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Contro Le Cianciolare


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Credo che alcuni cavi d'acciaio sospesi fino a dieci metri dalla superficie da un bidone a con dei bei ganci fatti con il ferro da 12 facciano al caso. IL tutto ancorato al relitto e non a dei pesi ( le barche hanno dei grossi argani). Pero' funzionerebbe poco in quanto accortisi del pericolo e provabilmente avendo perso il" mestiere" i pescatori si sposteranno di poco dalla verticale dell'inganno (con le luci possono abbastanza facilmente spostare il branco) e ricomonceranno a pescare. Quindi solo con tanta costanza ( dovresti penso mettere piu volte questa trappola) e fatica potresti sortire qualche risultato, ciao buona fortuna..........sono con te......... :clapping::clapping: P.S. e' un relitto quello di cui parli o delle reti affondate??

 

Ne sono convinto anch'io... Oltretutto le ricciole pare che siano restie ad allontanarsi molto dal relitto, perchè oltre c'è solo sabbia ... Magari potrei così rendere difficile l'azione del cianciolo senza pregiudicare la loro presenza sul relitto stesso.. Vi farò sapere.... :thumbup::thumbup:

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Credo che alcuni cavi d'acciaio sospesi fino a dieci metri dalla superficie da un bidone a con dei bei ganci fatti con il ferro da 12 facciano al caso. IL tutto ancorato al relitto e non a dei pesi ( le barche hanno dei grossi argani). Pero' funzionerebbe poco in quanto accortisi del pericolo e provabilmente avendo perso il" mestiere" i pescatori si sposteranno di poco dalla verticale dell'inganno (con le luci possono abbastanza facilmente spostare il branco) e ricomonceranno a pescare. Quindi solo con tanta costanza ( dovresti penso mettere piu volte questa trappola) e fatica potresti sortire qualche risultato, ciao buona fortuna..........sono con te......... :clapping::clapping: P.S. e' un relitto quello di cui parli o delle reti affondate??

 

Ne sono convinto anch'io... Oltretutto le ricciole pare che siano restie ad allontanarsi molto dal relitto, perchè oltre c'è solo sabbia ... Magari potrei così rendere difficile l'azione del cianciolo senza pregiudicare la loro presenza sul relitto stesso.. Vi farò sapere.... :thumbup::thumbup:

 

ehehh vedo che non ti faccio desistere dall'idea....sei un'inguaribile romantico.... :wub::laughing:

 

per quanto riguarda la strumentazione dalle mie parti giran motopescherecci con la chiglia mangiata dalla ruggine ma in plancia hanno più monitor del grande fratello....

 

è vero che il pelagico non si smuove dalla secca/relitto di riferimento durante il giorno...ma di notte mi dicevano che con la lampara pesci anche grossi vengon dietro alla luce come sardine....stupide come pochi pesci.....

 

occhio a mollare pesi con punte varie catene o altro non saresti il primo che rimane agganciato e ci và dietro....

 

ammiro il tuo interesse e costanza a dare un tuo contributo.....ma come la vedo io le cianciole sono protette dalla legge (e distruggono il mare) tu che cerchi di metterci una pezza magari ti sparan una denuncia per inquinamento dovuto al getto in mare di solidi..... :angry:

 

p.s. forse non è la sezione adatta per questa discussione....

 

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per quanto riguarda la strumentazione dalle mie parti giran motopescherecci con la chiglia mangiata dalla ruggine ma in plancia hanno più monitor del grande fratello....

 

è vero che il pelagico non si smuove dalla secca/relitto di riferimento durante il giorno...ma di notte mi dicevano che con la lampara pesci anche grossi vengon dietro alla luce come sardine....stupide come pochi pesci.....

 

occhio a mollare pesi con punte varie catene o altro non saresti il primo che rimane agganciato e ci và dietro....

 

ammiro il tuo interesse e costanza a dare un tuo contributo.....ma come la vedo io le cianciole sono protette dalla legge (e distruggono il mare) tu che cerchi di metterci una pezza magari ti sparan una denuncia per inquinamento dovuto al getto in mare di solidi..... :angry:

 

p.s. forse non è la sezione adatta per questa discussione....

 

Guardando in faccia la realtà, devo dire che hai proprio ragione...la vedo dura.... Non voglio aggiungere altro nè sconfinare in eccesso di moralità.... Staremo a vedere.... :boxing:

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ehehh vedo che non ti faccio desistere dall'idea....sei un'inguaribile romantico.... :wub::laughing:

 

per quanto riguarda la strumentazione dalle mie parti giran motopescherecci con la chiglia mangiata dalla ruggine ma in plancia hanno più monitor del grande fratello....

 

è vero che il pelagico non si smuove dalla secca/relitto di riferimento durante il giorno...ma di notte mi dicevano che con la lampara pesci anche grossi vengon dietro alla luce come sardine....stupide come pochi pesci.....

 

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ammiro il tuo interesse e costanza a dare un tuo contributo.....ma come la vedo io le cianciole sono protette dalla legge (e distruggono il mare) tu che cerchi di metterci una pezza magari ti sparan una denuncia per inquinamento dovuto al getto in mare di solidi..... :angry:

 

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Guardando in faccia la realtà, devo dire che hai proprio ragione...la vedo dura.... Non voglio aggiungere altro nè sconfinare in eccesso di moralità.... Staremo a vedere.... :boxing:

E intanto per ora si divertono con la neonata.......Merde!!!

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Ragazzi, ma che state dicendo? Ma sapete di cosa state parlando?

A parte gli aspetti per cosi' dire comici (per non dire tragicamente fantascientifici, oltre che impensabili e illegali) legati ai presunti metodi per allontanare i pesci dalle loro aree di riproduzione (!!!) o per intralciare i pescatori, vorrei ricordarvi che il mare NON E' dei pescatori subacquei e che i pescatori professionisti, purche' rispettino le norme (distanza dalla costa, dimensione delle maglie della rete, dimensione minima del pesce sbarcato, ecc.), hanno tutto il diritto di pescare le ricciole e quant'altro.

Mettetevi in testa che la pesca professionale e' una attivita' che puo' essere perfettamente sostenibile, e che lo e' laddove viene seguito il parere degli studiosi che - sappiatelo - hanno a cuore solo la salvaguardia dell'ambiente e il mantenimento delle risorse a livelli pescabili ora e in futuro.

Addirittura c'e' chi ha parlato male del tremaglio, senza sapere che quest'attrezzo - come tutti quelli usati dalla cosiddetta piccola pesca - e' fortemente incentivato da chi studia queste problematiche in quanto attrezzo selettivo le cui catture presentano pochissimi scarti, al contrario dello strascico.

E anche i vituperati ciancioli - di solito usati di notte con la lampara per pescare sardine e acciughe - che sono usati nella versione a maglie larghe anche per le ricciole, sono attrezzi del tutto sostenibili e compatibili con uno sfruttamento razionale delle risorse, soprattutto perche' non catturano piccoli e perche' hanno un uso complessivamente poco diffuso, quindi ben lontano dal costituire un pericolo di sovrapesca per la specie.

E anche la "neonata", cioe' il bianchetto: la pesca e' concessa per circa un mese e mezzo da molte regioni italiane perche' gli avannotti di sardina e acciuga che costituiscono questa risorsa sono destinati in grandissima maggioranza a morire per cause naturali, e tali specie assai prolifiche e abbondanti soffrono piu' della variabilita' dei fattori ambientali che non della pesca eccessiva.

Per piacere cerchiamo di non fare i fondamentalisti: i pescatori subacquei le loro belle botte alle specie pregaite costiere spesso le hanno date, come dimostra la moltiplicazione esponenziale di cernie, saraghi, corvine ecc. nelle riserve marine dopo il divieto della pesca sub. Lo sfruttamento razionale delle risorse ittiche passa per una limitazione dello sforzo di pesca e per una assoluto rispetto dei regolamenti, non per un divieto totale!

--Carlo

P.S.: siccome quest'argomento mi sta a cuore, ho aperto un thread nel forum "Tutela della pesca e dell'ambiente".

Modificato da carlo_p
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Ragazzi, ma che state dicendo? Ma sapete di cosa state parlando?

A parte gli aspetti per cosi' dire comici (per non dire tragicamente fantascientifici, oltre che impensabili e illegali) legati ai presunti metodi per allontanare i pesci dalle loro aree di riproduzione (!!!) o per intralciare i pescatori, vorrei ricordarvi che il mare NON E' dei pescatori subacquei e che i pescatori professionisti, purche' rispettino le norme (distanza dalla costa, dimensione delle maglie della rete, dimensione minima del pesce sbarcato, ecc.), hanno tutto il diritto di pescare le ricciole e quant'altro.

Mettetevi in testa che la pesca professionale e' una attivita' che puo' essere perfettamente sostenibile, e che lo e' laddove viene seguito il parere degli studiosi che - sappiatelo - hanno a cuore solo la salvaguardia dell'ambiente e il mantenimento delle risorse a livelli pescabili ora e in futuro.

Addirittura c'e' chi ha parlato male del tremaglio, senza sapere che quest'attrezzo - come tutti quelli usati dalla cosiddetta piccola pesca - e' fortemente incentivato da chi studia queste problematiche in quanto attrezzo selettivo le cui catture presentano pochissimi scarti, al contrario dello strascico.

E anche i vituperati ciancioli - di solito usati di notte con la lampara per pescare sardine e acciughe - che sono usati nella versione a maglie larghe anche per le ricciole, sono attrezzi del tutto sostenibili e compatibili con uno sfruttamento razionale delle risorse, soprattutto perche' non catturano piccoli e perche' hanno un uso complessivamente poco diffuso, quindi ben lontano dal costituire un pericolo di sovrapesca per la specie.

E anche la "neonata", cioe' il bianchetto: la pesca e' concessa per circa un mese e mezzo da molte regioni italiane perche' gli avannotti di sardina e acciuga che costituiscono questa risorsa sono destinati in grandissima maggioranza a morire per cause naturali, e tali specie assai prolifiche e abbondanti soffrono piu' della variabilita' dei fattori ambientali che non della pesca eccessiva.

Per piacere cerchiamo di non fare i fondamentalisti: i pescatori subacquei le loro belle botte alle specie pregaite costiere spesso le hanno date, come dimostra la moltiplicazione esponenziale di cernie, saraghi, corvine ecc. nelle riserve marine dopo il divieto della pesca sub. Lo sfruttamento razionale delle risorse ittiche passa per una limitazione dello sforzo di pesca e per una assoluto rispetto dei regolamenti, non per un divieto totale!

--Carlo

P.S.: siccome quest'argomento mi sta a cuore, ho aperto un thread nel forum "Tutela della pesca e dell'ambiente".

Ciao Carlo P. non vorrei che tu la prendessi male e ti offendessi (anche perche non e' nelle mie intenzioni) ma l'unica cosa giusta che hai detto riguarda il "tramaglio". Il cianciolo e la pesca del novellame sono due piaghe per l'ambiente sottomarino in quanto contribuiscono entrambe al depauperamento degli stok ittici. La prima cattura gran parte dei riproduttori maturi (e poi non e' vero che viene effettuata con reti a maglia larga e cattura di tutto ) , la seconda diminuisce la base della catena alimentare dei pesci (e anche qui non e' vero che muoiono per cause naturali dettate dalla variabilita' dei fattori ambientali)(come vedi non siamo d'accordo su molto). Per non parlare del fatto che vengono svolte ambedue in maniera scorretta, senza il rispetto della misura delle maglie,e per quello che riguarda la neonata a distanza della costa addirittura ridicole. Senza sottovalutare l'aspetto sanitario in quanto pescate presso le foci dei fiumi e fognature. Poi non capisco come tu faccia a dire che noi sub abbiamo dato una bella botta ad alcuna specie, quando studi fatti da alcune universita' confermano che l'impatto della pesca sub incide in percentuali infinitesimali rispetto alla pesca sportiva di superficie quindi figurati rispetto la professionale. Mi sa che non frequenti molto i mercati del pesce o le pescherie (buon per te) perche' le cose sono sotto gli occhi di tutti, ed e' impossibile non vederle. Lo scempio compiuto dalle strascicanti e' una cosa vergognosa, ogni forma di vita strappata dai fondali , portata a bordo fatta morire e rigettata in acqua perche' non commerciale le casse di cernie da etti dico etti non chili, le centinaia di spada sotto il metro per terra e mi fermo qui perche poi mi inc@zz@. E' questo lo sfruttamento razionale delle risorse ittiche di cui parli tu? sei sicuro che siamo noi i fondamentalisti???????????????????? Mi sa che non conosci i pescatori professionisti perche' altrimenti sapresti che i regolamenti e il rispetto ambientale loro non sanno cosa sono............................ :thumbdnn::thumbdnn:
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Ragazzi, ma che state dicendo? Ma sapete di cosa state parlando?

A parte gli aspetti per cosi' dire comici (per non dire tragicamente fantascientifici, oltre che impensabili e illegali) legati ai presunti metodi per allontanare i pesci dalle loro aree di riproduzione (!!!) o per intralciare i pescatori, vorrei ricordarvi che il mare NON E' dei pescatori subacquei e che i pescatori professionisti, purche' rispettino le norme (distanza dalla costa, dimensione delle maglie della rete, dimensione minima del pesce sbarcato, ecc.), hanno tutto il diritto di pescare le ricciole e quant'altro.

Mettetevi in testa che la pesca professionale e' una attivita' che puo' essere perfettamente sostenibile, e che lo e' laddove viene seguito il parere degli studiosi che - sappiatelo - hanno a cuore solo la salvaguardia dell'ambiente e il mantenimento delle risorse a livelli pescabili ora e in futuro.

Addirittura c'e' chi ha parlato male del tremaglio, senza sapere che quest'attrezzo - come tutti quelli usati dalla cosiddetta piccola pesca - e' fortemente incentivato da chi studia queste problematiche in quanto attrezzo selettivo le cui catture presentano pochissimi scarti, al contrario dello strascico.

E anche i vituperati ciancioli - di solito usati di notte con la lampara per pescare sardine e acciughe - che sono usati nella versione a maglie larghe anche per le ricciole, sono attrezzi del tutto sostenibili e compatibili con uno sfruttamento razionale delle risorse, soprattutto perche' non catturano piccoli e perche' hanno un uso complessivamente poco diffuso, quindi ben lontano dal costituire un pericolo di sovrapesca per la specie.

E anche la "neonata", cioe' il bianchetto: la pesca e' concessa per circa un mese e mezzo da molte regioni italiane perche' gli avannotti di sardina e acciuga che costituiscono questa risorsa sono destinati in grandissima maggioranza a morire per cause naturali, e tali specie assai prolifiche e abbondanti soffrono piu' della variabilita' dei fattori ambientali che non della pesca eccessiva.

Per piacere cerchiamo di non fare i fondamentalisti: i pescatori subacquei le loro belle botte alle specie pregaite costiere spesso le hanno date, come dimostra la moltiplicazione esponenziale di cernie, saraghi, corvine ecc. nelle riserve marine dopo il divieto della pesca sub. Lo sfruttamento razionale delle risorse ittiche passa per una limitazione dello sforzo di pesca e per una assoluto rispetto dei regolamenti, non per un divieto totale!

--Carlo

P.S.: siccome quest'argomento mi sta a cuore, ho aperto un thread nel forum "Tutela della pesca e dell'ambiente".

 

Tutto ciò mi dà una tristezza immensa...

 

Lasciamo stare la disquisizione sui ciancioli ed i tremagli, ma il novellame.... Tu che a quanto pare di mare ne capisci tanto, mi spieghi una cosa? ma nel periodo che è cosentito questo tipo di pesca sei sicuro che peschino solo acciughe e sardine? e le spigole ed i cefali che hanno deposto qualche mese prima i piccoli dove vanno? e poi ammesso e non concesso che fossero solo sardine e acciughe, diminuendo di numero con lo stesso tasso di mortalità cosa pensi che succeda? ne sopravvivono le stesse quantità? e i grandi predatori che devono mangià???

 

Cerchiamo di darci una controllata....

 

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Ragazzi,

mi dispiace ma siete fuori strada. Dite le stesse cose che dicevo io tanti anni fa, prima di conoscere l'argomento per i miei studi e non per come mi dettava la mia visione parziale e ristretta di pescatore subacqueo e di amante del mare e della natura. Io sono un pescatore subacqueo davvero scarso, ma il mare, le sue risorse, le tecniche di pesca e i possibili mezzi per renderle sostenibili, se permettete, li conosco bene.

1) Prima di piangere per il novellame passiamoci una mano sulla coscienza e facciamoci un piantino per le spigole piene di uova che prendiamo tra gennaio e marzo.

2) Lo stesso novellame, ripeto, e' fatto quasi esclusivamente da avannotti di sardina e acciuga, che sono specie abbondanti le cui quantita' sono dettate piu' dalla variabilita' delle condizioni ambientali che dall'intensita' della pesca. In altre parole se le condizioni sono avverse loro ne risentono parecchio, molto piu' delle altre specie. E la quantita' di larve non ha relazione con la quantita' di adulti. Cosi' e', ci crediate o no.

3) Che un cianciolo a maglie larghe prenda, assieme alle ricciole, anche un dentice e tre saraghi e' un puro caso, visto che le ricciole vengono attirate a mezz'acqua con una pasturazione e sono l'oggetto specifico della pesca, e difficilmente le specie di fondo si allontaneranno dal medesimo attirate dalla pastura: e' quello che si chiama "bycatch"o "cattura per sbaglio", e non e' un problema fintantoche' si tratta di individui adulti e commerciabili.

4) Se il pescatore professionista usa attrezzi fuori norma e' chiaro che va perseguito, come i pescatori subacquei (forse nessuno qui nel forum, ma tanti nel mondo la' fuori, e lo sapete) che vanno di notte, con le bombole o nelle aree protette. Ognuno nel proprio ambito puo' fare un grosso danno...

5) E' chiaro anche che la cattura complessiva della pesca sub e' una briciola rispetto alla pesca professionale, ma il punto e' un altro: la pesca sub puo' impattare - e come! - sulle specie bersaglio. Anche qui dipende dalla sua intensita', e' un problema di scala. La chiave per la salvaguardia delle risorse sta nell'abbassare le quantita' totali catturate, nell'evitare di catturare i giovani, nello stabilire zone e periodi di fermo biologico e nell'istituire riserve marine progettate per proteggere ambienti-chiave e stadi vitali delicati. Cosi' si fa la pesca sostenibile. Proteggere larghi pezzi di ecosistema per poter continuare a pescare nel resto del mare, con il fucile o con gli altri attrezzi.

Buona giornata,

Carlo

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Ragazzi,

mi dispiace ma siete fuori strada. Dite le stesse cose che dicevo io tanti anni fa, prima di conoscere l'argomento per i miei studi e non per come mi dettava la mia visione parziale e ristretta di pescatore subacqueo e di amante del mare e della natura. Io sono un pescatore subacqueo davvero scarso, ma il mare, le sue risorse, le tecniche di pesca e i possibili mezzi per renderle sostenibili, se permettete, li conosco bene.

1) Prima di piangere per il novellame passiamoci una mano sulla coscienza e facciamoci un piantino per le spigole piene di uova che prendiamo tra gennaio e marzo.

2) Lo stesso novellame, ripeto, e' fatto quasi esclusivamente da avannotti di sardina e acciuga, che sono specie abbondanti le cui quantita' sono dettate piu' dalla variabilita' delle condizioni ambientali che dall'intensita' della pesca. In altre parole se le condizioni sono avverse loro ne risentono parecchio, molto piu' delle altre specie. E la quantita' di larve non ha relazione con la quantita' di adulti. Cosi' e', ci crediate o no.

3) Che un cianciolo a maglie larghe prenda, assieme alle ricciole, anche un dentice e tre saraghi e' un puro caso, visto che le ricciole vengono attirate a mezz'acqua con una pasturazione e sono l'oggetto specifico della pesca, e difficilmente le specie di fondo si allontaneranno dal medesimo attirate dalla pastura: e' quello che si chiama "bycatch"o "cattura per sbaglio", e non e' un problema fintantoche' si tratta di individui adulti e commerciabili.

4) Se il pescatore professionista usa attrezzi fuori norma e' chiaro che va perseguito, come i pescatori subacquei (forse nessuno qui nel forum, ma tanti nel mondo la' fuori, e lo sapete) che vanno di notte, con le bombole o nelle aree protette. Ognuno nel proprio ambito puo' fare un grosso danno...

5) E' chiaro anche che la cattura complessiva della pesca sub e' una briciola rispetto alla pesca professionale, ma il punto e' un altro: la pesca sub puo' impattare - e come! - sulle specie bersaglio. Anche qui dipende dalla sua intensita', e' un problema di scala. La chiave per la salvaguardia delle risorse sta nell'abbassare le quantita' totali catturate, nell'evitare di catturare i giovani, nello stabilire zone e periodi di fermo biologico e nell'istituire riserve marine progettate per proteggere ambienti-chiave e stadi vitali delicati. Cosi' si fa la pesca sostenibile. Proteggere larghi pezzi di ecosistema per poter continuare a pescare nel resto del mare, con il fucile o con gli altri attrezzi.

Buona giornata,

Carlo

 

bhà.....non scrivo più in questa discussione altrimenti....'finisce a schifio....'....

buon proseguimento... :bye:

 

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Ragazzi,

mi dispiace ma siete fuori strada. Dite le stesse cose che dicevo io tanti anni fa, prima di conoscere l'argomento per i miei studi e non per come mi dettava la mia visione parziale e ristretta di pescatore subacqueo e di amante del mare e della natura. Io sono un pescatore subacqueo davvero scarso, ma il mare, le sue risorse, le tecniche di pesca e i possibili mezzi per renderle sostenibili, se permettete, li conosco bene.

1) Prima di piangere per il novellame passiamoci una mano sulla coscienza e facciamoci un piantino per le spigole piene di uova che prendiamo tra gennaio e marzo.

2) Lo stesso novellame, ripeto, e' fatto quasi esclusivamente da avannotti di sardina e acciuga, che sono specie abbondanti le cui quantita' sono dettate piu' dalla variabilita' delle condizioni ambientali che dall'intensita' della pesca. In altre parole se le condizioni sono avverse loro ne risentono parecchio, molto piu' delle altre specie. E la quantita' di larve non ha relazione con la quantita' di adulti. Cosi' e', ci crediate o no.

3) Che un cianciolo a maglie larghe prenda, assieme alle ricciole, anche un dentice e tre saraghi e' un puro caso, visto che le ricciole vengono attirate a mezz'acqua con una pasturazione e sono l'oggetto specifico della pesca, e difficilmente le specie di fondo si allontaneranno dal medesimo attirate dalla pastura: e' quello che si chiama "bycatch"o "cattura per sbaglio", e non e' un problema fintantoche' si tratta di individui adulti e commerciabili.

4) Se il pescatore professionista usa attrezzi fuori norma e' chiaro che va perseguito, come i pescatori subacquei (forse nessuno qui nel forum, ma tanti nel mondo la' fuori, e lo sapete) che vanno di notte, con le bombole o nelle aree protette. Ognuno nel proprio ambito puo' fare un grosso danno...

5) E' chiaro anche che la cattura complessiva della pesca sub e' una briciola rispetto alla pesca professionale, ma il punto e' un altro: la pesca sub puo' impattare - e come! - sulle specie bersaglio. Anche qui dipende dalla sua intensita', e' un problema di scala. La chiave per la salvaguardia delle risorse sta nell'abbassare le quantita' totali catturate, nell'evitare di catturare i giovani, nello stabilire zone e periodi di fermo biologico e nell'istituire riserve marine progettate per proteggere ambienti-chiave e stadi vitali delicati. Cosi' si fa la pesca sostenibile. Proteggere larghi pezzi di ecosistema per poter continuare a pescare nel resto del mare, con il fucile o con gli altri attrezzi.

Buona giornata,

Carlo

 

"Proteggere larghi pezzi di ecosistema per poter continuare a pescare nel resto del mare, con il fucile o con gli altri attrezzi."

forse passi troppo tempo sui libri e poco al mare... pensi ancora che il nostro mare possa sostenere i ritmi che la pesca professionale, spinta solo dai soldi?

e non parlarmi delle sardine, o della mangianza, io mi preoccupo delle ricciole dei dentici dei tonni,

ci paragoni (noi sub) ad un peschereccio, noi facciamo parte del sistema, facciamo la selezione naturale, ti dice qualcosa questa parola????

o tu la fai con le reti la selezione naturale!

ok pensi di risolvere tutto con le aree marine?

spero che su tutta la tua costa facciano una AMP, cosi' vai a funghi la domenica.

 

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bhà.....non scrivo più in questa discussione altrimenti....'finisce a schifio....'....

buon proseguimento... :bye:

Quoto.

Non e' mio compito o interesse convincere nessuno. Sarebbe come convincere il tifoso di una squadra o il fan di un cantante che un'altra squadra o un altro cantante sono altrettanto buoni o migliori dei suoi.

Saluti.

--Carlo

Modificato da carlo_p
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Rispetto l'opinione di chi ha studiato e si occupa di questi problemi, ma ad oggi non vedo una politica del mare degna di tale nome e l'impressione è che si stia raschiando da tempo il fondo del barile. Parlare di cianciolo eco-compatibile nelle condizioni attuali mi sembra difficile, ma forse è solo perché sono un profano.

 

E' verissimo che la pesca professionale può ben essere ecocompatibile, ma da ciò che avevo letto in materia avevo capito che si trattava solo di piccola pesca artigianale con lenze o limitate reti da posta, non certo il cianciolo nel contesto mediterraneo.

 

A livello giuridico però, mi permetto di garantire che in Italia il pesce è di tutti, ed il fatto che i pescatori professionisti siano gli unici autorizzati a catturarlo per venderlo e gli unici pagati persino per non catturarlo e non venderlo non implica che il pesce nel mare sia loro, tutt'altro. Per quanto riguarda il problema alimentare, invece, mi chiedo perché non si debba puntare su un modello di sviluppo che preveda l'allevamento intensivo invece della raccolta, che promuova il disarmo per favorire l'allevamento. Agricoltura e allevamento sono evoluzioni di raccolta e caccia, perché per il pesce non si può fare? So bene che nel mediterraneo c'è una grossa crisi degli allevamenti ittici dovuta a dinamiche di mercato e che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, però in questo scenario, come appassionato di mare, mi sento comunque un caprio espiatorio. In tutto questo complesso problema, alla fine gli unici presi a pedate siamo noi, e tanto ci hanno dato addosso che alla fine ci hanno fatto venire i complessi di colpa, ci hanno fatto pensare che sia giusto pagare per le colpe di chi non rispetta la legge e viene lasciato libero di continuare a non rispettarla dall'assenza totale dei controlli veri, quelli fatti DI NOTTE e non la domenica a mezzogiorno.

 

Alleggerendo la pressione della pesca professionale, gli acquari tornerebbero ovunque in pochissimo tempo, per la gioia di turisti e pescasportivi, inclusi pescatori in apnea. Sicuramente nei primi 20-30 metri il pesce potrebbe risultare smaliziato, soprattutto nei luoghi più frequentati dai pescasub, ma ce ne sarebbe in quantità industriale. Non è un modello utopico, è così che funziona altrove.. e mi sembra funzionare bene.

 

Joefox

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buon proseguimento... :bye:

 

Condivido l'idea... :blink::blink::blink:

 

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Rispetto l'opinione di chi ha studiato e si occupa di questi problemi, ma ad oggi non vedo una politica del mare degna di tale nome e l'impressione è che si stia raschiando da tempo il fondo del barile. Parlare di cianciolo eco-compatibile nelle condizioni attuali mi sembra difficile, ma forse è solo perché sono un profano.

 

E' verissimo che la pesca professionale può ben essere ecocompatibile, ma da ciò che avevo letto in materia avevo capito che si trattava solo di piccola pesca artigianale con lenze o limitate reti da posta, non certo il cianciolo nel contesto mediterraneo.

 

A livello giuridico però, mi permetto di garantire che in Italia il pesce è di tutti, ed il fatto che i pescatori professionisti siano gli unici autorizzati a catturarlo per venderlo e gli unici pagati persino per non catturarlo e non venderlo non implica che il pesce nel mare sia loro, tutt'altro. Per quanto riguarda il problema alimentare, invece, mi chiedo perché non si debba puntare su un modello di sviluppo che preveda l'allevamento intensivo invece della raccolta, che promuova il disarmo per favorire l'allevamento. Agricoltura e allevamento sono evoluzioni di raccolta e caccia, perché per il pesce non si può fare? So bene che nel mediterraneo c'è una grossa crisi degli allevamenti ittici dovuta a dinamiche di mercato e che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, però in questo scenario, come appassionato di mare, mi sento comunque un caprio espiatorio. In tutto questo complesso problema, alla fine gli unici presi a pedate siamo noi, e tanto ci hanno dato addosso che alla fine ci hanno fatto venire i complessi di colpa, ci hanno fatto pensare che sia giusto pagare per le colpe di chi non rispetta la legge e viene lasciato libero di continuare a non rispettarla dall'assenza totale dei controlli veri, quelli fatti DI NOTTE e non la domenica a mezzogiorno.

 

Alleggerendo la pressione della pesca professionale, gli acquari tornerebbero ovunque in pochissimo tempo, per la gioia di turisti e pescasportivi, inclusi pescatori in apnea. Sicuramente nei primi 20-30 metri il pesce potrebbe risultare smaliziato, soprattutto nei luoghi più frequentati dai pescasub, ma ce ne sarebbe in quantità industriale. Non è un modello utopico, è così che funziona altrove.. e mi sembra funzionare bene.

 

Joefox

 

io quoto queste parole!

meglio discuterne che buttare la testa sotto la sabbia.

una cosa mi dispiace, il mare e' sempre piu' povero di pesce, ma molti di noi continuano, a chiudere gli occhi e a fare giri di parole sulla sostenibilita' della pesca industriale.

 

 

 

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Quoto.

Non e' mio compito o interesse convincere nessuno. Sarebbe come convincere il tifoso di una squadra o il fan di un cantante che un'altra squadra o un altro cantante sono altrettanto buoni o migliori dei suoi.

Saluti.

--Carlo

 

non si tratta di convincere! si tratta, se ti ritieni pescasub di difendere la tua categoria!

 

 

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