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Ieri a fare lo s*****o con i miei bambini, ho appoggiato la mano in un riccio diadema (quelli con le spine lunghissime) e me ne sono prese 42 nella mano sinistra. :(

 

Molte le ho tolte con l'aiuto di un ago e una pinza, ma altre è stato impossibile. C'è qualche "ricetta della nonna" per farle uscire quel pò che permetta di usare le pinze?

 

Per fortuna non si sono infettate e ho fatto passare il dolore mettendo la mano dentro l'acqua molto calda per annullare l'efetto del veleno, ma ce n'è qualcuna che pare che abbia preso qualche tendine...

 

Grazie!

 

PS: Ho usato la ricerca ma mi pare che sia disabilitata anche questa opzione...

 

Sarebbe questo:

 

http://mediateca.educa.madrid.org/imagen/imagenes/publicas/tam4/rx/rxetuhhhp14amw1l.jpg

Modificato da marco.melis
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PUNTURE DI SPINE DI RICCIO

Alcuni ricci hanno spine appuntite e velenose che penetrano facilmente nella pelle. Altri, specie nel sud Pacifico, possono avere piccole appendici a tenaglia, che si attaccano alla vittima ed inoculano il veleno. Le punture di riccio sono dolorose. In caso di punture multiple, si possono avere reazioni generali anche imponenti, con spasmi muscolari, disturbi respiratori, astenia (debolezza estrema), collasso cardio-circolatorio.

in attesa che intervenga il Doc, ho trovato questo sul un sito DAN,riguardo alle punture dei ricci di mare.Trattamento

1. Per alleviare il dolore, immergere la ferita in acqua alla massima temperatura tollerabile ( in genere da 43 a 45 °C) . Altri rimedi empirici, come l’applicazione di aceto o di urina sono generalmente meno efficaci. Se necessario usare farmaci antidolorifici.

2. Rimuovere tutte le spine visibile, con cautela. Non scavare intorno alle spine per rimuoverle. Il rischio è di romperle dentro alla ferita, rendendone più difficile la rimozione. Non rompere le spine intenzionalmente. La presenza di colore violaceo o nero, dopo una puntura di riccio, non indica necessariamente la presenza di un frammento di spina. Il colore può essere dovuto alla permanenza del pigmento della spina rimossa. In genere il pigmento viene riassorbito nell’arco di 72 ore circa. Se il colore permane, la presenza di un frammento di spina è probabile.

3. Se la puntura è causata da specie di ricci con appendici a tenaglia, immergere in acqua calda, quindi applicare schiuma da barba o sapone e radere la zona

4. Recarsi da un medico se le spine sono infisse profondamente nella mano, nel piede o vicino ad un’articolazione. In alcuni casi può essere necessaria la rimozione chirurgica, per prevenire ulteriore infezione e danni vascolari o nervosi

5. Se la ferita mostra segni di infezione, o se la spina è penetrata in profondità in un’articolazione, è necessario immediato trattamento medico con antibiotici , tenendo presente la possibilità di infezione da Vibrioni.

6. Se una puntura del palmo della mano esita in un gonfiore persistente di uno o più dita, senza altri segni di infezione, può essere necessario un ciclo di terapia anti-infiammatoria o, nei casi più severi, cortisonica.

alcuni dicono anche di cospargere la zona lesionata con olio che dovrebbe favorire l'uscita della spina.mah!!!

ciao Luigi

 

 

 

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Ciao Marco, io ho avuto un problema simile qualche anno fà, prendendo diversi aculei di riccio sul collo piede, inizialmente ne tolsi una bella quantità con l'ago delle sirignhe, ma essendo una zona molto delicata, alcune rimasero dentro e cominciò dopo qualche giorno a gonfiarsi notevolemnte e farmi motlo male. Chiesi consiglio ad un medico e mi fece applicare il GENTALYN BETA una pomata, che pian piano mi risolse il problema. In bocca al lupo..

:bye:

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mi sono punto diverse volte con i ricci diadema ai tropici (ed una volta perfino coi diadema nostrani!), prima di imparare a proteggermi con i guanti da giardiniere. Sono gli unici in grado di fermarli ( ma mai comunque al 100%: le spine sono acutissime), altrimenti trapassano qualsiasi cosa, perfino la scarpetta di pinne di bassa qualità. L'effetto della puntura degli aculei è diverso dai ricci di qui: si avverte immediatamente una bruciatura acutissima e persistente, mentre coi nostri mi capita a volte di accorgermene solo la sera, quando il gonfiore e l'arrossamento me le fanno scoprire piantate da qualche parte.

La differenza è che il bruciore non dura molto a lungo, inoltre ho notato che, stranamente, dopo qualche giorno i pezzetti di spina scompaiono, come se venissero assorbiti o disintegrati, senza averli neanche levati, e l'irritazione ed il gonfiore spariscono. Con le spine dei nostri ricci, succede praticamente il contrario: al momento quasi non si sentono, ma col passare delle ore la zona si gonfia, duole anche parecchio e, se non si rimuove il troncone di spina, comincia un processo di granulomizzazione che si trascina per mesi e lascia una sorta di ciste dolorosa al contatto e alla pressione. Logicamente parlo a livello personale, quindi descrivo la reazione che da a me. Che può benissimo essere diversa da altri soggetti.

Sta di fatto che, tra le due "scelte", preferisco la puntura dei diadema a quella dei ricciacci delle nostre acque, proprio perchè non mi hanno mai lasciato strascichi, e in fondo si tratta di stringere i denti per un'oretta.

Modificato da Ricky
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