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Perchè Siamo Così Discriminati?


Secondo te, se oggi la pesca in apnea vive un momento difficile e subisce vere e proprie discriminazioni la colpa è prevalentemente:  

192 utenti hanno votato

  1. 1. Secondo te, se oggi la pesca in apnea vive un momento difficile e subisce vere e proprie discriminazioni la colpa è prevalentemente:

    • del menefreghismo diffuso nella categoria
      25
    • della mancanza di un'associazione di tipo sindacale
      2
    • della FIPSAS
      4
    • del destino beffardo
      1
    • dei piccoli numeri espressi dalla categoria
      8
    • del falso ambientalismo
      27
    • della scarsa informazione/della troppa disinformazione
      52
    • dell'incapacità congenita del pescasub medio di associarsi, informarsi e lottare
      27
    • una combinazione di tutti i fattori presi in considerazione
      31
    • altro (specificare nella risposta)
      11


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Menefreghismo diffuso, penso solo a me al "mio" pezzetto di mare e basta. Non saper guardare piu' in là del proprio naso. Incapacità di associarsi e di combattere stringendo i denti

 

Gli ambientalisti? Solo uno conseguenza se si lascia spazio gli altri se ne approfittano.

 

:bye:

Modificato da Barbara Pignataro
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Miglior contributo in questa discussione

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ho risposto un insieme dei fattori sottoposti,dai quali però eliminerei,la FIPSAS e il destino crudele,per il resto c'è un pò di tutto,quello che forse incide di più è il menefreghismo della maggioranza silenziosa,che forse amplifica tutti gli altri.ciao

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incapacità congenita del pescasub medio di associarsi, informarsi e lottare

Quoto, tutto il resto è conseguenza di questo, anzi è in buona parte provocato da questo.

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Ospite reggiano

Cosa può fare l'essere organizzati,ben visti ,tutelati ,di fronte all'enorme impero economico dell'istituzione dei parchi e amp??Cosa si può fare di fronte a una società che sta crescendo con cartoni animati tipo nemo,e che sta perdendo ogni contatto reale con la natura e col piacere di coglierne i frutti??Io ho 44 anni faccio da sempre attività subacquee,pratico la caccia terrestre e mi coltivo l'orto,non potrei VIVERE circondato da barche ,bagnanti,case ,centri commerciali,calcio,moda ,formula uno....come non riuscirei a vivere senza mare,boschi,selvaggina,pesci.Sono o non sono un vero ambientalista!!!!!!!???????QUESTO DEVE PASSARE I VERI INTERESSATI ALLA TUTELA AMBIENTALE SIAMO NOI,NON CHI VIVE AL DECIMO PIANO IN CENTRO A MILANO E CON LA TESSERA DELLA LIPU O WWF.QUA DOBBIAMO LAVORARE ,SU QUESTO CONCETTO.INOLTRE DOBBIAMO IMPORCI COME TUTORI E SENTINELLE AMBIENTALI,COME NON LO SO,MA QUALCUNO PIù ARGUTO SICURAMENTE LA STRADA LA TROVA. :boxing::boxing::boxing:

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Credo che certamente tutti i fattori indicati in una qualche misura influiscono.

Ciò che è importante è però chiedersi cosa possiamo fare per cambiare questo stato di cose. Probabilmente non siamo in grado di intervenire efficacemente:

troppo pochi e menefreghisti... qualche iniziativa fra quelle intraprese finora

ha ottenuto qualche risultato ?

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QUESTO DEVE PASSARE I VERI INTERESSATI ALLA TUTELA AMBIENTALE SIAMO NOI,NON CHI VIVE AL DECIMO PIANO IN CENTRO A MILANO E CON LA TESSERA DELLA LIPU O WWF.QUA DOBBIAMO LAVORARE ,SU QUESTO CONCETTO.INOLTRE DOBBIAMO IMPORCI COME TUTORI E SENTINELLE AMBIENTALI,COME NON LO SO,MA QUALCUNO PIù ARGUTO SICURAMENTE LA STRADA LA TROVA. :boxing:  :boxing:  :boxing:

E come puoi farlo da solo? Come puoi farlo se non c'è interesse, autoinformazione (perchè l'informazione bisogna anche cercarsela e leggersela, non entra nella testa da sola), organizzazione e socializzazione (nel senso di adesione a qualcosa che li possa rappresentare)?

 

Poi magari si potrà anche fare poco ma .... un sasso alla volta si costruiscono le montagne!

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:thumbup:

QUESTO DEVE PASSARE I VERI INTERESSATI ALLA TUTELA AMBIENTALE SIAMO NOI,NON CHI VIVE AL DECIMO PIANO IN CENTRO A MILANO E CON LA TESSERA DELLA LIPU O WWF.QUA DOBBIAMO LAVORARE ,SU QUESTO CONCETTO.INOLTRE DOBBIAMO IMPORCI COME TUTORI E SENTINELLE AMBIENTALI,COME NON LO SO,MA QUALCUNO PIù ARGUTO SICURAMENTE LA STRADA LA TROVA. :boxing:  :boxing:  :boxing:

E come puoi farlo da solo? Come puoi farlo se non c'è interesse, autoinformazione (perchè l'informazione bisogna anche cercarsela e leggersela, non entra nella testa da sola), organizzazione e socializzazione (nel senso di adesione a qualcosa che li possa rappresentare)?

 

Poi magari si potrà anche fare poco ma .... un sasso alla volta si costruiscono le montagne!

:bye:

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Ho votato dell'incapacità congenita del pescasub medio di associarsi, informarsi e lottare credo che sia il fattore alla base di tutto!

Se il pescasub riuscisse ad essere unito e quindi ben informato e pronto ad un attacco intelligente le altre opzioni del sondaggio sarebbero già risposte!

:bye::bye::bye:

 

incapacità congenita del pescasub medio di associarsi, informarsi e lottare

Quoto, tutto il resto è conseguenza di questo, anzi è in buona parte provocato da questo.

 

Emanuele avevo risposto senza leggere le altre risposte quindi ti quoto la penso come te! :thumbup::thumbup:

Modificato da fravit
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Anche secondo me da una serie di situazioni e la prima (ma questo e' solo un mio pensiero) e' data dal fatto che la nostra categoria non ha un peso economico rilevante....Poi ci possiamo mettere che non siamo tutti censiti e per ultimo ma non d'importanza il fatto che molte persone che ci danno contro non conoscono affatto la nostra attivita' che sicuramente tra le attivita' di prelievo ittico e' la piu' selettiva e difficile......Avranno mai provato questi illustri signori ad entrare in acqua armati di fucile e catturare una sola bella preda?? Non credo proprio....

Per finire vorrei anche marcare il fatto che ci sono filmati in circolazione nei quali si vedono pescatori di notevole qualita' fare carniere con estrema difficolta'.E'vero che nei nuovi dvd e perlomeno da noi Italiani viene specificato che le catture sono fatte in giorni diversi e magari a mesi di distanza pero' dovrebbe essere una regola ben specificata all'inizio di ogni filmato per eliminare ogni dubbio e falso pensiero.

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Ospite rombo

Ho votato il punto 8 perchè forse con l'esperienza che ho accumulato in questi anni la scarsa collaborazione tra pescasub ci condanna senza pietà.

 

Inoltre c'è sempre qualcuno che bada SOLO al proprio orticello

 

per finire ci sono "infiltrati" che spacciandosi ed unendosi ai pescasub sono,per come la praticano in realtà, la vera vergogna della categoria.

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Ho votato scarsa informazione e troppa disinformazione anche se le altre opzioni sono ugualmente importanti. Da "addetto ai lavori", però, ritengo che l'aspetto legato all'informazione, intesa in senso più ampio possibile, sia senza dubbio il più importante.

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L'aspetto dell'informazione/disinformazione è importante, ma secondo me non solo con riferimento "agli altri". Il problema non è solo la disinformazione mirata e demagogica volta ad ottenere facile consenso verso politiche palesemente discriminatorie, ma anche la disinformazione interna alla categoria.

 

Gli esempi si sprecano, e la maggior parte riguardano il protagonismo ed il personalismo che muove un piccolo numero di soggetti che grazie ad internet conquistano facili palcoscenici. La loro presa su una parte di appassionati si comprende solo alla luce della disinformazione generale della categoria, basti pensare a quei soggetti che ormai lottano non per la categoria ma contro i loro personali nemici, rei di averli -dopo giorni, mesi o anni di "idillio"- contraddetti e tirati giù dal loro improbabile pulpito.

 

Pensate alla notizia della licenza in Sicilia: ci sono personaggi che vanno in giro a scrivere che questa tegola dimostrerebbe come la proposta del settore AS FIPSAS di introdurre un permesso per la pesca in apnea sarebbe discriminatoria e di come sia possibile avere un trattamento paritario calato dall'alto. In realtà, quella notizia dimostra che il settore AS fa bene ad andare per la propria strada senza attaccarsi al carro immobilista del settore Mare FIPSAS, che non ha una percezione dei possibili sviluppi sovrapponibile alla nostra. In sostanza, il settore AS che cerca di inserirsi nel processo di creazione e configurazione del permesso nella convinzione che alla fine toccherà a tutti noi, subacquei e non, ha visto giusto anzi giustissimo, mentre chi predica l'immobilismo ha preso un granchio. Chi pensa che il settore AS debba lottare per coinvolgere i pescatori del settore Mare in proposte universali non capisce che la democrazia comporta il diritto di sbagliare e che l'autonomia comporta il diritto di agire (sbagliando o meno) da soli.

 

Pensate all'Unione Europa: chi pensava che le nostre previsioni su un interessamento sempre più costante dell'UE alla nostra disciplina fosse l'elucubrazione di un visionario è stato brutalmente smentito dal regolamento del dicembre 2007, già recepito in varie ordinanze locali italiane.

 

Pensate alle AMP: chi diceva che la FIPSAS era suicida a tentare un dialogo -senza neanche capire quali proposte erano rivolte al Ministero dell'Ambiente e quali al Ministero delle Politiche Agricole- adesso tace e si guarda bene dal commentare o anche solo nominare l'accordo FIPSAS per lo studio di un protocollo di ricerca sull'impatto della pescasub nelle AMP. Se lo stesso risultato fosse stato raggiunto da altri gli squilli di tromba e le cascate di post della claque si sarebbero sprecati

 

Quando a giorni annunceremo i risultati del tavolo di lavoro Miipaf - CCPP - FIPSAS durato più di un anno e concluso lo scorso 11 marzo lo stesso assordante silenzio regnerà sovrano in certi spazi dediti alla disinformazione ed alla partigianeria ortolana anti-FIPSAS.

 

Questo tipo di disinformazione all'interno della categoria è dolosa e autolesionista: in questo si distingue da quella "esterna", che se non altro, pur essendo ugualmente dolosa, è perfettamente in linea con gli scopi dei nostri detrattori.

 

Meditate.

 

JOefox

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