pesce lo arpioni e poi lo recuperi stessa cosa che puoi fare da una barca con la traina

già mi immagino le polemiche ma mi piace dire quel che penso, se un pesce non sono in grado di portarlo a galla con me non gli sparo, un solo colpo senza km di sagola che come è scritto già ti si avvolgono intorno e corri il rischio di restarci

la pesca in apnea ha della poesia in sè ma questa descritta qui non ne ha per niente

l'incontro con i pescioni ha del magico, poi quando li catturi in questa maniera e li apri ti sembra di aver ucciso un essere umano delle volte, alcuni pescatori che hanno provato lo sanno

mi ricorda molto la caccia alle balene del resto, che le arpioni in acqua o fuori poco cambia

 

mi son ritrovato a pinneggiare in mezzo al mare con metri e metri di fondale sotto di me, è una sensazione che ti regala umiltà veramente, rispettare il mare vuol dire anche seguire le sue regole, difficilmente il pesce piccolo mangia il pesce grosso :lol: (proverbio cinese)

:bye:

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Luca, ho pensato che verso settembre quando è periodo di lampughe, ci si potrebbe divertire un po e magari potrebbe capitare a tiro anche qualcosa di più consistente...

Vabè, lasciamo un punto interrogativo, quando me la sentirò... :D

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